Sulle Strade di Gesù e di Maria

Nazareth:

PB090969

La città dell’annuncio. La città di Maria.

La città del disegno Divino ignoto al misero pellegrino

nella luce d’un cielo intenso turchino

nel pietroso arroccarsi di muri biancastri

schiude orizzonti a ogni cammino.

Non unitario. Non arruffone.

Preciso e chiaro per ogni diverso pellegrino

giunto fin qui da chissà dove, spinto da chissà quale motivazione.

Facce colorate incrocio, sorrisi, curiosità,  sfioro

vedo, ascolto, osservo, nella mente immagazzino.

Contorni colorati  avvolgono, flash fruscii, sussurri arrancano

lingue imparlate dolcemente scivolano, 

aromi forti confondono, pensieri s’accavallano

sembra percepire ogni pensiero del viadante vicino

 l’intento intimo di ciascuno  peregrino

conoscere il perché di ogni singolo cammino.

Osservo , riosservo, penso…

penso al motivato del cammino, del mio e di quello del mio vicino

Anelito? Convinzione? Speranza? Cercare? Trovare? Capire?

Forse tutti e nessuno, solo stranezza di un momento critico,

o forse intima necessità di certezza.

Ed è allor che ti avverto Maria

silenziosa cogliere in ogni sguardo l’implorativo

comprendere ogni sospiro..

sollevare il peso incognito d’un perplesso …

sfiorar la gota di un triste animo vecchio,

soccorrere l’arsura di sapere, far catturare il mistero

a ciascun ramingo spirito modesto.

Perché ti avverto Maria, su questa striscia di terra sassosa,

gremita di volti in attesa di riprendere il cammino

nella terra messaggera del tuo Figlio Divino

andare su e giù sotto un cielo limpido turchino

come una qualsiasi fanciulla felice,

felice d’esser utile, non lo so.

Capto solo che ci Sei carica di spirito trascente

da riempire cuori e menti di tutte le genti. 

Ci sei Maria a far luce al cammino errante di noi gente d’ogni etnia

giunta fin qui da chissà dove spinta da chissà quale motivazione

unita dal ripercorrere su questa Santa Terra

i passi del mistero dell’Eterno,  di Tuo Figlio,

chi per scoprirlo, chi per comprenderlo,

chi per accertarsi o palesemente negarlo.

Sotto questo sole che par rendere alla vista

tutto uniforme mi par capire poco conta l’intento

positivo o negativo

l’essenziale per ciascun itinerante è percorrere questa antica Terra

andare…andare con spirito leggero e memoria aperta

per fecondare nell’animo la gioia di essere… 

essere fardello di amore, verità e storia.

bydif

p. nazaret

 

Dal diario:

L’arrivo a Nazareth : sensazione stupenda… incredibile essere qui . incredula..mi do un pizzicotto..non sogno…confusione… risate..passi…rumori..ascensori…silenzio. Notte. Dal balcone. Respiro gli aromi che m’arrivano dal giardino sottostante. guardo all’orizzonte… il cielo ha un chiarore che sprofonda a valle, scruto il panorama, è difficile distinguere le case arroccate, le luci brillano e il pensiero corre…corre fin su …vaga sulle stradine… è come veder scorrere la storia al contrario..è come trovarsi a contatto con una realtà che ti è sempre stata presente nello spirito ma non la percepivi con gli occhi…… un lampo illumina il cipresso snello che mi sta di fronte…sento degli spari… vengono dal buio delle colline…ho un attimo di  interrogativo…Un venticello mi sfiora. È una carezza… grazie mio Dio …grazie avermi permesso di venire a transitare sulle tue vie, ripercorrere i  passi del mistero..oh.. una stella vicina alla luna brilla…abbandonarsi al profumo della tua terra è inebriante…gioia immensa sarà…su queste strade incontrarti…

NELLA VALLE D’ERZEGOVINA

In questi giorni si è festeggiato il trentennale delle apparizioni di Medjugorie, tanti i pellegrini accorsi da ogni parte del mondo, tante le emozioni, tante le sensazioni,  tante le cose recepite girando nei luoghi dele apparizioni….

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MADRE SANTA

Sfrondata E Silenziosa Ti Fisso In Questa Statua

Ispirata Da Notti Insonni Ad Artista Immanifesto

Per Cogliere Quell’alone Di Mistero E Grazia

Che Perviene Alle Genti D’ogni Razza

L’ Induce A Venire In Queste Valli d’Erzegovina.

Senza Sapere Se Il Cammino Ch’ Intraprende

E’ Per Fede Provata O Incredulità Sospesa

Stordita Da Frastuoni Apparentati Con Gli Assiomi.

MADRE SANTA

Intraviso Negli Occhi Diamantati Lo Spasmo

Per Figli Dissoluti Senza Ritorno

Sotto Lo Smalto Incolore Leggo La Trepidazione

Per Figli Malati Di Pudore Privi Di Coraggio

Farfalle Dall’ L’ali Mozzate

Pirottando Granellati Fra Arse Dune

Mulinati Da Venti Inospitali Del Loro Deserto

MADRE SANTA

Negli Occhi Sterminati Passano File Di Bambini.

Abusati, Schiacciati, Umiliati Da Spiriti Torti E Lordi.

Ondati Da Luce Stellata Balzellano Fra Anime Sterili

Destinate A Carezzar Figli Abbandonati

Ripudi Di Madri Insane E Fratricide.

MADRE SANTA

Nell’iridio Luminoso S’agitano Ammassi Informi.

Maciulli Traviati Da Guerre Scellerate

C’aspettan D’esser Rigenerati.

In Pagine Di Storia Sull’errar Umano E Sulla Gloria.

In Secoli Trascenti La Pietà.

MADRE SANTA

Negli Occhi Martirizzati C’è Il Figlio Adorato

Finì Crocifisso Ma Ci Ha Salvato,

Ti Scruta Con Immenso Amore Asciuga Lacrime

Rota Spicchi Di Sole Accecante

Rovescia Splendore A Marea Inneggiante

S’appella All’ Amor Di Genitrice Quisente Perdono E Favore Da

CRISTO SALVATORE.

Che Mani Carezzarono Soavemente Squarciato

Da Uomini Senza Onore E Senza Nome.

MADRE SANTA

Sotto Quel Manto Cilestrino Che L’artista Posò

Con Mano Esitante Per Non Sciupar L’incanto

Il Petto Si Solleva Effonde Uno Spiro Sfianto

Per Sorte Di Figli Abiuri Allettati Da Vacuo Brusio

Spettro Informe Rapente Anime In Eterno

MADRE SANTA

Cascate D’acqua Tersa Sgorgano Da Piedi Gnudi

Spruzza Arcobaleni Su Fiumi Imploranti

Li Bevera Ristora Guazza E Depura D’ Affanni

MADRE SANTA

Nel Battito Del Ciglio S’intravede L’’infinito

Solleva Veli Buianti Cieli Azzurrini

Stracolmi d’Angeli E Cherubini

Arpeggiano Con L’ali Note Foreste Al Sentire

Allietano Cortei D’anime Bianche

Eletti Foderati Di Luce Radiale Passan Fra Aiuole

Carichi Di Gemme Perlate

Empiono Canestri Di Speranze A Virgulti Acerbi

Frutti Abbondanti Maturati Da Preghiere.

Cascano Su Pellegrini Stanchi Fluenti Da Vari Sentieri.

MADRE SANTA

Le Tue Mani Affusolate Bianche Cerate

Si Muovono Leggiadre Fra Misteri Ignoti

Districano Trapassati Nell’indifferenza

Sfiorano Fronti Di Figli Dolenti

Salmodianti Nenie Concitate E Cantilene Di Rosari

Quietanti Timore Fallace D’incongruenti Ideali

MADRE SANTA

Con Occhi Divoranti E Pensierosi Cerco Di Carpire

In Statua Modellata

Trasfusa Al Terreno Da Luminaria Rara

L’armonia Di Perfezione DIVINA

Per Ritrovar Quel Filo Emozional D’orante

Magnificar A Lode L’ Interminabile Bontà

C’ Accoglie Chiunque S’appressa A Invocar

Intercessione A DIO Redentore

Odo Inni Gioiosi E Canti Melodiosi

M’allaga La Commozione Lo Spiro Vibra E Freme

In Un Baleno Ria Fervore E Consonanza

Sferzata Da Burrasca Accessoria

MADRE SANTA

Negli Occhi Gocciolanti Di Stelle Si Dirama Perdono

Abbraccia Consola Placa L’umano

Innova L’affratellamento Coercio

Pacifica Senza Vincolo Antropico.

*

PASSERO’ A RINGRAZIARVI INTANTO  A TUTTI UNA LIETA SETTIMANA

dif

GRAZIE SANT’ANTONIO

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Oggi a Padova é festa grande, ormai da secoli il 13 giugno si celebra la ricorrenza della morte di sant’Antonio un santo cui la mia famiglia deve molto.

Gli deve la guarigione di mio padre dato già per morto dai medici.  Sì, era spacciato ma guarì grazie all’intercessione di sant’Antonio e alla fede incrollabile di una suora che le era molto affezionata, nonostante il mio papà allora fosse quasi miscredente.

Le cose in breve andarono cosi:

Dopo che gli avevano somministrato l’olio santo verso le 10 di sera, la suora gli pose un’immaginetta di sant’Antonio sul petto e si mise a pregare. Mio padre senza credere minimamente che servisse a qualcosa le sorrise e la ringraziò di quel gesto con gli occhi, non riusciva più a parlare e il respiro era quasi inesistente. A un tratto verso le cinque del mattino si sentì come sollevare, poi lo invase un gran calore e poco dopo riprese a respirare, parlare regolarmente e vispo come un uccellino chiese qualcosa da spizzicare, tanto che la suora che lo vegliava stupefatta quasi svenne dall’emozione. Chiamò subito i medici, questi increduli non riuscivano a raccapezzarsi dell’accaduto, mille spiegazioni nessuna certezza.  Telefonarono a mia madre e i miei zii che erano ad aspettare nei pressi della clinica di recarsi subito all’ospedale < era proibito ai parenti stare di notte all’interno dell’ospedale> Logicamente pensarono che riguardasse l’avvenuto decesso, invece con grande meraviglia il primario un po’ confusamente spiegò loro che il paziente non solo non era morto, ma a quanto avevano di fretta costatato non c’era più traccia della malattia. Comunque lo avrebbero tenuto alcuni giorni in osservazione per capire.  Nessuno parlò di miracolo ma nessuno seppe spiegare come mio padre nel giro di poche ore da moribondo era guarito tanto che visse parecchi anni dopo l’accaduto.

Solo mio padre e la suora non ebbero dubbi sull’intervento miracoloso di San Antonio.

 Mio padre promise al santo che per ringraziarlo e onorarlo tutti gli anni sarebbe andato in pellegrinaggio al santuario nel giorno della festa e così ha fatto finché è vissuto. In me di quei pellegrinaggi è ancora vivo l’odore inconfondibile del giglio del santo che si spande in tutta la città, spesso ricordo gli sguardi dei devoti provenienti da tutto il mondo rivolti verso la statua che i frati della basilica pongono in fondo alla navata principale. in particolare rammento la venerazione silenziosa del mio papà. Oggi mi reco alla basilica con mia sorella, non abbiamo probabilmente la sua religiosità ma ci sembra un dovere mantenere la tradizione di fede e riconoscenza verso il santo, inoltre ci pare un modo di continuare ad amare e comunicare con il nostro papà, di renderlo felice nel vederci unite.

La guarigione non è stata mai divulgata o comunicata alle autorità ecclesiastiche. Mio padre ha testimoniato la sua gratitudine direttamente al santo con fede e cambiando completamente stile di vita e idea sull’oltre. Veramente qualcuno che in un modo o nell’altro sapeva quanto era accaduto a mio padre, il cambiamento che in lui aveva prodotto il fatto e la sua estrema fiducia e fede verso questo fraticello lo credono capace di ottenere intercessioni particolari dal santo. Un mio cugino è convintissimo di ciò. Due anni fa ci ha raccontato che dopo che gli avevano diagnosticato un tumore alla gola, giovane, con moglie e due bimbi piccoli era disperato, gli è solo venuto in mente di rivolgersi a mio padre chiedendogli di aiutarlo.   Pochi giorni dopo l’ha sognato che gli diceva: “Non ti prometto nulla, non è in mio potere aiutarti, posso solo domandare a sant’Antonio di intercedere, lui chiederà e se è possibile, vedrai che tutto passerà, intanto tu prega e stai sereno” Fatto sta che questo mio cugino giovane e disperato tornando dai medici, dopo i controlli di rito, si è sentito dire che stranamente il tumore non lo riscontravano più, forse la diagnosi iniziale era sbagliata.

Direi che mio cugino non ha dubbi, semmai io e mia sorella dubitiamo, non sappiamo cosa pensare.   Vero che nostro padre aveva una grande fede ma viveva normalmente, come tutti i mariti e i padri, forse un pochino più saggio e sereno spiritualmente di altri, niente di particolarmente bigotto o morboso, perciò ci appare strano quanto ci ha riferito.

Non so perché mi è venuto in mente di raccontare pubblicamente ciò, siamo sempre stata una famiglia riservata, poco propensa a raccontare i fatti propri e in particolare la guarigione di mio padre, abbiamo sempre pensato che il santo preferiva essere ringraziato e onorato con la preghiera e la devozione a chi è sopra di lui, senza tanti strombazzamenti. Forse perché pochi giorni fa con mia sorella siamo andate al santuario ed è successo qualcosa di straordinario, forse perché è il momento di testimoniare quanto sia prodigioso questo santo onorato in tutto il mondo, forse perché in questo momento la chiesa vive attimi terribili e qualcuno ricordi che il bene e il male convivono nell’uomo e non bisogna fare di ogni erba un fascio ma distinguere.

Ad ogni modo, sant’Antonio per la mia famiglia è qualcosa di più di un santo, è l’intermediario di Dio, chi si rivolge a lui con fede, anche se non ottiene interventi prodigiosi, vi trova serenità e forza per affrontare le avversità che lo assillano, e non è poco, ne so qualcosa in proposito, non mi resta che dire 

GRAZIE SANT’ANTONIO

***

                       AUGURO A TUTTI UNA SERENA DOMENICA                         

E A CHI A QUALCHE PROBLEMA CHE IL SANTO LO AIUTI COME HA AIUTATO LA MIA FAMIGLIA