Un giorno in cui è doveroso riflettere e far riflettere

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In questo 25 Aprile, festa Nazionale della Liberazione dal giogo di una belligeranza cruenta, sterminatrice e dolorosa per milioni di esseri umani, mi auguro che ovunque sia un anniversario apartitico, di memoria condivisa di un periodo disgraziato della nostra storia, superato con lacrime e sangue e non il solito sfoggio enfatico di questo o quel oratore o peggio strumento di opinioni, parole strumentali all’accaparramento che si incollano alle bandierine senza lasciare traccia di insegnamento che educa a scongiurare il ripetersi di una siffatta temporalità. Soprattutto, alla luce di quanto sta accadendo, mi auspico che si sottolinei con fermezza che # la libertà è un valore da non perdere di vista mai. È un patrimonio incommensurabile che va difeso ogni giorno da tutti, perché ogni giorno può essere insidiata e in un lampo rubata. E se la libertà viene rubata di conseguenza a tutti viene rubato il futuro e la storia insegna che non è facile ricomprarlo, qualunque sia il “ladro” il prezzo da pagare in sacrifici, lotte, fame, vite è abnorme. Questo è un giorno in cui è doveroso riflettere e far riflettere il #valore immane che ha vivere in libertà. Particolarmente memorizzare e tramandare che se oggi ne godiamo, ci permette di decidere, fare, scegliere, questo valore non proviene dal nulla bensì dal sangue di uomini e donne generosi, consapevoli, partecipativi di una cultura di solidarietà, entusiasmo comunitario, costruzione al dialogo, complicità stimolante, difesa quotidiana delle proprie radici e della dignità nazionale.

Nell’augurare a tutti un momento di festa di memoria e libertà serena per l’oggi e il domani, auguro anche ad ognuno di tener sempre presente a se e gli altri che:

la libertà è il virus più contagioso che l’umanità abbia mai conosciuto”

ancor più che:

Imma 11

by Dif

Mandela: l’uomo arcobaleno

madiba

Tutto il Sudafrica piange, insieme al resto del mondo, la scomparsa del grande Nelson Mandela. L’ uomo che della sua vita fece una missione contro ogni tipo di dominazione. L’uomo che, come affermò nel suo discorso più noto – 20 aprile 1964- : ho combattuto contro la dominazione bianca e contro quella nera; ho accarezzato l’ideale di una società democratica e libera in cui tutte le persone vivono insieme in armonia e pari opportunità. E’ un ideale che spero di vivere e di riuscire a realizzare. Ma se sarà necessario è un ideale per cui sono disposto a morire” L’ uomo che ha fatto la storia e ha insegnato a saper credere in un futuro migliore e a lottare per ottenerlo. Il padre di tutte le rivolte. L’uomo che con determinazione e enorme coraggio è riuscito a cambiare il volto di una nazione, a sconfiggere l’apartheid diventando l’icona dei diritti civili, del rispetto, della dignità umana, della libertà e della convivenza egualitaria. L’eroe della Rainbow Nation, la nazione arcobaleno, la società multirazziale nella quale la maggioranza nera convive pacificamente con la sua secolare persecutrice segregazionista. L’uomo che è andato a fare la sua lunga passeggiata cosmica proprio nel giorno della premier “Mandela:The Long Walk to Freedom” Un segno? Forse un atto di generosità al mondo per non far dimenticare a nessuno il suo motto ” la lotta per la conquista della libertà non finisce mai, ogni giorno bisogna rinnovarla” Davvero un uomo eccezionale il Madiba eroe sudafricano! Sarà per sempre l’arcobaleno  dei valori della libertà e della dignità dell’uomo, spunterà ovunque un uomo li riconosca.

ARCOBALENO

 dif

LA “MAMMANA” EVOLUTA

In questi giorni di polemiche pro contro la ru 486, day hospital o no, mi  è venuto su un profondo disgusto contro ogni tesi poiché mi sembra che sono tante ”mammane” che parlano di zuccheretti da far degustare alle donne  per renderle felici e spensierate   mentre si fanno una passeggiata nella selva urbana e non di un farmaco abortivo che seppur lecito, dal punto di vista legale, tralasciando ogni considerazione etica, implica  una decisione lacerante che lascia una ferita indelebile  nell’animo di  ogni donna, atea o credente, costretta a ricorrervi per sua o altrui scelta

Così ieri, mentre me ne stavo beatamente sdraiata al sole per scrollarmi di dosso il lungo e grigio  inverno, nel vedere delle splendide cavalle  che scorrazzavano libere nei prati verdi  le ho invidiate. Si, per un attimo avrei voluto trasformarmi  in cavalla per  unirmi al gruppo e galoppare spensierata assaporando, in quella cornice incantata, i profumi che arrivavano dal bosco, magari uscire dal branco per inerpicarmi sul sentiero,  oltre la radura, e  arrivare alle cime innevate della Carnia  staccando da un sistema vociante, fastidioso per le orecchie e lo spirito. Un sistema che vuole venderti concetti balordi  dicendo che ti libera da schiavitù ma in sostanza ti intrappola in altre peggiori e cerca di  assuefarti alle sue regole senza pietà, in più se tenti di avere un opinione diversa ti taccia di arretratezza e ti prende per i fondelli portando a sostegno altri paesi dove la pilloletta suggestiva sembra che giri indisturbata deliziando le donne di quei paesi, come in altri per uno sguardo sono deliziate da sassate  finché non crepano.  Chissà poi perché  non dicono mai i rischi che ogni donna corre, e chissà poi perché ritengono che questa ru 486 sia la panacea di maternità resa  indesiderata quasi sempre da ignoranza, degrado, egoismo maschile e da mancanza di solidarietà sociale. A parte maternità dovute a violenza, per il resto difficilmente una donna se ha sostegno morale e materiale ricorre all’aborto. Inoltre tutto questo gran vociare sulla sua bontà risolutoria di dilemmi vecchi quanto il mondo mi sembra un marchingegno  per risolvere velocemente un problema educativo sessuale  e minimizzare il rispetto verso l’ indole femminile, oltreché un pensiero corrente di disvalore morale  istigatore. Vale a dire che la sua prospettata soavità deglutoria in tutta sicurezza mi suona come un invito:  fate pure quel che vi pare tanto ci pensa  la mammana ru 486  a liberarvi dal dilemma figlio si figlio no” Una volta essa aveva le sembianze d’una vecchia scorbutica e bitorzoluta del paese o dell’ostetrica  compiacente, oggi, col progresso si è evoluta e modernizzata riuscendo a trasformarsi in sigla. Di certo non dimentico le migliaia di donne costrette per motivi vari ad abortire con pratiche disumane tipo infilzamenti di ferri da calza vecchi e arrugginiti nell’utero, decotti concentrati di prezzemolo velenosi più di un morso di vipera ecc. ecc.. che ci hanno lasciato la pelle fra atroci strazi. Dico che prima di tutto non dovrebbe succedere,  bisogna educare a prevenire il problema non  escogitare mezzi e mezzucci  che convalidano i comportamenti superficiali e irresponsabili, rendono l’aborto un intervallo fra un rapporto e un altro, piacevole quasi quanto gustarsi un gelato in piena estate.

Invidio proprio quelle cavalle allo stato brado, libere da catene menzognere. Quantomeno a chi vorrà  piegarle al proprio intento, con la scusa che dentro una stalla saranno più felici di quanto possono esserlo scorrazzando  in una vallata verde prima di farsi imbrigliare gli  molleranno tanti calci, ma tanti calci  da farglieli ricordare in eterno.

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Snelle cavalle bianche

Macchie mobili

Di galoppanti consonanze

Su  verdi praterie

 Superbe confluenze

Di criniere provocanti

Espressioni di bellezza

E armonia fugace

Inesauribili energie

Mobili sensazioni

D’Impossibili imbrigliamenti

Su verdi praterie 

Eccitanti

 Cavalle bianche

Frenetiche masse

nature perfette

Con volontà potenti

Molteplici battiti

Eleganti movimenti

Cavalle libere

Senza catene

Senza padroni

Espressioni viventi

Di scalpitii furenti

Cavalle bianche

Macchie mobili su verdi praterie

Concerti galoppanti

In sintonia con gli elementi

 Spettatrici di schiavitù

 infingarde

diE.P.F.

dedicata a tutte le donne che non hanno il coraggio di reagire ad un progresso schiavizzante della femminilità

Pappagallo o libertà?

 

Son proprio stanca di “illuminati” impomatati e ceronati che gironzolano, 24 ore su 24, per stanze e stanzette dotate di riflettori, telecamere e microfoni per darmi dell’imbecille. Sono così stufa di ascoltare i loro sproloqui che ho deciso di chiudere i “rubinetti” che gli offrono l’opportunità di offendermi. Pontificano ossessivamente che sono un “italiana imbecille” senza un briciolo di capacità critica se la penso diversamente dai loro blateri. A parer loro decido, penso, mangio e prolifico come l’allocca incantata, o come figlia della coniglia cretina, solo le loro abluzioni quotidiane possono farmi diventare una “italiana purificata” Omologata ai loro standard non solo divengo “abile consapevole”  ma italiana bonificata degna di entrare nell’olimpo dei “più”  veri, corretti, giusti…ossia una “illuminata libera”   Libera di ragionare come mi pare o libera come il  pappagallo sul trampolo? Hanno una superbia e una tracotanza ributtante. Credono di avere la verità assoluta in tasca, il diritto di irridere chiunque esprima una idea diversa persuasi che scaturisca da una mono  turlupinatura ipnotizzante dei “ media”

Ma  se i “ media” sono vocal solisti come mai questi “illuminati del verbo” li  trovo piazzati negli scranni a fare i vocal coristi e sulle predelle a dirigere orchestre?  Sono “cantori” di x factor capitati lì per sbaglio, santerelli votati al patimento di salmodiare notte e giorno per salvarmi dai pericoli “concupiscenti” dell’ impostore camuffato, o sono  un mistero italico?….

Questi precettori filantropi garantiscono che  mi “informano” per schiodarmi dalla categoria degli imbecilli, aspirano solo a  disintossicarmi dalla “droga” inoculata dal “ media  solista” che mi ha scimunito  per elevarmi al  rango di “rischiarata” In sostanza  attraverso l’assimilazione della  loro “informazione corretta” da acritica imbevuta di cognizioni fasulle e settarie  divento un  soggetto pensante, indipendente e neutrale? Veramente la campana  mi suona male. Il batacchio rimuove  cognizioni dalla mia testa  mentre batte e ribatte  per rimpinzarla con altre cognizioni!!! Di certo la teoria è strana. Forse è mirata a rendermi una anatrella muta, una di quelle  in attesa di finire sulla tavola, come assaggio gastronomico, di qualche gazebo a feste e sagre  o una   “pigotta”   che infoltisce la polverosa collezione nei loro scaffali di pezza. Mah Tutto il loro altruismo mi pare una trappola ipocrita come la manifestazione sulla libertà di stampa.  Sono andata convinta di difendere il diritto di esprimere le idee con civile e democratica  libertà Ho scoperto che tutta la solfa sul “bavaglio dalla stampa”…. non era altro che una mistificatrice manifestazione contro il governo. Perchè non dirlo chiaro e tondo?

Aveva ragione  mio padre “ascolta tutti ma ragiona sempre con la tua testa se non vuoi essere un pappagallo parlante ingabbiato” Se mi fossi ricordata avrei risparmiato un viaggio faticoso e la vista di certi ipocriti che erano, a sentir loro, a difendere la libertà di stampa con in tasca una collezione di querele contro la stampa. Un controsenso farsesco, da sbellicarsi di risate se non fosse sfacciato e offensivo.  Il solito mistero italico: invoca obiettività con una mano e con l’altra ravana nell’acqua  torbida. Meglio essere imbecille libera che pappagallo. O…no….?

 

 

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Olimpiadi

Venerdì scorso, credo come tanti per passione e curiosità, ho seguito la cerimonia d’apertura dei giochi Olimpici a Pechino. Debbo dire per quello che potevo “gustare tramite la TV che nel suo insieme mi è piaciuta, specialmente nei giochi ritmi creati dalle luci.

Mentre assistevo a tanto sfarzo  ed a tanto sforzo volto a comunicare al mondo un qualcosa di “progresso democratico”il mio pensiero però non rimaneva chiuso nel recinto visivo ma volava aldilà e avvertiva la sofferenza delle migliaia di persone che in quel momento vedevano disconosciuta qualsiasi possibilità di diritto d’identità, di giustizia sociale, di libera espressione.

Tuttavia se ciò mi rattristava profondamente e mi rendeva critica altro mi ha fatto alzare dal divano con uno scatto da primatista!!!

Precisamente constatare come nascere Donna in un certo Stato.. ti nega la possibilità di partecipare, competere e gareggiare!!!

Di solito mi attengo all’insegnamento  – non giudicare e non sarai giudicata – ma in quanto donna non posso fare a meno di meditare su tale stupidità  e quante barriere discriminatorie persistono e quanti fossi dovranno essere saltati prima di arrivare a un minimo di eguaglianza per etnia, sesso, idee!!!!