NELLA VALLE D’ERZEGOVINA

In questi giorni si è festeggiato il trentennale delle apparizioni di Medjugorie, tanti i pellegrini accorsi da ogni parte del mondo, tante le emozioni, tante le sensazioni,  tante le cose recepite girando nei luoghi dele apparizioni….

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MADRE SANTA

Sfrondata E Silenziosa Ti Fisso In Questa Statua

Ispirata Da Notti Insonni Ad Artista Immanifesto

Per Cogliere Quell’alone Di Mistero E Grazia

Che Perviene Alle Genti D’ogni Razza

L’ Induce A Venire In Queste Valli d’Erzegovina.

Senza Sapere Se Il Cammino Ch’ Intraprende

E’ Per Fede Provata O Incredulità Sospesa

Stordita Da Frastuoni Apparentati Con Gli Assiomi.

MADRE SANTA

Intraviso Negli Occhi Diamantati Lo Spasmo

Per Figli Dissoluti Senza Ritorno

Sotto Lo Smalto Incolore Leggo La Trepidazione

Per Figli Malati Di Pudore Privi Di Coraggio

Farfalle Dall’ L’ali Mozzate

Pirottando Granellati Fra Arse Dune

Mulinati Da Venti Inospitali Del Loro Deserto

MADRE SANTA

Negli Occhi Sterminati Passano File Di Bambini.

Abusati, Schiacciati, Umiliati Da Spiriti Torti E Lordi.

Ondati Da Luce Stellata Balzellano Fra Anime Sterili

Destinate A Carezzar Figli Abbandonati

Ripudi Di Madri Insane E Fratricide.

MADRE SANTA

Nell’iridio Luminoso S’agitano Ammassi Informi.

Maciulli Traviati Da Guerre Scellerate

C’aspettan D’esser Rigenerati.

In Pagine Di Storia Sull’errar Umano E Sulla Gloria.

In Secoli Trascenti La Pietà.

MADRE SANTA

Negli Occhi Martirizzati C’è Il Figlio Adorato

Finì Crocifisso Ma Ci Ha Salvato,

Ti Scruta Con Immenso Amore Asciuga Lacrime

Rota Spicchi Di Sole Accecante

Rovescia Splendore A Marea Inneggiante

S’appella All’ Amor Di Genitrice Quisente Perdono E Favore Da

CRISTO SALVATORE.

Che Mani Carezzarono Soavemente Squarciato

Da Uomini Senza Onore E Senza Nome.

MADRE SANTA

Sotto Quel Manto Cilestrino Che L’artista Posò

Con Mano Esitante Per Non Sciupar L’incanto

Il Petto Si Solleva Effonde Uno Spiro Sfianto

Per Sorte Di Figli Abiuri Allettati Da Vacuo Brusio

Spettro Informe Rapente Anime In Eterno

MADRE SANTA

Cascate D’acqua Tersa Sgorgano Da Piedi Gnudi

Spruzza Arcobaleni Su Fiumi Imploranti

Li Bevera Ristora Guazza E Depura D’ Affanni

MADRE SANTA

Nel Battito Del Ciglio S’intravede L’’infinito

Solleva Veli Buianti Cieli Azzurrini

Stracolmi d’Angeli E Cherubini

Arpeggiano Con L’ali Note Foreste Al Sentire

Allietano Cortei D’anime Bianche

Eletti Foderati Di Luce Radiale Passan Fra Aiuole

Carichi Di Gemme Perlate

Empiono Canestri Di Speranze A Virgulti Acerbi

Frutti Abbondanti Maturati Da Preghiere.

Cascano Su Pellegrini Stanchi Fluenti Da Vari Sentieri.

MADRE SANTA

Le Tue Mani Affusolate Bianche Cerate

Si Muovono Leggiadre Fra Misteri Ignoti

Districano Trapassati Nell’indifferenza

Sfiorano Fronti Di Figli Dolenti

Salmodianti Nenie Concitate E Cantilene Di Rosari

Quietanti Timore Fallace D’incongruenti Ideali

MADRE SANTA

Con Occhi Divoranti E Pensierosi Cerco Di Carpire

In Statua Modellata

Trasfusa Al Terreno Da Luminaria Rara

L’armonia Di Perfezione DIVINA

Per Ritrovar Quel Filo Emozional D’orante

Magnificar A Lode L’ Interminabile Bontà

C’ Accoglie Chiunque S’appressa A Invocar

Intercessione A DIO Redentore

Odo Inni Gioiosi E Canti Melodiosi

M’allaga La Commozione Lo Spiro Vibra E Freme

In Un Baleno Ria Fervore E Consonanza

Sferzata Da Burrasca Accessoria

MADRE SANTA

Negli Occhi Gocciolanti Di Stelle Si Dirama Perdono

Abbraccia Consola Placa L’umano

Innova L’affratellamento Coercio

Pacifica Senza Vincolo Antropico.

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PASSERO’ A RINGRAZIARVI INTANTO  A TUTTI UNA LIETA SETTIMANA

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