La via dell”alzati”

città fantasma namibia

In questi tempi,  assai volatili, intrigati,  incerti, carenti di valori affratellanti e copiosi di quelli egotici, piuttosto provocatori di  paura, sparpagliamento ideale, chiusura e ripiegamento sepolcrino, guardare al futuro con fiducia e serenità è impresa difficile anche per i più temerari ottimisti. Seppoi si è oppressi da certi frangenti vicissitudinali intimi, relati ai propri cari il cimento è pressochè impraticabile. Ma come ha detto Papa Francesco: ” di fronte ai grandi sconcerti del mondo e della vita abbiamo due vie: stare a guardare malinconicamente gli infossi di ieri e di oggi, o seguire la via di Gesù, dell’alzati, vieni fuori”. Mi par desumere che starsene passivi nell’ingorgo pessimista della costernazione senza speranza, è scegliere la via vigliacca dell’autoseppellersi. Mentre la via dell’alzati è il togliersi le bende della paura, sciogliere i lacci delle debolezze e inquetudini che ostacolano il cammino, rinculano e coartano l’esistenza a una atmosfera mortaccina, l’uscir con fede e coraggio dall’antro cupo, nutrirsi di luce, rifiorire e vivere.

Assiomatico che per papa Francesco accogliere l’esortazione di Gesù all’incredulità di Lazzaro, reagire a uno status di panico che sconcerta e imprigiona anima psiche e vitalità è più proficuo dello stare inerte sulla via dell’ angustia cinerina!

Altresì è innegabile per chiunque che cedere alla logica inutile e inconcludente della paura, al ripetere rassegnato che va tutto male e niente è più come una volta, lasciarsi imprigionare dalla tentazione di rimanere soli e sfiduciati a piagnucolare addosso per quello che succede e gli succede è assai rovinoso !

Al dunque, anche se tutto contribuisce a rimanere in disparte a rimuginare sui disagi di una società astrusa nei modi e nei fatti, bloccato nell’antro buio delle proprie difficoltà e insoddisfazoni, la soluzione, difficile ma vitale, è togliere il pietrone abulico. Per quanto pesante sia, per papa Francesco con la spinta delvieni fuori” si p rimuovere, imbroccare la via di Gesù che significa la vita e trovare una nuova stabilità.

Per questo, stamani, forse perché c’è un bellissimo sole che invita a godere del suo splendore; forse perché ho voglia di ribellarmi a una indolenza accettazione di un mondo caotico in valori e aspettative che t’atterra e sbataccia la volontà; forse perché desidero risvegliarmi da un incubo o semplicemente perchè accolgo un nuovo input, ho deciso: rotolo la pietra che ho in cuore, sgombero l’ingresso dagli assilli mentali, ripulisco l’atmosfera  sepolcrina dei turbamenti pratici-emotivi. Apro le porte, spalanco le finestre, arieggio il tran tran ordinario, dò spazio a  luce, colore, gaiezza. Insomma lascio  a Lui che dice ” venite a me, voi che siete stanchi e oppressi, e vi darò ristoro” rientri nella mia vita. Son certa di non sbagliare a seguire l’impulso animico. Perché? Beh, con Lui la gioia abita in cuore, la speranza rinasce, il dolore si trasforma in pace, il timore in fiducia e si rimanda al diavolo ogni sorta di parolaio che incute paura, camuffa la realtà e ti recinta l’esistenza!

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Felice settimana di gioiosa vita alla luce del sole.

By dif

 

 

 

La via dell”alzati”ultima modifica: 2018-09-17T11:01:27+02:00da difda4
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Un pensiero su “La via dell”alzati”

  1. Direi che è la scelta giusta, aprire il cuore aiuta a scoprire le mille possibilità che abbiamo e che siamo.

    Buona giornata.

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