Cosa combinerà?

Tra un mesetto anche quest’anno ci lascerà per far posto al prossimo ma prima di andarsene vorrà dire la sua. Poiché gli influssi vibrazionali sono sempre molto più forti e attivi quando sta per passare le consegne mi domando cosa combinerà.

Considerata la sua natura versatile e eccentrica è difficile dirlo! Sicuramente vorrà ribadire con tutta la sua impetuosità riformatrice che nulla è immodificabile e cambiare è bello. Non mi stupirei affatto se iniziasse a tirar fuori la sua grinta eversiva per rimettere tutto in discussione e rinegoziare ogni singolo accadimento con metodi e opinioni esattamente opposti a quelli precedenti Come osservando la sua forma simbolica a cinque punte non farei un frizzo se rimescolasse le carte già distribuite per aumentare a ogni giocatore l’adrenalina mettendo a rischio scoppio anche il sistema nervoso del più incallito.

Valutando la sua composizione numerica di 2+0+1+2 in cui il femminile ricettivo – passivo prevale sul maschile creativo-attivo però l’affaire mi si complica assai in quanto annuncia : ciò che è la fine non è altro che il principio.

Certamente come fece messer 2011, ( vi ricordate? dobbiamo a lui rigore e sobrietà!) anche questo 2012 agirà poiché ha l’obbligo di concludere il suo lavoro entro il tempo a lui concesso. Quello che mi impensierisce è in che modo e con quali maniere lo farà visto il poco tempo ancora a sua disposizione e le difficoltà imposte dalle sue stesse vibrazioni. Sicuramente non può continuare a perseguire l’obiettivo riformatore con le tattiche da stratega antiviolento come ha fatto fin ora, come non può lasciare in sospeso il progresso ciclico lasciando che se la sbrighi l’anno venturo. Quindi per rispettare il suo ruolo ha solo una chance: capovolgere la situazione azzerando quanto fatto e detto, ripartire ex novo battendo la grancassa in modo da promuovere forzosamente eventi sui quali incalzare l’attenzione, catalizzare tutte l’energie dinamiche, intervenire brutalmente per obbligare a cambiare. Se non riesce a farlo sarebbe come dire che nessun accadimento ha mosso d’un millimetro lo stato di partenza.

Francamente su nulla di quanto è successo fino a ora metterei la mano sul fuoco, sia una certezza.   Credo che tanto nel concedersi il lusso di sbizzarrirsi  messer 2012  emetterà  una serie di input compulsivi finali  sconcertanti. D’altro canto se  sparisse in sordina, senza qualche sorpresa, scombinerebbe la regola fondamentale di avvicendamento: statico.- dinamico, quel moto- quiete che alternandosi regge gli equilibri dell’universo.Tanto per fare un esempio pratico: ieri, statico (quiete)  oggi  dinamico (moto) ; come dire ieri un quieto Monti, oggi  un dirompente….. !

Non so esattamente cosa  combinerà ma so che la sua vibrazione sta rollando a altissima frequenza e è incandescente, per cui qualcosa da supermoto! 

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 Un saluto superdinamico a tutti

Dif

*

salvo contrarietà presto posterò le mie deduzioni numerologiche sul 2013

UCCEL DI BOSCO….

Oggi è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Già da alcuni giorni i mezzi di informazione cartacei e visivi si sono sprecati a dire la loro, a snocciolare una serie di dati, formulare ipotetici scenari delle cause di violenza sulle donne a volte così ridicoli da tramutare un atroce problema in un pour parler salottiero da ingrassa polli , dire tanto cambiare niente. Riflettendo lo stomaco mi si rivolta e mi vien da piangere. Si, da piangere rabbiosamente. Perchè? Perchè donna. Domani tutti sti opinionisti, analisti, politicanti e chi ne ha più ne metta – sfrutta occasione del giorno per promuovere il suo tornaconto- saranno uccel di bosco. Come al solito il gran dire cesserà e nessuno di quelli mi salverà! Nessuno eviterà a me o un’altra mia amica, sorella di questo pianeta da pugni, schiaffi, bastonate, calci, sevizie, mutilazioni, umiliazioni, privazioni, dileggi, persecuzioni, abusi di ogni genere che una volta su due conducono all’obitorio.

Purtroppo la violenza definita impersonalmete di genere, come se chi la subisce non avesse un volto, un nome, una storia, è l’unica pecularietà che accomuna il destino globale delle donne. Sbagliato pensare che sia un problema di oscurantismo culturale o sia espressione di ceti emarginati. La violenza sulle donne non ha confini e non conosce differenze di condizione religiosa economica sociale. Si abbatte sia sulla donna per così dire che vive ai piani bassi sia su quella che vive ai piani alti della società. Essa sale e scende dalle trombe delle scale notte e giorno e come una piovra famelica ghermisce, martoria, ingoia la sua preda. Donne inermi e indifese per lo più tra i 16 e i 49 anni. Solo nel nostro paese quest’anno ne ha già ingoiate 116 e nessuna celebrazione o disquisizione una tantum annuale le ha strappate dai suoi micidiali tentacoli.

L”adrenalina mi sale a mille, se ci penso! Tanto parlare per niente mutare!

Oggi si parla, si sfila, si appella e ci si scartabella e domani un’altra finirà al creatore, altre subiranno sevizie morali e corporali, altre avranno la loro razione giornaliera di percosse che frantumano la loro anima, spinano il loro corpo, poltigliano la loro volontà! Che facciamo per evitarlo? Celebriamo!

Sarebbe ora di passare da una giornata mercifera a qualcosa di concreto. Almeno iniziando a ratificare la convenzione di Istambul che si articola in tre punti fondamentali :Prevenzione, Protezione, Perseguibilità. Al momento dei 10 paesi che servono per farla entrare in vigore solo uno l’ha fatto, ironia dell’ironia un paese a maggioranza islamico : la Turchia. Gli altri 9 paesi? Uccel di bosco

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Un abbraccio senza confini

dif

IL TROPPO GUASTA

Chi si loda s’imbroda afferma un saggio detto.

 A quanto pare è proprio vero! Qualche giorno fa sul sito del governo ho letto  “un anno dopo” :il governo, l’Italia, i cittadini ; appunti di viaggio

Leggendo mi son parsi  non appuntini buttati li a memorandum ma una vera autocelebrazione.

Già il titolo mi è rimbombato storto. Quel “ cittadini” mi è parso una presa per i fondelli considerato che “l’eroico governo” ha fatto di tutto e di più per ridurli quasi tutti una poltiglia di miserandi. Poveri schizzinosi  disadattati  costretti da mani a sera  a arrabattarsi in mille modi per non finire evaporizzati e che  se prima dell’arrivo dei ministri supersonici professoroni  erano in bilico sul baratro, dopo un anno spintarella per spintarella ci sono finiti!  Buttati giù senza tante remore come fossero pupazzolini ingombranti al benessere di una fantomatica deasicurezza e quel che è peggio col beneplacito delle forze politiche inchiodate a sostenere l’insostenibile per paura di essere tacciate di tanti “anti” tranne uno, quello dei propri consimili che non hanno il di dietro poggiato su un rosso scranno, su eurodollaroscuscinetti e…e…meglio non dirlo. Per farla breve un anno di : osanna, osanna col nostro tecnico operar l’italia è salva ! Salva da che ? Da un euro zona egoista e indefinita? Da una prematura calvizie internazionale? Da un mostro spredfinanzamonetario? Salva dall’ambizione incontrollata dei merciferbottegaeconomist? Dilemmi. Inutili dilemmi che alla maggioranza dei cittadini, alle operose famiglie dell’italico suolo non importa un fico secco se non hanno più un euro per comprarsi il pane quotidiano, devono morire di vecchiaia sul lavoro, non possono curarsi e in più sapere che in un anno quattro supermontati hanno già scritto il destino dei propri figli. Eh si,  con la scosiuccia del  posto fisso uguale noia   li hanno ridotti a eterni nomadi del lavoro  che non avranno la minima chanse di costruirsi un dignitoso futuro. Caspiterina che osanna. Una sequela di osanna si meritano questi egoglorificatori ! Però il troppo guasta sempre tutto. L’autolodarsi fa sbrodolarsi e alla fine proprio colui che tutto puote e potè e col fermissimamente volli volli sgombrar il campo dal perfidios scavalier per insediar il tecnicus magistralis squattrotassier ha dovuto convenire che la gloria regalata non fa amor di patria ma la testa egosmodata!

 

Un salutone a tutti e lieto week end

dif

 

 

 

 

UN GIORNO SPECIALE

 

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Oggi per me è sempre un giorno speciale. Un giorno magico e d’intensa emozione che mi riporta alla mente visi felici, immensa gioia, tanta tenerezza e un via vai di chiassosa allegria dei miei tre pargoletti mentre cercano di toccare il nuovo fratellino e mi sfilettano una serie di domande e di perchè senza lasciarmi il tempo di respirare. Un giorno iniziato tempo fa con un vagito in una quieta alba autunnale e diventato da subito per me speciale. Una specie di appuntamento annuale nel quale ritrovo quel clima così festoso e pieno di risa sbarazzine con tanti attimi radiosi da acchiappare e tenere ben chiusi nel pugno per non farli svanire. Oso dire da trasformare nella certezza di un giorno che come nelle favole continua in una serie di altri giorni, in un e: fino alla fine dei tempi tutti insieme vissero felici e contenti. Ma la realtà del vivere è una cosa e quella delle fiabe un’altra. Oggi alcuni di quei visi raggianti che mi circondavano di affetto e di attenzioni li vedo ma non li posso sfiorare. Oggi alcuni di quegli occhi pieni di dolcezza che mi allargavano la mente e il cuore li posso solo vedere chiudendo i miei. Oggi coloro che mi trasmettevano energia e forza, mi stringevano la mano per darmi coraggio e infondermi speranza li trovo solo percorrendo col pensiero i sentieri inversi del tempo. Oggi le mie pietre miliari di ieri appartengono all’incognita del domani. Oggi le voci che si incrociano sono quelle di una mamma, del suo cuore e dei suoi pensieri che ritrovano in solitudine la loro emozione, il loro giorno speciale e abbracciano forte passato presente e futuro.

  Un caloroso abbraccio a tutti

Dif

Scazzolina scazzoletta!

bocca

Scazzolina scazzoletta

mi sentivo una fighetta

a studiare e lavorare

a lavorare e studiare

senza mai riposare

Scazzolina  scazzoletta

mi sentivo na reginetta

se mi dannavo e lavoravo

ma ancora non mi laureavo

perché il tempo non avevo

Scazzolina scazzoletta

che sfigassa mi sentivo

a lavorar sera e mattino

senza il becco d’un quattrino

per riempire il mio pancino

Scazzolina scazzoletta

a ventotto anni e forse più

senza chiedere una lira

una minima agevolazione

ne una raccomandazione

una gran regina mi sentivo

poi… ho acceso la tv

e un professore in più

la spending review

un politico spellagente

un tecnico supponente

a ventotto anni e forse più

il mio castello han buttato giù

e da gran regina in gran sfigata

 mi han trasformata

Scazzolina scazzoletta

che scazzinuosa sono stata

a lavorare e sudare

alla politica mi dovevo dare!

*

scazzolina ….mi è scappata qualche  parolina…

CIAO A TUTTI
DIF