70 anni di LIBERTÀ’

25 aprile

Fiumi di parole sono state dette, scritte, rievocate, da noti e meno noti, pro e contro la resistenza, in questi 70 anni, perciò non starò ad aggiungerne altre. Ciò che invece mi sembra opportuno e doveroso è avere MEMORIA. Quella MEMORIA che con tanto amore mi è stata inculcata e con tanta accuratezza morale tramandata, per evitare che figli, nipoti e pronipoti commettano gli stessi errori di padri, nonni, trisavoli. Oggi, in cui tutto va veloce, tutto si consuma e tutto si disperde in una frazione di secondo, tutto è globalizzato e tutto è socialsovraesposto, la MEMORIA può sembrare superflua ma non è così. No, non lo è e non può esserlo se MEMORIA È LIBERTÀ. Perché la memoria-libertà è un bene che non piove dal cielo, non è un self  e non si acquista con un clic sul PC. La libertà è come una nuvola bianca, come il vento, come il mare, come una melodia, come un sorriso, come l’amore, come il respiro, come il pensiero, come la poesia, come la perfezione, come la luce, come un fiore profumato sbocciato su una pietra che trovi, ammiri, annusi, vivi la sua bellezza se cammini veloce e non perdi mai di vista il sentiero maestro. Se lo perdi ti perdi e in un baleno potresti perdere la vita. Avere MEMORIA è importante nella vita di tutti i giorni, non se ne può fare a meno, se si perde, si perde l’autonomia, l’indipendenza, la libertà di scegliere e di agire, si è in balia degli altri, per questo si cerca di conservarla e preservarla con ogni mezzo. Ma se è indispensabile avere memoria per rimanere efficienti, e continuare la propria esistenza, ancor più indispensabile è avere MEMORIA-LIBERTÀ. Chi la sotterra, la ignora, o per incoscienza  la  butta nei rifiuti non sa che si sbarazza di un eredità preziosa di vite, lacrime, sangue, coraggio, stoicismo, sofferenza, umanità, paure, sospiri, fede, ideali, soprattutto significa che getta irreversibilmente la speranza. Quella speranza libera capace di salvare vite, futuri, sogni di uomini, donne, bambini in ogni parte del mondo. 70 anni di libertà sono un eredità inestimabile. Qualcuno ha scritto che “ la libertà è il virus più contagioso che l’umanità abbia mai conosciuto” Non conviene giocarsela con un antibiotico!

 tulipani

buon  anniversario 

by dif

 

 

DIVINA MISERICORDIA

divina miseri

La festa della Divina Misericordia,legata indissolubilmente al carisma di Santa Faustina Kowalska, che ne fu l’apostola, e San Giovanni Paolo II, che la introdusse, è la più importante di tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia.Secondo i diari di Suor Faustina fu Gesù stesso a esprimere il desiderio di istituire questa festa in ragione di : “Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione.. Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre”. Per la prima volta Gesù ne parlò nel 1931, durante una apparizione. “Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia”Successivamente, lo chiese ancora in altre apparizioni, ben 14 secondo dati storici, definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate. “che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato; che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia”. “in quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto” La scelta della prima domenica dopo Pasqua non fu casuale. Come già notò Suor Faustina, ha un suo profondo senso teologico, indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia: “Ora vedo che l’opera della Redenzione è collegata con l’opera della Misericordia richiesta dal Signore” scrisse. Questo legame è ulteriormente sottolineato dalla novena preparatoria che deve iniziare il Venerdì Santo. Tale preparazione alla festa consiste nella recita di una particolare forma di rosario-preghiera. Quando Gesù trasmise alla santa polacca la sua volontà su come doveva essere figurativamente la misericordia, 1935, chiese, sempre secondo quanto riportato nel diario, di recitare la preghiera, oggi detta Coroncina alla Divina Misericordia, e particolari grazie sarebbero state concesse a chi l’avrebbe recitata con speranza e fiducia davanti alla immagine .“La mia misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell’ora della morte le anime che reciteranno questa coroncina” Come si può notare nella rappresentazione iconografica della Divina Misericordia, eseguita in base alle visioni di suor Faustina, Gesù, vestito con una tunica bianca contornata da luce, su sfondo blu, ha la mano destra alzata e due raggi, avvolgenti, che escono dal cuore, uno bianco e uno rosso, rappresentanti rispettivamente l’acqua ed il sangue e, in basso, la frase “Jezu, ufam tobie” ovvero “Gesù, confido in te” L’immagine, si racconta,, dipinta per la prima volta a Vlnius in Lituania dall’artista Eugenius Zkazimirowski dopo che don Michele Sopockogli, vicino di casa nonché direttore spirituale di suor Faustina, aveva parzialmente aderito alla missione che suor Faustina aveva ricevuto dal Signore,al pittore richiese circa sei mesi di lavoro in quanto Suor Faustina, sempre presente, era particolarmente esigente e domandava continuamente correzioni o aggiunte di dettagli, per ottenere un’immagine fedele alla visione. La novena della coroncina, desiderata da Gesù e di cui egli ha specificato che a chi la reciterà “ elargirà grazie di ogni genere” in breve consiste:dopo il segno di croce-  recita un Padre, un Ave e il Credo nella versione del simbolo degli apostoli. Poi, sui cinque grani maggiori del rosario si dice: “Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Signore Nostro, Gesù Cristo, in espiazione dei miei peccati e di quelli del mondo intero. Sui cinquanta grani minori si dice: “Per la Tua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero”. Al termine si dice per tre volte: “Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero. La preghiera termina con la seguente invocazione: “O Sangue ed Acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi, confido in te!”; ed infine nuovamente il segno croceMa Gesù nelle sue richieste alla devozione non ha limitato la sua generosità ha detto: Per la recita di questa coroncina Mi piace concedere tutto ciò che Mi chiederanno”. Gesù nel giorno della divina misericordia regala agli uomini non solo le grazie salvificanti, “riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia” ma anche benefici terreni, sia alle singole persone sia ad intere comunità. Infatti tutte le grazie e benefici sono in questo giorno accessibili a tutti, a patto che siano chieste con grande fiducia. Dal diario di suor Faustina si sa che fu la prima a celebrare il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua e nel santuario di Cracovia – Lagiewniki è presente dal 1944 con una tale partecipazione alle funzioni che la Congregazione ha ottenuto nel 1951 l’indulgenza plenaria. Si deve però al Sommo Pontefice Giovanni Paolo II l’istituzione del culto in quanto ha benignamente disposto che nel Messale Romano innanzi al titolo della II Domenica di Pasqua sia aggiunta la dizione “o della Divina Misericordia”, prescrivendo anche che, per quanto concerne la celebrazione liturgica della stessa Domenica, siano da adoperare sempre i testi che per quel giorno si trovano nello stesso Messale e nella Liturgia delle Ore di Rito Romano. Invece, come ormai noto e ufficializzato nella  “bolla papale”, l’attuale papa Francesco 1° in continuità col pensiero della mistica e di San Giovanni Paolo 2° ha indetto l’anno santo della Misericordia che inizierà l’8 dicembre prossimo, giorno dell’Immacolata. Considerati i numerosi avvenimenti che assillano l’umanità direi che anche la scelta di papa Bergoglio non è casuale. 

Con un saluto speciale buona serata a tutti

dif

suor faustina

Pietà e tenerezza è il Signore, il quale per il grande amore con il quale ci ha amati, ci ha donato con indicibile bontà il suo unico Figlio, nostro Redentore, affinché attraverso la sua morte e risurrezione aprisse al genere umano le porte della vita eterna, e affinché, accogliendo la sua misericordia dentro il suo tempio, i figli dell’adozione esaltassero la sua gloria fino ai confini della terra”

Dove abiti

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Sono anni che cammino per trovarti.

Dove abiti?

Non riesco a trovarti.

Dimmi dove sei

e verrò a cercarti.

Fossanche in cima al vulcano

o nel mare più lontano

Nel deserto desolato

o nel fiume infocato

ti raggiungerò.

Ragazza mia

la tua domanda mi sconcerta!

Non devi traversare l’oceano e il mare

scalare montagne e vulcani

viaggiare …camminare …penare

Io, abito

oltre la siepe che limita il tuo vedere

Oltre il muro che ostruisce il tuo ascoltare

Oltre l’orgoglio che t’impedisce di perdonare

Oltre le pietre incollate al tuo piede

Io abito

ovunque il tuo sguardo si posa::

negli occhi di un bimbo

Nel cuore di un fratello

Nella stanchezza di una donna

Nel dolore e nella gioia

Non hai capito?

Io

Sono colomba e falco

Sole e buio

Vento e quiete

Abito

sul viottolo di casa tua

Mi trovi

oltre il recinto che frena il tuo cuore.

 magritte

Un grandissimo augurio di letizia a tutti

byDif

l’immagine in alto è un affresco di Giotto::resurrezione di Cristo

l’immagine in basso è un dipinto di Magritte