Oggi è il giorno della memoria.

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Un giorno di Memoria che mai dovrebbe dissolversi, essere distorto, alterato, messo in dubbio o negato. Perché? Perché è memoria inconfutabile di quel 27 gennaio 1945 quando le truppe russe entrando nei campi di concentramento di Auschwitz scoprirono l’orrore dei forni crematori e rivelarono al mondo intero il più orribile eccidio di massa che memoria d’uomo ricordi. E, si! Quei soldati sovietici liberando i pochi sopravvissuti svelarono alla collettività l’agghiacciante sorte di altri milioni di esseri umani, in tutta la orribile verità consumata in quei campi: il genocidio nazista, o olocausto.

Già l’olocausto, il cui termine significa “bruciato interamente” e oggi identificato con il termine ebraico Shoah.  Una pagina di storia terrificante che nessuna memoria umana, degna di appartenere al genere, doveva, dovrebbe mai registrare. Una orribile pagina di odio cieco, di atroce barbarie, di inammissibile perversità in cui milioni di uomini donne bambini ebrei, furono  gasati e arsi mediante un’accurata pianificazione che i nazisti denominarono “ soluzione finale della questione ebraica”.

Quello di oggi è un giorno di memoria istituito dagli stati membri dell’Onu per non dimenticare quei milioni di vite “ incenerite ” con metodi simili a quelli di una efficiente fabbrica o distrutte con il concorso di numerosi specialisti dello sterminio. Veri sanguinari depravati e maniaci che con scuse banali e assurde uccisero con una freddezza cinica e sprezzante esseri umani incolpevoli se non d’esser ritenuti indesiderabili. Un giorno di memoria per riflettere e soprattutto per restituire dignità a quei 15 milioni di uomini donne bambini, ebrei sinti e rom, religiosi, comunisti, omosessuali, disabili mentali, portatori di handicap ecc.

Per me è un giorno di memoria di insegnamento basilare, per scongiurare di ripetere un simile orrore doveroso per tutti e tutto il mondo anche se… Anche se purtroppo, la memoria di siffatti crimini umani non mi sembra che ha quell’effetto di mai più sulle coscienze o ha raggiunto la memoria di tutti se, per una infinità di motivi che definirli pazzeschi è un eufemismo, in ogni parte del pianeta, seppure non in quel modo o in quella maniera massiccia di milioni di vite rubate a un popolo il cui unico torto era quello di essere ebreo o di minoranza, si continua a epurare, bruciare, sgozzare, torturare, respingere, discriminare esseri umani.

Credo, e mi spiace moltissimo ammetterlo, che nessuna memoria per quanto drammatica e sconvolgente riesce a sconfiggere le idee balzane e tramutare la vanagloriosa follia dell’inumano in umano. Anzi, anzi  alla luce di quanto è avvenuto e sta avvenendo ultimamente in certe zone del mondo, credo che ne l’antisemitismo ne il nazismo  siano concetti superati.

bydif

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