Picconata inusa

picconate

 

Che la vita è strana e piena di sorprese  più o meno tutti sanno che è usa ma che le spacconate grilline si potevano trasformare in picconate piddine quasi nessuno. Proprio vero che non si finisce mai di imparare! Oh … però…mi sorge un piccolo dubbio….ma noooooo….la picconata inusa è solo europeapolitica…Spero. Sennò…

by dif

 

 

A Maria Di Fatima

Un viaggio, lungo o corto che sia, mi lascia sempre in memoria un associazione a qualcosa che ha colpito i miei sensi come  un profumo, un volto e…. da renderlo unico, tuttavia c’è un tipo di  viaggio  che per emozioni, sensazioni, coinvolgimento e .. supera tutti gli altri. E’ il viaggio pellegrino.  Mi diventa  un momento di vita che, volente o nolente, si radica in  modo profondo in ogni fibra e mi si ripresenta negli attimi più impensabili come se non fosse un ricordo passato  ma un presente che vivo. Talvolta mi inonda gli occhi di immagini, le orecchie di suoni, il naso di odori in modo così straordinario che mi par di essere in un tempo sospeso in cui tutto è fermo in modo che posso recepire anche il più microscopico dettaglio di luoghi, persone, vissuto. Anche oggi, senza un apparente perché sono rivolata in mezzo alla devota folla di Fatima. Le sensazioni sono forti. Non sono passati 12 anni. La piccola immagine di Maria in una scia di profumi indescrivibili passa silenziosa nella grande piazza, io la vedo così:

Sei luminosa Maria 

Avvolta nel candore Divino

Avanzi leggiadra

Come goccia di rugiada

Rotolata da brezza mattutina

A ristoro di gente pellegrina

Semini odor di ginestra

Stirpata da mano maldestra

Intento d’ornamento doviziale

A piedi di Regina ancestrale 

Sei radiosa Maria 

Fasciata da luma ancellare

Sfili su trabiccolo cruciale

Remato da ressa fedele

Osannante la novella

Del passaggio d’una Stella

A stagnanti anime pigre 

Sei maestosa Maria 

La corona gemmata

Ti rende fulgida Sposa

Sfavilla bagliori intermittenti

Su aggreghi spirtali

In cerca di lenimenti morali

A memoria di apparizione

Ciancano arsi da fumi acri

Orando a tutto fiato

Salva ogni animo malato 

Sei tenera Maria

Lo sguardo misterioso

Tremula a baglior venerale

su fronti ricciose votive

A tuo cuore immacolato

Umani testimoni d’onore

Di tuo offerto splendore

Giunti d’ogni dove

A implorar condono de lor falli 

Sei dolce Maria 

Avvolta di grazia ispirata

Con gioiosa comunanza

Sorridi a coacervi festosi

file rumorose di fardelli

Biascicanti desideri d’induzioni

A memoria di apparizione

Su antico suolo lusitano 

Sei generosa Maria

Avvolta nel manto virginale

Dell’eterna mitezza trascente

Porti speranza mutante

Ogni oppressione esiziale

processione

 by dif

 

Festa lavoro: si o no?

ieri

Oggi 1 Maggio è la festa del lavoro. Ma ha ancora senso festeggiare? Forse si forse no. Forse si per sperare che chi un lavoro ce l’ha esso non si squagli come neve al sole e chi l’ha perso lo ritrovi prima che la disperazione lo spinga giù giù da un qualsiasi palazzone. Forse si per sperare che chi il lavoro ce l’ha a corrente alternata ne trovi uno a flusso continuo e perchì non ce l’ha mai avuto l’ectoplasma si materializzi. Forse si per non cedere il passo al pessimismo e alla rassegnazione val la pena festeggiare. Forse no se è un raduno d’ipocrisie piazzaiole, una bombarda parliereccia di vane illusioni. Forse no se non ti da un minimo di autosufficienza, dignità, libertà e l’ articolo 4 della Costituzione è disatteso. Forse no se le politiche economiche creano più disoccupati che occupati. Forse no se il lavoro è una casualità, un allucinatorio miraggio, una lotteria. Forse.. no… se ogni giorno per mangiare il lavoro te lo devi inventare è anacronistico festeggiare.

oggi

A parte le considerazioni auguro a tutti un  festeggiamento in letizia e un mese di Maggio splendido. Soprattutto auguro di avere sempre un lavoro. Se poi è adeguato alle competenze, capacità, aspettative e idealità è ancor meglio ma più di tutto che  permetta di vivere, soli o in compagnia, con dignità.

dif