2018:il Messer 2 è in arrivo e…

messer 2 2018

Nel mentre, per lasciare un tangibile segno del suo passaggio, l’agonizzante messer 1 -2017- scaglia a più non posso le sue puntute frecce provocatorie causando un subbuglio di arroganze e contestazioni da cagionare, in noi tapini, un dubbioso che ci tiene col fiato sospeso, già apparecchiato a festa, messer 2 -2018- al nastro di partenza, è prontissimo a scattare, al primo rintocco della campanella del tempo, per la sua galoppata annuale. La sua premura di arrivare a ritmare gli accadimenti privati e collettivi nel mondo in se non ha niente di eccezionale se non fosse per l’enigma che il debuttante messer si porta appresso e, a ogni capodanno, fa risvegliare quel certo solletichino di sconoscenza del cosa ha in serbo nelle sue tasche. Dunque…dunque …come soddisfare un po’ la curiosità del “so tutto dell’anno che se ne va e nulla di quello che approda”? Beh, con una sbirciata anticipata al come messer 2 è numericamente azzimato… l’ ignoto che nasconde in gran parte, si scoperchia! Allora… per carpire qualche segreto del come messer 2 intende utilizzare, nell’individuale e nel collettivo, la sua leadership, sbircio.

Sbirciando, sbirciando.. il nuovo messer in primis mostra un mantello 2 –fusione di 2+0+1+8=2- yin- pari, negativo, passivomeditativo, riservato, piuttosto ansioso; emblema della dualità umana, allegoricamente figurato con due frecce in direzione contraria, espressione di elementi vicendevolmente contrapposti o contrastanti

 frecce

D’acchito? Un messer annuale categorico che a tutto c’è una migliore alternativa!

Al dunque in generale.. un messer anno, dal carisma opzionale, un tantino suscettibile ma cordiale e bendisposto a equilibrare e stabilizzare il cammino esistenziale a tutti. Efficiente nel comparare senza irrompere aggressivamente nei fatti privati e altrui. Funzionale a ricombinare il quotidiano andazzo senza scatenare avvenimenti turbativi. Disponibile a cercare la risoluzione stabilizzante nell’intrapreso anziché avventurare il pensiero su nuovi progetti. Cooperatore e pacificatore, induttivo al raffinare piuttosto che al disordinare sosterrà l’operato complessivo in corso nel mondo. In sintesi, delinea di non essere un messer anno rompiscatole e di accadimenti estemporanei fiaccanti mente e corpo, bensì un signore garbato, ben predisposto, in ogni settore, a caldeggiare il miglioramento del già progettato. In più, siccome predilige l’unire al disgregare, nell’ordinario andare, senza ignorare i solitari, principalmente supporta le coppie, i legami, le unioni, l’amicizia, le alleanze, le affinità di pensiero e azioni. Tuttavia anche se eccellente appaiatore d’anime e di concetto avverte che è molto suscettibile e sospettoso e può tanto favorire il trovarsi, il riconciliare quanto l’allontanare. Conseguentemente, è facile che nella sua galoppata annuale i rapporti sentimentali, associativi, collaborativi, e similari traballanti o in forse, subiscano oscillazioni pressorie con sollecitazione conclusiva o, ratificano fidanzamenti, matrimoni, società, ecc… o, annullamenti, divorzi, separazioni, scissioni. Precisa che la pazienza, nel trattare, intendersi, rappacificare, consociarsi o scindersi, per nessuno è a tempo indeterminato. In caso di tentennamenti esagerati o ambigui, conflitti triti e ritriti, lungaggini cavillose, in ogni agire e ambito, lavorativo, personale, comunitario, mondiale, scinderà le frecce della possibilità per arrivare a una conclusione a profitto. Vabbè il fare con calma ma il giammai concludere dice che gli è indigesto.

Analizzando in dettaglio come è paludato sotto il mantello messer 2:

con in testa un 2, ai piedi un 8, uno 0 per giacchetta, un 1 per brache par somigliar al morente messer 1 ma…ma con quell’8 ai piedi, simbolo del potere organizzativo tangibile al posto del 7 – vessillo di saggezza- specifica che il suo intendimento operativo è assai diverso, assai meno cerebrale nel condurre gli affari, soprattutto nel modo di acquisire ciò che desidera. Ovvero mira implicitamente a un cospicuo bottino in onori, amori, monete. Sottolinea che con quel cappello 2 è flemmatico e il suo motto è procedere adagio. Ohi ohi, ergo, questo rallenta il passo alle vicende in atto! Niente affatto. È che i grandi o piccoli cambiamenti spettavano a messer 1. A messer 2 compete proseguire l’operato, di tutto ciò che il 2017 ha messo in movimento o ha iniziato, ma con meno dissidio combattivo. In specie, sul piano internazionale, darà l’impressione che progressi e espansione decelerano. In realtà non lo sarà. Sostanzialmente sotto il dominio di messer 2 – 2018- è che l’umanità avvertirà l’impellenza della pace e il bisogno di fraterna rispondenza fiduciaria scemerà il risalto a ogni altra questione.

Per questo, appresso rimarca che è un “signore” : restio agli scontri diretti e detesta l’impulso avventato; venera la diplomazia, cauta e paziente; il relazionare in modo amichevole e collaborativo; il dibattere aggregativo; la gestione consociata; la finanza comparata; l’investire partecipato. Oibò, niente colpi di testa, soluzioni veloci, manovre prorompenti? Uhm, è difficilotto! Il messer 2018 difatto agevola e concede fortuna a chi si adegua esclusivamente a conferire, negoziare, agire per gradi smussando gli attriti, pensare concordemente! In tal caso è come dire eroga benefits a conoscenze individuali socialmente ampliate coalizioni, federazioni, cooperative, diplomazie, ambasciate, società professionali, meeting, delegazioni, incontri consiliari, congressisti, curatori e similari- Maggiormente. D’altronde è filosofo associatore. Per logica concede assai vantaggi all’ordine condiviso, alle esperienze concordate e per estensione a fratelli, coppie e soci, di vita, lavoro, amicizia. Coerentemente colloca in primo piano chi si propone con le proprie competenze, non da interventista solitario, ma da coadiutore a un fine, un intenzionenonché i prudenti, affabili, paritari, liberali, discreti. A priori preclude successo e appoggio a precipitosi, personalisti, tirannici, accentratori, imperiosi. Uau, immagino certi politici egocentrici, arroganti e frettaioli a sottostare al voler di messer 2!

Dice che sotto quel corpetto 0 messer 2 cela un “anima” cosmica dotata di una potenziale energia dell’infinito, percettiva che da febbraio, a novembre qualcosa di sorprendente è in arrivo, tanto a livello globale che individuale. Ma per inquadrare nel mirino l’attimo fortunello, è essenziale eliminare tutti i sospesi complicati. Niente panico. C’è pronto a intervenire il vicino 1. Con una scampanellata accorrerà con le sue larghe braghe imbottite di determinazione rivelandosi un idoneo intermediario o un ottimo giureconsulto.

Se non bastasse, con ai piedi quell’8, messer 2 rappresenta le leggi scritte e poi…se i piatti del bene e male oscillano…poi… come scritto nel salmo “di onore e gloria tu lo ricordi” nessun avvenimento imprevedibile lo mette KO o reprime il suo cammino. Senza magari scapicollarsi, durante l’anno,  trova il giusto equilibrio e ugualmente agguanta i risultati, in specie se di natura finanziaria o collegati al potere materiale. 

In conclusione:

messer 2 – si rivela un anno di bonaccia scorrevole, dal ritmo lento. Improntato al risalto delle relazioni e della vita sociale. Molto fortunato per sposarsi, unirsi, associarsi. Meno per i flirt o le infatuazioni, passeggere. Ottimo per raccogliere i frutti di quanto seminato nel 2017; investimenti commerciali e azionari, lavori in equipe, cooperazione agli equilibri del prossimo nel micro e macro, impegni ambientali. Utile ai doppi lavori o a chi è impegnato su due o più fronti, morale-economico-sociale. Il 2018 è anno  da sfruttare per cogliere prospettive professionali alternative alle attuali, chiarire i ruoli con colleghi e superiori, definire condizioni e gratificazioni, sbarazzarsi di concorrenti o amici,  soci… insinceri.

Data l’ essenza attrattiva duale di messer 2, la bonaccia tuttavia è relativa. L’aspetto complemento-contrasto complica il raggiungere qualunque successo senza attraversare opposizioni e conflitti. Sul piano universale crea valori binari che desintonizzano la realtà del concludere proficuo con avvicendamenti egemoni-politico-economico-sociali- privi di scappatoie. Spesso la duplicità spirito-materia confutando la primarietà oggettiva, alimenta rischi depressivi con stasi pratiche.

Dunque messer 2 – 2018 dichiara di arrivare senza iniziare a travolgere e stravolgere le esistenze. Dispensiere di fortune alterne, ammette di difettare in fermezza decisionale, comunque promette appoggi nel considerare e armonizzare tutti gli aspetti di una situazione in modo di arrivare senza corse sfrenate ai traguardi ambiti. Ricorda che in ogni vicenda in quest’anno si ricava il massimo in successi e pecunia sintonizzando l’abilità con sentimenti e umori altrui. Inoltre, l‘arte, la musica, la spiritualità, la natura sono la panacea antidepressiva per eccellenza.

Messer 2 -2018-amichevolmente saluta e augura a tutti una galoppata prolifica in ogni campo!

messer

Happy Happy Happy New Year

Nel rammentarmi un suo inciso Nel creato tutto ha un suo contrario e in terra l’equilibrio si afferra nel diverso” giunca da parte mia a ognun che passa un caloroso augurio di un nuovo anno favoloso ricolmo di amore, amicizia,rispetto prosperità, successi morali e materiali.

Bydif

a prestisssimo l’oroscopo sibillo segno per segno

 

 

L’Immacolata

velasquez

Quand’ero bambina, l’8 dicembre era un giorno specialissimo. La mamma in onore della Vergine Immacolata ci faceva indossare abiti nuovi. In primis perché voleva che quel giorno, si andasse alla Messa solenne con un aspetto curato. Poi per assolvere la consuetudine della tradizione popolare che recita “chi rinnova per Maria scampa una malattia” Nelle nostre zone non era un detto insignificante, era convinzione radicata corrispondesse a verità. Per meglio dire nel vestirsi di nuovo ci fosse un implicito do ut des, uno scambio di favori. Cioè, col rinnovare ognuno intendeva sottolineare un rispetto devozionale particolare alla Vergine Immacolata che all’occasione grata ricambiava proteggendo da gravi pericoli di infermità. Confesso che la cosa è rimasta tanto impressa in me che non riesco a fare a meno per l’Immacolata di far indossare ai miei figli almeno un paio di calze nuove. Allora grandi e piccoli, alla sera dell’8,  anche del 10 dicembre, eravamo tutti con il naso all’insù a guardare il cielo. Si aspettava insieme con ansia il passaggio della Madonna con gli angeli. Non ho memoria di ciò che vedevamo ma non ha importanza. Dentro mi è rimasto il ricordo di una sacralità intensa , colorita da voci e volti di devozione della comunità in cui vivevo e della mia famiglia che non ha paragoni.
Oggi le cose son molto cambiate. La sera dell’8 non è più quella del visibile magico passaggio della Madonna con gli angeli e L’Immacolata non è più la festa del giorno di Maria. Per molti è il ponte festaiolo. Vale a dire l’occasione per dedicarsi ai fatti propri, come andare a sciare, dedicarsi allo shopping, fare una giterella in qualche mercatino, visitare una capitale europea o andare a sdraiarsi al sole in certi posti esotici.
Eppure la devozione a Maria, l’Immacolata è molto antica. Precede di secolii la proclamazione del dogma che ha coronato la diffusa tradizione del popolo. In specie nella chiesa d’oriente, già i padri ponevano la Vergine Maria, ” La donna dell’apocalisse”  al di sopra del peccato originale, definendola : “ intemerata, incolpata, bellezza dell’innocenza, più pura degli angeli, giglio purissimo, germe non avvelenato, nube più splendida del sole, immacolata ” . In occidente , la teoria della concezione di Maria senza il peccato, comune a tutti i mortali discendenti di Eva, invece trovò una forte resistenza, non per avversione alla Madonna, che restava la più eccelsa delle creature, ma per mantenere ferma la dottrina del riscatto ottenuto solo in virtù del Cristo. Si deve al francescano scozzese Giovanni Duns, detto scoto e anche ” dottor sottile ” il superamento dello scoglio dottrinale. Fu la sua convincente riflessione che anche Lei era stata redenta dal peccato originale in conseguenza del sacrificio del suo divino figlio ma fuori da ogni tempo comune a cambiare le cose. Nel 1476, tra polemiche e dissidenze infatti la chiesa introduce la festa della Concezione di Maria nel calendario romano. Successivamente papa Alessandro VII nel 1661, con la bolla pontificia – -Sollicitudo omnium ecclesarium – la inserirà in quello universale della chiesa. Due secoli dopo, l’8 dicembre del 1824 Pio IX con la bolla -Ineffabilis Deus – sanzisce il dogma dell’Immacolata Concezione decretando con grande coraggio la fine delle secolari diatribe sul concepimento senza l’originale peccato della “donna vestita di sole”. Quattro anni dopo, le apparizioni di Lourdes confermeranno il dogma della Vergine Maria.  Il prodigio sembrò un ringraziamento al coraggio del papa. Mentre le abbondanti grazie che piovvero sull’umanità dalla signora ” tutta bella – piena di grazia  priva di ogni macchia del peccato originale” una riconoscenza  alla devozione secolare del popolo al cuore dell’Immacolata. Attualmente, la chiesa per stigmatizzare l’importanza della “Concezione Immacolata”  della Beatissima Vergine Maria celebra la messa -gaudens gaudebo-

Molti artisti nel tempo hanno cercato di raffigurare la grazia e l’ indiscutibile purezza di Maria, la donna “Immacolata” del riscatto. Alcuni ci sono riusciti egregiamente da donare alla vista un piacere di celestiali emozioni.

Un salutissimo a tutti con l’augurio di ricevere dalla “Bella Signora di luce vestita” ogni grazia desiderata.

by dif

reni

Nelle immagini postate, in quella sopra  si può ammirare un’opera dello spagnolo Velasquez, in quella sotto  del bolognese Reni.

Natale si avvicina

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Natale si avvicina

in piazzetta non si avverte la solita euforia

piuttosto si respira un’aria di vecchia malinconia

Manco la vetrina ammicca con aria sbarazzina

ti mostra qualcosina tanto per dovere

e nemmeno la commessa ti serve con piacere

anzi, anzi ti guarda assonnata e scocciata

neanche fossi la prima cliente sgarbata di giornata

che entra a scarabattolare per dare un’occhiata.

Che dire poi della mercanzia proferita.

In malo modo ammucchiata

ha  un’aria così sbiadita da sembrar usata e riciclata

Natale si avvicina

sui marciapiedi pieni di rossi zerbini

la gente passa e guarda, ripassa e riguarda

ma come avesse timore di un incognita che la sovrasta

a comprare non s’azzarda.

C’è chi gira da straniera bislacca

stringendosi al petto una vecchia casacca

chi invece con l’occhio distratto

cammina guardingo come un gatto che sta per mangiarsi un ratto.

Sotto la galleria addobbata da lucette a cascata

la gente gira, gira, va su e giù come se non ci vedesse più

o fosse strabiliata da tanta pochezza mostrata.

A una commessa sbadata una signora impettita domanda :

dove trovo il muschio, la ghiaia, la statuina di gesso della lavandaia?

Neanche se avesse chiesto la luna

quella, la guarda perplessa, irride, scuote la testa.

Natale si avvicina

ma l’aria che si respira è stonata

sa di gente frastornata e pure un pochetto abbacchiata

tutto rimira e rigira con faccia schifignata

e per non farsi considerare una campagnola pitocca

parlotta, si sfrega naso e mani sussurra torno domani.

Natale si avvicina

La gente gira, sospira e guarda ma…

a comprare un cacio non s’azzarda

manco il carrello prende al supermercato

per 4 uova, un l. di latte, 1kg di farina

qualche costina di lattughina strappata con aria furtiva.

un cestello basta e avanza.

Una mela, una clementina?

osa una depressa commessa con la treccina.

No, grazie, son roba da regina, eca una signora ben vestita!

Natale si avvicina

Nella galleria addobbata non manca l’aria allunata

manca l’arzilla vecchina con la sua gonfia sportina

il sorriso felice di una qualunque bambina

la mamma dall’aria gagliarda che compra e beata ti guarda

manca il giovane dallo sguardo malizioso e pure un po’ sfizioso

l’operaio baldanzoso e l’impiegato ambizioso

la giovane imparruccata e la professoressa gratificata

Natale si avvicina

La gente gira e ammira con le tasche piene di brina

per una politica scriteriata spergiura d’essersi impegnata

passa e ripassa davanti ogni vetrina

sospira la tredicesima andata a far compagnia  alle bollette sul tavolo di casa

stanca siede sconsolata sulla panca sovraffollata

a sognare nel Natale che si avvicina una magia

per acquistare la speranza di una nuova prospettiva.

natale si avvicina-

…  impressioni pre-natalizie..girando  in un villaggio mercato non lontano dal mio paesello…

felice attesa

bydif