“IO non sono lì.”

risorto

Non piangere sulla mia tomba: non sono qui.
Non sto dormendo. Io sono mille venti che soffiano.
Sono lo scintillìo del diamante sulla neve.
Sono il sole che brilla sul grano maturo.
Sono la pioggia lieve d’autunno.
Sono il rapido fruscìo degli uccelli che volano in cerchio.
Sono la tenera stella che brilla nella notte.
Non piangere sulla mia tomba: io non sono lì.

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Gesù, il crocifisso, non è qui, è risorto” ci offre la consolante certezza che l’abisso della morte è stato varcato e, con esso, sono stati sconfitti il lutto, il lamento e l’affanno.”

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La Resurrezione di Cristo è  stato sempre un giorno specialissimo. Anche quest’anno lo è ma  purtroppo i motivi sono diversi. Sono motivi tragici e terribili di un nemico invisibile, il coronavirus, che stanno sconvolgendo  la vita dell’umanità intera. Questa  santa Pasqua  rimarrà impressa nella mente e nel cuore di tutti sia per il modo in cui bisogna viverla, sia per l le vicende  dolorose che giorno dopo giorno, da due mesi tengono il mondo intero col fiato sospeso. Ma anche se mancherà la letizia del ritrovarsi in comunità per condividere la gioia del Cristo Risorto, il piacere dell’abbracciarsi coi propri cari, scherzare, dialogare, raccontarsi con gli amici,  andare  tutti insieme a fare una passeggiata, tuttavia, in questa “Resurrezione” di duro sacrificio, quello che non mancherà sarà la riflessione sul valore intrinseco della Pasqua. Il messaggio essenziale di Cristo:

“Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.”

Quindi, una Pasqua diversa, molto sofferta per ognuno a causa dellerestrizioni emergenziali,  bensì molto molto intensa per vivere un giorno di  fede, speranza, soprattutto di ” rinascita individuale e collettiva. Quel che mi auguro e auguro che non sia un giorno che passi invano, a rimpiangere ciò che si è perso o non è impedito per necessità di fare liberamente, ma che sia un giorno vivo. Insolito ma vivo, che pacifichi gli animi tormentati, sollevi lo spirito ai sofferenti, dia vigore ai deboli. Tolga la croce a tutti coloro che per iniquità umane non ce la fanno più a portarla. Un giorno che Insieme a Lui faccia Risorgere quell’umanità opaca, distratta, serrata dal proprio egoismo, chiusa alla solidarietà e misericordia,  ingenerosa e assente ai valori altruistici.

Una Pasqua di  “ritorno alla vita” , in cui nessuno resti  nella sua ” tomba” del consueto, dell’abitudine scontata, dell’esistere nei cunicoli bui del materiale, e passato questo momento sconvolgente ognuno  possa dire a chi lo cerca:  IO non sono lì.” Non sono più li. 

Buona giornata di  santa Pasqua e #io sto a casa #anche tu stai a casa per amore a chi  ami  e dovere civico a  tutti. I medici e infermieri non staranno a casa, passeranno questo giorno fra le corsie degli ospedali a prodigarsi per la vita degli altri, anche della tua. A loro tutti  un grazie infinito e che il Cristo Risorto gli doni forza e sapienza.

Giornata di fede e luce a tutti.

bydif

….Canto degli indiani NAVAJO;

Papa francesco;

dalla lettera ai colossei san paolo Col 3, 2;

“IO non sono lì.”ultima modifica: 2020-04-12T10:27:46+02:00da difda4
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