Il mistero dei misteri

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In questi giorni, girare in certe stradine di borghi e paesini arroccati su colline screziate di verdi rossi e gialli, o sparsi nelle valli mirabilmente arricchite da pennellate violette, azzurri, vermiglie, aranci, cremisi sparse o in fila indiana in una marea di verdi, inondate da petali e petali di fiori, sparpagliati o composti in immagini più o meno ieratiche, per onorare e magnificare il passaggio processionale del Corpus Christi, è fare un pieno di aromatica bellezza, fede e tradizione dinamica che risveglia tutti i sensi a collegarsi al Divino. Eh, si, in ogni vicoletto, stradina o piazzetta quel flusso di profumi, colori e chiacchierii di grandi e piccoli contestuali all’evento devozionale, ti pervade e rivitalizza da incredibilmente distaccare ogni fibra dal sentire consueto e accedere a quella dimensione in cui palpiti e respiri tutta l’essenza mistica della realtà trascendente. D’altronde non può essere altrimenti. Tutto l’insieme è un “ode” che congiunge terra e cielo. Non perché l’allestimento è suggestivo, gioioso e avvincente da farti vagare con la fantasia, ma perché è un vero canto d’amore e di grande calore e riverenza popolare a Colui che si fece uomo per amore, per amore s’offrì in sacrificio, per amore concretizzò la promessa di farsi “pane “ di vita “, cioè sostentamento vivo in carne e sangue. In breve, perché crea quell’atmosfera collettiva e individuale che mette in intima relazione con il festeggiamento specifico di gloriare Cristo presente in carne e sangue nell’Eucaristia. Come dire il mistero dei misteri. Innegabilmente la celebrazione liturgica del Santissimo Sacramento o del Corpus Domini, tra i tanti enigmi legati alla fede, è quella più ermetica alla mente umana e in un modo o nell’altro non lascia e non può lasciare indifferenti. Va di per se sul come è possibile che un ostia seppur sacralizzata, sia realmente carne e sangue di Cristo non ha una logica che si assorbe, stimola mille domande interrogative e mette anche a dura prova la convinzione. Tant’è che il mistero eucaristico, del pane e vino che dopo la consacrazione, in un modo inspiegabile, diventano Cristo stesso, da sempre ha suscitato numerosi dubbi in credenti semplici, officianti e ovviamente nella scienza. Tuttavia, nel corso del tempo numerosissimi sono i fatti prodigiosi a testimonianza d’indiscutibile certezza, di Cristo presente in carne e sangue, avvenuti nell’atto di consacrare , spezzare l’ostia o nel momento della comunione, ma anche in casi relativi a sfregi, profanazioni, trafugamenti di ostie, atti di malvagità umana dell’ostensorio. Fra i tanti episodi miracolosi a conferma delle parole di Gesù: Prendete e mangiate: questo è il mio Corpo! Prendete e bevete: questo è il mio Sangue! Fate questo in memoria di me!il più noto è senz’altro quello avvenuto nell’estate del 1264 nella chiesa di Santa Cristina a Bolsena, allorquando, un sacerdote boemo, pellegrino, ufficiando la messa, interiormente dubitativo sulla reale presenza sotto le Specie del pane e del vino di Gesù vide stillare dall’ostia che consacrava delle gocce di sangue che caddero bagnando il corporale, i lini sacri e i marmi. Ma tantissimi altri fenomeni, simili e non, sono avvenuti in ogni parte del mondo, a volte in modo pubblico, altre meno, comunque sempre visibili e testimoniabili da più persone. Naturalmente a fatti così sorprendenti e oggettivamente distanti al comprendere dell’intelligenza umana, non potevano mancare gli oppositori, le disquisizioni di scettici e scienziati sulla inattuabilità effettiva, comanche i paladini della razionalità e gli abbondanti criticoni a chi forte della sua fede credeva.

Vero è che se l’intelletto umano fatica assai ad afferrare il mistero dei misteri, credere pienamente che il pane e il vino si possano trasformare in vera Carne e vero Sangue di Cristo, beh, altrettanto vero lo è che Egli non si arrende e sino alla fine tenta l’impossibile per catturare se non la convinzione almeno la sincerità dei cuori.

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In ogni caso ciò che si recepisce girando per borghi e paesini oltre un invito corale a partecipare con animo lieto alla festa in onore del Santissimo Sacramento, un esortazione a soffermarsi e gustare la meraviglia di quei tappeti multicolori e profumati allestiti con grande fierezza anche perizia creativa di artisti per il Suo passaggio e un richiamo fortissimo a oltrepassare il folkloristico per avventurarsi con leggerezza in quello della “grazia” .

By Dif

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per la cronaca:

La notizia del miracolo di Bolsena corse veloce fino a arrivare all’orecchio di papa Urbano IV che risiedeva a Orvieto. Per celebrare questo evento, il Papa promulgò la bolla “Transitrurus de hoc mundo”: si istituiva e si estendeva, così, a tutto il mondo cattolico la Festa del Corpus Domini,

Sulla lapide, posta a ricordo del prodigio sta scritto: “Improvvisamente quell’Ostia apparve, in modo visibile, vera carne e aspersa di rosso sangue, eccetto quella particella tenuta dalle dita dì lui…..” nella cappella di Santa Cristina si possono ancora ammirare i marmi tinti di sangue. Per tradizione il “miracolo ” di Bolsena si festeggia in grande stile devozionale e di spettacolare ricostruzione storica ad Orvieto. 

Il primo Miracolo Eucaristico avvenne nel 700 d.C a Lanciano, nella piccola chiesa di San Legonziano, per il dubbio di un monaco Basiliano sulla presenza reale di Gesù nell’Eucaristia.I frati Minori Conventuali dal 1252, per volere del vescovo di Chieti, Landulfo, e con Bolla pontificia custodiscono l’Ostia di ” carne” in una teca e il sangue in una ampolla di cristallo, Dal 1902 il “Miracolo” così lo definiscono i Lancianesi per loro volere è custodito nel secondo tabernacolo dell’altare monumentale. Alle varie ricognizioni ecclesiastiche, condotte fin dal 1574, seguìte da  , quelle scientifiche e documentate da una serie di fotografie al microscopio, hanno dato questi risultati: La Carne è vera Carne. Il Sanue è vero Sangue. La Carne e il Sangue appartengono alla specie umana. La Carne è un “CUORE” completo nella sua struttura essenziale. Nella Carne sono presenti, in sezione, il miocardio, l’endocardio, il nervo vago e, per il rilevante spessore del miocardio, il ventricolo cardiaco sinistro. La Carne e il Sangue hanno lostesso gruppo sanguigno: AB.

Lo stesso risultato si è avuto da altri casi sottoposti a vaglio scientifico. Ovviamente sono tantissimi  per riportarli tutti dovutamente.

L’ultimo prodigio eucaristico che mi risulta si è verificato il 25 dicembre 2013 a Legnica.

Perchè e come  avvengono? Avvengono per intervento soprannaturale  onde confermare la reale presenza del corpo e sangue di Cristo nell’Eucarestia. 

La solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, nota come Corpus Domini, si celebra la settimana successiva a quella della Santissimà Trinità

Detto ciò, alcuni fedeli, sia dichiarati santi dalla Chiesa cattolica, come la beata Alexandrina Maria da Costa o è  in corso una causa di beatificazione, si afferma siano vissuti per alcuni o molti anni nutrendosi esclusivamente della Comunione quotidiana, senza assumere alcun altro cibo o bevanda.