TOTO SCUOLA

Da anni ormai ad ogni cambio di governo e di ministro della Pubblica Istruzione ci “sorbiamo ” il “toto riforma scolastica. Però il terno secco ancora nessuno l’ha azzeccato!!!  Anzi il “sistema giocato” ha causato nette perdite di denaro pubblico.

Credo che anche i lodevoli propositi dell’on. Gelmini finiranno in “gloria”, non basteranno a ridare all’istruzione, nel suo complesso, quel ruolo educativo e formativo che gli compete e che di solito è il termometro per valutare il grado di evoluzione di una società sincronizzato sul tempo reale.

Dagli anni 60, la struttura dell’istruzione è un colabrodo, qualche riforma è servita a tappare buchi a casaccio, qualche altra perfino ad allargarli,  nessuna è risultata esaustiva e ha dato quegli imput mirati a generare un clima d’interazione cognitiva  ed educativa concreta, capace di convogliare società, insegnanti, genitori e studenti a perseguire lo stesso fine senza fare acqua! !!

Come la mettiamo con quei genitori convinti che la scuola è una panacea per tutti i disagi dei loro figli? Quei docenti ” educatori per caso” ? Quei studenti che scambiano le aule scolastiche per tuttaltro? Con la marea di circolari, contro circolari, testi vecchi come matusalemme, programmi fumosi, didattiche strampalate, strutture inadeguate ecc.?  Interrogativi che bastano e avanzano per far “saltare” una perfetta riforma! !!

Un grembiule può bastare a coprire abiti che enunciano diverse condizioni sociali, seppure scarpe, zaini,astucci e quantaltro la ribadiscono; una maestra unica può evitare la confusione in testa a bambini e genitori anche se poi nella vita reale si assiste a scambi di ruoli e mancanza di punti di riferimento fondamentali; sostituire il giudizio con il voto può essere un ottima cosa per quantificare velocemente il proprio appren dimento o il modo di comportarsi anche se poi nel mondo concreto impera il malcostume e l’arrivare senza specifiche conoscenze; l’accorpamento delle discipline simili può essere un efficace mezzo per risparmiare risorse economiche e  togliere la possibilità di architettare un nuovo corso di studi per sistemare amici e parenti; ben venga la meritocrazia per risollevare il morale dei tanti insegnanti competenti bistrattati purchè il metodo di gratificare rimanga agganciato alla didattica e  non lasciato in balia di pareri personali di direttori, presidi, rettori.

Niente può bastare a rendere una riforma sostanziale se l’insieme che ne usufruisce direttamente e indirettamente rimane nel “recinto” delle sue convinzioni.

Mi sorge il dubbio che il “toto”  scuola sia una scommessa aleatoria! !

Il mio vicino

Attraverso i mezzi d’informazione ho sentito dire all’on. W. Veltroni che l’attuale maggioranza sta ” portando l’Italia allo sfascio”

Da modesta cittadina vorrei farle sapere che a ciò non ci crede più quasi nessuno, nemmeno il mio vicino che da Sempre ha votato a sinistra e fino a qualche mese fa era un accanito anti Berlusconi e prendeva per ” oro ” colato qualunque cosa venisse detta da esponenti di partito che oggi sono confluiti nel PD.

Me ne sono accorta, con grande stupore, una mattina mentre sbrigando i nostri lavori nell’orto chiacchieravamo di figli e famiglia quando ad un certo punto gli ho sentito dire: ” la vita è diventata dura, non si riesce più ad andare avanti, solo Berlusconi se prende in mano la questione la risolve, gli “altri”  ormai parlano, parlano ma non ci capisco più nulla, mi sono tanto stufato che quest’anno non sono corso a lavorare sotto il sole per mettere su la “festa”, che ci andassero loro invece di parlare e non concludere niente di utile.”

Un ragionamento del genere due anni fa ero pronta a sostenere che mai lo avrei sentito dal mio vicino tanta era la fede e l’ammirazione per il partito ed i suoi esponenti. Quindi se lui si è convinto che Berlusconi è in grado di fare cose concrete figurarsi quelli dubbiosi!!!!

Penso sia venuto il momento che l’on. Veltroni passi Oltre se vuole recuperare la fiducia di tanti e guadagnare nuovi consensi,  inizi a considerare i sondaggi di gradimento, abbandoni la vecchia strada di dare addosso alla maggioranza senza fare proposte alternative, lasci le “marce” a Di Pietro, avvii una opposizione senza livore che dia ai cittadini il senso del confronto e non dello scontro a priori obbligando la maggioranza ad interessarsi ai problemi reali,  quelli  che stanno a cuore alla “gente” a chi tutti i giorni è costretto a saltare i pasti ed a mettere in atto rocambolesche strategie anti consumo per arrivare al giorno dopo!!!!

Insomma adoperi la sua esperienza, intelligenza ed energia da Vero leader, lasciando perdere la retorica che fino ad oggi non ha fatto altro che alimentare dissenso e creare confusione d’identità partitica.

Se si ostina a rimanere nel Recinto del solito ingranaggio credo che sparirà l’anti berlusconiano e avanzeranno i fanatici.