Oggi, a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica e delle alte cariche dello Stato, si solennizza il 77° anniversario della Repubblica Italiana. Ovviamente è una celebrazione assai importante per tutta la nazione in quanto la ricorrenza suggella l’inizio di un nuovo cammino storico-politico di vita comunitaria. Di pari passo ricorda a tutti gli italiani che ciò non è scaturito dal nulla ma dalla volontà del popolo di iniziare un percorso nuovo libero e repubblicano dopo averne subito uno assai doloroso e travagliato. Naturalmente i festeggiamenti per l’anniversario della Repubblica non si fermano a Roma ma coinvolgono tutto il resto del paese , dai capoluoghi di provincia ai paesini più piccoli e anche isolati , magari in forma meno pomposa, tuttavia in ogni lugo con grande riguardo partecipativo all’essenziale peculiare di un giorno che ha cambiato il futuro istituzionale della collettività.
Il 2 giugno è e rimane un giorno fondamentale, ed è l’’occasione speciale da festeggiare con gioia di spirito e mente da tutti gli italiani, soprattutto per rimembrare, a destra sinistra centro, che la Repubblica, di cui da 77 anni beneficiamo di pregi e difetti, è regolata dalla carta Costituzionale. Carta Costituzionale che discende da una eroica resistenza, e che nei suoi primi punti non può che ribadire i concetti che l’hanno motivata:
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. -Art. 1,1-
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. -Art. 3-
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. -Art. 4-
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. -Art. 11-
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. -Art. 36,2-
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. -Art. 48,3-
Per concludere…Oggi come oggi, con tutto ciò che ci circonda e ci sommerge di fatti non proprio tranquillizzanti, solennizzare l’anniversario della nascita della Repubblica Italiana è più che indispensabile è estremamente incisivo per giovani e meno, particolarmente per non commettere errori di valutazione e disperdere un patrimonio di valori fondanti, di vita libera e socialmente paritaria in diritti e doveri. Quindi, come ha detto un giorno il nostro Presidente il 2 giugno…
Quindi…Felicissimo day repubblicano a noi tutti! Perché, come in altro giorno un po più remoto disse il mai scordato presidente S. Pertini: “È meglio la peggiore delle democrazie della migliore di tutte le dittature.”
baydif
per la cronaca…
si potrebbe dire che La Repubblica Italiana ha tre date di nascita: la prima, il 25 aprile del 1945, giorno della liberazione d’Italia dall’ oppressione nazifascista. La seconda, il 2 giugno del 1946, day del referendum , repubblica o monarchia? Naturalment il 54,3%, degli italiani, con 12.718.641 voti contro 10.718.502, dopo 85 anni di regno, optò per la repubblica, tuttavia la Corte di Cassazione solo il 18 giugno ne confermò la vittoria. La terza, il 1 gennaio del 1948 allorquando venne promulgata la Costituzione.
-Il referendum ,repubblica o monarchia? fu la prima votazione a suffragio universale.
– passata da monarchia a repubblica ai regnanti di casa Savoia non restò altro che andarsene dall’italia. di fatto furono costretti a esiliare e da allora tutti i discendenti vivono in altre terre .
-anche se la vittoria della scelta della forma istituzionale venne confermata dalla Corte di Cassazione il 18 giugno, i festeggiamenti per il nuovo assetto del paese sono stati fissati al 2 giugno.
-di solito le cerimonie per l’anniversario della repubblica prendono avvio alla presenza del Presidente della Repubblica con la deposizione di una corona all’Altare della Patria, per poi proseguire , con la partecipazione di istituzioni e popolo ai fori imperiali per assistere alla tradizionale sfilata di tutte le componenti delle forze difensive e in attinenza, nonchòè lo spettacolare passaggio acrobatico delle frecce tricolori .