Auspici del draghetto di legno per i 12 simboli zodiacali

Come già detto, la Cina e alcuni paesi orientali, il 10 febbraio, con gran feste han salutato l’arrivo del nuovo anno, 2024, e dell’animaletto celeste che per tradizione lo incarna e ne auspica la sorte annuale. Chi è? È il drago di legno. Eh si, in base alle regole dell’alternanza binaria yin-yang, e la rotazione ciclica dei 5 elementi essenziali: acqua -fuoco-legno-metallo-terra, il drago di legno, scalza dal trono zodiacale il coniglietto d’acqua e dopo 60 anni torna a regnar. Che anno auspica? Beh, come gli altri 11 animaletti dello zodiaco cinese che ogni anno si avvicendano a guida della sorte, vaticina secondo le peculiarità di cui è dotato! Sarebbe? Sarebbe che gli eventi annuali saranno espressione di: natura, categoria, elemento alle quali appartiene. Vale a dire? Vale a dire che in base alla natura: potenza, intelligenza e prosperità, saranno la cifra distintiva di qualsiasi attività o accadimento. Per categoria: yang, maschile, solare, positiva; dinamismo, decisione, ottimismo, saranno pulsioni e fulcro di fatti collegati. Per elemento: connesso al legno e alla terra yang: stabilità, affidabilità, onestà, avranno un ruolo di input per azioni e reazioni di sviluppo e evoluzione. Al dunque? Al dunque il draghetto di legno segnala che è un animaletto carismatico, idealista, franco e coraggioso, con forte carica vitale, che ambisce potere, ricchezza, cooperazione, ama le sfide e mira sempre al massimo. È efficiente, competitivo, intraprendente, entusiasta e duttile precursore di grandi innovazioni. Alquanto orientato al lavoro, desidera il successo, la leadership; governa con fermezza e assoggetta il mondo alle sue prerogative a volte sagge e altruiste altre visionarie, capricciose e impulsive. Per lo più generoso e collaborativo, detesta gli ipocriti, gli impavidi, i prepotenti e gli egocentrici e se uno non si adegua può addivenire dispotico, arrogante, irruente e anche violento. Che anno prospetta? Per via dell’elemento Legno a livello generale un anno votato all’energia deterministica, alla collaborazione, all’azione intelligente, alla rapida crescita, la notorietà, il progresso, le imprese difficili, la fortuna negli affari, la sensazione di vittoria, i risultati brillanti in tutti gli sforzi. Comanche a impuntature ostinate e reazioni incontrollate spettacolari, tant’è che con lui tutto può accadere e pure shoccare. In particolare come drago annuale ha facoltà di agire in tutte le sfere della vita per cui la sua influenza emergerà in ogni evento del 2024. Inoltre, essendo collegato agli alberi ad alto fusto, la vegetazione e la foresta, focalizzerà l’attenzione alla salvaguardia, ma anche al rispetto nell’impiego e sfruttamento delle risorse della terra, ai processi evolutivi della natura in senso lato. Pur un indole romantica, a causa del suo carattere ardente, anche un anno prolifero di idee visionarie e assai meno costruttive all’armonia sentimentale, le relazioni intime e associative. Vabbè, ma singolarmente che dice? Nel generico espone che nel suo anno, un po’ di fortuna l’assicura a tutti gli animaletti zodiacali anche se ad alcuni coi quali si trova più a suo agio ne riversa con maggiore abbondanza. Precisa che singolarmente gli indizi di avvenimenti a pro scaturiscono da una preminente sintonia con le sue caratteristiche nel ragionare e agire, mentre quelli contro per lo più derivano da una contrapposizione di nature differenti o qualche disarmonia filosofica. Comunque, c’è sempre il fattore della sorte che può intervenire a suo piacimento a intralciare o agevolare, comanche ribaltare la condizione di favore-sfavore. Per cui quel che giova e vale ad ogni indizio è sempre il non lasciarsi impressionare né se promette bene né se promette male. Comunque, nel suo regnare genera molte opportunità benefiche a migliorare lo status quo. Tuttavia in certe circostanze la sua natura orgogliosa e puntigliosa può sovrastare le capacità intellettuali e creative e in un attimo far svanire ottimismo e successo. In ogni caso, in bene e in male, potrà agire in modo repentino ma mai di forza o con mezzi devastanti, anzi lasciando spazio a soluzioni alternative proficue. Oltre a ciò dice che per tutti gli “animaletti” zodiacali c’è un cambiamento positivo, in specie per quelli che hanno problemi di lavoro, affermazione personale e soldi. Gallo, Topo e Scimmia riceveranno qualche beneficio in più per assestare e migliorare la loro condizione. A grandi linee in Marzo dà speranza per il meglio e suggerisce mutamenti imminenti in ogni ambito. In maggio affina l’intelletto, consegna progetti, aumenta il ritmo sul lavoro, la frenesia di primeggiare, la voglia di successo, di guadagni, di progresso e distribuisce ottimismo negli affari e nelle relazioni. Bensì con l’autunno tutto si fa più complesso e in ottobre, stressato da fatti e misfatti, si prende una pausa, per cui cala l’entusiasmo, fa svanire i sogni, alimenta i desideri di riposo e le decisioni di mollare i grattacapi agli altri. Tuttavia, al suo saggio successore, consegnerà un bottino da gestire foriero di grandi prospettive di progresso futuro, fortunato in ogni ambito pratico.

Detto ciò, di seguito gli indizi per ogni animaletto secondo l’ordine cosmico, cioè topo, bue, tigre, coniglio, lepre o gatto, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane, cinghiale o maialetto. Rammenta che per i nati in gennaio o prima metà febbraio l’animaletto può essere il precedente, per cui per decifrare il proprio è opportuno dar un occhio alla tabella in fondo al post.

In sostanza, il drago, quale latore dell’elemento legno, a ognuno auspica:

1 topo-horz

Topo: wow, topolini, un anno carico di buoni auspici, da vivere con ottimismo ed energia fattiva in ogni sfera esistenziale. In quanto l’anno del draghetto è promettente dal punto di vista economico, associativo, e senza eccessivi dilemmi né in famiglia né sul lavoro. Favorevole, a ogni tipo di realizzazione personale, alle trattative di affari e bendisposto, con qualche cautela, anche agli investimenti. Soprattutto portatore di buone novità nella sfera professionale per  carriera, prestigio e nuove opportunità  e in quella sentimentale o con consolidamento dei rapporti in essere o con stimolanti incontri per stringerne di nuovi. Anno molto efficace per incontri con persone influenti che possono cambiare la vita in meglio oltreché nell’agevolare a superare le eventuali incognite dovute a eventi extra volontà e vecchie  problematiche socio-relazionali e affettive.

Bue: oho, bufalotti, col draghetto un anno si può dire scorrevole e tranquillo dal punto di vista di eventi negativi che inficiano i progetti realizzativi in carriera  o, seppure non vistosi, interiormente spiacevoli. In più è folto di progressi sia economici sia affettivi. Quindi è un draghetto benefico produttivo per migliorare la qualità di vita quotidiana, produttivo nella sfera finanziaria,   e proficuo per collaborazioni di lavoro e di affari. Però, in ambito socio-relazionale  consiglia prudenza nel parlare. In specie a non creare qualche conflitto per divergenze di vedute, dacché essenzialmente insignificanti alle tematiche in discussione, bensì assai controproducenti sul piano pratico all’andamento futuro dei rapporti con riflessi destabilizzanti al  prestigio personale e alle opportunità di incamerare nuovi profitti. 

Tigre: ohiohi, tigrotti, non sarà una passeggiata ma una dura arrampicata. Il draghetto appronta un anno prolifero di cambiamenti anche repentini che metteranno a dura prova l’adattarsi in modo sereno alle evenienze. Si può dire un anno affaticante, bensì, con tanti benefici influssi per i progetti da portare a termine e in quelli di nuova pianificazione sia nei settori lavorativi, economici, di collaborazione o di affari extra territoriali, sia in quelli di mire personali come carriera e prestigio. Inoltre anche assai promettente anche sul piano dei rapporti socio-relazionali, tanto come armonia nei criteri organizzativi quanto di stabilizzazione proficua duratura, anche di tipo sentimental- affettiva. Qualche discromia invece in famiglia, ma appianabile attraverso il dialogo e l’intesa razionale.

Coniglio, lepre o gatto: oh, oh coniglietti, non ci sarà da nicchiare col draghetto. Di fatto promette un anno intenso, di maggiore consapevolezza di agire ed essere attivi in tutti i settori dell’esistenza. Però non in modo piano, con tanti su e giù da far stralunare. Ciononostante garantisce con risultati molto positivi, talvolta anche di molto superiori all’aspettativa. Anzi, a volte, in campo operativo, economico, affettivo creerà le condizioni per proteggervi da difficoltà imprevedibili conducendovi ai traguardi programmati. Inoltre favorirà nuovi incontri e nuove possibilità relazionali sia dal punto di vista sociale che sentimentale.

Drago: beh, beh, non andrà poi male. Infatti, essendo analogo ma di elemento legno il draghetto sarà assai favorevole ad appoggiare tutti i progetti e tutte le iniziative coraggiose ai suoi consimili. Quindi, di massima garantisce il successo sicuro di ogni iniziativa o progetto. Tuttavia purché i draghetti non perdan pazienza, tenacia e resistenza. In quanto l’annata, non scorrerà liscia come l’olio ma sarà costellata da periodi di stasi e qualche imprevista sconfitta in ambito professionale e relazionale dovuta a comportamenti un po’ autoritari con partner e soci nelle decisioni collaborative. Avverte che per il benessere fisico, in qualunque settore, sarà salutare non adirarsi per questioni di orgoglio o di scarso valore ai fini ambiti o da raggiungere per sentirsi gratificati. Può essere che in campo sentimentale il draghetto accordi qualche opportunità di associarsi definitivamente o di definire i rapporti in essere sia per proseguire il cammino quanto per interromperlo.

Serpente: acci, serpentelli, è meglio stare accorti e mettere in campo le doti di saggezza, intuizione e comprensione, in quanto, data la natura focosa e un tantino dispotica del draghetto, non sempre sarà possibile armonizzare, nei tempi e nei modi, il gestire le sue pur buone e favorevoli influenze in campo socio-professionale e nelle collaborazioni lavorative di ogni livello. La discordanza rallenterà un po’ i progetti e talvolta, nel periodo caldo, anche render difficile agguantare il successo nei tempi previsti. Malgrado ciò serpentelli tenete alta la fermezza nell’andare avanti in quanto ambito e pianificato professionalmente e finanziariamente, poiché nulla di quanto perseguito andrà perduto. Di fatto, al dunque pratico in autunno riuscirete a trovare l’equilibrio giusto per armonizzare il divario di logica e superare brillantemente tutti gli scogli per giungere alle mete agognate. Inoltre il draghetto a fine anno premierà l’impegno e getterà basi solide per progressi e successi futuri in ogni settore vitale. Però serpentelli in quest’anno, per non intricare la sorte e destabilizzare intuito e azione proficua finalizzata ai risultati, sarà opportuno evitare di subire l’emotività nelle relazioni e in questioni lavorative di scarso contenuto. In modo particolare mai lasciatevi condizionare dagli altri, trainare da sospetti o alimentare le impressioni da ciò o chi vi gira intorno. Anche se percepite sia subdolo e fastidioso ignoratelo, perché è solo invidia che gira e null’altro.

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Cavallo: oh,oh cavallini, ci sarà da sbizzarrirsi ma anche da ragionare con calma per non smarrirsi lungo i percorsi prefissi di lavoro, carriera, profitti economici. Dacché, l’anno del draghetto, un po per suo autoritarismo e un tanto per innato senso libertario a reagire scalpitando, alterna periodi di tranquillità e benessere a periodi di irritazione e difficoltà. Ovviamente i momenti difficoltosi faranno crollare un po la vostra convinzione, nel portare avanti con successo gli intendimenti progettuali di lavoro e profitti da ricavare, e un po aumentare l’impazienza, nel volerli raggiungere nei tempi programmati. Per cui, per non sprecare tempo realizzativo dei desideri, buone occasioni promozionali alla professione e ai profitti, e superare agevolmente le contraddizioni del modus operandi sarà utile ricorrere all’intelligenza. Servirà a tenere sotto controllo l’irritazione ed evitare inutili sballonamenti nelle azioni operative in ambito lavorativo ed economico, ma anche nel quotidiano pratico. In ogni caso cavallini, per quanto riguarda il settore socio-relazionale potete sbizzarrirvi e lanciarvi in ogni direzione in quanto l’anno si prospetta assai favorevole al dialogare e al convincere, migliorare le performance in ambito privato e pubblico nonchè per coltivare amicizie, relazioni e affetti.

Capra: ullalà capretta, un anno positivo e senza grandi complicazioni il draghetto prospetta. Dunque animo, nell’organizzarti con energica coerenza in ogni campo. Tuttavia consiglia che per portare in dirittura di arrivo i progetti di lavoro, guadagni e sentimenti, sarà necessario utilizzare riflessione e intelligenza. Specialmente, in ambito professionale, dimodoché non perdere la sua influenza benefica sia per trarre profitto dalle buone occasioni di accrescimento personale, sia per rafforzare collaborazioni fruttuose a promuovere idee alternative di progresso operativo e guadagno, quanto per appianare eventuali divergenze relazionali. A tal proposito il draghetto evidenzia che in caso di diverbi capretta, chiunque sia, prima di esporsi e avanzare soluzioni pratiche conviene verificare sempre la causa o il motivo del contrasto. Inoltre, anche nei rapporti socio- ambientali, esorta a non seguire la corrente suggerita da talune impressioni, insinuazioni o chiacchiericci, bensì di ragionare e accertarsi da dove o chi scaturiscono. Ciò, evita il pericolo di essere fuorviati da false affermazioni o quantomeno da dicerie fatte circolare per confondere e destabilizzare le proprie certezze e azioni. In ambito affettivo l’anno del draghetto non promette grandi slanci passionali, piuttosto un relazionarsi con partner, amici, associati di migliore chiarezza e di riflesso di una maggiore intesa intellettiva nello stabilire o proseguire dei rapporti duali.

Scimmia: eilà scimmietta, saltella e balzella perché in quest’anno non sono presenti problematiche particolarmente difficili da superare. Piuttosto col draghetto ci sarà da temporeggiare e non agire con la solita agile sveltezza nel raggiungere i traguardi desiderati sul lavoro o nella sfera economica. Difatti promette un anno più di preparazione per progressi futuri che di raccolto. Pertanto coltiva la pazienza. Sarà il fulcro su cui girerà la ruota della fortuna per superare difficoltà e ostacoli in ogni settore esistenziale, oltreché opportuna a non sprecare le occasioni di costruire basi migliorative alle attuali condizioni. Tuttavia da buon mecenate il draghetto non impedirà sviluppi positivi in campo socio-relazionale o affettivo-sentimentale. Anzi svilupperà condizioni per armonizzare con maggior scioltezza, dialogare con reciproca gratificazione, impostare relazioni per una felicità affettiva duratura. Invece, esprime con chiarezza che ogni azzardo in campo finanziario è da evitare, perché i tempi non sono a favore, per cui osare può compromettere la stabilità economica, risultare fallimentare se non distruttivo sul piano del destino.

gallo: wow, galletti in quest’anno potrete ben cantare perché col draghetto si apre la possibilità di emergere e di farvi apprezzare sotto ogni punto di vista. Oggettivamente, quello del drago, si prospetta un anno molto buono e ricco di straordinarie opportunità da sfruttare per migliorare lavoro, carriera, rapporti sociali e sentimentali. Anzi, promettente una svolta decisamente positiva e che ad alcuni galletti potrà cambiare completamente il percorso di vita. Mica poco, per cui non lasciatevi sfuggire nessuna occasione che il draghetto elargisce con magnanima generosità e propone per il vostro benessere sia pratico che morale. Bensì se elargirà tanto beneficio nella sfera professional- finanziaria, un tantino meno in quella relativa ai rapporti socio- affettivi. Tuttavia se riferiti a collaborazioni in campo di affari o lavoro, allora non mancherà di supportare con benevole influenze comunicative i rapporti, specie per iniziative di rafforzamento organizzativo o l’intendersi su nuovi contratti.

Cane: attenzion cagnolini a non buttarvi a capofitto nel lavoro e negli affari, l’energia del draghetto potrebbe carivarvi di irritabilità e concludere meno di quanto vorreste e sarebbe adeguato per compensare l’impegno profuso. Per non sbagliare e giocarvi le chance annuali che offre il draghetto, è opportuno fino a luglio, nel lavoro e nelle mire ai profitti, muoversi con cautela e prima di fissare gli obiettivi da raggiungere preferibile pianificare bene il modo di agire, e semmai come intervenire in caso di eventi imprevisti. Da fine agosto, invece, avete il via libera ad attivarvi con decisione e maggiore rapidità, bensì sempre con precisa consapevolezza dei metodi da seguire per giungere con successo ai traguardi programmati. A ciò sul lavoro si aggiungerà anche un periodo favorevole a migliorare le collaborazioni e i rapporti relazionali sia interni che esterni. Per quanto inerente la sfera affettiva-sentimentale ci sarà da faticare prima di trovare intesa e serenità con familiari e partner fissi, o nel trovare occasioni favorevoli a socializzare, stringere nuove amicizie e rapporti romantici, però alla fine andrà ottimamente.

Cinghiale o maiale: mica male cinghialetti, con il favore del draghetto in quest’anno non dovrete affrontare grandi complicazioni né eventi che ostacolano il progresso personale, lavorativo, finanziario. Infatti, in ogni settore dell’esistenza, elargisce la realizzazione dei progetti pianificati, qualsiasi sia lo scopo a cui mirate, ma ancor più se la vostra energia fattiva è indirizzata ad apportare cambiamenti sistematici costruttivi a ottimizzare il complessivo pensare e agire pratico, utile a migliorare la vita nel quotidiano. Inoltre, per portare a termine con successo quanto ambito, non farà mancare la collaborazione, specie in ambito socio-professionale, l’ottenimento di sostegno e aiuto di amici e persone influenti per fronteggiare qualche asperità, eliminare qualche dubbio operativo o semplicemente per ampliare le possibilità lavorative di guadagno e avanzamento di carriera, sia al presente che al futuro. Concede anche un anno di maggiore serenità in famiglia, occasioni di incontri sentimentali promettenti evoluzioni proficue e agile superamento di qualche screzio con soci e partner .

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A tutti auguro un anno di armonia e benefici influssi del draghetto di legno, verde!

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Capodanno lunare: è arrivato il draghetto di legno!

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Metà del mondo, al quale mi accomuno, senza rimpianto con la luna nuova di oggi ha dato l’addio al piccolo coniglio d’acqua per accogliere a braccia spalancate il favoloso drago di legno, suo successore che in base al calendario cinese reggerà la sorte umana dal 10 febbraio 2024 fino al 28 gennaio 2025. Naturalmente come credenza vuole ognuno al solito si è già procurato un suo consimile, anche a prezzi stellari, per avere al fianco il suo potere positivo o, in alternativa, per attirarsi tutta la fortuna che racchiude, si è camuffato da drago, vestito riccamente nei colori oro-nero scatenato in danze al limite dell’ipnosi, reso la casa un emporio di fiammeggianti lanterne rosse. Con il drago, poiché detesta la mediocrità e la passività l’importante è esagerare in tutto! Eh si, a differenza dello schivo coniglio che preferisce i toni moderati e agire nell’ombra senza mai mostrare apertamente intenti e mire, il drago esuberante e ambizioso ama i toni plateali, gli piace essere onnipresente, manifestarsi in tutto il suo lucente splendore di creatura composita, sebbene in modo fulmineo per ricordare che la fortuna è un bene dispensato al volo che afferra solo chi è veloce, da sparire alla vista in una frazione di secondo. Eh, eh a buon intenditore….non servono parole ma azione!!!

Chiaramente è nel rispetto ciclico di una millenaria cultura che il solare, maschile draghetto ha preso il posto del lunare, femminile coniglio. Di per se è già un ottimo segno di influenza positiva ma in oriente è qualcosa in più e necessita di un grande sforzo per non fraintendere la sua creativa positività. L’anno del drago, infatti è considerato un vero portatore di fortuna, rappresenta il potere benigno delle forze naturali, la possibilità che queste si armonizzino con la vita umana facendo rifiorire tutto, comprese le speranze più azzardate, per cui il suo arrivo è sempre salutato con maggiore enfasi e ottimismo. Ovviamente questa fiammeggiante creatura mitica in tutti evoca passionalità, forza, coraggio, determinazione, imperiosità, anche terrore e pericolo, ma nel mondo orientale la sua valenza si arricchisce di qualità protettrici generose e benevole. Rappresenta un vero toccasana della ruota del destino comune, risolutore dei guai in corso, un vero portatore di quella prospera fertilità che garantisce raccolti abbondanti, amori, prole, benessere fisico, progresso economico e culturale espansione politico-territoriale. Tant’è che molti rassicurati dalla tradizione che lo vuole garantista dell’esito positivo di ogni iniziativa intrapresa sotto il suo dominio lo scelgono per sposarsi, iniziare una attività, lanciarsi in ambiziosi progetti.

Logicamente, come è nell’ordine che regola il mondo, anche questo carismatico e magnetico rappresentante dello zodiaco cinese nasconde valenze contrarie. Pertanto è dotato di numerose virtù come: nobiltà, dignità, generosità, saggezza, potenza, schiettezza. Come di altrettante latenze pericolose quali: crudeltà, imperiosità, arroganza, dispotismo, intolleranza che possono improvvisamente emergere e generare grandi tensioni, scatenare sconvolgimenti di ogni tipo nel singolo e nel collettivo. A tal proposito non va dimenticato che il drago vive nascosto negli abissi marini, nelle viscere della terra o nelle nubi vaganti, ha sembianze miste, è associato alla folgore, e che il simbolismo dei due opposti per antonomasia, acqua e fuoco, gli è proprio. Si può definire un fantastico e strano amico, molto generoso, magnanimo e leale purché si mantenga una prudente lucidità razionale che evita di sottovalutarne le potenzialità letali.

Per intenderci, l’anno di questo draghetto di legno per i suoi modi di interagire nel vissuto quotidiano, sarà completamente diverso da quello del coniglio o lepre, gatto e sicuramente sorprendente in quello universale specie in primavera e in autunno quando spalancherà le sue fauci!!! Come potrebbe essere diverso data la leggendaria natura misteriosa, regale, focosa, temeraria e impulsiva incarnata in questa straordinaria creatura? Di fatto il drago è contemporaneamente la possibilità e il pericolo per cui, a livello generico non v’è altro d’aspettarsi singolari balzi migliorativi della situazione attuale ma pure improvvise fiammate che possono ridurre il globo in una ardente fornace. Senza ombra di dubbio in molti risveglierà i sopiti entusiasmi dovuti a una situazione ingarbugliata e quanto mai precaria sotto il profilo della stabilità professionale-economica, farà ritrovare vigore ed energia utile a reagire positivamente a uno status quo insoddisfacente, favorirà idee e creatività anche insolite, donerà quell’entusiasmo e quel coraggio essenziale ai grandi progetti. Bensì in cambio chiederà di fare piazza pulita di schemi antiquati che impediscono al nuovo di avanzare e vedere la realtà nel suo complesso per come è e non per come sembra, spingerà a trovare soluzioni solide, costruttive, talvolta per arginare tracolli del sistema personale e generale. Fulminee. Il drago nella sua grandiosa temerarietà indubbiamente stimolerà ad agire con determinazione, soprattutto se per difendere i grandi ideali libertari, ma com’è nella sua natura favorirà solo quelli chiari e onesti, mentre, anche in malo modo, con un colpo di coda inaspettatamente affonderà quelli basati sull’intrigo e la mistificazione. A tal proposito ne vedremo delle belle in giro! Basta pensare alle guerre in corso,ai bordi d’europa e in medio oriente, al marasma politico-diplomatico che vi gira attorno, a qualche sollevazione scaturita da motivi feticci o quantomeno oscuri, alle tante pressioni fatte da “statisti”-si fa per dire- per piegare status sovrani, alle tante “ verità ” fatte circolare per piombare esclusivamente determinati popoli, le economie, alle spropositate altalene dei mercenari finanziari, a spaventapasseri che si sono alleati con i passeri per devastare il campo del vicino, ecc,ecc. Effettivamente, come la saggezza cinese aveva previsto, il coniglietto, non avendo una connotazione precisa, nel 2023 ha rimescolato assai le carte nell’ombra e confuso alquanto la realtà. Da gatto ha fatto cadere in trappola i topolini sprovveduti, da lepre ha fatto correre in tondo i cacciatori allocchi, da coniglio affarista ha rosicato le teste e fatto girare voci che svuotavano le casse e riempivano le “pance, proliferato ipocrisie egoiste, lasciando al draghetto un bel guazzabuglio che fino ai primi di aprile lo terranno impegnato e non avrà molto tempo per farsi sentire con tutta la sua potenza ma dopo…Dopo…si salvi chi può. Quando inizierà a sputare fiamme tutto può succedere.. insieme sputerà pure fatti e misfatti e chi cercherà di impedirglielo non avrà scampo. Altro che fortuna!!! In un lampo gli scaricherà addosso tanto di quel fuoco che non farà in tempo a schivarlo e in men che non si dica si ritroverà un tizzone. Da parte mia non vedo l’ora che ciò avvenga. Preferisco un drago vigoroso a un coniglio ibrido… che mi ha costretto a inseguirlo sui “monti” per una pioggerella mentre senza sfiatarmi mi bastava aprire l’ombrello.

Ci sarebbe tanto da aggiungere su quest’ultimo punto, non lo farò per non annoiare. Mi rimetto al gagliardo e saggio draghetto che intelligentemente nell’alternanza aliterà le sue fiamme per distruggere ciò che va dovuto e impiegherà la sua vivace forza da eroe dello zodiaco per costruire migliori opportunità all’ uman essere. Direi che i mesi nei quali eserciterà la sua maggiore influenza saranno: maggio, in particolare la sua potenza sarà eccezionale e in certe parti del globo al posto delle rose potrebbe far fiorire un mucchio di spine; a settembre invece,  si prodigherà per separare e anche i “matrimoni” diplomaticamente più consolidati possono in un lampo naufragare,  e sul finire aliterà una fiammata così potente per difendere da egoisti invasori i territori più sperduti; a dicembre sarà alquanto mobile, tutto il mese come un monello si sbizzarrirà apparendo qua e la, in certe zone, per ribadire che il fuoco brucia le sterpaglie ma pure gli alberi verdi e chi l’appicca spesso finisce in cenere. In altre per far sapere che se dal cielo cade pioggia questa fertilizza i campi e da raccolti, ma se vien giù una gragnola di bombe li distrugge per lungo tempo, in altre ancora per far comprendere che solidi argini ai fiumi servono solo a evitare straripamenti e non a impedire di attraversarlo, infine, con la sua schietta eccentricità si ritirerà lanciando nell’etere un misterioso pulviscolo che ricadendo ci lascerà a bocca aperta.

Concludendo, si può dire che questo anno sarà fortunato per tutti, più favorevole all’uomo che alla donna comunque spingerà ad osare e non intopperà gli sforzi costruttivi di nessuno. Va aggiunto che nel il suo concetto la fortuna va ben oltre la materialità e il tempo, ha sfaccettature che sul momento più che fortune possono apparire sciagure, quindi prepariamoci sarà un anno karmico sia negli eventi climatici che in quelli social-politico-economici. Prima di lasciarci e consegnare il regno al serpente tramuterà la sua filosofia in una pioggia di eventi repentini da mandare in tilt anche le certezze più ovvie.

5 drago

Un saluto fiammeggiante  e un grandissimo augurio

di luminosa positività a tutti

ByDif

continua…

a presto le previsioni dei vari segni

Per la cronaca:

-Tradizionalmente il capodanno cinese, detto anche “festa di primavera” è una vera esplosione di colori e festeggiamenti nei quali la popolazione omaggia sì l’anno nascente ma soprattutto “il simbolo zodiacale” che lo rappresenta per accattivarsene simpatie e favori. Il suo ingresso non è mai lo stesso, varia da anno a anno, cade nel giorno della seconda luna nuova dopo il solstizio invernale

-Come è noto, nella filosofia orientale l’assetto del creato si mantiene in base all’alternanza ciclica di nature polari opposte – yin e yang – l’una scura, passiva, femminile e lunare, l’altra chiara attiva, maschile e solare e la sua armonia ad uno degli elementi primitivi essenziali: fuoco, acqua legno, terra, metallo che di volta in volta lo compongono. Iconograficamente le nature sono incarnate in 12 animali nell’ordine: topo- bufalo- tigre- coniglio-drago- serpente-cavallo- pecora-scimmia- gallo-cane- cinghiale- cosicchè la ciclicità binaria- elemento yin yang si completa in 60 anni -12×5=60-

-Il drago di questo ciclo fa parte dell’elemento acqua, è di polarità yang, positivo, nero, benigno collegato all’ariete, al sagittario, a mercurio, protegge mari e fiumi, la famiglia e i suoi discendenti, Viene invocato dai contadini per la pioggia, dalle donne per la maternità; il suo simbolo è la svastica, il suo colore l’oro e il nero; correlativo della femminile fenice si muove da est -nord est; armonizza con il topo, serpente, gallo, scimmia, poco con bue e cane, agisce dalle 7 alle 9; la sua pietra per gli affari è l’ametista, l’ambra per la salute; i territori in cui spazia liberamente e progetta i cambiamenti sono:cina, inghilterra, iran, danimarca, giappone,ungheria, corea del nord.

Il sibillo pensier

SIBILLO PENSIER

Premesso che non è mai troppo tardi per aver qualche indizio, come d’uso nei tempi e nei modi che gli par per dir la sua, il sibillo pensier s’espone a ragguagliar su quel che a pro o contro, dal ciel piove sull’annual d’ognun sentiero. Precisa che per tutti ci sono occasioni d’oro da sfruttare ma che nel globale collettivo camminar le questioni son più intricate di quelle individuali per cui gli eventi nel generale andazzo politico-economico risultano assai meno propizi.  Comunque, se nei primi tre mesi il ciel ristagna in un carosello di diplomazia, col sol d’april riscalderà certe pubbliche questioni e nel ciel di maggio s’aprirà una querelle scia da rinsavire qualche sconsiderata utopia. A Giugno desterà una serie di eventi da riformare ogni ideologia. Luglio e agosto li farà  filare agguerriti a crogiolare e tra monti e mari dovran meditare sul come riorganizzare la global via. Con Settembre avanzerà una richiesta formale a contrattare sui principi basilari ma il tutto cadrà nell’indifferenza generale. Ottobre per metà lo scervella sul come toppare i soliti scalzacani poi lancerà i dadi e deciderà la sorte di una gran parte dei desideri umani. In Novembre tirerà le somme e da abile fiscalista sarà inflessibile a voler far cambiare d’ urgenza la finanziaria posizione ma urterà i soliti fanatici egoisti e per risolvere il deficit s’appellerà ai venti di dicembre. Al che, questo, a secco di idee e raggelato dalla tramontana, perderà l’orientamento e a certuni capoccioni con perfidia chiuderà la convinzione e concluderà spedendo all’anno nuovo tutte le carte per lo sbroglio di ogni singola e universale questione. Ad ogni modo  il vento dall’alto spira e il mondo o in bene o in male anche quest’anno gira. Di seguito ognun potrà trovare il mio argomentare stellare, ma lo dovrà trovare.

10 capric

Capricorno: caspiterina, al motto “ realismo e azione tempestiva son amici che alimentano la stima ” quel che percepisco bel capricorno il ciel t’elargisce un anno pieno zeppo di chance positive in cui basterà agire con sicurezza e un tanto di inventiva progettuale per ottenere risultati eccezionali in tutti i campi esistenziali. Non solo, dispenserà tanto carisma per attrarre fiducia e consenso nelle iniziative socio- lavorative, volte a valorizzare al massimo le qualità operative-interpersonali, ampliare e rafforzare la posizione professionale, acquisire autorevolezza sociale e di rimbalzo prestigiose relazioni con sviluppi espansivi della sfera economica. Inoltre, promettono svolte costruttive in tutti i rapporti affettivi, amicali, familiari, associativi oltreché collaborativi che risulteranno determinanti a farti decollare verso le vette della notorietà e della considerazione personale. Al dunque un anno che stimola al dire, al fare e ascoltare per profittare a vantaggio il potenziale operativo utile a guadagnare successo e denaro. Tuttavia, tra aprile e maggio stai in guardia, non discutere con invidiosi e sciocchi, non raccogliere sfide e provocazioni competitive da farti risucchiare in sterili polemiche. Piuttosto cogli l’occasione per canalizzare le energie in progetti aggregativi mirati a realizzare obiettivi comunitari produttivi o per acquisire maggiore perizia tecnica-comunicativa nel trattare questioni e affari extraterritoriali e di riscontro aggiungere valore al proprio status di competenze da poi ricavare soddisfazioni morali e finanziarie. Eh, eh buone stelle buona vita!

11- 8 scorp

Scorpione: al motto “lucidità razionale e passione calamitano le gratificazioni” caro scorpioncino quel che dal ciel posso farti arrivare che nell’anno hai tutte le chance per oltrepassare i limiti che ostruiscono il tragitto verso la conquista ragionata dell’autonomia desiderata. Però fino a maggio vai cauto, scruta ciò che non vuoi o vuoi cambiare sia nell’attività che nella vita privata, bandisci dal quotidiano l’impulso combattivo, l’irrequietezza emotiva e quel senso claustrofobico ai paletti imposti dalle necessità del vivere e convivere. Inoltre, in ambito professionale, per contrasto a qualche tensione umorale, nel relazionarti affidati all’intuito, la conoscenza specifica e assumi un atteggiamento lungimirante e pacato, ti agevolerà a ristabilire una clima quieto e farà risaltare qualità inaspettate che ti valorizzeranno sia nel diretto contesto lavorativo sia di riflesso in quello socio-reputativo. Da maggio in avanti invece, dai fondo alle tue risorse intellettuali e alle capacità percettive ti frutteranno un bel cambiamento positivo che farà balzare la carriera verso traguardi di maggior prestigio e acquisire quella sicurezza utile ad agire con determinazione operativa, rapportarsi con equilibrio e osare in più nelle trattative economiche. In conseguenza capitalizzare riconoscimenti impegnativi ma molto molto remunerativi e gratificanti finanziariamente oltreché vantaggiosi alla sfera socio-ambientale. Al dunque scorpioncino quel che posso dire che l’anno non farà piovere la fortuna ma seppur con qualche ritardo per eventi contraddittori t’è amico e redditizio. Di fatto appoggerà ogni iniziativa per realizzare i progetti ambiti, premierà l’impegno e la costanza e nel salutarlo esulterai di soddisfazione per i risultati raggiunti in campo lavorativo, economico e interpersonale, la serenità raggiunta in quello affettivo, il che non vuol dire necessariamente in coppia, bensì di mutamento profondo nel relazionarsi e nel coinvolgimento emotivo. Eh, eh buone stelle buona vita!

1 ariet

Ariete: caro aretino al motto: “son vincente” se vuoi essere in quest’anno dal ciel premiato le stelle consiglian di lasciar stare il passato. Infatti il sibillo ti preannuncia una rigenerata che ti rimetterà in sesto e farà volare volontà ed impeto oltre i limiti dell’impensato. Pertanto fino a maggio metti in funzione l’ardore e l’entusiasmo e dai sfogo alle idee, poi dal 5 giugno concentrati sugli obiettivi operativi e agevolmente vedrai fiorir la carriera su stimolanti e vantaggiosi giardini competitivi. In estate coltiva le relazioni e sii disponibile a guardare oltre il solito clan, avvisterai l’occasione di incontrare chi ti può aiutare in trattative per prosperare ancor più sul lavoro  nonché migliorare le condizioni di status  generali. Da settembre, in ogni occasione sii amabile, pratico ed equilibrato  da avere l’opportunità di farti apprezzare e di seguito ottenere appoggio e consenso per raggiungere quei traguardi agognati e appagare l’ambizione in ogni vitale questione. Insomma arietino il messaggio che t’arriva dal cosmo è lampante,  quest’anno è eccellente a tutti i fini agognati in particolare ancor più lo in ambito professionale e socio-sentimentale, bensì il successo  è con la calma e la chiarezza di intenti che  passo dopo passo si conquista. Al dunque se comprendi bene il messaggio interstellare non hai tempo da perdere in agoni aggressivi  o in remore  retroattive di torti e tempeste subite, di impegnarlo a tutto campo. Quindi, impiegalo  al massimo per concentrarti  a far funzionare al meglio le mentali rotelline per sfruttarlo a cogliere con rapidità le eventuali mosse da perseguire per giungere difilato a centrare gli obiettivi pianificati e  mettere in attivo  gratificanti risultati. Tuttavia non dimenticare che hai anche talento per svicolare da qualche fortuito inconveniente come farlo fruttificare finanziariamente anche nelle sgradite faccende. Eh, eh, buone stelle buona vita!

4 cancer

Cancro: olà cancerino al motto” logica e fantasia agevolano il marciar in qualunque via” potrai finalmente ritrovare chiarezza riflessiva per armonizzare con la realtà pratica e recuperare energia vitale per inoltrarti senza timore a concretizzare i desideri professionali e conquistare mete socio-relazionali ambiziose. Eh, si, quest’anno dal ciel spira un venticello a favore carico di opportunità eccellenti a variar il vecchio tran tran. Pertanto sollecita la fiducia e il buonumore, tira il freno delle emozioni e affronta con la massima razionalità cambiamenti e novità che il ciel nel 2024 elargirà. Tuttavia non dimenticare di utilizzare intuito e sensibilità, son doti preziose per cogliere quei segnali che vantaggiano a migliorare la reattività oggettiva nella quotidiana attività operativa. Dimodoché agire con abile perspicacia nei modi e nei tempi ottimali sia per sbaragliare competitor, rischi e intralci, sia per incrementare le possibilità di successo ai fini di mire progettuali professionali, prestigio sociale e progresso finanziario, quanto nel relazionarsi con maggior acume con soci, amici, collaboratori, partner affettivi. Se comprendi bene il messaggio è l’anno giusto per uscire dal guscio sconsolante e rituffarti con coraggio nella mischia, reimpostare l’esistenza su un piano valoriale fertile, carico di possibilità per comunicare con scioltezza, dare impulso a iniziative e desideri, mettersi in azione, affermarsi, raccogliere plausi e apprezzamenti, stabilizzare lo status su un piano di maggior prestigio e soddisfazione in ogni ambito esistenziale: lavorativo, economico, relazionale affettivo. Quindi cancerino al primo sole marzolino se vuoi trarre profitto dalla buona sorte spaziale, metti una pietra allo ieri, con pragmatismo lungimirante apri mente e cuore al domani. In luglio apri il cassetto dei sogni, in settembre scruta l’orizzonte e acchiappa al volo una opportunità, in dicembre raccogli un bel profitto e con amici e famiglia brinda la realizzazione del tuo sogno.  Eh, eh, buone stelle buona vita!

2 tarus

Toro: al motto “avanza avanza che la buona stella dal ciel ti guarda” il sibillo dal cosmo narra che in ogni settore in cui t’applichi quest’anno puoi farcela a migliorare o stabilizzare quel che ti garba. Suggerisce che per raggiungere gli obiettivi con deciso successo in ogni ambito che ambisci, è bene continuare ad utilizzare la costanza con destrezza performante. Bensì raccomanda di non trascurare l’intuito che hai in abbondanza, poiché è il mezzo che ti può pilotare a conquistare traguardi ancor più di prestigio oltreché ottimizzare la posizione socio-professionale. Inoltre se a ciò aggiungi un po’ di elasticità mentale, coltivi l’ottimismo e ti lasci un tantino guidare dal vento che spira da vicino ma anche da lontano puoi cogliere delle appetitose opportunità per cambiare quel che in economia e in amore non va. Se hai compreso torello le stelle dicon che il 2024 è un anno piuttosto favorevole e da vivere a tutto campo senza rigidità e ansia. Per cui bando a pigrizia e incertezza e accoglienza tempestiva a procedere con convinzione a raccogliere tutte quelle soddisfazioni che da tempo aspetti. Può essere che qualche nube in luglio e dicembre offuschi la ragione, niente panico, basterà un po’ d’empatia per spazzarle via e goder di un bel panorama di ampio apprezzamento, sostegno e collaborazione in famiglia, amicizia e lavoro, non solo, ti attirerà il favore della sorte da conquistare quei traguardi prefissi e concludere tutto quel che aspiri all’insegna del buon umore. In definitiva torello quest’anno hai sol d’agire con gentilezza per connetterti al meglio che in ogni settore esistenziale gira e mese per mese far progressi e raccogliere risultati risolutivi di eventi passati nonché eccellenti indizi prosperi di quelli futuri. Eh, eh, buone stelle buona vita!

12 pesc

Pesci: ola, bel pesciolino al motto ”chi si lamenta senza motivo s’intruppa sul primo scalino” quel che per te miro tra stella e stella è un anno ricco di prospettive per trasformare il terren cammino da accidentale a spianato. Quel che il ciel propone pesciolini è un anno di riequilibrio intimo che permette di sintonizzare l’intuito alla realtà, accoppiare l’efficienza alla determinazione, la creatività all’azione pratica, insomma riacquistare solidità razionale in ogni settore esistenziale. Per orientarti a non confondere il lor parere la prima mossa che faran sarà di buttare nel cestino dell’usato le condizioni scomode del recente e lontano passato e aprire i rubinetti dell’astuzia e del coraggio. Acciò per ricollegare l’arguire al realismo e finalmente ritrovare fiuto per coordinare quello spirito espressivo libero e un tantino eccessivo nei suoi voli fantasiosi al raziocinio coerente e funzionale a districare gli accadimenti che inevitabilmente implica il vivere quotidiano. Di seguito, fornirti l’antidoto all’ansia procurandoti ogni tanto il pretesto di un viaggio di affari all’estero o un momento propizio per partire, solo o in in comitiva, per una rilassante vacanza. Quindi nel 2024, guarda con ottimismo oltre lo steccato ti si aprirà un mondo di opportunità da sfruttare in campo professionale, sociale e sentimentale. Seppoi in maggio dai una spinta all’ingranaggio progettuale in campo socio- lavorativo verso nuove mete, avrai l’opportunità di spazzare il rusco che ancor ti impiccia e centrare l’obiettivo di espanderti e raggiungere traguardi gratificanti. Inoltre, di seguito cogliere l’occasione di un mutamento delle condizioni attuali nello stile di vita operativo che nel medio lungo termine ti riempirà un canestro di soddisfazioni morali e finanziarie. Al dunque tieni a mente che marzo e maggio saran d’oro per spaziare in tutto il territorio, ossia lavoro, amici, affetti, attività economiche-professionali oltreché, gettare le reti per proficue pesche occasionali estive, come stringere rapporti associativi inerenti business o relazioni confidenziali. In settembre e ottobre però in qualsiasi rapporto interpersonale usa un tantino d’attenzione, ti eviterà di non confondere l’ambiguo col corretto e dissociarti da soggetti non proprio di specchiata reputazione o comunque incompatibili con le tue filosofie di vita attiva sia privata che collettiva. Eh, eh buone stelle buona vita!

3 gemini

Gemelli: al motto” naviga con ironia e segui il vento che dal colle spira” il sibillo dal cosmo rivela che quest’anno gemello conviene sdrammatizzare quel che accade e sfruttare al massimo il tuo talento naturale di svicolare con brillante accortezza i piccoli e grandi guai dell’esistenza. T’assicura se così farai avanzerai sulla scena della vita da attore principale raccogliendo un bottino di consensi professionali e sonanti denari da sbalordire pure gli astri. Però non gongolare, piuttosto concentrati e perfeziona i progetti di cambiamento in quei settori vitali che ti procurano disagi e scandaglia bene mezzi, rischi, possibilità e chi o cosa si contrappone ai traguardi di trasformazione, poi con determinazione scavalca gli ostacoli e avanza senza preamboli. Tuttavia nell’intraprendere il percorso innovativo, stai accorto, non lasciarti prendere dalla frenesia di arrivare in tempi brevi ai traguardi, inoltre non fissarti a perseguire ideali di successo grandeur o vanitosi, potrebbero risultare esaltanti ma impossibili da impelagarti e spendere preziose energie psico-fisiche essenziali a raggiungere le mete e dimostrare quanto vali. Soprattutto rischieresti di trascurare quei dettagli determinanti a incassare soddisfazioni economiche e morali. Comunque gemello il 2024 è un anno di buone prospettive in ogni campo: lavoro, relazioni, affetti, prestigio, finanze. Sta a te sfruttarlo con brillante intelligenza da maggio in avanti.  Eh, eh, buone stelle buona vita!

5 leo

Leone: oplà, al motto” la fortuna è ballerina mai l’acchiappa chi non danza” quel che le stelle mettono in palio bel leoncino è un tantino a balzoncello per cui con intelligente agilità sii pronto a saltellar e tra una frenata e una corsetta te la potrai cavar. Certo non con la solita brillantezza e neppur con plausi che tanto appagano la tua ambizione di primeggiare ma neppure in modo da fossar la criniera. Tuttavia se anche il percorso annuale non sarà splendido splendente le stelle fan sapere che mettendo in campo dinamismo, ardimento, intelligenza e un pochetto di umiltà e autocontrollo nervoso t’offriranno la possibilità di ottenere risultati quasi quasi da applausi. Bensì sarà sostanziale in primis correggere la direzione dei propositi e delle aspettative, nonché mutare l’atteggiamento verso i prossimi, sian essi colleghi, subalterni, soci, amici, concorrenti, e, tra stop e ripartenze, verificare il conveniente e l’avventato in ogni settore esistenziale. In risolutivo leoncino quel che il ciel nel 2024 concede non è di scorrevole brio operativo ma di continua pianificazione delle strade da perseguire e dei modi e maniere a cui strategicamente ricorrere per giungere ai traguardi con il successo auspicato, o, quantomeno, temporaneamente, realizzabile in professione, guadagno, finanze, sentimenti, rapporti socio-ambientali. In ogni caso la primavera e l’autunno sono periodi nei quali concentrando al massimo energia e prontezza decisionale operativa apportano sostanziosi vantaggi in termini di soddisfazione del congenito orgoglio a dominare sulla scena pubblica e privata. L’estate invece all’inizio batterà la grancassa per un cambiamento decisivo a rimettere in seguito la carriera su un gradino di maggior prestigio e al solleone ecciterà l’ottimismo . Nel concludere t’avverto che dal punto di vista economico per assicurarsi benefiche opportunità, in ogni ambito vitale, di progressivo aumento del potere personale, sarà necessario ridimensionare investimenti e spese grandeur. Mentre rapportarsi con simpatia e amabilità sarà un criterio assai valido per evitare conflitti inutili, urti filosofici o sgradevoli intoppi ai propri desideri progettuali. D’altro canto relazionarsi con eleganza è un valore aggiunto sempre fertile per attrarsi collaborazione e opinione favorevole specie di partner, amici, superiori, persone influenti. Eh, eh buone stelle buona vita!

7 bilanc

Bilancia: oh, oh al motto ” non c’è tempesta senza arcobaleno” nel ciel stellare bilancino brilla un bel sereno che suggerisce di mettere in cantiere tutto quanto, credi o pensi, converge a realizzare i desideri fondamentali a gratificare le ambizioni nonché migliorare il benessere delle fin qui condizioni esistenziali. Eh, si nel 2024 non c’è da tentennare o perdersi in qui pro qua ma da approfittare della generosità stellare e sbilanciarsi con brillante sicurezza in ogni direzione per afferrare le ottime opportunità di crescita personale, sociale, economica e professionale. Nell’iniziare il cammin programmatico verso i traguardi agognati però convien avere una chiara percezione oggettiva del proprio status complessivo, come dire individuare le priorità di dove, come e perché agire. Quindi fare il punto della situazione, settore per settore, sarà l’essenza per pianificare con criterio gli obiettivi, organizzare le azioni operative, calcolare i rischi progettuali e gli interventi alle possibili variabili ambientali che potrebbero interferire per arrivare alla mete prefisse con successo. Altresì bilancino, sarà altrettanto essenziale alla riuscita sbarazzarsi delle foschie che impediscono la distinzione a impegnarsi con chirurgica precisione nei propositi o, in qualche modo, confondono la visuale a lungo raggio che permette di centrare il punto focale dell’arrivo al proprio traguardo e, se non tentenni, anche garantire di giungere ben oltre le mire iniziali. In ogni campo sarà basilare al successo delle mete da conquistare: apprendere e mettere in atto le innovazioni tecniche, scientifiche o di indicazione specifica allo sviluppo del proprio settore professionale; non trascurare i rapporti interpersonali in essere ma anche le opportunità di nuove relazioni, stringere amicizie; inoltre, in ogni evenienza comunicare con sicurezza e adottando una dialettica empatica e in casi estremi diplomatica.  Al dunque gli astri lasciano campo libero all’iniziativa e appoggiano le decisioni pratiche utili a progredire. Per cui   fino a maggio spingono a superare le scorie del passato e a scrutare verso il futuro con maggiore disponibilità collaborativa. In estate offrono chance di cambiamenti stabili e decisivi all’avvenire lavorativo, finanziario e sentimentale. Forse a pensarla anche diversamente nei rapporti con partner e familiari.  In autunno confermeranno il ritorno alla prosperità economica e apriranno le porte per  nuovi guadagni e investimenti .   Eh, eh, buone stelle buona vita!

9 sag

Sagittario: oplà al motto “ quando non sai dove pescare segui la corrente” mi sa mi sa, bel sagittario, che dal ciel fluiscono venti assai imprevedibili che spirano in tutte le direzioni, per cui aggrappati ai tuoi innati talenti per non farti scardinare e volare in un mare di incertezze. In primis sarà fondamentale la prontezza nell’afferrare al volo ogni circostanza utile a cambiare la panoramica generale. Di seguito, per trasformare la sfida della sorte in opportunità propizia all’espansione del tuo raggio d’azione, lo sarà studiare con calma gli obiettivi da mettere con precisione nel mirino delle aspirazioni e chiarire bene tutte le sospese questioni. Dappoi, carica l’entusiasmo, dai fondo alla saggezza introspettiva, cambia quei punti di riferimento idealmente allettanti ma non più convenienti al tuo benessere essenziale nè stimolanti l’incremento evolutivo socio-professionale. Nondimeno sostanziale al cammin annuale è la concretezza nel trattare tematiche di lavoro, economia e sentimenti. Di fatto è il perno sul quale gira la garanzia del successo di ogni iniziativa, il premio alla dura fatica intellettuale e fisica, nonché il  ricavato pratico  in termini di prosperità monetaria, soddisfazione morale e consolidamento dello status quo. Al dunque sagittario il ciel non è poi così contrario, anzi, anzi propositivo di inedite vicende e buone novelle, tant’è che da metà maggio tutto può accadere. Ma quel che le stelle fan sapere sii ottimista e non temere, potrai sbizzarrirti a cambiar scenario alla routine, impadronirti della situazione professionale e farti valere con maggior facilità anche in famiglia e società. In più magari trovare un partner fisso o far fiorire un già rapporto d’amore, come anche concederti, ma senza strafare, qualche capriccio extra-relazionale. Inoltre sbarazzarti di vecchie pastoie legali o controversie sia d’affari che familiari. Per concludere, un anno un tantino ventoso che metterà a dura prova l’equilibrio energetico, bensì fiorente di prospettive fortunate che agevoleranno una strutturale rigenerata in ogni campo esistenziale. Eh , eh buone stelle buona vita!

6 verg

Vergine : urca, al motto” nessuno è perfetto ma ci può arrivar” da quel che le stelle mormorano, cara vergine, in quest’anno non potrai tergiversar e nemmeno rinviare le decisioni socio-professionali che da un po ti pressano il groppone e intralciano l’ arrivo verso i traguardi programmati con precisa deliberazione di gratificante successo. Oltre ciò, messaggiano che se vorrai continuar a progredire e migliorare la posizione lavorativa, economica e sentimentale, dovrai pure scrollarti qualche responsabilità, magari delegandola a chi ritieni opportuno, soprattutto di liberarti da certi attaccamenti feticci o assai indeterminanti ad apportare vantaggi nel contesto pratico. D’altronde non è una novità, sai già che stressano mente e fisico e non fruttano né dal lato finanziario né da quello professionale e nemmeno giovano ai progetti di reputazione o d’affetto, quindi …Quindi afferra l’occasione che il ciel t’offre di poter volger altrove lo sguardo e captare ottime possibilità di variare completamente stile di vita, intraprendere percorsi socio-lavorativi maggiormente idonei alle tue doti e competenze oltreché di superiore beneficio al prestigio e al benessere finanziario e psico-fisico. T’annoto anche di non sottovalutare il dedicarsi a qualche distrazione per scaricare le tensioni, ma anche intrecciare nuove amicizie e relazioni o ampliare le proprie cognizioni culturali e specialistiche, poiché, l’una e l’altra, son mezzi di dialettica formativa efficaci alla crescita personale, in specie a incanalare idonee alternative a scopi e obiettivi da conquistare. Comunque, quel che realisticamente ti conviene nel 2024 è di esaurire entro febbraio i progetti, in marzo analizzare e decidere in che direzione vuoi andare, mentre in aprile sarà fondamentale mettere in moto, in ogni settore, l’intelligente azione di mutamento delle attuali condizioni. A Maggio è sostanziale perseguire con determinazione la sfida di ristrutturazione dell’operatività quotidiana, giugno e luglio son buoni per chiarire le motivazioni, tenere sotto controllo le reazioni emotive e attrarre la sorte per lanciarsi, senza preoccupazione, verso la realizzazione dei fini ambiti. Novembre sarà adatto a stare in guardia da possibili avversari e non dare fiducia d’impulso ma valutando attentamente. In conclusione caro vergine il ciel quest’anno ti chiama ad affrontar ciò che ti è limitativo, scomodo e ti impedisce di progredire sia nella sfera privata che pubblica, cogliere le nuove possibilità per modificare l’itinerario vitale, gareggiar con sicurezza e raziocinio e inoltrarti a passo spedito in un futuro assai più consono all’indole, alle intrinseche capacità, ai desideri intimi, al prestigio sociale, economico e sentimentale, ma innanzi tutto vantaggioso allo sviluppo concreto del modo di essere in ogni ambito e sotto tutti i punti di vista. Eh, eh buone stelle buona vita!

11 acquar

Acquario: occhio, al motto “l’avventura è stimolante, la saggezza artista di vita” quel che il ciel quest’anno propina è senz’altro allettante, carico di energia e potenza indotta a rimodulare l’esistenza in filosofie di vita, dissimili dal recente passato, bensì maggiormente idonee alle insite caratteristiche, un tantino rivoluzionarie, del temperamento. In particolare coi suoi influssi cambierà passo all’attendismo e strutturerà le azioni quotidiane su tempi rapidi e metodi operativi più appropriati a captare e risolvere con prontezza i problemi reali. Ovviamente, tale metamorfosi, inizialmente procurerà irrequietudine che si rifletterà negativamente in ambito lavorativo e nella gestione finanziaria-amministrativa. Dopodiché, scatterà la sorte favorevole e progressivamente al nervosismo subentrerà un senso di equilibrio e entusiasmo fattivo rasserenante e il tutto volgerà a garantire, prima la soluzione delle problematiche vecchie, eppoi, con un consistente appoggio, ad aprire la strada alla realizzazione concreta dei progetti evolutivi personali in ogni sfera dell’esistenza. Al dunque, acquario, un anno vivace, con qualche incognita da affrontare e qualche resistenza intima da superare. Tuttavia nel complesso eccellente, ricco di risultati di successo professionale, di piena coscienza gestionale nei rapporti socio-relazionali, di energia per pianificare vantaggiose trattative per avanzamenti in carriera e accrescimento dei guadagni e di risvolto consolidare autonomia deliberativa e risorse monetarie. Ma anche da fine maggio in poi carico di premesse per recuperare originalità creativa e quella libertà di osare e andare oltre nel comunicare col prossimo, relazionarsi sentimentalmente, aprirsi alla leggerezza e all’avventura, regalarsi qualche momento di svago in compagnia, coltivare interessi innovativi per sfruttare i propri talenti. Eh, eh, buone stelle buona vita!

1 ariete-horz

Conclusa la carrellata delle deduzioni annuali per l’ognun sentier il sibillo pensier dalle stelle saluta e precisa che l’ordine non è significativo di privilegio e quanto espresso è solo orientativo e : la fortuna ama giocare e danzare e per attrarla bisogna ballare e rischiare. Per cui ognun si adegui. Può essere che talvolta c’è ma non la si incontra per distrazione o divergenze filosofiche. Tuttavia ognun ha in se potenza e doti appropriate per farne a meno.

Bye bye

Ocio, arriva messer otto!

ann 2024

Per la regola della crono legge dell’universo anche messer 7, 2023, volente o nolente cederà l’annual trono al suo susseguente. Cosicché, chi prima o chi dopo, in ogni parte del pianeta con botti e fracassi ai rintocchi del tempo darà il benvenuto a messer otto, 2024. Al che occio! Perché al solo guardallo l’è un tipetto che comunica d’esser piuttosto complesso nel suo interagir terrestre. Di fatto valutando la sua “mise” numerica 2+0+2+4 appare evidente che è tutta “stoffa” valoriale passivo-ricettiva. Vale a dire a bassa vibrazione dinamica autonoma e alta assimilazione di stimoli e fattori esterni. Per cui riflettente scarso spirito di creatività indipendente e alquanta sensibilità ricettiva a esortazioni di eventi fortuiti. Dopodiché osservando la cifra della somma teosofica( 2+0+2+4=8 ) chiaramente l’aspetto 8 riconferma tutte le proprietà motivazionali basiche ma al contempo il suo costrutto complessivo evidenzia un carisma magnetico, una predisposizione organizzativa energica e un carattere che abbonda di ambizione, forte carica realizzatrice, abilità a concentrare le energie alla ricerca di denaro e gratificazione materiale. Al che si può affermare che l’è proprio un messer anno ben equipaggiato di doti vantaggiose da elargire per cui è vitale avere occio da cogliere le circostanze positive che dispensa e profittarne. Detto ciò va da se che il quesito è: vabbè… bensì in concreto l’anno del suo regnar cosa potrà mutar nel panorama singolo o global? O: “ co’ sto messer 8 sarà in meglio o in peggio l’andar di ogni uman”? Beh, di sicuro il cambio di messer cambia le vibrazioni e in conseguenza gli influssi che irradia nel singolo e nel collettivo. In meglio o in peggio…è un dilemma scespiriano! Difficile asserire in toto se la sua influenza sarà a pro o contro. Tanto più che a volte può essere assai soggettivo cogliere la differenza nell’uno o nell’altro senso. Comunque a livello sintetico un regnante con caratteristiche 8 non può esimersi dal promuovere interessi monetari, impegnarsi al massimo nelle vicende materiali, rimarcare l’importanza ai massimi livelli della reputazione e posizione sociale. Per cui è messaggero di influssi fortunati, di obiettivi concreti, soprattutto di fervore emotivo per le questioni meramente vantaggiose al progresso finanziario nonché di controllo vigile delle risorse economiche.

Premesso ciò, quel che il pensier può esprimere di messer Otto, 2024, nel generale previsionale complessivo, che l’annata del suo regnar verte tutto sulla materia, intesa come traguardo di progresso e agiatezza terrena. Tant’è che i suoi dogmi sono danaro, potere, seduzione. Per cui sprigiona impulsi a concentrare desideri e sforzi, singoli e collettivi, a tutto ciò che porta benefici, vantaggi, successo, opulenza. Con le sue vibrazioni indirizza a cimentarsi in imprese di rilievo e intraprendere percorsi di maggiore appagamento economico, nonché di prestigio. Influenza atti e intenzioni ad allargare gli orizzonti di dominio, di comando, di capitali, di profitto. Offre abbondanti prospettive di conseguire traguardi autorevoli, accedere a posizioni professionali, di commercio, finanziarie, sociali prestigiose. All’uopo incrementa a relazionarsi con personaggi influenti o persone di ottima onorabilità pubblicamente riconosciuta. Agevola a sfruttare gli stimoli del contesto per elevarsi in carriera, ottimizzare le condizioni esistenti e i guadagni, accrescere il prestigio socio-economico, concentrare l’attenzione sul business e stabilizzare le situazioni precarie. Avvantaggia tutte le professioni, le questioni amministrative e qualsiasi genere di affari e contratti. Facilita le realizzazioni ambiziose e importanti. Asseconda il successo costante delle attività produttive. Aumenta l’abilità pratica, la capacità di guadagno e amplia le possibilità di crescita patrimoniali. Benefica qualunque operosità tenda all’arricchimento ma in particolar modo privilegia chi punta in alto o a risollevarsi da crisi economiche. Inoltre oratori, medici e medicina, psicologi, scritti e scrittori, editori. Esperti di marketing, consulenti di società, banche, risorse, trasporti marittimi. Industriali, capi di enti, politici impegnati in campo monetario e territoriale.

Pertanto con messer otto per aver successo e arricchire il portafoglio è fondamentale non circoscrivere il proprio raggio d’azione ma andare oltre, guardarsi attorno e attivarsi a recepire in qualunque circostanza la possibilità propizia, finanziaria, professionale, di commercio. Soprattutto l’occasione di incamerare introiti, osare e approdare ai traguardi ambiti. Insomma con messer otto è obbligo porre l’attenzione sul denaro, gli affari, l’attività, ogni tipo di guadagno, non porsi confini progettuali di acquisizione di benessere e agire con ottimismo e senso di responsabilità. Tuttavia senza bleffare, travalicare i limiti della correttezza. Perché? Perché ogni imprudenza fallosa di minimo può costare solo la stima tanto personale quanto collettiva se riferita a capi di governo, stati, dirigenti, ma di anche ben altro di più pericoloso se agisce di massima. Di fatto sotto la sua influenza non è raro per chi agisce in modo scorretto, smodato o ingiusto incappare in capovolgimenti di vita, di inversione di tendenza decisionali nei posti di comando. Come dire “chi troppo vuole nulla stringe” e… il ricco si può ritrovare povero, quanto un capo di governo spodestato. Quindi ocio !Anche perché, nel simbolismo numerologico il messer otto è quotato cifra di passaggio di influenza karmica, di elaborazione di esperienze attuali e passate debitorie da assolvere. In conseguenza ogni insolvenza o reiterazione può amplificare il debito karmico da pagare e condizionare negativamente le aspirazioni annuali.

Comunque, messer 8 nel suo insieme è generoso tutto l’anno con tutti e in ogni settore vitale, lavoro, soldi, amore, benessere fisico. Nei suoi giorni di dominio sui terrestri benefica qualunque impegno e operosità, ovviamente purché sottintenda i suoi principi fondamentali di accumulo e gratificazione materiale. Aprile, Giugno e Agosto sono mesi fondamentali a cui porre molta attenzione sia per evitare di esasperare le situazioni con le proprie mire, sia di perdere di vista le occasioni proficue che elargisce. Va anche detto che nel suo essere rivela motivazioni inconsce che inducono a subire gli avvenimenti, lentezza reattiva, diffidenza, suscettibilità e scarsa fiducia, mancanza di fantasia nel reagire ad eventi inconsueti, per cui talvolta istiga ad isolarsi, allontanare gli altri comanche ad alterare opinioni e avvenimenti, palesarsi tirchio, avido possessivamente esagerato.

A chi fa pro? A oratori, medici e medicina, psicologi, scritti e scrittori, editori. Esperti di marketing, consulenti di società, banche, risorse, trasporti marittimi. Industriali, capi di enti, politici impegnati in campo monetario e territoriale. In particolar modo privilegia chiunque punta al massimo.

A chi va contro? Autoritari e tiranni, avidi, dominatori smodati, corrotti, vendicativi, a chi ha mire esagerate di potere in senso lato, soldi, cose terre, persone, fannulloni, parassiti, strozzini.

Che pronostica?

Beh…Seppure qualche aspetto negativo prodotto dal regnar di messer 7 nei primi 3 mesi può perdurare e causare qualche sconcerto, di non allarmarsi, dacché poi messer otto agirà e tutto cambia, gli affari iniziano a prosperare e, forse sul finire dell’anno concede anche di cavarsi qualche capriccio, magari di sperperare qualche euro in beni voluttuari. Di fatto avverte che il 2024 è l’anno adatto, per migliorare le condizioni economiche, e di lavoro. Fare strada, avanzare di grado e assumere il potere che ne deriva. Organizzare il tempo. Sistemare il sospeso, latente o inconcluso nei mesi o anni precedenti. Consolidare la posizione in ambito lavorativa-socio-economica. Al proposito raccomanda di frequentare ambienti diversi dai propri, stringere amicizia e relazionarsi con soggetti influenti o perlomeno che possono appoggiare le iniziative e i progetti a cui si aspira, soprattutto in caso di necessità di apportare cambiamenti o risolvere problematiche di rivolgersi sempre ai vertici. Ovviamente annuncia che lascia poco spazio al relax, ai flirt, e tutto ciò che non porta profitti concreti. Tuttavia aumenta l’attrazione, il potere seduttivo, la fermezza nelle relazioni sentimentali, tanto per stabilizzarle quanto per interromperle allorquando percepisce scarsa lealtà o collaborazione. Data la sua indole di logica favorisce le unioni per interesse, per reputazione e per consociazione collaborativa. Assicura che premia chi si attiva per migliorare le proprie e altrui condizioni, ambisce ad essere un valido componente della comunità, si dimostra equilibrato nel dare e avere dell’esistenza. Però punisce chi spende male le proprie energie e risorse, esagera, abusa del suo potere, progetta di arricchirsi in fretta o fa tutto esclusivamente per soldi. Vale a dire con lui sul trono annuale fatalità o ricompensa son sempre in agguato, per cui ribadisco al piccolo e al grande ocio alle azioni e alle decisioni. In conclusione, l’anno di messer 8, 2024, è l’anno in cui recepire ogni indizio fortunoso in quanto è quello nel quale possono svilupparsi tutte le migliori prospettive economiche e fruttare notevoli possibilità di avanzamento nella scala socio-professionale. Inoltre portare alla luce e maturare tutto il lavoro svolto con fatica nei 7 anni precedenti e dirigere con perizia su strade nuove con svolte di successi persino impensabili. Al che si potrebbe definire un anno da vivere col massimo di intensità fisica e mentale.

Che dire in più su messer otto? Probabilmente che è poco spirituale, mistico o teorico e per niente diplomatico. Che universalmente è considerato il numero dell’equilibrio cosmico ed è la chiave per accedere ai segreti dell’infinito. Che incarna il benessere materiale a cui l’uomo tanto ambisce. O che induce gli individui ad incrementare l’ ambizione a raggiungere traguardi ai massimi livelli e che nell’incrementare la corsa al podio bramato c’è rischio che incrementa la frequenza di fatti e avvenimenti non proprio rassicuranti. Che nel suo anno sia nel panorama mondiale che in quello individuale ci saranno fluttuazioni e scelte difficili che richiederanno equilibrio nel valutare alternative e soluzioni decretando ai fini conclusivi successo o fallimento. Che nello scenario mondiale coi suoi input può scatenare nei capoccioni la cupidigia d’accaparramento da vederne delle belle. O che tra rischi e prove al suo sparire può consegnare ai mortali conclusioni straordinarie Oppure che l’avvenire di tutti dipende da una persona molto influente. Di certo v’è che, nel bene e nel male, è un anno in cui, denaro e potere sono i focus di ogni scenario terrestre. Quindi meglio accogliere la sua venuta col sorriso da ingraziarsi i suoi influssi benefici e magari metter nel forziere del destino un avvincente avventura.

Immagine 1

Nel puntualizzare che messer Otto incarna la quintessenza del benessere materiale a cui ogni umano tanto ambisce, auguro a tutti di passare in sua compagnia giorni piacevoli e proficui. Particolarmente che metta nella bisaccia di ognuno quello che desidera o con i suoi prosperi influssi realizzi ciò che gli è più conveniente nell’esistenza. Buonissimo 2024!

bydif 2 - Copia         Dalla galassia stellare di messer 8 una pioggia di auguri

di un  Buonissimo 2024!

qualche curiosità sul numero otto:
la sua forma è ottagonale
il colore il blu
nella cultura cinese è numero fortunato
è numero razionale
8 è simbolo dell’Infinito
l’8 appartiene al gruppo dei numeri primari
è il numero della rosa dei venti,
dei petali del loto,
esotericamente è considerato simbolo dell’equilibrio cosmico.
nel linguaggio dei nummeri significa la vittoria,il karma, il denaro inteso come energia propulsiva.
nell’umano l’8 incoraggia a prendere il controllo del destino
nella simbologia cristiana esprime un nuovo iniziodi creazione e la resurrezione
l’8 è il numero di Gesù Cristo
In greco, il nome di Gesù equivale a 888.
nel buddismo è le otto vie

nei tarocchi otto è la carta della giustizia

otto

….a presto le previsioni sibille

poesia del cuore:

2-2

Autunno

Non è adesso estate, e non ritornano

i giorni indifferenti del passato.

La primavera errata si è nascosta

nelle pieghe del tempo stropicciato.

È tutto quel che ho, un frutto solo,

al caldo dell’autunno maturato.

José Saramago

sole 2

Autunno!  Il nostro umile giardino per intero si spoglia,
le foglie gialle se ne volano via, sospese nel vento,
solo laggiù, lontano, si scorgono, sul fondo della valle,
appassire i gonfi grappoli rosso-fiamma del sorbo.
Il mio cuore è triste e lieto insieme,
senza parlare stringo e riscaldo le tue piccole mani,
ti guardo negli occhi, piango in silenzio,
e non so dirti davvero quanto t’ami

Aleksej Nikolaevič Tolstoj

Ogni stagione ha il suo richiamo che fa affiorare il fascino di un autore letterario che ti è entrato nel cuore.

bydif ………………………………Per la cronaca:

José de Sousa Saramago, -16 novembre 1922, Azinhaga, Portogallo-18 giugno 2010, Tías, Spagna-. Poeta, scrittore, giornalista, drammaturgo, critico letterario e traduttore portoghese di fama internazionale. . Contraddistinto da una forte sensibilità, con un’originale produzione narrativa in cui rielaborazione storica , immaginazione allegorica , ironia, compassione, mistica , realtà e finzione si mescolano in un linguaggio orientativamente poetico e consimile allo stile della narrazione orale che permette di afferrare una realtà elusiva. Fine intellettuale impegnato e fregiato del Premio Nobel per la letteratura nel 1998, con i suoi racconti dissacranti che impattano sulla coscienza dei mali della società, spesso ha fatto discutere. .Tra i suoi libri, tutti interessanti e gradevoli da leggere, mi piace memorare: Zattera di pietra , Storia dell’assedio di Lisbona, Vangelo secondo Gesù Cristo, a cui non mancarono aspre critiche, l’Uomo,Saggio della lucidità, Caino, Memoriale del convento, Cecità, Sua la frase: “ Se puoi vedere, guarda. Se puoi guardare, osserva”

Lev Nikolàevič Tolstòj, Jàsnaja Poljàna, 9 settembre 1828 – Astàpovo, 20 novembre 1910- . Scrittore, filosofo, educatore e attivista sociale dal fascino intramontabile e dalla personalità eccentrica e complessa la cui fama ha valicato qualunque confine e reso uno dei padri fondatori del romanzo russo. Di famiglia nobile appresso gli studi universitari intraprese la carriera militare ed è proprio da tale esperienza che nacque dopo i “Racconti di Sebastopoli” nel 1869 il suo capolavoro “Guerra e pace”. Si può dire che passando da “Anna Karenina”, il suo maggiore successo letterario a cui seguì una profonda crisi spirituale da cui scaturì “Il Regno di Dio è in voi”, sintesi intensa e punto di maggior divario dall’ortodossia religiosa formale,“La sonata a Kreutzer, “La morte di Ivan Il’ic”, Resurrezione, La potenza delle tenebre, Il cadavere vivente…Tolstòj ha lasciato un segno indelebile nella società e cultura russa e non solo . Di fatto tra studi monografici, adattamenti cinematografici, traduzioni in centinaia di lingue è uno degli autori classici più apprezzati e conosciuti al mondo. Sua la frase: “Tutti pensano a cambiare l’umanità, e nessuno pensa a cambiare sé stesso”

La mitica storia del principe etrusco e la ninfa del lago.

principe e agilla

La storia è legata a un lago della mia terra, la cui visione ti sorprende, incanta e riempe gli occhi di meraviglia. Da qualunque parti arrivi, quella distesa verdeazzurra che sbuca all’improvviso da dietro le verdi colline coperte da viti e olivi o frammezzo le chiome dei pini e degli alti cipressi ti da la sensazione di una apparizione fatata. In qualsiasi periodo, con quei suoi luccicori abbaglianti, perlacei riflessi danzanti, trasparenze cromatiche esclusive che si accavallano e si dileguano, ti strega l’occhio, seduce e traina l’anima in lussureggianti rive amene in cui distendersi e godere di brezze e profumi fluttuanti carichi di magico carisma. Ed è forse per queste sue caratteristiche ammalianti che tante narrazioni fiabesche son fiorite attorno a questo specchio di acqua. A cominciare proprio dal suo nome: Trasimeno. Una leggenda di amore tra un principe etrusco e una ninfa che varia da sponda a sponda. Da quella che guarda a est si narra che in tempi lontanissimi gli argini del lago fossero popolate dalle ninfe, cioè leggiadre creature divine di rara bellezza, prediligenti habitat boschivi nei pressi di sorgenti, fiumi, laghetti per lo più dedite a guazzare spensierate e gioiose tra le acque cristalline. Popolarmente erano considerate fanciulle misteriose, prive di gravami esistenziali dei comuni mortali, dalla bellezza rara, riservate ma di modus vivendi liberi tanto che a volte il biancore della nuda silhouette balzava agli occhi di chi riusciva a scorgerle, protettrici della natura e dell’acqua, apportatrici di fertilità alla terra, ispiratrici di delicati sentimenti umani, attrazione amorosa e per chi si bagnava nelle acque da loro frequentate dispensatrici di coronamento dei sogni di maternità e matrimonio, nonché magiche guarigioni da ogni male fisico e incorporeo. Per cui aggraziati esseri femminili dotate di poteri e virtù benigne all’ambiente e genere umano . Tra le ninfe che risiedevano nei pressi del lago, allora senza un nome preciso, ve ne era una bellissima che spiccava su tutte per grazia, leggiadria e incomparabile fascino da incantare  chiunque incrociasse il suo sguardo. Un giorno, mentre in tutta la sua avvenente bellezza se ne stava appartata sulla riva del lago a guardare il lento ondeggiare di quelle acque trasparenti, dai cromatismi cangianti, ad un tratto intravvide riflessa la sagoma di un aitante e magnifico cavaliere che in sella al suo bianco cavallo sembrava correre sfrenato sulle acque del lago. Incredula si stropicciò gli occhi, riguardò la superficie dell’acqua e in quel tremulo effetto ondeggiante il volto di un giovane bello e sorridente balzò veemente fin al suo cuore da istantaneamente innamorarsene. Si racconta essere il principe Trasimeno, rampollo di un re etrusco, capitato sulle sponde del lago nel suo ozioso vagare nelle terre del regno del padre. Il bel principe, ignaro di ciò, alla vista di quella limpida distesa verdeazzurra affascinato e accaldato dal suo galoppare sotto i raggi di un sole sfavillante, decise di fermarsi per rinfrescarsi in quello specchio d’acqua contornato da un verde lucente. Nel mentre si ritemprava guazzando in quelle limpide acque gli sembrò di scorgere tra il canneto una bellissima fanciulla. Incuriosito si diresse verso il punto dell’avvistamento della giovane donna. Avanzando tra le acque Il fato volle che incrociò lo sguardo della ninfa al che sentì come penetrarsi da un fulmine rovente da perdere l’equilibrio e andare sott’acqua. La ninfa, di nome Agilla, già perdutamente invaghita, accorse in suo aiuto e lo trasse a riva. Il principe ferito nell’orgoglio, ma con un tanto di fierezza del suo rango regale nell’espressione alla sua vista sbalordì dalla rara bellezza e grazia da rimanerne ammaliato e non volerne più distaccarsene. Meditò di conquistarla e diede l’ordine alla sua scorta di approntare un accampamento per sostare. La ninfa, già innamorata, capì che era l’occasione per sedurlo con il suo melodioso canto per cui rimase nei paraggi. Per due giorni si guardarono l’uno in silenzio l’altra melodiando, al terzo si avvicinarono per conversare, ma siccome l’attrazione già infiammava il voler di entrambi, neanche passò un minuto che tra i due irruppe una passione travolgente tanto che il principe Trasimeno mandò il suo scudiero a informare il padre che finalmente aveva trovato la fanciulla dei sogni e desiderava farne subito la sua sposa. Il re, informato della decisione dell’erede rimase perplesso. Da tempo desiderava che si accasasse ma, dacché, in tutte le fanciulle che gli aveva proposto, a suo parere degne d’ essere sua sposa, di solito aveva trovato una manchevolezza per scartarle e rimandare le nozze, si disse: “che mai avrà questa per averlo conquistato in un baleno”? Voglio proprio andare a vedere cos’ha di speciale” e partì con tutto il suo regale seguito. Giunto al lago, nel vederla accanto al figlio capì. Insieme erano talmente belli e radiosi di felicità che ne rimase stupefatto e acconsentì alle nozze. Fatto sta che in quattro e quattrotto la corte al suo seguito approntò tutti i preparativi degni di un erede al trono e Trasimeno e Agilla furono uniti dal re nel vincolo sponsale. Celebrate le nozze, la loro felicità di innamorati follemente l’uno dell’altro era indescrivibile tanto che la voce si propagò nel regno e contagiò tutti a rallegrarsene con canti, balli e tripudi inneggianti al loro principe che aveva trovato la sposa ideale, l’amore della sua vita. Il re, esultante di aver finalmente accasato l’erede, dopo aver fatto dono del lago e tutte  terre costeggianti  e lasciata al figlio la decisione di dove stabilirsi con la sua adorabile sposa, ripartì con tutto il seguito per la sua regale dimora. Trasimeno e Agilla al settimo cielo per aver subito coronato la loro passione decisero di rimanere almeno per un po nei luoghi dell’incontro fatidico. L’idillio dei due proseguiva a gonfie vele e per i sudditi delle vicinanze vederli abbracciati e raggianti passeggiare nei boschi, cavalcare sfrenati o bagnarsi e divertirsi sulle sponde del lago era un piacere. Ognuno però auspicava da quel connubio tra un mortale principe etrusco e una avvenente creatura semidivina, di loro memoria mai accaduto, di presto festeggiare l’ arrivo di un principino da appagare la curiosità che tanto animava le loro serate chiacchierecce. Passò del tempo, non si sa quanto. In una serata di luglio, Agilla sempre più incantevole, sotto un cielo stellato col volto radioso sussurrò a Trasimeno di essere in dolce attesa. Il principe, esultò di gioia, la circondò di tenerezze e inviò all’istante un messaggero a informare il re, suo padre, al che la lieta novella si sparse velocemente e tutti se ne rallegrarono. I più facoltosi inviarono immediatamente doni favolosi, i meno iniziarono a costruire tutto ciò che reputavano esser benaccetto dagli sposi per quell’arrivo speciale, le ninfe a darsi da fare a migliorare l’habitat da renderlo ancor più prospero, ameno e sano. Nel fermento dell’attesa, benché la calura non dava tregua e in tutto il reame si ansava, i giorni sembravano volare. I due felicissimi sposi, colmati da ogni attenzione dalle ninfe e dai fedeli servitori del principe, passavan le giornate di canicola coccolandosi all’ombra di pini, querce e olivi, tra il canneto del lago, a riva spruzzandosi le fresche acque e ogni tanto appaiati nuotando, per lo più senza mai allontanarsi dalla costa per timore di compromettere la lieta attesa. Un pomeriggio mentre se ne stavan seduti e trasognanti con i piedi a mollo in quelle limpide acque, Trasimeno assorbì un tale benessere di refrigerio che lo eccitava a tuffarsi per ancor più goderne l’effetto benefico in una lunga nuotata. Tuttavia, pensando alla sua dolce sposa per un po resistette all’impulso, bensì la magia attrattiva di quel limpido specchio d’acqua invase la sua volontà e ad un certo punto abbracciò e baciò Agilla, sussurrò di amarla tanto tanto e si tuffò in quel placido acqueo verdeazzurro. Con l’irruenza della sua gagliardia regale nuotò e nuotò a tutta forza arrivando al centro del lago. Come fu come non fu lì il bellissimo principe sparì alla vista di Agilla che lo seguiva con l’occhio. Li per li pensò che volesse farle uno scherzo e nuotava sott’acqua. Ma il tempo passava Trasimeno non riaffiorava, l’’ansia saliva, la bellissima moglie-ninfa comprese che qualcosa non andava e all’istante si gettò per andare a soccorrer l’amato. Nuotò e nuotò, si tuffò e rituffò, cercò e cercò, in quell’acqueo trasparente il suo sublime principe non trovò. Per giorni e giorni, per notti e notti continuò a cercare, a invocare “Trasimeno, Trasimeno, Trasimeno”. Esplorò in lungo e in largo senza sosta il lago. Si appellò, fino allo sfinimento, alle potenze divine tutelari delle acque di restituirgli l’adorato marito finché la vana faticosa ricerca esaurì le sue energie e anch’ella sparì. Con immenso struggimento del re degli abitanti e delle ninfe l’idillio finì. Non la storia. Si riporta che i dimoranti di quei luoghi nel fruscio degli alberi che costeggiavano gli argini e delle canne che ne delineavano i confini iniziarono a percepire il lamento straziato di Agilla; nell’incresparsi improvviso delle acque i movimenti angosciosi della sua vana ricerca dello sposo; nel brillio delle onde i lucciconi delle lacrime e nel silenzio della notte la sua voce ripetere continuamente Trasimeno, Trasimeno. Siccome lo scandire il nome del principe, bello e innamorato inghiottito dalle acque, tutti lo distinguevano chiaramente, pian piano fece spander la convinzione  che era un segno degli dei, quel lago  doveva mantenere viva la storia e l’immagine del principe. Poichè  il lago in cui era sparito era proprietà del principe,  venne da se farne sua memoria. Fu così che quel magnifico specchio d’acqua umbro, fin allora senza un nome preciso,  venne tramandato al tempo come il lago del Trasimeno.  L’epilogo dell’amore tra il principe etrusco e della bellissima ninfa come era prevedibile  diffuse varie narrazioni. Certa narrazione riporta che il principe non era etrusco, si chiamava si  Trasimeno  ma era figlio del re Tirreno. Altra  un destino di coppia completamente diverso.  Alcuna sostiene che il principe Trasimeno da aitante guerriero riuscì a salvarsi dalla furia delle acque, mai più lasciò sola la sposa e alla nascita dell’erede si trasferì nellentroterra umbro e li vive e continua la sua stirpe.  Altra che fu rapito da un semidio invaghito di Agilla, fatto schiavo riuscì a liberarsi e tornare a casa ma giunto lo informarono che Agilla dopo aver dato alla luce un meraviglioso principino era svanita. Annichilito inveì contro tutti gli dei e per settimane ne mangiò ne dormì, poi  con l’aiuto delle ninfe superò lo choc, si dedicò al figlio che diventò un valoroso guerriero etrusco e a sua volta sposò una ninfa. altra ancora che la coppia sparita nelle acque, fu salvata dagli dei ma diventò invisibile  e ancor oggi vive vicino al lago  e in certe notti estive di luna splendente alcuni li vedono camminare  sulla riva  abbracciati e felici. Se li vede una coppia è benaugurante al futuro, se un solitario alla prossima luna incontrerà l’anima gemella.Tra le tante, varianti della mitica leggenda, una narra  che al centro di quello specchio d’acqua di origine misteriosa v’è una cavità segreta che ha  un potere di attrazione che spinge chiunque vi capita sopra a inabissarsi senza alcuna possibilità di riemergere. C’è da dire che tale ipotesi fiabesca  resiste al tempo tanto che nella tradizione nel bagnarsi in quelle acque ancor oggi si raccomanda prudenza, mai spingersi oltre i limiti dei paletti o in gommone, pattino o barca mai sostare al centro del lago. In relazione  va anche detto  che chi abita nei paesi prospicienti le sponde considera il lago infido e traditore, più la superficie si manifesta quieta più è pericolosa, invoglia a scartare la cautela per poi all’improvviso scatenarsi in un moto ondoso da trascinarti giù o ribaltarti e mai più farti riaffiorare. Tant’è che i pescatori prima di uscire in barca son soliti scrutarlo attentamente. Affermano che solo chi lo conosce bene riesce ad intercettare i segnali allarmanti che se vai  ti fregano.  Una convinzione che ho potuto costatare in vari episodi che è più di una popolar tradizione verbale. Diverse volte, in momenti di relax, con amici o parenti, a riva di una delle spiaggette del lago liscio come l’olio, da specchiare l’azzurro del cielo e tutta la vegetazione intorno senza il benché minimo tremolio, in pochi attimi abbiam visto la superficie del lago cambiar colore, sollevarsi, rimescolarsi in un moto ondoso violento e tra le sue acque sparire anche esperti e gagliardi giovani nuotatori, o gommoni al largo con coppie e amici, specie di forestieri, alzarsi, frullare e rovesciarsi i cui corpi poi cercati e ricercati mai recuperati. Solo in una circostanza e si gridò al miracolo. Il giorno dell’Assunta, una famiglia che stazionava nel campeggio vicino, attratta da quello specchio calmo e augurante a passare una giornata di acqua e sole tranquilla, uscita in canotto fu travolta dai flutti improvvisi e scomparve alla vista. Considerati i casi precedenti, tutti immaginarono il peggio, ma dopo tre giorni fu ritrovata tra le canne del lato opposto. Dopo esser stata soccorsa dai medici per qualche escoriazione, e rifocillata da acqua e cibo, assaltata di domande da giornalisti e curiosi non riuscì a spiegare il come si era salvata. Uno dei figli però disse che aveva visto una mano afferrare il canotto e depositarli nel canneto. Tutti l’archiviarono pensando a una fola fantastica del ragazzino. Mah…??? Ma fatto sta che la loro avventura finita bene suscitò una serie di deduzioni, tutte geniali, nessuna dimostrabile. Dopo mesi fu definita un mistero.

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Come sia nata la leggenda dell’amore tra il principe e la ninfa non si sa, di certo nella storia c’è il lago Trasimeno che per la amenità che ispira il luogo e la bellezza cromatica cattura l’attenzione di chiunque vi capita.

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per la cronacail lago Trasimeno è situato a nord-ovest dell’Umbria, nella parte al confine con la Val d’Orcia della provincia di Perugia.

È noto per la peculiarità di essere tettonico, vale a dire plasmato dal riempimento di una cavità della crosta terrestre; come lago più esteso di tutta l’Italia centrale, nonché per una famosa battaglia tra le legioni del cartaginese Annibale e quelle del console romano.

Il nome trasimeno secondo gli storici deriva dal nome della montagna a nord del lago, in tempi lontani definita – oltre il monte imeno- per cui nella realtà le origini del nome nulla hanno a vedere con la leggenda del principe e la ninfa.

Il lago, prima di essere identificato in modo univoco come lago Trasimeno, ha subito una serie di nomi, Clitonio, Agillino, Umbrio, Plestina , Lago di Perugia, acqueo dolce…

A volte è definito il lago del verde cuore d’Italia.

Ospita tre isole: Polvese, Maggiore, l’unica con abitanti , Minore.

É ricco di pesci d’acqua dolce, carpe , tinche lucci, persici reali, anguille.

Le colline che l’attorniano sono l’anfiteatro della produzione vinicola e dell’olio extraveergine.

Dal 1996 ogni anno a luglio grazie al festival trasimeno blues attira da tutto il mondo turisti appassionati di musica blues.

 

Poesia dal mondo: Segno e destino

urlo

Hai parlato abbastanza e non sei contento
Non ti piace mostrare le tue viscere segrete
E invece ci caschi di nuovo
Potresti e ripeti il motivo che ti irrita

Parli ti fai notare ti laceri la carne
E consenti l’accesso a occhi estranei
Vuoi spezzare le corde che ti legano agli altri
E le riannodi
Catturi l’aria la fai tua e la regali
Conquisti orizzonti e li distribuisci
Fai luce nell’ombra e la offri
Come un pacchetto di solitudini pentite della propria forza
Che funerale è questo in cui ti seppellisci
Nei cuori stranieri?

Ti esalti e ti plachi
Ti plachi e diventi freccia nel cuore
Più cieco di qualsiasi tempesta
Parli e protesti
E di nuovo parli e protesti
Diventi albero e offri le tue foglie ai venti
Diventi pietra e offri la tua durezza ai fiumi
Diventi mondo e ti dissolvi nel mondo
Oh volontà contraria ad ogni istante
Beneficio della terra e grandi freddi e grandi caldi
Ogni chicco maledizione! reca segni futuri
Un destino d’onda che deve dare il suo rumore
E morire dolcemente
Hai molto parlato e sei triste
Vorresti un paese di sogno
Dove le lune nascono dalla terra
Dove gli alberi hanno luce propria
E ti salutano con voce così affettuosa che la tua schiena trema
Dove l’aquila ti manda segnali
E le montagne ti chiamano a gran voce
E poi vorresti confonderti nel tutto
E distenderti in un riposo di uccelli estatici
In un bel paese d’oblio
Fra i rami senza vento e senza memoria
Dimentico di tutto e che tutto ti dimentichi

Vicente Huidobro

Ogni volta che leggo questa poesia, così carica di richiamo a un mondo immaginario a misura del proprio desiderio e sentimento ma irrealizzabile, in parte per il destino e in parte dal proprio modo di essere e reagire, mi sovviene alla mente che rispecchia la gran parte del vivere reale degli esseri umani.

bydif

per la cronaca :
Vicente Huidobro è poeta cileno tra i più rilevanti della poesia ispanoamericana del secolo XX. Nato nel 1893 da famiglia ricca e aristocratica ebbe la fortuna di viaggiare molto, conoscere varie culture, entrare in contatto con le avanguardie e stringere amicizia con artisti come Picasso e Gris. Autore di numerose opere poetico-letterarie ha attratto l’ attenzione di giovani e studiosi. è considerato il padre del creazionismo

Quel giorno, a Gerusalemme , passo dopo passo sulla Sulla Via Dolorosa.

...18 gesù crocefis

Quel giorno, a Gerusalemme, non ricordo il giorno della settimana, forse era mercoledì, o venerdì, pellegrina tra pellegrini, percorrendo da mattina a sera strade e stradine, in cerca di comprensione, certezze ed anche emozioni, convinzione, rivelazione, attendibilità storica, scoperta degli enigmi della fede, in verità esalati dalla terra e percepiti ad ogni passo, son giunta in quel groviglio di vicoli della città vecchia, in cui si snoda la via Dolorosa. La via del “cammino di Cristo con la sua croce”. Il quartiere musulmano che tra botteghe strapiene di ogni sorta di spezie, motorini che ti sfiorano, venditori che ti assalgono, giovani che sulla ripida scalinata si scaracollano giù, carretti che arrancano, bambini che scherzano, donne paludate in lunghi abiti, uomini in fogge stravaganti, canti, grida, richiami del muezzin, vocio di gente di ogni colore, lingua, luogo della terra, rosari e orazioni riporta la mente, il cuore, la curiosità di ogni pellegrino alla narrazione degli avvenimenti tragici di Gesù. Percorrendola, pur tra un miscuglio indescrivibile di volti, distrazioni a gogò, mercanteggi, odori prorompenti che all’improvviso si infilano nelle narici o ti sollucherano lo stomaco, via vai di persone,di vita quotidiana movimentata, beh, non so come non so il perché ma ad ogni passo ti cambia la percezione di quel guazzabuglio. Passo dopo passo, una specie di atmosfera quieta, armoniosa t’avvolge, isola dal contesto, fa prendere coscienza dell’importanza del luogo, percepire la storia, cogliere tangibilmente il patimento di Cristo. In un certo qual modo trasporta oltre il tempo, a rivivere in tutta la sua crudezza la circostanza tragica di un condannato a morte dall’umana imbecillità. Percepire con forza l’insondabile mistero del Divino, del Suo cammino verso la morte per amore proprio di quell’umana stoltezza che un giorno lo Osanna e quello dopo con brutale cinismo lo condanna e Crocifigge. Quel giorno, non so se del primo viaggio o dell’altro, inoltrandomi, assieme a una folla pellegrina e no, su quella via Dolorosa ho vissuto emozioni indescrivibili. Passo dopo passo m’è sembrato di camminare al fianco di Cristo, avvertire, in quel tragitto, tutto il patimento del dono della Sua  vita per amore. Passo dopo passo ogni sosta vivficava ogni momento dolente  di quell’ultimo percorso di Gesù.  Era come si aprisse un sipario che ti svelava un pezzettino di storia sacra, del figlio di Dio sceso in terra per offrirsi in olocausto e al contempo ne eri parte. Partecipavi e ti nutrivi l’anima di straordinario. respiravi e ti avvvolgevi cuore e cervello di una intensità di sentimenti che mai avevi provato. Guardavi e gli occhi registravano una singolarità di immagini sconosciute che ti ribaltavano ogni supposizione, ogni concetto che ti eri costruito sulla storia degli ultimi respiri di Cristo, forse per tradizione, forse per opinione, forse per superficialità della fede.  Fatto sta che passo dopo passo, quel giorno, nella tappa dell’orto degli ulivi, nell’ora che umilmente Gesù si rimetteva alla volontà del Padre ho aspirato il suo mistero umano e tutto il mondo m’è parso morire in quella pietra ancor rossa di sangue e di sudore. Passo dopo passo, su quel lembo di terra verde e silenziosa, tra i secolari ulivi una ventata mi ha trasmesso l’ amarezza del vile tradimento per pochi denari. Avrei voluto fuggire per il disagio di tanta meschinità. Passo dopo passo, scena dopo scena, quel giorno ho percepito una immensa sofferenza per la stoltezza, l’avidità, la superbia umana che con freddo cinismo ingiustamente accusava,  condannava un “uomo” al supplizio e godeva del Suo strazio. Mi ha fatto provare sconcerto e vergogna. Avrei voluto rintanarmi nel buio androne di quella via, non proseguire quel cammino. Ma sarei stata una vigliacca, così interiormente scossa  ho proseguito.   Passo dopo passo, ad un certo momento in quel marasma di respiri e orazioni, un suono triste che somigliava a un lungo lamento o a un pianto sconsolato, ha sommerso i presenti, gli ha fatto volgere il capo per comprendere da che parte o da chi provenisse. Nessuno capì. Ma in quella nenia triste  ho avvertito una fiammata di calore, di forza carismatica invisibile che ti attrae, fascina e sconvolge.  Con una fitta al cuore, s’è aperto un varco nel mio pensiero, è volato oltre il tempo, ai piedi di una madre che guardava suo Figlio coronato di spine, grondare di sangue, cadere più volte sotto il peso di una pesante croce per offrire una chance di salvezza all’umanità intera. Passo dopo passo, in quel giorno pellegrino, nell’attimo che ho visualizzato quel Figlio che veniva inchiodato a quella croce, pianto   nel silenzio da Sua Madre mentre certi altri guardavano con indifferenza, quasi compiaciuti, ho percepito uno disorientamento spirituale che mi soffocava il respiro. Il mio pensiero, è andato  oltre la marea di pellegrini, oltre il vocio dei figli di questa terra santa, oltre ogni limite,  all’istante che la croce si alzava da terra e Cristo, nudo, solo e trafitto, piegava il capo e perdonava, agonizzava e assolveva, mostrava la sua fragilità umana.  Di fronte a ciò mi son sentita piccola piccola, indegna di quel martirio ma anche tanto, tanto irata e avvilita dalla crudeltà dei miei simili. Passo dopo passo, quel giorno, sosta dopo sosta, scena dopo scena, orazione dopo orazione,  quel giorno in cima alla via Dolorosa ho percepito un profumo  di incommensurabile dolcezza. Sapeva di  eterno e tra il sol che mi feriva l’occhio intravisto lo splendore del volto Divino.  Mi son sentita avvolgere da una luce, cospargere da cima a piè da  un immenso amore che mi ha empito l’animo di gioia e speranza. Soprattutto di certezza che la nostra vita non finisce davanti a una pietra. Va oltre.

...18 gesù inchiodato in croce

Passo dopo passo, quel giorno a Gerusalemme, su quella via del “cammino di Cristo con la sua croce” ho vissuto un esperienza che si è scolpita nel mio essere. Tutti almeno una volta dovrebbero passare di lì. Se non cambia la vita, di sicuro ogni passo su quella terra, su quei luoghi, fa riflettere.

resurgi

Nella luce di Cristo, Risorto auguro a tutti una Santa Pasqua serena, anzitutto di Rinascita.

Bydif

per la cronaca:
la Via Dolorosa è una strada a gradoni, per lo più in salita, all’interno delle mura della città Vecchia di Gerusalemme che parte dalla Chiesa della Flagellazione, più o meno il luogo in cui Gesù fu giudicato e condannato a morte da Ponzio Pilato e in poco meno di un chilometro giunge alla Basilica del Santo Sepolcro, che più o meno corrisponde al  Golgota, il luogo nel quale Gesù fu crocifisso, deposto e sepolto. Dunque la via Dolorosa corrisponde all’amaro tragitto di Gesù e la sua pesante croce  per giungere al punto in cui verrà inchiodato, trafitto, lasciato morire. Di fatto è la via che percorrendola rimembra tutte le fasi salienti delle ore finali della vita di Gesù Cristo sulla Terra. Nello Specifico, una parte della narrazione della Sua via Crucis messa a fuoco in 14 momenti, però, gli ultimi 5 sono all’interno della Basilica del Santo Sepolcro. Tali momenti cruciali, comunemente definiti stazioni, in quanto i pellegrini sostano per  considerare l’avvenimento e pregare sono;1, condanna a morte di Gesù; 2, Gesù è caricato della Croce; 3, cade la prima volta; 4, incontra la Madre; 5, è aiutato dal Cireneo; 6, è asciugato dalla Veronica; 7, cade la seconda volta8, consola le pie donne; 9, cade la terza volta; 10, è spogliato; 11, è crocifisso; 12, muore; 13, è deposto dalla croce; 14, è sepolto.

A prescindere dal credo tutti i turisti in visita a Gerusalemme prima o poi transitano in questa via che a distanza di anni la narrazione che sviluppa in quel marasma del souk continua ad essere radice di convinzione mistica.

Attualmente, si può dire che per opera dei francescani che tra l’altro conservano il privilegio dei “quadri” rappresentativi per lo più di terrecotta, delle 14 “stazioni, la via dolorosa o via crucis si può percorrere in qualunque luogo vi sia un edificio di culto.
….
Curiosità sulla via Crucis
c’è un detto popolare che recita “anche lui o lei ha fatto la sua via crucis! Cioè ha subito una serie di sfighe che gli han causato patimenti e sofferenze.
In un altro senso, ” gli è costato una via Crucis! Cioè, lui o lei per ottenere quel posto, quel documento, quel diritto, è stato costretto a rivolgersi a così tanti e a girare in lungo e in largo   da contorcersi dal dolore.

La garrula fanciulla

... garrula

La garrula fanciulla a festa vestita per colline andava, tra querce felci e tigli cercava magici olivi per adornarsi la testa e incoronarsi regina de na accasinata massa de paesani. Ne scovò uno fantastico. Oh! che fortuna garrulò, con questo adorna rivali non avrò tutti i villani impazzirò. Ridendo e saltellando scese in piazza per farsi ammirar tanta bellezza. Molti incantò altri disorientò.

Convinta d’esser irresistibile la garrula fanciulla non si perse d’animo, studiò, se acconsigliò, col su olivello su e giù andò e pensò: son troppo bella prima o poi ce la farò! Gira qua, gira la, incontrò na specie de sardina, le parve assai carina e ne fece una spillina. Gira qua, gira la, col suo bel ramoscello in testa se sbracciava a sorrisà a chiunque incontrava. Su e giù per la piazza, s’adocchiò un capitano che le parve adattino a favorire le su mire da regina. Le fece un sorrisone e quello se la prese per adornà la su vetrina. Se disse: beh, nun è quel che aspiro ma va ben, e per non assembralle troppo snob o aviduccia de potere se fece modestina e  mentre se  accomodava in una piccola poltroncina in su  la su vetrina  se lo guardò coi suoi occhioni timidina. Per un po’ se sorrise e se fece ammirar da chi di la passava. Però, nell’intanto che quello se parlava e zitta zitta se faceva rimirar da chi passava, se pensava: prima o poi quel grassoccio capitano lo sbaraglio dal su piedistallo. Passò qualche mese a fa la statuina, poi venne a sapè da un belloccio che se voleva apparì al su occhio uno che a ella ce teneva, che un capitano se addoveva andà in pensione e se addoveva fa la su sostituzione. Woow, se disse garrula la fanciulla, è la mi occasione a famme acclamà regina! Lesta lesta se lasciò la poltroncina e garrula garrula col su bel ramoscello in testa se prese a girà per piazze e città per fasse ammirà la su loquacità de nobil signorina acconcia de sapere e de appeal a fasse ben volere da conquistasse il podio de regina. Gira qua, gira la, ridi qua sguazza la, se incontò un capitano famosello avverso a quello che avvoleva surclassà. Le roteò gli occhioni, le svolazzò come una libellula, lo riempì de sorrisoni e se guadagnò li su favori. Arzilla de avello acconquistato, se rimise a girà. Gira qua, gira la, parla qui riparla li, incontrò un conticello un pochetto presuntuosello oh, che bello che bello, esclamò, me pare assai abile e utilino a invoglià il su populino a zappà il mi giardino! Le scosse la su bella chioma, lo guardò coi suoi occhioni da timidina che quello se pensò de daie na manina. Accontentissima de la conquista,  garrula se rimise a girà. Gira qua, gira la, bercia qua, chiacchiera la convinse altri capitani a faie da cavalieri per guidalla sui sentieri e gabbà gli stallieri da broccà il cavallo de lo grassoccio avversario. Come fosse, come sta, garrulando garrulando scortata in su le piazze de paesi da le su conquiste, la fanciulla garruletta  al populino apparì di su piacere a soddisfallo alla bisogna de assilli giornalieri che se attrezzò a inghirlandaia de beltà e virtù da sparpaglià la chiacchiera che era er meglio che se se poteva trovà per finalmente cambià e fa cessà il vocià de qua e la che nun poteva più sopportà. Fatto sta che un bel di la garrula fanciulla san vide riconosce da tutti i villani del su e altrui paesello  esse tanto divina e opportuna a diventà lor regina. Al sapello, uhuh, nun sto addì la gioia de ella, te pareva na campana che batacciava a festa da richiamà la tempesta. Sfregolando de orgoglio, per appari al meglio, se corse ad acconciasse col su ramoscello de olivello,  poi con le chiome al vento e l’agghido  da non figurà sofistico al populino a gran sorrisoni andò nel piazzatoio de regno. Uh, che ammeraviglia addivenne il su arrivo. Iera tanto l’entusiasmo de avè la garrula fanciulla regina da sembrà che fosse scesa en terra  la maliarda de galassie a sparge de olezzi da fa arrisorge li morituri e rinsavì i capezzi.  Insomma, tra evviva de contento, esulti de glorie, elogi de quanto era intelligente, bella, e sopraffina a biascicà le parolette de sapè arruinì tutti a pensalla uguale, la garrula fanciulla se coronò er sogno de esse regina de tutti li villani. Assisa en pompa magna dal populino sul tronetto, subito se mise a squaqquerà de fa qui e de fa la. Se accircondò de paggi, staffieri e damine. Se chiamò na specie de  sardine a teneie lontano col loro profumino chi avvolesse blandirla per appoi faie no sgarbo sgraditino da rimandalla a fa la belloccia in su la vetrina. Se rabboni li vecchi marpioni, se tranquillizzò li volponi, se mise il grassoccio capitano in la poltroncina a faie da vetrina de modo che nun potesse ne dì ne fa nessuna cosina a su sfavore. Se accantonò tutti li cavalieri che l’avvevano su e giu infiorettata da fallì senti de miserelli citrulli boni solo a comparì per la su gloria per poi dovè sparì alla su comanda che ie facevan ombra.  Se mise in cantina  i musoni, li iellatori, i tiepidini  alla su incoronazione dacchè se tifan de vedè sul tronetto il capitano un po grassottello ma dall’occhietto strizzarello. Se zittì li vecchi capitani ciaciatori e li stralunati che se astavano ampietriti da la su impreveddibbile acclamazione a guardalla da li balconi. Per assecondà la su garrula stretegia de apparì na verace fanciulla populina se  accircondò de villanelli pronti a servilla in ogni sua agricola bisogna. infine, per sollazzà la su mania de arrimanè la  prima della fila se assoldò qualche innocuo pavoncello che bel bello  svolazzasse in su le piazze da incantà li accasinatori  del su regno. 

Ma la storia non finisce qui. La garrula fanciulla da incoronata ….

... garrula

bydif   continua …..

Non aspettare domani

Imma 7

Non aspettare domani

Per dire una parola gentile

Domani potresti non trovarla

Saresti costretto a cercarla

Nel mezzo d’una notte nera

Annichilito da una scena

Al canto triste d’una sirena

Non rimandare a domani

Uno slancio del cuore

Lascia che il gesto vada

Dove il cuore vola

Non piangere domani

Le persone che ami

Domani

Potresti non vedere

Nascere il sole

Di chi

Ragionando aspettava

Un gesto che scaldava

Non essere egoista

Ripiegato in un cantuccio

Esci vai in mezzo ai lupi

Lasciati sbranare piuttosto che

L ’indomani dover dire

Perché

Non sono andato immediato

A scostare

Dalla mente e dalla mano

il gesto insano?

Uno squillo di telefono bastava

A romper la monotonia

Farlo restar ancor in questa via

Almeno lasciarlo andare

Senza forzare la mano al pianto

Per un silenzio affranto

Non rimandare a domani

Un segno di conforto

Potresti dire perché l’hai fatto

C’ero io lungo la tua via

Domani

O.. forse dopo

Ti avrei soccorso

Scaldato la noia maledetta

Di bimbo vecchio abbandonato

In cerca di parola di carezza

Singhiozzi …

Frughi nella voce la risposta

 Oltre la finestra al gelo resta.

E. R.

A volte si rimanda, si rimanda, un gesto, una parola, un semplice squillo di calore umano, pensando di aver tanto tempo, o oggi o domani non fa differenza. A volte la differenza la fa, eccome se la fa. L’ addolorarsi dopo è arido .

Bydif