In questi giorni di polemiche pro contro la ru 486, day hospital o no, mi è venuto su un profondo disgusto contro ogni tesi poiché mi sembra che sono tante ”mammane” che parlano di zuccheretti da far degustare alle donne per renderle felici e spensierate mentre si fanno una passeggiata nella selva urbana e non di un farmaco abortivo che seppur lecito, dal punto di vista legale, tralasciando ogni considerazione etica, implica una decisione lacerante che lascia una ferita indelebile nell’animo di ogni donna, atea o credente, costretta a ricorrervi per sua o altrui scelta
Così ieri, mentre me ne stavo beatamente sdraiata al sole per scrollarmi di dosso il lungo e grigio inverno, nel vedere delle splendide cavalle che scorrazzavano libere nei prati verdi le ho invidiate. Si, per un attimo avrei voluto trasformarmi in cavalla per unirmi al gruppo e galoppare spensierata assaporando, in quella cornice incantata, i profumi che arrivavano dal bosco, magari uscire dal branco per inerpicarmi sul sentiero, oltre la radura, e arrivare alle cime innevate della Carnia staccando da un sistema vociante, fastidioso per le orecchie e lo spirito. Un sistema che vuole venderti concetti balordi dicendo che ti libera da schiavitù ma in sostanza ti intrappola in altre peggiori e cerca di assuefarti alle sue regole senza pietà, in più se tenti di avere un opinione diversa ti taccia di arretratezza e ti prende per i fondelli portando a sostegno altri paesi dove la pilloletta suggestiva sembra che giri indisturbata deliziando le donne di quei paesi, come in altri per uno sguardo sono deliziate da sassate finché non crepano. Chissà poi perché non dicono mai i rischi che ogni donna corre, e chissà poi perché ritengono che questa ru 486 sia la panacea di maternità resa indesiderata quasi sempre da ignoranza, degrado, egoismo maschile e da mancanza di solidarietà sociale. A parte maternità dovute a violenza, per il resto difficilmente una donna se ha sostegno morale e materiale ricorre all’aborto. Inoltre tutto questo gran vociare sulla sua bontà risolutoria di dilemmi vecchi quanto il mondo mi sembra un marchingegno per risolvere velocemente un problema educativo sessuale e minimizzare il rispetto verso l’ indole femminile, oltreché un pensiero corrente di disvalore morale istigatore. Vale a dire che la sua prospettata soavità deglutoria in tutta sicurezza mi suona come un invito: “ fate pure quel che vi pare tanto ci pensa la mammana ru 486 a liberarvi dal dilemma figlio si figlio no” Una volta essa aveva le sembianze d’una vecchia scorbutica e bitorzoluta del paese o dell’ostetrica compiacente, oggi, col progresso si è evoluta e modernizzata riuscendo a trasformarsi in sigla. Di certo non dimentico le migliaia di donne costrette per motivi vari ad abortire con pratiche disumane tipo infilzamenti di ferri da calza vecchi e arrugginiti nell’utero, decotti concentrati di prezzemolo velenosi più di un morso di vipera ecc. ecc.. che ci hanno lasciato la pelle fra atroci strazi. Dico che prima di tutto non dovrebbe succedere, bisogna educare a prevenire il problema non escogitare mezzi e mezzucci che convalidano i comportamenti superficiali e irresponsabili, rendono l’aborto un intervallo fra un rapporto e un altro, piacevole quasi quanto gustarsi un gelato in piena estate.
Invidio proprio quelle cavalle allo stato brado, libere da catene menzognere. Quantomeno a chi vorrà piegarle al proprio intento, con la scusa che dentro una stalla saranno più felici di quanto possono esserlo scorrazzando in una vallata verde prima di farsi imbrigliare gli molleranno tanti calci, ma tanti calci da farglieli ricordare in eterno.
Snelle cavalle bianche
Macchie mobili
Di galoppanti consonanze
Su verdi praterie
Superbe confluenze
Di criniere provocanti
Espressioni di bellezza
E armonia fugace
Inesauribili energie
Mobili sensazioni
D’Impossibili imbrigliamenti
Su verdi praterie
Eccitanti
Cavalle bianche
Frenetiche masse
nature perfette
Con volontà potenti
Molteplici battiti
Eleganti movimenti
Cavalle libere
Senza catene
Senza padroni
Espressioni viventi
Di scalpitii furenti
Cavalle bianche
Macchie mobili su verdi praterie
Concerti galoppanti
In sintonia con gli elementi
Spettatrici di schiavitù
infingarde
diE.P.F.
ahahahaha pero’ che cattive che siamo ….ahahahahah pero’ se lo meritano …ahahahahahha
Serve alla donna…
o è utile che ci sia perchè ci si scrolla di dosso
il problema che ogni cosa si fa con coscienza
manca ancora lo stimolo alla prevenzione…
e l’informazione è ancora lasciata troppo
alla discrezione del singolo… della famiglia
Sempre interessante qui
Buon inizio settimana
Bricciole…………..
weeee buona serata diffie
Ciao dif, sempre moto interessanti i tuoi post. Brava!!!! Ciao a presto.
ottimo blog
Scegliere le sorti della propria vita è sempre difficile,ma come per tutte le cose secondo me tutti a partire dai media si fanno prendere dall’entusiasmo di divulgare una notizia senza pensare che un farmaco non è una caramella,che la prendi e non ti fa niente,perchè comunque dove ci sono i pro non mancano mai i contro..
Ma da un’altro punto di vista è meglio questa pillola dall’abbandonare un figlio in fasce per strada o in un cassonetto.
Anche se ci sono mille modi per poterlo evitare prima di rimanerci..
Sull’Osservatore Romano in un articolo del 1989 si legge: “C’è qualcosa di terribilmente repellente in questa procedura. La giustificazione che nobiliterebbe il ricorso al nuovo veleno è che il rischio di complicanze per la madre diverrebbe irrilevante. Da dove nasce questo rischio? Da una decisione sommamente ingiusta o liberamente presa, quella di uccidere l’innocente. Si abbia il coraggio di dirlo apertamente: Si è finalmente scoperto il modo di uccidere nel quale l’assassino non corre più alcun rischio serio”;
Buona giornata carissima dif 🙂
Ciao Lyly ,un saluto e buona giornata
baci ^__^