pensierino…

Cosa ti è successo my blog?

Oggi non ti riconosco.

Mi pari un estraneo !

Dove son finiti:

gli amici, gli album, e tutto quanto ti rendeva mio?

Bho!!! Che dici, ci ritroveremo, almeno in parte?

Spero di si. Se non sarà ti vorrò bene lo stesso!

Un baciotto sconsolato dalla tua

Dif

oggi assai sdiffiettata

 

 

 

124 NO!

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19 LOMBARDIA

18 CAMPANIA

15 EMILIA ROMAGNA

14 SICILIA E PIEMONTE

7 PUGLIA

6 TOSCANA E VENETO

4 CALABRIA, LIGURIA E FRUILI

3 MARCHE, LAZIO E ABRUZZO

2 TRENTINO

1 UMBRIA E SARDEGNA

TOTALE 124 NO!

UN NO CATEGORICO A FESTEGGIAMENTI IPOCRITI DI 124 DONNE CHE NON HAN PIÙ FIATO!

PIÙ 1000 NO, A UNA CELEBRAZIONE MARCITA NEL BISNESS DEMENZIALE, DI DONNE CON IL CORPO MASSACRATO!

PIÙ 100 NO,  A UNA GIORNATA SCARICA COSCIENZA MOSTRI, DI DONNE CON L’ANIMO LACERATO DA UNO STUPRO!

PIÙ 1.000.000 NO, A UN GIORNO DEPAUPERATO DAL SUO VALORE INTRINSECO E DAL SUO CONTENUTO STORICO, DI DONNE DISCRIMINATE SUL LAVORO, IN SOCIETÀ E IN CASA IN TUTTI GLI ALTRI GIORNI!

QUESTO 8 MARZO IN QUANTO DONNA MI RIFIUTO DI ARMARMI DI UNA STRIMINZITA MIMOSA PER SCENDERE IN PIAZZA A URLARE LA MIA RABBIA A ORECCHIE SORDE. ANDARE AI DIBATTITI PER ASCOLTARE STERILI TIRITERE SUL PERCHÈ E IL PERCOME DI UN MASSACRO DI MIE SIMILI CHE HA RADICI TANTO PROFONDE NELLA DISCRIMINANTE DI GENERE QUANTO ASSURDE NELLE MOTIVAZIONI E ANCOR PIÙ NELLE RICETTE IPOTETICHE DI DEBELLAMENTO. O DI ANDARE CON LE AMICHE IN UNA DELLE INNUMEROVOLI FRIVOLE E STUPIDISSIME FESTE APPARECCHIATE CON FREGOLE EROTIC ZOTICHE LONTANE ANNI LUCE DAL MODO DI ESSERE DELLE DONNE NELLA VITA REALE.

UN NO GRAZIE DA TUTTE LE DONNE CHE MUIONO, SOFFRONO E SUBISCONO A UNA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA AVARIATA DALL’ENFASI ENCOMIASTICA.

PER MEMORIA DI UN FU 8 MARZO ANDRÒ A DEPORRE AI PIEDI DELLA MATER DEL PIANTO, UN CESTO DI FIORI, TANTI QUANTI LE DONNE UCCISE.

8 marzo,donne,festa,giornatainternazionale

 

 Una stretta di mano a tutti

dif

 

UCCEL DI BOSCO….

Oggi è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Già da alcuni giorni i mezzi di informazione cartacei e visivi si sono sprecati a dire la loro, a snocciolare una serie di dati, formulare ipotetici scenari delle cause di violenza sulle donne a volte così ridicoli da tramutare un atroce problema in un pour parler salottiero da ingrassa polli , dire tanto cambiare niente. Riflettendo lo stomaco mi si rivolta e mi vien da piangere. Si, da piangere rabbiosamente. Perchè? Perchè donna. Domani tutti sti opinionisti, analisti, politicanti e chi ne ha più ne metta – sfrutta occasione del giorno per promuovere il suo tornaconto- saranno uccel di bosco. Come al solito il gran dire cesserà e nessuno di quelli mi salverà! Nessuno eviterà a me o un’altra mia amica, sorella di questo pianeta da pugni, schiaffi, bastonate, calci, sevizie, mutilazioni, umiliazioni, privazioni, dileggi, persecuzioni, abusi di ogni genere che una volta su due conducono all’obitorio.

Purtroppo la violenza definita impersonalmete di genere, come se chi la subisce non avesse un volto, un nome, una storia, è l’unica pecularietà che accomuna il destino globale delle donne. Sbagliato pensare che sia un problema di oscurantismo culturale o sia espressione di ceti emarginati. La violenza sulle donne non ha confini e non conosce differenze di condizione religiosa economica sociale. Si abbatte sia sulla donna per così dire che vive ai piani bassi sia su quella che vive ai piani alti della società. Essa sale e scende dalle trombe delle scale notte e giorno e come una piovra famelica ghermisce, martoria, ingoia la sua preda. Donne inermi e indifese per lo più tra i 16 e i 49 anni. Solo nel nostro paese quest’anno ne ha già ingoiate 116 e nessuna celebrazione o disquisizione una tantum annuale le ha strappate dai suoi micidiali tentacoli.

L”adrenalina mi sale a mille, se ci penso! Tanto parlare per niente mutare!

Oggi si parla, si sfila, si appella e ci si scartabella e domani un’altra finirà al creatore, altre subiranno sevizie morali e corporali, altre avranno la loro razione giornaliera di percosse che frantumano la loro anima, spinano il loro corpo, poltigliano la loro volontà! Che facciamo per evitarlo? Celebriamo!

Sarebbe ora di passare da una giornata mercifera a qualcosa di concreto. Almeno iniziando a ratificare la convenzione di Istambul che si articola in tre punti fondamentali :Prevenzione, Protezione, Perseguibilità. Al momento dei 10 paesi che servono per farla entrare in vigore solo uno l’ha fatto, ironia dell’ironia un paese a maggioranza islamico : la Turchia. Gli altri 9 paesi? Uccel di bosco

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Un abbraccio senza confini

dif

IL TROPPO GUASTA

Chi si loda s’imbroda afferma un saggio detto.

 A quanto pare è proprio vero! Qualche giorno fa sul sito del governo ho letto  “un anno dopo” :il governo, l’Italia, i cittadini ; appunti di viaggio

Leggendo mi son parsi  non appuntini buttati li a memorandum ma una vera autocelebrazione.

Già il titolo mi è rimbombato storto. Quel “ cittadini” mi è parso una presa per i fondelli considerato che “l’eroico governo” ha fatto di tutto e di più per ridurli quasi tutti una poltiglia di miserandi. Poveri schizzinosi  disadattati  costretti da mani a sera  a arrabattarsi in mille modi per non finire evaporizzati e che  se prima dell’arrivo dei ministri supersonici professoroni  erano in bilico sul baratro, dopo un anno spintarella per spintarella ci sono finiti!  Buttati giù senza tante remore come fossero pupazzolini ingombranti al benessere di una fantomatica deasicurezza e quel che è peggio col beneplacito delle forze politiche inchiodate a sostenere l’insostenibile per paura di essere tacciate di tanti “anti” tranne uno, quello dei propri consimili che non hanno il di dietro poggiato su un rosso scranno, su eurodollaroscuscinetti e…e…meglio non dirlo. Per farla breve un anno di : osanna, osanna col nostro tecnico operar l’italia è salva ! Salva da che ? Da un euro zona egoista e indefinita? Da una prematura calvizie internazionale? Da un mostro spredfinanzamonetario? Salva dall’ambizione incontrollata dei merciferbottegaeconomist? Dilemmi. Inutili dilemmi che alla maggioranza dei cittadini, alle operose famiglie dell’italico suolo non importa un fico secco se non hanno più un euro per comprarsi il pane quotidiano, devono morire di vecchiaia sul lavoro, non possono curarsi e in più sapere che in un anno quattro supermontati hanno già scritto il destino dei propri figli. Eh si,  con la scosiuccia del  posto fisso uguale noia   li hanno ridotti a eterni nomadi del lavoro  che non avranno la minima chanse di costruirsi un dignitoso futuro. Caspiterina che osanna. Una sequela di osanna si meritano questi egoglorificatori ! Però il troppo guasta sempre tutto. L’autolodarsi fa sbrodolarsi e alla fine proprio colui che tutto puote e potè e col fermissimamente volli volli sgombrar il campo dal perfidios scavalier per insediar il tecnicus magistralis squattrotassier ha dovuto convenire che la gloria regalata non fa amor di patria ma la testa egosmodata!

 

Un salutone a tutti e lieto week end

dif

 

 

 

 

Scazzolina scazzoletta!

bocca

Scazzolina scazzoletta

mi sentivo una fighetta

a studiare e lavorare

a lavorare e studiare

senza mai riposare

Scazzolina  scazzoletta

mi sentivo na reginetta

se mi dannavo e lavoravo

ma ancora non mi laureavo

perché il tempo non avevo

Scazzolina scazzoletta

che sfigassa mi sentivo

a lavorar sera e mattino

senza il becco d’un quattrino

per riempire il mio pancino

Scazzolina scazzoletta

a ventotto anni e forse più

senza chiedere una lira

una minima agevolazione

ne una raccomandazione

una gran regina mi sentivo

poi… ho acceso la tv

e un professore in più

la spending review

un politico spellagente

un tecnico supponente

a ventotto anni e forse più

il mio castello han buttato giù

e da gran regina in gran sfigata

 mi han trasformata

Scazzolina scazzoletta

che scazzinuosa sono stata

a lavorare e sudare

alla politica mi dovevo dare!

*

scazzolina ….mi è scappata qualche  parolina…

CIAO A TUTTI
DIF

CHI SIAMO NOI?

 

vita,popolo,parole,insulti

per certi “gentili” forestieri :

maccaronì

maiser

mangiaspaghetti

los polpettoes

pizzagang

spaghettari

carcamano

mafiamann

chianti

spaghetti fresser

garlisc

zabar

wop

dago

minghiaweisch

mozzarellanigger

greaseball

shitalian

babis

più…tutta una serie di stereotipi dispregiativi che tralascio, altrimenti il ribollio del sangue fa saltà per aria un bel po’ di amici.

per certi “gentilissimi nostrani”:

bamboccioni

mammoni

fannulloni

cazzoni

asini

sfigati

monotoni

stronzi che galleggiano

parassiti

retorici piagnoni

ladri

incolla culin sedia

assenteisti cronici

mangia ufa

ruba stipendi

citrulli paurosi , senza fantasia, attaccati alle gonne di mammà e ai pantaloni di papà (sempre che non sia il contrario…)

schizzinosi

vittime di se stessi

 cioè,  parola di Brunetta, “la parte peggiore dell’Italia ” 

ovvero:LA VERGOGNA DI MINISTRI E EX MINISTRI, PREMIER TECNICI, COMICI, POLITICI EX POLITICI, IMPRENDITORI E CHIUNQUE ADOPERA LA LINGUA PER OFFENDERE, INSULTARE, DISPREZZARE GLI ESSERI UMANI GIOVANI, MENO GIOVANI, LAVORATORI, STUDENTI E PRECARI o,  PAROLA di FORNERO, i  “CHOOSY “

Oh, tanto che c’era a tale “nobile schizzatina” ministra poteva puntualizzare che: non sono i figli di… parenti di…amici di..studenti di….amanti di…conoscenti di….compagnero di merendao a stomaco chiuso ioatetuameluiafigliomioioafigliotuoleiamaritucciomioioamogliettinasuaevvai cosìnoncisbagliamomai  che neanche con un diluvio di  lacrimucce  tirano una merendao allo stomaco di un cristo che li guarda con gli occhi di fuori !

Capisco. Dirlo  diventava impegnativo! Comunque voglio dirgliela io una cosuccia   ministra : sapeva che i “suoi choosy”   son tanto schizzinosi che per sopravvivere  ogni giorno per pochi centesimi smerdano culi e spadellano orine mentre i non  choosy prendono delle “paccate” di  euro solamente per depositare i culetti  in comode poltroncine? Grrrr … se proprio ogni tanto deve dire qualcosa ai conterranei ministra almeno eviti che la lotta istituzionale non sia una :bellum omnium contra omnes!

Grrrrr…….

Se gli appellativi dei foresti mi surriscaldano da testa a piè quelli dei nostri spargi disprezza giovani e meno giovani ….mi fanno un tale schifio che …visto che è spuntato un magnifico sole vado a fare un giretto, sennò la mia “ gentile linguetta” sputa una mitragliata di parolette  che  gli sfottò dei foresti e le villanie dei nostrani diventano complimenti!

Un salutone a tutti

dif

 

 

 

CI MANCAVA QUESTA PER UMILIARCI !!!

 

FA male al cuore. un male terribile che ti paralizza, ti diresti che è  impossibile, uno scherzo di un burlone carnevalaio e invece è tutto vero…un vero doppiamente umiliante per una vittima di stupro e, se poi è stato commesso da un branco famelico di bestiale sesso non ci sono parole per descrivere la devastazione che procura.

Ma chi sono costoro ? Chi sono costoro che dicono che i carnefici di uno stupro di gruppo non è necessario metterli subito in carcere -quando li prendono..- ma possono comodamente starsene in una soffice poltrona di casa propria ad aspettare la sentenza -sempre che arrivi -!!?? Da dove sbucano questi che lasciano i miei carnefici negli agi mentre io son condannata a vivere subito da carcerata per la violazione subita, per l’incubo che si ripeta, per lo schifo che occlude ogni poro della mia pelle ? Chi sono costoro che valutano i miei aguzzini diversi e più degni di un qualsisi ladro di mele che finisce subito in carcere? In giro dicono che costoro hanno sentenziato secondo una valutazione estensiva del diritto, sarà, a me pare che se è vero questo diritto l’hanno tirato all’inverosimile lasciando me nel panico e sotto shock. Non sanno costoro quanto è difficile per una donna presentarsi a denunciare una violenza sessuale dove deve ripetere e ripetere a questo e a quello tutto ciò che ha subito, rivivere attimi aberranti e ore di terrore e di dolore. Se poi a subire la violenza è un ragazzino o una bimba non ne parliamo nemmeno e mi domando: come farà a farsi aiutare a uscire dalla sua condizione disumana? E io, oggi donna stuprata, domani dove troverò il coraggio di denunciare il branco che per ore ha usato il mio corpo come fossi una bambola senza anima se già so che al massimo quei bruti possono finire qualche mesetto in una comunità mentre io sono stata condannata a un carcere morale a vita ?

Quando si equipara una violenza sessuale del “branco” particolarmente efferata e ignominiosa a una qualsiasi violenza e si stabilisce che va benissimo una custodia cautelare alternativa al carcere di per se il reato viene valutato come non grave e si manda un messaggio alla vittima che è peggio dello stupro, è una sferzata lacerante, una sferzata che la condanna ancora una volta a subire, a tacere, a rendersi invisibile al diritto.

Vero che nessun giudice e nessuna sentenza potrà mai cancellare la devastazione raccapricciante intima subita da una donna, un bimbo, una ragazzina, altrettanto vero che almeno almeno alla vittima venga riconosciuto che il reato subito è socialmente pericoloso da arginare e non da agevolare tirando il diritto per i capelli, altrimenti subisce un doppio stupro di gruppo.

Di certo noi donne violate sappiamo che la violenza fisica è sempre deprecabile e quella morale è sempre mortale ma a chi interessa? Questa sentenza forse giusta e ammissibile sotto il profilo giuridico sicuramente è umiliante per la vittima  e regressiva per tutta la società, in più ha in se il pericolo del “più siamo meno rischi corriamo”

Triste è che per un “estensione” o extensions che dir si voglia, da domani temo di ritrovarmi assalita da quegli schifosi esseri con i rinforzi di parenti e amici, tanto valeva dirmi: donna, murati viva in casa !!!!

 

attualità,donne,violenza,stupro

 

 

DIF

 

100.000 bambini!!!

Non riesco nemmeno a figurarmeli 100.000 bambini tutti insieme. Per quanto mi sforzo di concretizzare una immagine niente mi appare, lo schermo del mio pensiero rimane vuoto.

Provo a pensare a una città, più grande di 15 volte il posto dove vivo, in cui improvvisamente per uno strano scherzo del destino la popolazione ha una età massima di 11/12 anni. Non riesco a figurarmela per l’assurda innaturalezza della cosa. E poi, come posso riuscire a visualizzare 200.000 occhi che si guardano attorno per comprendere come organizzarsi per sopravvivere, se per un solo bambino che vedo in giro da solo, il cuore già mi corre a mille? Potrei riuscirsi se mi illudessi che sto sognando, vivendo una strana favola, assistendo all’allestimento di una fiction fantascientifica, altrimenti non sopravviverei allo strazio.

Eppure devo visualizzarli, questa città di giovanissimi già esiste, i 100.000 bambini non sono una invenzione della mia fantasia, come denunciano gli operatori di Save the Children è una tristissima realtà dovuta all’immane tragedia sismica che l’11 scorso ha colpito il Giappone provocando uno tsnami, senza precedenti nella nostra memoria recente. Ma è una realtà tanto dura da inghiottire che incosciamente rifiuto di renderla tangibile per non trasferirla nei miei occhi di madre. Tutti quei visetti dai grandi occhi a mandorla composti, taciturni che senza ricorrere a pianto e crisi di panico guarda, osserva, aspetta con tranquillità un qualunque aiuto per mangiare e bere, aspetta con la calma e la saggezza di un illuminato filosofo che il peggio passi, mi provocano una fitta acuta al petto, un dolore sconvolgente che mi chiude qualunque pensiero. Un popolo di più 100.000 piccoli sfollati, orfani o dispersi dai loro genitori credo che anche alle pietre strappano sentimenti di sbalordimento e sofferenza. Quello che mi stupisce, mi affascina e mi fa riflettere è il loro atteggiamento, un vero esempio che vale più di tanti discorsi. I bambini che si vedono in foto e video di notiziari, giornali e cronache varie sul disastro quasi apocalittico che ha devastato gran parte del loro paese, cancellando terre, case, vite, futuri, li ha strappati con repentina violenza agli affetti e alla quotidianità, mantengono un contegno incredibili. Direi che sono una vera lezione di dignità per certi “ nostri sapientoni” che imperversano a dire la loro sulla tragedia e nemmeno si fanno scrupolo di rispettarli ma li strumentalizzano, approfittano della loro drammatica sciagura per farci i loro “comizietti” propagandistici. Tanto sono ripugnanti questi grassi sputatutto che mi diventa perfino difficile commentarli, quanto invece mi appaiono ammirevoli e degni di massimo rispetto e considerazione i piccoli esserini che seri e senza strombazzi, sopportano disagi su disagi, al limite della sopportazione umana.  Ancor più li ammiro se penso che a me il solo immaginarli nei rifugi o in strada senza più niente e nessuno mi manda in tilt. Ragionando sul loro atteggiamento oltre che incredibile mi sembra come se se nel loro DNA già fosse stato previsto e scritto un evento di proporzioni gigantesche, un po’ come si leggeva negli occhi e nell’atteggiamento dei bimbi di Haiti. Di sicuro non è un atteggiamento che scaturisce all’improvviso ci vogliono anni e anni per trasformare e educare un popolo a reagire con ordine e autocontrollo agli imprevisti e a volte non basta, credo che in questi bambini ci sia qualcosa in più, come se lo spirito buono e saggio di anni di storia fosse sceso in loro, cristianamente direi che in loro è sceso lo Spirito Santo. Quello che è il respiro di Dio e, come dice San Paolo porta i doni di calma, pazienza, autocontrollo. Per meglio dire credo fermamente che il Paraclito cioè: lo spirito avvocato, soccorritore, difensore, consolatore aleggi nella tragedia, sia in mezzo a quei 100.000 bambini e opera attivamente, sia attraverso Save the Children sia in tutti quanti faranno qualcosa di concreto per aiutare questo piccolo popolo di bambini a uscire dal trauma di una catastrofe che solo pensarla fa rabbrividire. Non mi importa se chi leggerà mi prenderà per pazza ma credo anche che quanto avvenuto in Giappone sia un avvertimento, un piccolissimo “assaggio”apocalittico, annunciato dalla Vergine di tutti i popoli. Anzi sono certa perchè investe i quattro elementi della natura: terra, acqua, fuoco, aria,  perchè Lei è li, è apparsa nelle fiamme della prima esplosione, perchè il popolo bambino rappresenta il monito, la parte pura della salvezza che può impedire avvenimenti impensabili a mente umana. Infine perchè avvenuta  in Giappone, l’unico paese al mondo che ha subito l’esplosione della bomba atomica, frutto della follia umana e di tutti i suoi peggiori difetti e debolezze.  Al momento non vado oltre ma ci tornerò. Intanto mi auguro, per me i miei figli e il resto del mondo, che chi regge le sorti temporali del pianeta comprenda e vada aldila di ciò che comunemente crede, per meglio dire non riduca sisma tellurico e tsunami come un fenomeno casistico straordinario nella virulenza  ma ordinario nell’accadimento.  Come non riduca quanto avviene in nord Africa e in Medio Oriente un fenomeno frutto di legittima rivendicazione popolare per liberarsi da dittature e ottenere diritti e democrazia, seppur il problema c’è, quanto avviene non è scattato per le condizioni secolari subite dalla gente e non porta in se il soffio del vento di giustizia e diritto. Spero che i “potenti” usino testa e cuore, ossia i doni che hanno ricevuti dallo spirito, non sono legati al credere ma all’essenza umana, quindi dati a tutti per utilizzarli e non per farli ammuffire o adoperarli solo a scopi di profitto egoistico di puro stampo materialista- imperialista- antiumano, solo così sapranno vedere la luce della verità. Quella che possono vedere negli occhi limpidi dei bambini seduti tra le macerie di un cataclisma.

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 Una preghiera per tutti i bimbi e le sorti del mondo senza dimenticare un offerta di vile denaro.

 Un saluto a tutti quelli che passano

dif

la foto l’ho scaricata dal web ringrazio il suo legittimo proprietario

SIETE IMPAZZITE????

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Coccarda rosa…? mimosa…? sciarpa bianca…? ombrellino rosso….? Caspita donne ….un vero dilemma shespiriano decidere ….!!!!

E perchè non ..un bel mattarello….o una bella pentolaccia piena di brodino da distribuire in piazza per rifocillare qualche precaria clochard stazionata sul marciapiede dal figo di turno?

Ma…vi fuma il cervello o siete impazzite ?

Vi sembra una “questione” importante disquisire su un fiocchettino rosa o un rametto giallo da appuntare al petto l’8 marzo per disquisire, litigare, dividersi in fazioni rosa e gialle?

E’ questa la questione prioritaria per manifestare in piazza? Se è questa io non ci sto!

Non mi va di essere una bomboniera o un vasetto portabandiera.

Ben altra è la questione aut aut da mostrare in piazza l’8 marzo.

Così.

Mai verrà l’ora Mai sarà il giorno Mai ci libereremo dalla prepotenza, dalla dipendenza maschilista, dall’uso improprio dei nostri corpi e dei nostri cervelli. Mai avremo i nostri diritti se  ognuna crede di avere più ragioni dell’altra, appende il proprio destino a un fiocchetto rosa o a un rametto di mimosa, si fa partigiana di un simbolo, combatte le idee a senso unico. Mai saremo donne libere se non ci liberiamo da formali schiavitù partitiche, perchè mai saremo una corrazzata vincente, donne unite per liberarsi da gabbie pregiudizievoli secolari.

Poi..

Ci sta bene se gli uomini ci ritengono una sottospecie di costola rompipalle che si mette i pantaloni di giorno per sembrare forte, determinata, uguale a lui ma è una sciacquetta buona solo a sollazzarlo col bunga bunga e la danza del ventre di notte. Siamo noi a offrirgli mani piedi e teste per ingabbiarci in slogan, gli permettiamo di considerarci patetiche donnette che un giorno, munite di sciarpette e ombrellini, gridano: basta!!! Non ci stiamo a essere solo un corpo, siamo il motore della società, un cervello pensante e razionale che fa girare il mondo!!! E… il giorno dopo? tutta la questione delle donne sta in un bel fiocchetto rosa in testa o una mimosetta….

Sapete che vi dico?

Essere, o non essere, ecco la questione : (….)

e così il colore naturale della risolutezza è reso malsano dalla pallida cera del pensiero,e imprese di grande altezza e momento per questa ragione deviano dal loro corso e perdono il nome di azione. shakespeare

 

Non c’è altro da aggiungere, quando faremo nostro tal pensiero sarà l’ora …..

sarà il nuovo 8 marzo delle donne !

 

un saluto a tutte

dif

SVEGLIATEVI!!!

Se qualcuno crede che quanto sta succedendo nel nord Africa e in Medio Oriente è frutto di reazioni spontanee della popolazione civile per rovesciare regimi autocratici si sbaglia di grosso. Se non sapessi quello che so, anch’io esulterai per le ribellioni scattate quasi in simultanea in Tunisia, Egitto, Algeria, Libia ecc. Esulterei perchè amo la democrazia, la libertà di espressione e di pensiero, aborrisco ogni forma di regime basato sul sopruso e la violazione dei diritti umani. Anzi, griderei a tutta forza: non mollate! Ma non posso farlo. Non posso proprio esultare. Quanto sta accadendo non è casuale e non nasce da una sollevazione di un grido eroico antipaura “avanti popolo alla riscossa” propagatosi fulmineo attraverso internet. Non c’è dubbio che le popolazioni di quell’area del mondo, e oltre, da tempi immemori non hanno libertà, democrazia, condizioni minime di vivibilità, ma chi ha fatto scattare la scintilla rivoluzionaria non è motivato da aspirazioni a cambiare lo stato di asservitù del popolo, mira a ben altro. Nelle analisi dei fatti, frammentari e scarsamente trasparenti circolanti, ho sentito dire che è una Jamaharya di sete di libertà e che la gente, anzi i giovani di quei paesi, finalmente hanno preso coscienza dei valori democratici e hanno irrotto nel giogo oppressore per costruirsi il proprio destino. Ma i fatti dell’altro ieri accaduti ai giovani dell’ Iran smentiscono queste tesi. A tutt’oggi non mi pare che le grida di esultanza di analisti frettolosi di allora siano addivenute una realtà. Non lo sarà neppure stavolta. Siamo invece all’inizio del “colpo grosso” e se le “menti” eccelse non si lasciassero condizionare dall’impeto delle breaking news lo comprenderebbero all’istante e non direbbero tante castronerie. Purtroppo le poche voci dei lungimiranti finiscono nel calderone della corsa alla notizia dell’ultimo secondo che serve alla visibilità di quotidiani e altri mezzi di informazione. Infatti a destra e a manca per cibare la propria fame ossessiva di essere i primi a riportare le “ novità “ mandano a farsi friggere il buonsenso di verificare video e notizie.. Quasi tutti sorvolano sul fatto prioritario che quelle novità diffuse con leggerezza sono legati a uomini donne e bambini, speculano su esseri umani che soffrono e sono in condizioni tragiche pur di battere la “concorrenza”. La notizia è legge regina che scandisce tempi, fatti e regole. Un vero paradosso egoistico e mistificatorio del diritto di cronaca. Quello che in me suscita apprensione però è ben altro, è l’ottusità di certi “vertici” che pensano di risolvere il tutto con sanzioni e di altri che con un “no fly zone” credono di arginare un problema di emergenza circoscritto al “sanguinario” di turno. Sono convinti insomma che cadute le teste dei vari Mubarak, Ben Alì, Gheddafi ….cadranno tutti i laccioli di regimi dispotici, venti nuovi investiranno le popolazioni che saranno libere, potranno godere di diritti, avere governi esecutivi democratici e progressisti Ciechi, ciechi e stolti. Ma quali venti nuovi! Sono vecchi. E’ da anni che spirano, ora sono diventate raffiche violente mirate a demolire quei baluardi, seppur vaghi e traballanti, che impedivano alle zaffate di arrivare al vero obiettivo di tutte queste rivolte. Sono i nostri territori, le nostre democrazie, le nostre radici a essere in pericolo Come si fa a non comprendere che non è un caso, a credere che la marea è salita per un onda anomala dei social network, animata da desideri di legittima libertà di giovani e non dovuto a una precisa strategia, a non capire che la scintilla è venuta da un fuoco scatuzzato dalle ceneri di una crisi finanziaria globale nel momento che aveva raggiunto nella condizione di estrema indigenza popolare un potenziale dinamitardo. Era tutto congegnato, architettato ad hoc per erodere un sistema divenuto troppo morbido e occidentalizzato. Possibile che non venga in mente che oggi i mezzi disponibili permettono di arrivare in tempi fulminei ovunque, consentono una manipolazione raffinata della comunicazione con la quale si può abbattere in modo subdolo ogni difesa territoriale, stravolgere i difficili equilibri tenuti in piedi dalla diplomazia? Bacucchi…le guerre non si fanno più con i mezzi di ieri! I venti nuovi che credete portatori di pace libertà e democrazia non sono altro che venti conquistatori camuffati. Appena i vostri venti avranno spazzato le varie teste, capirete, sarete costretti a capire. Come madre preferirei vedere le cose come ascolto e leggo, vorrebbe dire che tutto andrà bene, che i timori dovuti a quanto so, passata la bufera di una ciliegia tira l’altra spariranno e niente spunterà all’orizzonte. Non posso farlo. Mi auguro solo che qualche testa internazionale che conta non rimanga cieca e sorda, si accorga che non basta togliere dai piedi del popolo libico Gheddafi, o da altri il dittatore che impera, c’è urgenza di guardare oltre, capire chi e in nome di che qualcuno ha messo sordidamente in moto la macchina. Forse, e ripeto forse si potrà evitare quello che è veramente nel vento. Quello che mi fa rabbia è che la nostra classe politica ossessionata da come far fuori il premier si è fissata sul baciamano e con questo spot non ragiona come converrebbe, come dovrebbe in una situazione di emergenza cruciale per il nostro futuro. Presa com’è a ricordarsi del cavaliere dimentica che siamo il bocconcino agognato a un tiro di schioppo. Vorrei dir loro svegliatevi, finitela di essere assurdi. Ma ormai sono una purea, non possono afferrare quello che inneggia il vento, a malapena possono farfugliare che questa vasta crisi é una questione spazza regimi che si è acutizzata in modo efferrato in Libia. Inutile sperare. Per dirla con O. Fallaci: “ le Cassandre parlano davvero al vento, e nonostante le loro grida di dolore i ciechi rimangono ciechi, i sordi rimangono sordi, le coscienze svegliate si addormentano presto.”

Accidenti e arciaccidenti, doveva capitare proprio a me di essere depositaria di certe confidenze da cassandra!

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In attesa che qualcuno si svegli….buon fine settimana
dif