Nell’ascoltare attentamente gli ultimi discorsi pubblici del papa ho compreso che lui sa, vi erano troppi riferimenti simili a quello che so per avere dubbi in proposito:
Il papa sa.
Deduco che sa ma non può dire quello sa.
Sembra un giro di parole ma non lo è.
Per non creare angoscia trasmette sottilmente il messaggio di avviso al mondo intero che è sull’orlo del baratro
I suoi richiami a mio parere non sono accidentali ma voluti e pesati parola per parola
Nel discorso di Fatima :“ chi pensa che la profezia della Vergine di Fatima è conclusa si illude “
Nel campo sportivo della scuola di San Morone di Nicosia: “ guai sottovalutare la verità dei principi etici della legge naturale».
Sono messaggi precisi
Un richiamo generale a non sottovalutare la natura e ciò che avviene nel mondo
Sono un appello accorato che va oltre la sua missione e il suo ruolo di capo della cristianità
Sono parole che escono dal cuore di un uomo che probabilmente sa di eventi che mettono in pericolo il mondo e non può rivelarli, solo segnalare genericamente la possibilità di accadimenti tristi
Sa che troppi segni hanno indicano la via del pericolo profetico per restare indifferenti o far finta che tutto vada come al solito
Sa che molti mali “nella pancia della chiesa” sono diventati cancrena
La comunità clericale si è “allevata” inconsapevolmente serpi velenosissime difficili da stanare
Ha compreso che nel pianeta si è varcata la soglia di sopportazione delle regole morali che lo reggono e ha il dovere di farlo presente
Quello che bolle sottoterra bolle anche sopra
Quello che il ventre del pianeta erutta non è altro che un avvertimento del malessere diventato insopportabile
Si rende conto con la sua intelligenza e esperienza di uomo attento al circostante che un niente può accendere una miccia difficile da smorzare senza lasciare dietro di se una striscia di sangue e dolore lunghissima
Che esiste una lieve possibilità, proprio lievissima che il peggio non colpirà con tutta la sua virulenza
Occorre fermare “la macchina” in moto su una ripida discesa interagendo con spirito solidale
La sua angoscia è per tutti, qualunque sia il credo, l’ appartenenza ideologica o l’etnia
Tenta di avvertire, di preparare ad eventi impensabili che possono esplodere dal marasma che sta sotto gli occhi di tutti, eventi che nessuno vede o chi dovrebbe vedere sottovaluta
Sa che c’è un sommerso aggressivo dovuto a sperequazioni sociali che ha colmato la sopportazione, sa che fame, miseria e ingiustizia non aiutano i processi evolutivi pacifici
Sa che individui, comunità e stati senza guida morale sono una minaccia per l’equilibrio e la stabilità globale
Sa che egoisti senza scrupoli cibano menti insicure e istigano a reazioni imponderabili per una inezia
Esorta a smussare l’odio, di agire presto per via diplomatica per raggiungere la pace nel medio oriente e nel resto del mondo dove impera caos, tumulto sociale, discriminazione religiosa
Invita a non dare spazio alle provocazioni, a non raccogliere i sintomi di fanatismo
Appella di avere un atteggiamento di tolleranza verso i fratelli islamici o quanti professano una fede diversa
Le sue parole sono una esortazione accorata interreligiosa, quasi una supplica rivolta a tutti i credenti in un Onnipotente a pregare per tentare in extremis di scongiurare guai terribili, ai laici per dissuaderli dal fomentare divisioni e sottolineare diversità
Sa che il pericolo è globale
Altrimenti come spiegare i suoi accenni precisi a mantenere controllo in atti tragici che colpiscono i cristiani come nel caso ultimo del vescovo ucciso in Turchia?
Il papa sa la profezia e teme
Io so e temo
Non è presunzione
Qualcuno un tempo anche a me tramandò memoria di quanto ho menzionato
Mi lasciò la speranza che all’ultimo il “male” poteva essere sconfitto, non riusciva a trionfare come credeva per un pelo, cioè un caso che non era un caso ma frutto di resistenza di una volontà collettiva moralmente in armonia con le regole eque opposta a una volontà collettiva inversa, e forse, per l’umanità intera si apriva un lunghissimo periodo, quasi un millennio di fioritura pacifica che andava oltre la sua conoscenza ristretta della realtà
L’altro ieri sul ciglio della strada ho visto due papaveri bianchi e appena più in la due papaveri rossi
Un chiaro messaggio simbolico colorato della natura di energie contrapposte in lotta
il bianco è luce formata dall’unione di tutte le vibrazioni dei raggi colorati, il rosso è un raggio singolo ma dalla vibrazione potente, infatti l’occhio lo cattura prima di altri
Naturalmente ho espresso un mio parere dedotto ascoltando le parole del papa
supportato da altre “conoscenze” per così dire giunte per vie traverse