Il 9 novembre dell’89 cadeva sotto i colpi della forza disperata di uomini e donne il muro di Berlino e con esso crollava il sistema ideologico che l’aveva innalzato. A distanza di 20 anni il mondo intero ha celebrato e inneggiato compiaciuto allo storico fatto. Nei vari discorsi ognuno ribadiva che niente di simile deve esser ripetuto, mai più muri innalzati a difesa di un apparato politico, una dottrina ideologica o qualsiasi filosofia nazionalistica. Per la verità non è così. Per motivazioni diverse muri, fili spinati, recinti micidiali con alta tensione, campi con barriere più o meno visibili che impediscono la libera espressione e la circolazione in questi anni sono stati innalzati. Ovviamente non tranciano in due una città separando amici, parenti cittadini di una stessa stirpe, tranciano indipendenza, emancipazione, aspettative, desideri, diritti, sono limitativi e oppressivi, in nome di interessi variegati costringono popoli, uomini e donne a rimanere ingabbiati nel “ proprio recinto”.
Oltre vedere gioia e plauso per un fatto di conquistata indipendenza, sarebbe stato sostanzioso udire parole di impegno concreto per eliminare altri muri coercitivi. Bastava che la simbologia storica espressa dai festeggiamenti non rimanesse una vicenda formale ma apriva spiragli a miraggi di poter picconare un po’ alla volta tutti i muri esistenti, specie quelli che non sono di pietra.
Forse è stata l’ingenuità, forse l’utopia di credere ai fenomeni ottici a disilludere le mie aspettative o perchè ……
Dividiamo lo stesso cielo
La terra su cui ormeggiamo
Vaghiamo col pensiero
Ci immaginiamo
Ma ..non ci vediamo
Percepiamo il respiro
L’energia esaltante
La passione ardente
Ma…non ci vediamo
Sentiamo il vento
I bisbigli dei fiori
I granelli di sabbia
L’arsura del deserto
Il bollore del cuore
Ma..non ci vediamo
Avvertiamo i passi
Il fruscio dei sogni
Lo sciacquio del mare
L’eco dei sospiri
I gemiti del pianto
Il cigolio dell’altalena
Ma…non ci vediamo
……………………….
Cinto da mura è lo sguardo
Solo l’anima trasvola
Troppo spesso “non ci vediamo” perchè troppo presi ad innalzare muri…di parole!!! Parole… muri che dividono… chiavi che chiudono e chiudono soltanto… acidi che corrodono…venti impetuosi che spengono ogni fiamma…schiaffi che umiliano..pietre che uccidono…
Voglio credere che un’opera di “picconamento” sia ancora possibile!! E allora le parole saranno ponti che uniscono… chiavi che aprono… balsamo he lenisce… luci nel buio… arcobaleni di speranza, carezze che consolano, mani che rialzano…
Buona serata!
Sai questo post è meraviglioso!
Hai detto con le parole i pensieri dell’anima…
Che diverso sarebbe il mondo con persone come te!
E poi penso a Gandhi che diceva …sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. E allora comincio da me.
Un bacio ed a presto!
proprio vero, non ci si vede! metaforicamente neanche abitando sotto lo stesso tetto!