Ogni giorno
viene
Ti aggrappa
Tira
Tira forte
E,Tu
Non sai
Sali
Scendi
Sali
A quale gradino
Sei
Ti affatichi
Ti affanni
Sempre in bilico
Rimani
Di qua
Di la
Sembra facile
Salire la scala
Della speranza
Nell’orrida stanza
Più la guardi
Meno la vedi
Più la sali
Meno arrivi
Più la cerchi
Meno la trovi
Dicono
E’ luce
Non vedi?
È
Li!
Non vedi
Accanto ai piedi
No
Vedo il muro
Il buio nero
Cerco
sbatto
Sanguino
Dicono vai
Sanguino
Arranca, arranca
Dice la memoria
stanca
Sanguino
Perché proseguo
Mi chiedo
Se mi fermo è fatta
Pronta la risposta
Vai, ce la farai
C ’è sangue
Tanto sangue
Arranca
Senza domanda
Sulla scala
Della speranza
Tanta gente
È rimasta
Altra
È scivolata giù
Non si vede più
Poca in cima
È approdata
Superando l’orrore
Del macigno oppressivo
Gradino dopo gradino
Posso farcela
Domando
Io sanguino
Prosegui
Suggerisce l’anima
Non lasciare la speranza
Al deviato scalino
Nulla viene dal destino
Arrivato
Non penso più
Guardo
Chi è rimasto giù
Le sorrido
dal blu
dico vieni su
Anche
Tu
Puoi farcela
di:epf
Ci sono momenti della vita che per cause imprecisate, tanto di natura oggettiva quanto di disagio incoscio, si perde coraggio, tutto diventa difficile, la minima cosa diventa un ostacolo insormontabile, l’umore e i pensieri si fanno cupi, a poco a poco ci si sente soli, incompresi, frustrati, si perde interesse e speranza.
Se non si reagisce subito, ci si ritrova in una spirale depressiva pericolosa e complessa, tanto da maturare grave sconforto con atti estremi, come è successo a un mio carissimo amico anziano che in una notte del gennaio scorso si è sparato. Uno dei tanti che non è riuscito a farcela, è scivolato lungo i gradini… dalla scala.
Attualmente le statistiche sociologiche dicono che sono in notevole aumento i disturbi dovuti a disagi intimi, alle difficoltà oggettive, ma in gran parte agli stili di vita imposti da una società sempre più proiettata ad esaltare valori futili e materiali e sempre meno quelli umani.
La foto l’ho scattata in un corso di sopravvivenza…..