OFFESA E IRRITATA

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Sono offesa e irritata!!!!

Ho letto che una deputata aderente al movimento fli ha detto :

“Non escludo che senatrici o deputate siano state elette dopo essersi prostituite”

Una frase ributtante. Una mannaia che cade sui noi donne e ci decapita indiscriminatamente tutte.

Sollevare un simile sospetto discredita tutte le donne che lottano con coraggio, fermezza  e volontà per superare l’assioma

 donna carriera = prostituzione

Ancora una volta la donna ridotta a venditrice diretta del proprio corpo

Ancora una volta, ghettizzata e resa incapace di conquistarsi una posizione per capacità e merito

Ancora una volta, affastellata nel mucchio dei sospetti e resa oggetto di dubbi

Ancora una volta, data in pasto all’opinione pubblica che nella sua logica nessuna escluderà dal calderone, onorevole o capo sala il posto occupato diventa conseguenza di baratto sessuale, merito e sacrifici finiranno alle ortiche.

Ancora una volta, lapidata sulla pubblica piazza. Poi ci scandalizziamo o ci mobilitiamo se in certi paesi tirano le pietre? Le parole scagliate alla cieca producono lo stesso effetto, anzi l’amplificano 

Simili affermazioni sono scudisci che feriscono profondamente, ancor più se  escono dalla bocca di una donna. Non si rende conto che anche lei è sullo stesso crogiolo, mercificata da un sistema di potere che concepisce la donna una “quota” ?  Rosa poi …come i nastrini che si appendono alla porta a primavera….solo che quelli non sevono a coprire una sperequazione di trattamento!!!

Correttezza vorrebbe che uno prima di far circolare delle “parole” vada dal magistrato a denunciare con nomi e cognomi chi ha barattato il proprio corpo per sedere su uno scranno con mezzi disdicevoli. L’etica non è solo una questione di comportamento personale è un modo di agire nella collettività.

Facile ritenersi immacolate

Facile scagliare fango a destra e a manca

Difficile in seguito fare distinguo. Di solito il fango scorre dove vuole, sommerge e lascia vittime senza pietà

Facile anche approfittare di un momento particolare per puntare il dito, appare un modo tardivo e ipocrita di vendere una credibilità morale per  rifarsi il trucco  “virginale”

Se è vero quanto afferma, perchè solo ora lo dice? Mi sembra una maniera partitica di evidenziare una differenza  per screditare, agli occhi dell’opinione pubblica, deputate e senatrici di altri schieramenti. Un pregiudizio che associa la moralità ad una appartenenza, molto spocchiosa e scarsamente portatrice di valori virtuosi autentici se agisce  a scapito di  altri.

Sono abbastanza grande per aver visto taluni preferire le scorciatoie e offrirsi come noccioline per fare in fretta.

Anche abbastanza cresciuta però  per comprendere una finta dirittura morale, un modo di giudicare superficiale, di pronunciare la parolina magica dell’insinuazione per sbaragliare avversari scomodi, spalancare  le porte ai beceri amanti dello scandalismo sensazionale attraverso il si dice, diffamare e subito ritrattare con una faccia di bronzo indegna del genere umano,  sbandierare la correttezza  come simbolo di distinzione e di vanto a scopi tutt’altro che meritori…. Comprendere che la vendita del proprio corpo spesso è marginale rispetto ad altro, che c’è una prostituzione molto più vile e pervertita, tollerata e considerate una normalità nel gioco dei ruoli e dove le donne c’entrano poco o nulla

E’ ora di smetterla con la manfrina che la donna usa la sua dignità per farsi largo tra la folla,  di manipolare la sua immagine privandola del suo diritto a rimanere femminile in ogni contesto,  usarla  come esca per allocchi e sprovveduti, additarla sempre  come portatrice di malcostume sociale,   farne bersaglio costante di diatribe  ideologiche e campagne mediatiche per avviare utopici cambiamenti di rotta della comunità.   

Non siedo in parlamento, non ho amiche onorevoli, non ho interessi da difendere ma ritengo una frase del genere una illazione offensiva che mi  umilia e svilisce.

Una mortificazione che rende tutte le donne sgualdrine e le appende, senza esclusioni, come salumelle promozionali nella vetrina del pizzicagnolo dove ognuno può entrare e acquistare a modico prezzo.