UCCEL DI BOSCO….

Oggi è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Già da alcuni giorni i mezzi di informazione cartacei e visivi si sono sprecati a dire la loro, a snocciolare una serie di dati, formulare ipotetici scenari delle cause di violenza sulle donne a volte così ridicoli da tramutare un atroce problema in un pour parler salottiero da ingrassa polli , dire tanto cambiare niente. Riflettendo lo stomaco mi si rivolta e mi vien da piangere. Si, da piangere rabbiosamente. Perchè? Perchè donna. Domani tutti sti opinionisti, analisti, politicanti e chi ne ha più ne metta – sfrutta occasione del giorno per promuovere il suo tornaconto- saranno uccel di bosco. Come al solito il gran dire cesserà e nessuno di quelli mi salverà! Nessuno eviterà a me o un’altra mia amica, sorella di questo pianeta da pugni, schiaffi, bastonate, calci, sevizie, mutilazioni, umiliazioni, privazioni, dileggi, persecuzioni, abusi di ogni genere che una volta su due conducono all’obitorio.

Purtroppo la violenza definita impersonalmete di genere, come se chi la subisce non avesse un volto, un nome, una storia, è l’unica pecularietà che accomuna il destino globale delle donne. Sbagliato pensare che sia un problema di oscurantismo culturale o sia espressione di ceti emarginati. La violenza sulle donne non ha confini e non conosce differenze di condizione religiosa economica sociale. Si abbatte sia sulla donna per così dire che vive ai piani bassi sia su quella che vive ai piani alti della società. Essa sale e scende dalle trombe delle scale notte e giorno e come una piovra famelica ghermisce, martoria, ingoia la sua preda. Donne inermi e indifese per lo più tra i 16 e i 49 anni. Solo nel nostro paese quest’anno ne ha già ingoiate 116 e nessuna celebrazione o disquisizione una tantum annuale le ha strappate dai suoi micidiali tentacoli.

L”adrenalina mi sale a mille, se ci penso! Tanto parlare per niente mutare!

Oggi si parla, si sfila, si appella e ci si scartabella e domani un’altra finirà al creatore, altre subiranno sevizie morali e corporali, altre avranno la loro razione giornaliera di percosse che frantumano la loro anima, spinano il loro corpo, poltigliano la loro volontà! Che facciamo per evitarlo? Celebriamo!

Sarebbe ora di passare da una giornata mercifera a qualcosa di concreto. Almeno iniziando a ratificare la convenzione di Istambul che si articola in tre punti fondamentali :Prevenzione, Protezione, Perseguibilità. Al momento dei 10 paesi che servono per farla entrare in vigore solo uno l’ha fatto, ironia dell’ironia un paese a maggioranza islamico : la Turchia. Gli altri 9 paesi? Uccel di bosco

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Un abbraccio senza confini

dif

UCCEL DI BOSCO….ultima modifica: 2012-11-25T12:03:00+01:00da difda4
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Un pensiero su “UCCEL DI BOSCO….

  1. Concordo. E l’abbraccio sia anche senza colori e senza specifiche preghiere. Unabbraccio con sentimento e coore pulito.
    Un abbraccio.
    Buona settimana.
    banzai43

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