Ieri sono andata a fare un giro e ho incontrato una vecchia amica.
Sono rimasta impressionata tanto era diversa da come la ricordavo.
Era così smortaccina da toglierti il fiato!
Per nascondere l’imbarazzo ho buttato lì qualche cavolata sui vecchi
tempi e l’ho invitata a prendere un caffè. Non sono brava a
mascherare le sensazioni immediate e ha compreso il mio
sbalordimento. In mezzo a una bolgia assordante, si è ingoiata in
fretta il suo caffè ha farfugliato qualcosa su una rottura sentimentale
che non riusciva a metabolizzare poi se l’he squagliata di tutta fretta
lasciandomi una sensazione di melanconia e di disagio incredibili.
Ho continuato il mio giro cercando di smaltire l’impatto visivo
concentrandomi sulle vetrine che esponevano la nuova moda
autunno inverno. Ero ancora troppo intorpidita, niente di ciò che
vedevo mi attraeva, anzi in ogni vetrina al posto di scarpe, borsette
e maglioni mi sembrava di vedere il viso luttuoso della Ceci.
Ad un certo punto mi si para davanti uno di quei sud americani che
sbarca il lunario vendendo fiori ai passanti. Di solito ringrazio
dell’offerta e tiro dritto, ieri, con somma gioia del venditore, ben tre
mazzi di fiori mi son presa, mi sembrava che quelle macchie di
colore vivaci scacciassero dal mio pensiero l’ impressione mesta
dipinta sul volto della mia amica.
Arrivata a casa senza aver concluso nulla di utile, mentre disponevo
i fiori nei vasi per conservare il più a lungo possibile la freschezza e
la fragranza ho compreso il perchè la Ceci era l’opposto di come la
ricordavo.
L’ho riassunto così :
un fiore sboccia
è un miracolo d’ armonia
bellezza
fragrante emanazione
stupore colorato
Un fiore muore
è profonda tristezza
delusione
insipìa
di vita e impressioni
Un amore nasce
è grandiosa gioia
furore passionale
luminia negli occhi
dolce morbidezza
splendore
che riempie l’anima
Un amore muore
smarrisci la spinta motrice
la speranza
i sogni
ti assale la tristezza
l’inerzia
il buio
svuoti la ragione
Muori come fiore
incolore