Quella sera

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Danzava il mare quella sera. Non so se un tango, samba o valzer. So che si muoveva a ritmo scatenato e tutto l’intorno fissava quel suo danzare ammaliato. Nulla si muoveva ma tutto avvolgeva. Tutto dilavata i sensi tanto da farli vibrare all’unisono col silenzio. Non un silenzio muto. Una corale sinfonia di lemmi. Un sincrono di inespressi liberatati da quel mare sbrigliato. La musica fluiva, scendeva, roteava, inglobava, risaliva leggera, si perdeva nel luccichio dorato d’un sole rosso aggrovigliato sulle immobili conchiglie bianche il cui biancore affiorava tra quella spuma scatenata e l’una dopo l’altra a ritmo trascinava sulla rena ancor arroventata e restavan li aggraziate da sembrare luccicanti perle in attesa d’esser raccolte e aggregate.

Danzava il mare quella sera. Danzava mosso da quelle note che misteriosamente scivolavano dall’etere, penetravano gli abissi, risalivano e onda su onda in un luccichio policromo come sirene incantatrici libravan sull’acque un sincronizzato di magica armonia, talmente avvincente da eclissar in quei movimenti qualunque pensiero d’ira e melancolia. In un trionfo di luce, colori, sonorità e movimenti travolgenti quella sera il mare danzava e tutto dal profondo liberava. La mia anima sedotta e affascinata da quella atmosfera assecondava quei suoi movimenti ora lenti ora frenetici con un eccitazione da aver l’impressione d’esser catapultata in un universo di ribellione alla staticità animica per assorbire un energia stupefacente da tuffarsi gioiosa in nuove sfrenate emozioni.

Poi il vento si fermò, la luna prese a lampeggiare, la melodia a scemar, le nubi a costellar l’orizzonte, le acque a contorcersi in riflessi rosso-violacei, la sabbia come una dama schiva di nero si velò, il silenzio come un mantra di piombò calò e la magia di quella atmosfera corale sparì.

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Danzava il mare quella sera o forse a distanza d’anni lo sciabordio dell’oceano in quella spiaggia deserta con te accanto a me pareva.

ByDif

 

Il Giorno Più Lungo Dell’anno

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Oggi  è il solstizio, giorno più lungo dell’anno.

L’estate fa il suo ingresso ufficiale e il sole nell’ apice del suo splendore.

Non è un giorno qualunque. È un giorno possente. Carico di vigore. Propizio e propiziatorio di benefici. É un giorno da utilizzare a proprio vantaggio, cogliere il momento per azionare i meccanismi disintossicanti di mente e spirito.

Chi vuole riempire l’intelletto di stimoli creativi; ristrutturare i propri modi di pensare; trovare il coraggio di spezzare le catene che ancorano al passato; attirarsi la buona sorte per dare una svolta al destino; rifocillare il morale di speranza o semplicemente irrobustire un po’ le azioni ordinarie, oggi ha tutte le chance per realizzare l’aspirazione.Come? Catturando i flussi cosmici irradiati alla massima potenza dal sole… voilà il desiderio diventa realtà! Ovverosia, basta esporsi in piena luce solare a braccia spalancate e indossando un abito chiaro, per facilitare l’irraggiamento del corpo. Un tempo era obbligo esser nudi ma oggi… al massimo è concesso  un costume. Starsene eretti, a occhi chiusi, in silenzio almeno una mezz’oretta davanti al sole ruotando ogni tanto su se stessi da destra a sinistra. La rotazione serve a essere completamente avvolti e illuminati oltreché impedire ristagni a ombre e… il gioco è fatto. Non ci credete? Ovvio, a dirla così non appare razionale! Invece…lo è. Perché? Noi siamo esseri di luce e di luce ci nutriamo. Senza luce…addio esistenza… neanche come carta da macero  avremmo vita. È per questo che oggi, giorno dominato dalla luce è speciale, e va  sfruttato a vantaggio. La potenza della luce è tale in questo giorno che se assorbita rigenera ogni fibra, ripristina l’equilibrio dell’ energia dinamica un po’ confusa dal periodo invernale, riassesta gli ingranaggi umorali turbati da insufficienza di luce, riannoda i  fluidi terrestri  a quelli cosmici incontaminati. Se, poi a questo rito di luce solare del solstizio di giugno, rito che si può ripetere, o fare ottenendo gli stessi effetti fino a San Giovanni, il 25, ci aggiungiamo un pizzico di tradizione popolare, cioè un vecchissimo saluto-invocazione al sole, beh…allora…l’azione della luce si rafforza, diventa super super eccellente per carpire tutto il suo magnanimo influsso “ricostituente” :

“Ti Saluto O Sole

Nel Giorno Del Tuo Massimo Splendore

Entra E Spazia Nei Meandri Del Mio Cervello

Caricalo D’energia Positiva

Quella Luminosa Che Stimola I Semi Di Genio E Fantasia

Apre La Via Nuova Bramosia

Riempie Il Granaio Della Vita Con Allegria

Sfiora Fronte, Naso, Bocca

Scatena Il Sacro Fuoco All’esistere Quotidiano

O Sole

Nel Giorno Del Tuo Massimo Splendore

Ch’io Veda, Aspiri, Verbi Col Tuo Spirito Trionfale.

Carica Mani E Piedi Dell’essenza Luminosa Peregrina

Scavatrice Esaltante Dell’impulso Creativo

Che Approda Alla Riva Della Luce Entusiasta

O Sole

Inesauribile Fantasista Di Calore E Potenza

Il Mondo Luce Fulgida Ti Assorbe Senza Sosta

Nel Giorno Dell’apice Splendore

Carezza Il Cuore All’assurdo Affanno Passionale

Dell’amare, Odiare, Mostrare, Conquistare, Abbagliare,

Luminoso, Creativo Sarà Ogni Mio Necessito Viaggio

O Sole

La Luce Ruotando Ti Catturo

E A Chiaro Futuro Ti saluto. “

sole

.Buon bagno di sole! Da una carica…stasera son dinamite…

by dif