è una notte di “transumanza” di essenze. È La notte dell’anno in cui per antichissima convinzione popolare nell’universo non esiste barriera e tutte le entità di nature variegate che risiedono in regni separati possono spostarsi da una dimensione a un’altra, senza contravvenire alle norme che regolano l’equilibrio cosmico. Una magica notte in cui non esiste frontiera, in quanto tutti gli ostacoli che separano, i vari mondi, vengono temporaneamente revocati e le essenze, corporee e incorporee, hanno libera facoltà di “transumare” dagli uni agli altri. Come dire che una volta all’anno nell’universo il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti viene sospeso, e all’un e all’altro è reso fattibile anche mescolarsi, incontrarsi, comunicare. Quindi secondo leggenda una notte di libero accesso nel reame del mistero universale che rende a tutti tutto possibile, in particolare anche rincontrare i propri avi, in specie quelli ancora in purificazione dimodochè si possa cogliere ed esaudire le loro necessità per finalmente uscire dalle tenebre e inoltrarsi nella luce. Nell’immaginario tribale è anche la notte degli elfi bianchi e neri che riassumono il bene e il male, quindi degli esseri di luce, positivi e benefici, e degli esseri tenebrosi, malvagi e legati ai sabba, raduni sacrificali, incantesimi e scherzi di cattivo gusto. Chiaramente tali convinzioni nel corso del tempo hanno determinato il nascer di molteplici narrazioni con sfondi più o meno accentuati di fantasmi, scheletri, simboli diabolici, creature orripilanti e maligne ecc. fino ad arrivare a generare paure terrificanti come l’essere posseduti da spiriti e demoni, o rimanere vittime di nefandi sortilegi.
Ovviamente per scongiurare paure e pericoli la fantasia popolare in tutti i tempi, si è scatenata a trovare trucchi per ingannare e sfuggire alle grinfie delle “creature malvage” come mascheramenti, suoni, fuochi, oggetti, riti strani, oggi come oggi così tanto da raggiungere proporzioni squilibrate, parossistiche e in certi casi violente e macabre.
Simbolicamente la vigilia di Ognissanti è carica di positività per entrare in contatto profondo con il se; adatta a estirpare le distorsioni psicologiche provenienti da paure infondate e, attraverso letture di testi, preghiera e riti di purificazione aiuta a perfezionare l’evoluzione animica per riiniziare un nuovo cammino esistenziale sia di fede che profano, per cui è meglio circondarsi di colori che rischiarano e non alimentano idee lugubri
Comunque per me è e resta la notte di tutti i Santi e non ho voglia di vedere facce spettrali e burlonesche, vampiri e streghe, tanto più che li vedo e li sento tutti i giorni. Ho voglia di riempirmi di luce come facevano in tempi antichi, quando il rapporto dell’uomo con la natura e le sue forze interstellari era leale. Quando bastava accendere un bel fuoco per allontanare nella notte del tempo senza tempo, in quanto non appartiene a nessuno, zombie, vampiri, folletti, streghe e spettri. Ho voglia di atmosfera cosmica carica di energia propositiva, di colore che rincuora e illumina il sorriso. In casa ho eliminato aspetti lugubri e torvi, l’ho abbellita con dei fantastici nastri arancio, fiori e farfalle, frutta come melograni e aranci, lumini e candele oro e arancio. Certo la casa sembra un sole smargiasso che ti guarda e sorride sotto i baffi ma c’è un chiarore che mette allegria e fa scappare pure i diavoli incalliti. Infatti l’arancio è un colore che migliora l’umore e stimola l’ottimismo. Ecco è proprio di ottimismo che ho voglia di essere circondata, di facce smorte, torve, con l’occhio finto ingiallito dall’ipocrisia, di sangue e truculenze ne ho piene le scatolette e poi luce e arancio son meglio dell’aglio, cipolla e altre diavolerie del genere per scacciare vampireschi mostri, folletti molesti, energie negative, malumori e paure ataviche.
Per rispettare le tradizioni di rischiarare il cammino alle “anime erranti” ho messo un sacco di zucche. Una faticaccia a svuotarle e prepararle ma l’effetto scenografico è grandioso!! Di sicuro, illuminate renderanno l’atmosfera della notte di Ognissanti o come ormai nel profano è costume la notte di halloween magica, in più daranno un tocco di particolare positività al menù della cenetta che ho in mente e nello stesso tempo la loro vivida luce terrà lontane dalla casa e dalla mia famiglia ogni sorta di mostriciattoli e stregonerie. Garantito, nemmeno una pagliuzza spettrale riuscirà a infilarsi dalle fessurine di porte e finestre!!!!
Naturalmente non rinuncio al “ trick or treat”, dei bambini, gli farei uno “scherzetto” cattivo. Difatti ho preparato una serie di sacchettini di un bel colore arancio stracolmi di dolciumi, anzi ho pensato che era meglio abbondare e essere generosi, con tante “sfrizionature aggressive” di fantasmi profittatori, non vorrei che insieme ai bimbi, spunti fuori un mostriciattolo burlone e dispettoso che per vendicarsi dell’avarizia mi combina un casotto.
Come usanza natia invece lascerò il tavolo apparecchiato con un ricco buffet di assaggini e una bottiglia di buon vino rosso per tutti gli avi che in questa notte vorranno onorarmi della loro visita e per chi a mezzanotte “transumerà” così lascerà una scia di polvere di stelle profumata di incenso.
Auguro a tutti di passare una notte di “transumanza” esaltante nella dimensione della luce radiosa e positiva. A tutti che fate e spiritelli diano il dolcetto e tengano lontano lo scherzetto. Soprattutto che il proprio santo protettore nel suo passaggio angelico lasci quel tocco magico che riempe il cuore di ogni benignità e la mente di ogni genialità per “transumare” nella fatica quotidiana con spirito lucente.
Buon fine settimana ALL HALLOWS’ EVEN
bydif