Giornata internazionale antiviolenza donne

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Giornata internazionale antiviolenza donne: 25 novembre 1981- 25 novembre 2021 boh… La carneficina continua !

Eh si, da quel 25 novembre 1981 in cui nell’incontro di Bogotà, le donne latinoamericane, in memoria della strage delle sorelle Mirabal, decisero di solennizzare quel giorno come la Giornata internazionale della violenza contro le donne, non si può certo dire che 40 anni dopo la violenza sulle donne è un brutto ricordo, purtroppo è una dura realtà che giorno dopo giorno gran parte delle donne inevitabilmente subisce, spesso, troppo spesso con crudele ferocia le porta all’obitorio. Tant’è che anche in quest’anno, solo in Italia e al momento che scrivo le  donne ammazzate son 103. Chi sono? Sono:  sharon vittoria roberta tiziana teodora, a gennaio; sonia ilenia piera luljeta lidia chiara deborah rossella a febbraio; edith ornella a marzo; dorina elena tina annamaria, ad aprile; saman silvia elena ylenia angela tunde maria pereria donashantini, a maggio; bruna alessandra sharon silvia chiara, a giugno; ginetta lorenza vincenza, a luglio; marylin silvia shegushe catherine stefania vanessa, ad agosto; chiara ada angelica rita giuseppina sonia alessandra doriana anna, a settembre; carmen giuseppa cristine elena, a ottobre; elisa simonetta juana, a novembre.  Una strage inaccettabile.  Tanta sanguinaria violenza esula da ogni livello di comprensione giustificativa del perchè queste 103 donne dovevano sparire dal mondo dei vivi. Se poi si considera da chi sono state condannate a morte e volontariamente con ferocia e senza alcun sentimento di umano rispetto  ammazzate è disgustoso, vengono i brividi al solo pensarci. Perchè? Il perchè è da chi sono state falcidiate senza pietà! Come da noti studi, la mano omicida di queste 103 donne, ma di quasi tutte le donne trucidate in ogni parte del mondo, è quella di partner, ex compagni, parenti o amici. Quindi proprio di chi  si fidavano,  credevano le amasse o avevano condiviso tempo, pensieri, desideri. Ma  la violenza sulle donne non finisce con le 103 barbaramente  trucidate.  Tantissime altre ne vanno aggiunte. Perchè? Perchè oltre alla violenza fisica con epilogo tragico, le donne subiscono anche tante altre forme di  violenza che rendono la loro vita un inferno. Tipo?  Beh, pugni, calci, percosse, umiliazioni,  svalorizzazione di genere, soverchie psicologiche, intimidazioni, abusi sessuali,  limitazioni personali, ricatti economici,  atti persecutori e…e…

augur Forse la giornata internazionale antiviolenza sulle donne è giusta poichè ogni anno rimemora ad ognuno che abbia un minimo di ragione di rigettare ogni tipo di violenza e di combattere con ogni mezzo culturale, legislativo, educativo per porre fine a questo obbrobrio femminicida. Però…però se ogni anno le donne continuano ad essere ammazzate..allora… la domanda di ogni donna oggi è: perchè non si riesce a mettere fine a omicidi o vessazioni ? Cosa o chi impedisce una svolta definitiva a tale assurdità che celebrazione, dopo celebrazione, stando alle cronache, invece che cessare sembra diventi più violenta e insensata? mah…

E provare con meno ciance, nastrini e vuote scarpette rosse e con qualche riflessione in più sulla pari dignità, il rispetto dell’altro, l’educazione relazionale e scelte politiche diverse?

vis

…mah…

bydif

Il tempo del tempo non tempo

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Il tempo del tempo non tempo ? Un tempo magico di immemore memoria in cui non esiste frontiera e le essenze, corporee e incorporee, possono uscire dalla propria dimensione e liberamente “transumare” gli uni agli altri ! Ovvero? Ovvero, un crono tempo annuale che non appartiene a nessuno! E poiché non appartiene a nessuno è millenaria convinzione che le barriere che separano i vari mondi dell’universo sono temporaneamente rimosse e le entità, di qualunque natura, sono libere di “ viaggiare” senza trasgredire le norme che regolano l’equilibrio cosmico.

Vale a dire? Un tempo cosmico sospeso da vincoli divisivi, nel quale tutte le entità, in spirito o materia, che dimorano in regni separati hanno libero accesso nel reame del mistero universale! facoltà di spostarsi. Al che, questa facoltà, secondo la secolare narrazione, rende a tutto e a tutti tutto possibile, anche varcare il limite tra il mondo dei vivi e quello dei morti e, all’uno e all’altro che ne fa parte reso fattibile mescolarsi, incontrarsi , comunicare. Per tradizione, in questo tempo del tempo non tempo, gli esseri extracorporei possono materializzarsi e diventare visibili a quelli del mondo fisico, acciò la motivazione è per rendere tangibile l’esistenza nell’oltre, comunicare una “vicinanza”, offrire una possibilità di chiarire un dubbio animico, ma soprattutto per affrancare la loro memoria a percorrere il temporale secolare agganciato alla dimensione successiva, in quanto inconfutabile catarsi per evitare il buio e inoltrarsi nella luce pura della beatitudine. Viceversa, chi è nel mondo terreno ha l’opportunità di smaterializzarsi, per entrare in contatto con entità spirituali semplicemente per un esperienza extramateria o reincontrare qualcuno per dire quello che non gli si era avuto il coraggio di dire, esprimere un rammarico affettivo o riparare a un torto, tuttavia la motivazione specifica di ciò è quella di incontrare i propri avi, in specie quelli ancora in purificazione dimodochè cogliere ed esaudire le loro necessità e finalmente farli uscire dalle tenebre.

Questo tempo universale di indivisione cielo-terra, nonché spirito-materia, nell’immaginario tribale corrispondeva a quello degli elfi bianchi e neri che personificavano il bene e il male. Pertanto equivaleva alla transumanza degli esseri di luce, positivi e benefici, e degli esseri negativi e malvagi . Ovviamente, gli elfi neri erano sinonimo di spaventevoli esseri infernali, premonitori di pericoli imminenti ed eventi negativi per lo più collegati ai raccolti, mentre gli elfi bianchi quello di esseri buoni, messaggeri di eventi favorevoli e copiosi raccolti. Implicito da ciò lo scatenarsi della fantasia collettiva a trovare ogni sorta di modi per attirare e ingraziarsi il più possibile le “creature bianche” e lo scervellarsi a escogitare una varietà infinita di espedienti per sfuggire alle grinfie delle “creature nere” . Per i primi fu tutto un fiorire di formule, preghiere, rituali, offerte, luci e segni ad hoc nei campi e in prossimità dei villaggi per accoglierli. Per i secondi tutto un proliferare di esorcismi con enormi fuochi, danze suoni e segni strani, fracassi e lancio di oggetti, danze, suoni e segni strani, fracassi e lancio di oggetti, maschere e mascheramenti ingannevoli, quest’ultimi oggi come oggi, ancora molto in voga e da raggiungere proporzioni macabre squilibrate, in certi casi parossistiche, torbide e sgradevoli.

Indirettamente, gli elfi chiari e scuri sono evocativi di demoni e santi, di angeli e diavoli. Per cui, relativamente l’uomo, fin dai suoi albori ha sempre avuto l’incoscia consapevolezza di forze contrapposte, benefiche e malefiche. Pertanto, prodigarsi in svariate maniere per attirare le potenze angeliche e allontanare il più possibile quelle diaboliche rimarca un bisogno naturale.

Da allora, questo tempo di transumanza, intra- extra corporeo, chiaramente ha determinato il nascer di molteplici narrazioni con sfondi più o meno accentuati su fantasmi, scheletri, demoni, creature orripilanti e maligne ecc. fino ad arrivare a generare paure terrificanti come l’essere posseduti da spiriti diabolici, o rimanere vittime di sventure e nefandi sortilegi. Per contrasto suggerito in ogni epoca e civiltà di ricorrere a una infinità di esorcismi e “trucchi” per ingannarli.

In senso traslato, invero questo tempo aperto a 360° a qualsiasi entità dell’universo, in cui è possibilissimo uscire dalla propria dimensione, entrare in contatto con “anime erranti” comunicare e vivere esperienze straordinarie , è uno spazio –tempo carico di eccezionale energia offerto per riequilibrare il rapporto tra basso e alto, tra materia e spirito. É quindi un tempo dato per entrare in contatto con il se, sfrondare incongruenze, paure, distorsioni, sovrastrutture e condizionamenti , sopratutto per armonizzare reale e astratto, se si vuole sintonizzare i piedi con la terra la testa con il cielo.

In definitiva, il tempo del tempo non tempo, non è uno crono-spazio che da campo libero a zombie, vampiri , streghe, spettri , distorte fantasie horror sul soprannaturale. Essenzialmente è l’ occasione per estirpare paure ataviche e tramandi negativi dello sconosciuto, riconciliare il rapporto uomo, natura e forze interstellari a quando era diretto, leale e privo di orpelli negativi frutto di soggettività interpretativa del mistero, superstizione, o perpetuata credenza folkloristica, nonché di volute tattiche di umanoidi senza scrupoli per assoggettare i simili ai propri speculativi fini.

Comunque sia è un tempo che stigmatizza l’attenzione tanto laica che di fede su chi ancora c’è e chi non c’è più. Però non v’è motivo di averne paura ed esorcizzarlo con feste, mascheramenti e ammennicoli per attrarre o respingere una entità spirituale, perché se è vero che gli spiriti hanno libertà di “viaggiare” materializzarsi e apparire ai vivi, è altrettanto vero da vox populi consolidata che a nessuno spirito, ne buono ne cattivo, conviene farlo . Perché? Mah semplice, come asseriva mia nonna,perde il posto e si frega da solo “ tradotto, se va in terra un’altro gli ruba il posto “ per meglio dire per apparire rinuncia allo status acquisito e finisce nel nulla”. Perciò … se chi fu è in un posto di sofferenza forse rischia ma se è in quello paradisiaco… beh solo se gli fosse comandato dal Supremo lo farebbe. ”! Per cui tranquilli …incontrare un fantasma è rarissimo. Ed è pure rarissimo che uno spirito incontri chi ancora ha uno status fisico poiché oltre che avere un motivo sublime per smaterializzarsi deve aver raggiunto un livello spirituale di grazia, come dire essere più santo che peccatore, il che anche in tale caso è difficilissimo . Inoltre questi incontri “ravvicinati” se avvengono per lo più avvengono in forma subcosciente, in sogno, qualora nella vita reale la corporeità assunta dallo spirito annullerebbe l’effetto di plasma

Concludendo, il tempo, del tempo non tempo è anche accreditata credenza che sia una specie di capodanno delle anime. Cioè, per le anime eteree riparte l’iter purificativo che le avvicina sempre più alla perfetta beatitudine, mentre per le anime fisiche quello del cammino sulla strada del perfettibile. personalmente sono molto in sintonia con questa popolar ipotesi la trovo maggiormente corrispondente alla verità sul mistero della vita e della morte.
febb 087 ombre

bydif

ops…Qual’è questo crono tempo di sconfino , che si può definire di sospensione di appartenenza   all’ E’ o al Fu  ?  Ovvio è il tempo spartiacque chiaro-scuro- luce-buio che va da samhain ai morti , da mezzanotte del 31 ottobre a mezzanotte del 2 novembre!