SVEGLIATEVI!!!

Se qualcuno crede che quanto sta succedendo nel nord Africa e in Medio Oriente è frutto di reazioni spontanee della popolazione civile per rovesciare regimi autocratici si sbaglia di grosso. Se non sapessi quello che so, anch’io esulterai per le ribellioni scattate quasi in simultanea in Tunisia, Egitto, Algeria, Libia ecc. Esulterei perchè amo la democrazia, la libertà di espressione e di pensiero, aborrisco ogni forma di regime basato sul sopruso e la violazione dei diritti umani. Anzi, griderei a tutta forza: non mollate! Ma non posso farlo. Non posso proprio esultare. Quanto sta accadendo non è casuale e non nasce da una sollevazione di un grido eroico antipaura “avanti popolo alla riscossa” propagatosi fulmineo attraverso internet. Non c’è dubbio che le popolazioni di quell’area del mondo, e oltre, da tempi immemori non hanno libertà, democrazia, condizioni minime di vivibilità, ma chi ha fatto scattare la scintilla rivoluzionaria non è motivato da aspirazioni a cambiare lo stato di asservitù del popolo, mira a ben altro. Nelle analisi dei fatti, frammentari e scarsamente trasparenti circolanti, ho sentito dire che è una Jamaharya di sete di libertà e che la gente, anzi i giovani di quei paesi, finalmente hanno preso coscienza dei valori democratici e hanno irrotto nel giogo oppressore per costruirsi il proprio destino. Ma i fatti dell’altro ieri accaduti ai giovani dell’ Iran smentiscono queste tesi. A tutt’oggi non mi pare che le grida di esultanza di analisti frettolosi di allora siano addivenute una realtà. Non lo sarà neppure stavolta. Siamo invece all’inizio del “colpo grosso” e se le “menti” eccelse non si lasciassero condizionare dall’impeto delle breaking news lo comprenderebbero all’istante e non direbbero tante castronerie. Purtroppo le poche voci dei lungimiranti finiscono nel calderone della corsa alla notizia dell’ultimo secondo che serve alla visibilità di quotidiani e altri mezzi di informazione. Infatti a destra e a manca per cibare la propria fame ossessiva di essere i primi a riportare le “ novità “ mandano a farsi friggere il buonsenso di verificare video e notizie.. Quasi tutti sorvolano sul fatto prioritario che quelle novità diffuse con leggerezza sono legati a uomini donne e bambini, speculano su esseri umani che soffrono e sono in condizioni tragiche pur di battere la “concorrenza”. La notizia è legge regina che scandisce tempi, fatti e regole. Un vero paradosso egoistico e mistificatorio del diritto di cronaca. Quello che in me suscita apprensione però è ben altro, è l’ottusità di certi “vertici” che pensano di risolvere il tutto con sanzioni e di altri che con un “no fly zone” credono di arginare un problema di emergenza circoscritto al “sanguinario” di turno. Sono convinti insomma che cadute le teste dei vari Mubarak, Ben Alì, Gheddafi ….cadranno tutti i laccioli di regimi dispotici, venti nuovi investiranno le popolazioni che saranno libere, potranno godere di diritti, avere governi esecutivi democratici e progressisti Ciechi, ciechi e stolti. Ma quali venti nuovi! Sono vecchi. E’ da anni che spirano, ora sono diventate raffiche violente mirate a demolire quei baluardi, seppur vaghi e traballanti, che impedivano alle zaffate di arrivare al vero obiettivo di tutte queste rivolte. Sono i nostri territori, le nostre democrazie, le nostre radici a essere in pericolo Come si fa a non comprendere che non è un caso, a credere che la marea è salita per un onda anomala dei social network, animata da desideri di legittima libertà di giovani e non dovuto a una precisa strategia, a non capire che la scintilla è venuta da un fuoco scatuzzato dalle ceneri di una crisi finanziaria globale nel momento che aveva raggiunto nella condizione di estrema indigenza popolare un potenziale dinamitardo. Era tutto congegnato, architettato ad hoc per erodere un sistema divenuto troppo morbido e occidentalizzato. Possibile che non venga in mente che oggi i mezzi disponibili permettono di arrivare in tempi fulminei ovunque, consentono una manipolazione raffinata della comunicazione con la quale si può abbattere in modo subdolo ogni difesa territoriale, stravolgere i difficili equilibri tenuti in piedi dalla diplomazia? Bacucchi…le guerre non si fanno più con i mezzi di ieri! I venti nuovi che credete portatori di pace libertà e democrazia non sono altro che venti conquistatori camuffati. Appena i vostri venti avranno spazzato le varie teste, capirete, sarete costretti a capire. Come madre preferirei vedere le cose come ascolto e leggo, vorrebbe dire che tutto andrà bene, che i timori dovuti a quanto so, passata la bufera di una ciliegia tira l’altra spariranno e niente spunterà all’orizzonte. Non posso farlo. Mi auguro solo che qualche testa internazionale che conta non rimanga cieca e sorda, si accorga che non basta togliere dai piedi del popolo libico Gheddafi, o da altri il dittatore che impera, c’è urgenza di guardare oltre, capire chi e in nome di che qualcuno ha messo sordidamente in moto la macchina. Forse, e ripeto forse si potrà evitare quello che è veramente nel vento. Quello che mi fa rabbia è che la nostra classe politica ossessionata da come far fuori il premier si è fissata sul baciamano e con questo spot non ragiona come converrebbe, come dovrebbe in una situazione di emergenza cruciale per il nostro futuro. Presa com’è a ricordarsi del cavaliere dimentica che siamo il bocconcino agognato a un tiro di schioppo. Vorrei dir loro svegliatevi, finitela di essere assurdi. Ma ormai sono una purea, non possono afferrare quello che inneggia il vento, a malapena possono farfugliare che questa vasta crisi é una questione spazza regimi che si è acutizzata in modo efferrato in Libia. Inutile sperare. Per dirla con O. Fallaci: “ le Cassandre parlano davvero al vento, e nonostante le loro grida di dolore i ciechi rimangono ciechi, i sordi rimangono sordi, le coscienze svegliate si addormentano presto.”

Accidenti e arciaccidenti, doveva capitare proprio a me di essere depositaria di certe confidenze da cassandra!

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In attesa che qualcuno si svegli….buon fine settimana
dif