A chi ringhio?

Da buono… non ringhio a nessuno! Però,mi par ovvio, come ogni reggente il fato annuale, anch’io son più generoso con chi mi è più affine. 

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Al dunque, come Cane Re,  dal 16 febbraio 2018 al 4 febbraio 2019, a quali animaletti-segni son fausto o porto vantaggi? Chiaramente i maggiori benefici li dispenso a chi è analogo alla mia natura o è in coerenza ai criteri di vita!In primis facilito assai in tutto il Cagnolino,il Cavallo, la Tigre e il Maialino o Cinghiale; poi concedo molto a Topo, Bue o Bufalo, Serpente; un tantino meno al Coniglietto o Lepre o Gatto;poco a Drago o Dragone,a Scimmia,a Pecora o Capra e al Galletto. Comunque di proposito non ostacolo nessun segno-animaletto, anzi, da altruista quando posso soccorro, benché.. Benchè è anche vero che a chi contravviene ai miei principi cardine: correttezza, ordine,collaborazione, beh, amici o meno, ci metto un niente ad “azzannarlo” con qualche evento da farlo sudare sette camicie.Partendo dal primo segno-animaletto,se non sai qual’è,scoprilo nella tabella sotto, in sintesi i miei auspici son questi:

33 topo

Topo-zi- Il cagnetto ti è amico ma non illuderti topolino, la fortuna ti verrà copiosa dal merito. Sfrutta le doti intellettive e la capacità di osservare per distinguere bene cose e individui in modo da cogliere la realtà vera che sta nelle persone e negli avvenimenti. È nel comprendere le situazioni complessive che vai lontano e vinci ogni avversario! In concreto da un anno incline a migliorare la quotidianità, per ottenere il massimo fruibile mantieniti discreto, non sciorinare i tuoi progetti a chi non conosci bene, e diffida delle pesone che ti promettono guadagni facili o progetti professionali convenienti. Inoltre evita contrasti con tutti ma in particolare con colleghi, assistenti o capi se vuoi scansare quei passi falsi che quando non conducono a soluzioni drastiche incrinano un sereno sviluppo d’interazione operativa-relazionale che inficiano i traguardi economico-professionali vincenti. Economicamente razionalizza i guadagni, evita investimenti azzardati e spese futili e nel concreto  nessun problema finanziario turberà i sogni. A qualche topolino certuna spesa imprevista, per casa, famiglia o nei ricavi, scompaginerà un po’ i progetti tuttavia bravi come sono a svicolare le trappole se la caveranno benissimo. In amore troppa gelosia fa male, non litigare, ci rimetti. Il benessere fisico e mentale s’appellano all’ accortezza. Se sei incerto non caricare intelletto e energie di pesi inutili, rimanda le decisoni.
33 bue

Bue o bufalo-chou- Dedicarsi al lavoro quest’anno è la miglior cosa per affrontare la quotidianità, tener lontano i pensieri scomodi e accaparrarsi la fortuna che nell’annata non pare brillare di generosità. Tra bufalotti e cagnolino infatti non c’è sintonia, bensì nessun evento drammatico è in vista e sul lavoro con l’elasticità tutto auspica migliorie economiche effettive con ulteriori guadagni previsti se liberi professionisti. Uscire dal tran tran e frequentare gente nuova comunque si rivela una strategia essenziale tanto per progettare nuovi traguardi e gettare i fondamenti per realizzarli praticamente quanto per ottenere pubblici riconoscimenti. A volte differenze d’intendimento causano qualche eccesso di disarmonia che turba la condizione pratica intorno, in specie nell’attività operativa e in famiglia, tuttavia con la chiarezza in se e nel confronto intellettuale tutte le difficoltà, anche se al momento sembrano inespugnabili, si smontano. Adotta l’elasticità se sei in coppia, gira e esplora per individuare chi ti è idealmente consona ma non forzare fatti e persone. Agisci in modo naturale, gira pagina  bufalotto e lanno in chiusura ti regalerà più di quanto speravi con rosea  vista di futuro brillante e fortunato.

33 tigre

Tigre-yin – Da amico fedele il cagnetto dispensa favori, dunque un anno privilegiato per il tigrotto. Vero, molto è agevolato dalla affinità col re annuo, nondimeno niente gli cade dal cielo. Eh si, con l’appoggio benigno del fato molti progressi fa sul lavoro e molto ricava in termini di vantaggi concreti e prestigio l’ambizioso tigrotto, bensì tutto ottiene solo sfoderando l’insita grinta combattiva e lavorando sodo. D’altronde il cagnetto ben sa quante doti ha da far fruttificare positivamente nella realtà quotidiana e quanto brillante sia la sua personalità per approdare con il massimo successo a ogni meta prestabilita. Il che è come dire tigrotto che con o senza l’influsso benevolo del cagnetto, hai talento e carattere per ogni conquista e in supremazia un istinto che nessun rivale ti batte. Perciò, metti in cantiere l’iniziativa e dai pur fondo a capacità e energie vitali e combatti gli eventi privilegiando l’ integrità morale e stai sicuro, hai un anno in cui converti in eccellenza tutto ciò che  fai da supportare economicamente l’avvenire e investire qualcosina per aumentare il capitale. Certo nei sentimenti l’anno è un tantino avaro, se sei solo devi aspettare e se sei in coppia brigare, però nell’amicizia qualcosa di straordinario arriva a confortar cuore e vista da dimenticare i romantici miraggi.

33coniglio

Coniglio o lepre o gatto-mao- Tra l’affascinante coniglietto e l’integerrimo cagnetto regna un atmosfera di fiducia reciproca  che in teoria concorre al miglioramento lavorativo e affettivo. Bensì per acchiappare la fortuna ci vuol più della collaborazione  tra  due animaletti. Infatti serve la benzina giusta per far partire la convinzione e accendere l’entusiasmo alla speranza di conquista con idee chiare su che decidere, su cui puntare e come attivarsi per progredire e consolidare la posizione economica- affettiva-professionale.  Ma il carburante, specie in perseveranza e chiarezza, quest’anno al coniglietto scarseggia e resta difficile scovar la buona sorte per concludere in bellezza i suoi programmi o acciuffare uno stabile successo a cui mira. Al dunque la fortuna nei 12 mesi gioca a nascondarella e, un po’ dà con qualche evento positivo che imbastisce relazioni proficue e un po’ scombussola con certe fastidiose vicende che alimentano dubbi e perplessità nell’habitat familiar-lavorativo. Tuttavia coniglietto anche se ti pare instabile è importante adeguarsi e non mollarla per evitare di urtarla e scatenare una reazione aggressiva, con una ringhiata da poi ricordare l’ anno  come il più iellato della tua storia.
33 drago

Drago- chin- Non vi stimate e quindi non vi sopportate e così nascono conflitti. Eh si draghetto, un anno un po’ tempestoso ti aspetta se il cane ringhia e tu sputi fuoco. Con tale atteggiamento è  inevitabile lo scontro, i problemi aumentano, le soluzioni si complicano e è molto difficile che in breve ti sbrogli. Quindi per non cadere nella trappola delle ringhiate del cagnone ti conviene ricorrere alla saggezza e frenare l’aggressività focosa. Sarà l’arma vincente tanto per evitare combattimenti aspri e faticosi quanto uscire indenni dalle difficoltà di taluni eventi fastidiosi. Se poi  le tensioni col cagnolino diventano insopportabili, per non soccombere, fatti una vacanza. Quando torni hai la serenità per veder meglio ciò che ti ruota intorno e comprendere che tutto sommato lui ringhiando voleva solo avvisarti di affrontare deciso la situazione generale, toglierti definitivamente da certi pasticci professional-finanziari e pure socio- relazionali e iniziare a gestire meglio i tuoi tanti talenti. Al dunque draghetto un anno carognetta ma che porta tante novità utili a farti progredire.

33 serpe

Serpente-si- Per il seducente serpentello l’anno si fa proficuo. L’aspettano 12 mesi compiacenti a farlo progredire professionalmente e finanziariamente e senza particolari difficoltà nel superare qualche piccolo guaio. Da fedele amico il cagnolino in ogni settore esistenziale gli fornirà occasioni da accogliere a mente aperta perché saranno tutte fortunate e ben sfruttabili per migliorare la qualità di vita. Quindi, per ottenere il massimo in ogni traguardo ambito serpentello, con l’appoggio del cagnetto liberati da ingombri del passato, tieni lontane le solite diffidenze da te e dagli altri e collabora senza ansia con la sorte, in tutto ciò che ti propone c’è un fine vantaggioso. Al dunque, con la stima reciproca e il rispetto per il saggio serpentello l’anno si colora di armonia in ogni campo, tutto si volge in positivo e conquista il successo agognato in ogni pratico progettato. Anzi, quando meno l’aspetta arriva una promozione, o una chiamata occupazionale, con un guadagno extra da elaborare pure acquisti e un viaggio all’estero con ricavato di una conoscenza emotiva da far battere forte il cuore e caricare di energie la fiducia da sconfiggere destino e malumore.

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Cavallo wu-. Il cagnolino annuncia un anno liscio come l’olio tanto che senza problemi la piattezza può dar monotonia al brioso cavallino sempre in cerca di stimoli e di avventura per correre sbrigliato nella prateria del realizzato. Tuttavia, onestà e intendimento son la cifra distintiva che unisce gli amici, scaccia ombre e crea un rapporto in sintonia col fato da risolvere ogni impiccio presente e passato. Quindi, niente panico di noia bel cavallino, col tuo talento di credere in te stesso l’anno è finanziariamente assai costruttivo e alquanto ideale per progettare e sperimentare nuove vie lavorative e nell’ultimo quadrimestre eccellente per conseguire in ogni settore frutti sostanziosi del proprio operato. Investi in tutto ma non farti abbagliare da una conoscenza brillante per impegnar le tue sostanze. Per dar sprint al cuore ti serve ben altro che un sorriso allettante. Quindi, esci dalla solita prateria socio-affettive amicale per fare l’incontro della vita folgorante.

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Pecora o capra-wei- Salir in vetta a rimirar il successo in compagnia del cagnetto è un impresa tosta per la dolce capretta. Entrambi lunatici, capirsi non è facile e collaborare resta difficile, di conseguenza il pensare e l’agire, in qualche guaietto imprevisto in professione e in famiglia, a volte seguon vie contrarie causando di riflesso conclusioni non proprio convenienti e l’anno sembra ondeggiare tra fiducia e sconcerto da far traballar l’esito a ogni iniziale progetto. Tuttavia con un pizzico di prudenza, un tanto di obiettività, una bella dose di ardimento e focalizzando le cornate con attenzione sui progetti a breve, ogni capretta non solo è vincente ma così apprezzata dalla fortuna da guadagnar reputazione e avanzamenti da programmare investimenti consistenti. In sostanza con il credere in se e l’audacia la sorte annua alla capretta cambia e molto più guadagna tanto da pianificare un lungo viaggio all’estero o una bella distensiva vacanza da ravvivar sorriso e prestanza. La complicità è un ottimo ingrediente per aggregare alleati e amici e ancor più per restare in seguito uniti ma nei legami sentimentali o di coppia è un indispensabile scaccia pericolo di stufareccio.

9 scimmietta

Scimmia – shen Tra scimmietta e cagnetto, da intelligenti c’è rispetto, ma sintonizzar le azioni pratiche, concordare tempi e modi, uhmm…pare cimento da mission impossible. Per la scimmietta chiaramente quest’anno non appare facile sbizzarrir la fantasia, armonizzare nell’habitat familiare e professionale col solito sistema, un po’ serio e un po’ giocherellone. Ci vorrà tutta la spigliata destrezza per mantener saldi mire e propositi nell’arrampicarsi sui rami del successo e giungere indenne ai desiderati traguardi. Tuttavia, le ringhiate impreviste del cagnetto sempre in agguato, sono un ottima cosa, stimoleranno l’eccentrica scimmietta a cogliere, nelle diverse situazioni, gli aspetti da riesaminare, valutare le capacità reali che possiede da impiegare per giungere proficuamente agli obiettivi e soprattutto le strategie da attuare nel pianificare il futuro economico-lavorativo-esistenziale. Comunque, anno si difficilotto, in cui non è da sbizzarrir la creatività o saltellar qua e la per brama avventuriera ma seriamente impegnar nervi e ragione. Bensì assai importante per ritoccare in ogni settore in meglio l’esistenza e con presupposti per bellissime amicizie, che tenendo a bada l’incostanza, oltre che durare di più del previsto, maturano frutti assai altruisti, provvidenziali, utili  per allontanare incauti e menefreghisti  e osare ad inoltrarsi in vie alternative alle attuali.

10 galletto

Gallo – you- tra l’ottimista galletto e l’introverso cagnetto non c’è una gran sintonia di concetto e nemmeno di azione. Malgrado l’incompatibilità dell’indole,  in certe situazioni pratiche di difficile soluzione però, attraverso l’ostinazione, riescono a trovare una convergenza di pensiero che sostiene proficuamente il galletto a  giungere a conclusioni solutive più soddisfacenti e vantaggiose del solito. in sostanza galletto, per quanto riguarda affetti e famiglia proprio non riuscite a trovarvi in sintonia e così  aumentano i guai con qualche insanabile conflitto specie se le relazioni sono strette, ma per tutto il resto invece è un annetto buono per fare centro nei bersagli a cui aspiri. In particolar modo la sorte favorisce i vecchi progetti,  pertanto nei primi sei mesi ti conviene rispolverare le idee accantonate nel passato che ritenevi assurde o troppo ardue da affrontare e concretizzare con i tuoi mezzi o capacità. È proprio nei progetti scartati che quest’anno peschi la fortuna che ti fornisce l’occasione di un sostegno consistente di persone alquanto influenti, risolve i problemi impellenti e col progredire adagio ma costantemente l’ attività ti cambia il destino.

11 cagnolin

Cane -xu- Favorito e protetto dal tuo simile potrai rilassarti e guardare al futuro con tranquilla fiducia. L’ansia non avrà nessun potere di turbare o incupire i pensieri e tantomeno frenare iniziativa e determinazione nel portare avanti progetti impegnativi in essere o di nuova pianificazione.  Con la fortuna al tuo fianco cagnetto superfluo dirti che hai l’occasione reale per far fiorire inedite prospettive economico-professionali, intrecciare vantaggiose relazioni socio-affettive, aggiustare e risolvere qualche situazione pratica che ti sta a cuore, potenziare la reputazione in ogni settore. Chiaramente un anno di svolta positiva, con  guadagni in aumento e miglioramento complessivo in cui se sei libero professionista  è vietato mollare. Da giugno in avanti poi.. la fortuna cadrà dal cielo quindi se hai già in progetto un acquisto di un immobile è l’occasione giusta, altrimenti se hai possibilità finanziarie oltre il consueto investi o in solido o in liquido. Insomma cagnetto la stella splende su tutto, anche sull’amore, se l’hai migliora se non l’hai esci e divertiti e quando meno t’aspetti  lo trovi. Però fai attenzione, cura ogni dettaglio e non firmare niente senza aver prima letto accuratamente tutto,  tu sei un tipo corretto ma sai bene che non tutti hanno il tuo concetto.  

12 cinghiale o m.

Maiale o cinghiale hai- molto amici siete e in molto collaborate, ma sul lavoro o in professione non aspettarti troppo maialino dal cagnetto finiresti per prendere un abbaglio grosso. In quest’anno  è la pazienza l’arma segreta, perciò ti conviene non grugnire, per accelerare la fortuna a ricoprirti di favori da togliere gli ostacoli per farti  giungere ai traguardi desiderati in velocità, ma ridere a fior di labbra e prudentemente aspettare che il tempo volti  in direzione favorevole il buon vento. Per dirla meglio, una nutrita serie di problemini e problemetti maialino ti terrà all’erta. Ci vorrà tutto l’aiuto della pazienza per non cadere nel baratro della frustrazione e districarsi  con intelligenza e tenacia per trasformare gli insuccessi temporanei in futuri brillanti progetti da ricavare soddisfazioni tali da farti saltellar sul podio dei reali finanziari. Comunque se in professione e in economia con le regole perfezionistiche del  rigido cagnetto  il sole brillerà a sprazzi,  negli affetti  vi integrate a meraviglia, perché nei concetti relazionali comprendete le situazioni al volo e un po’ con la calma un po’ con la sopportazione riuscite sempre ad appianare le divergenze e approdare alla pace del convivere. Al dunque, maialino, se sei single, ti accordi in modo duraturo, se in coppia trovi la via per restarci. 

Bau Bau, Felice anno del cagnolino a tutti!

11 cane

la tabella. per scoprire il proprio animaletto simbolo 

Chinese-

Ricordo che:
Il capodanno cinese si fonda sui cicli lunari può cadere tra il 21 gennaio e il 20 febbraio, quindi chi è nato in quel periodo può appartenere al segno-animaletto precedente.  
-Nella filosofia orientale, ogni anno esprime, nelle vicende dei singoli e della collettività, tutte le caratteristiche simboleggiate da un’animale,modificate dalla natura ying e yang e dall’elemento al quale è collegato,in quanto combinandosi generano i vari aspetti della realtà.
-Gli animali simbolici che compongono il ciclo primario dello zodiaco cinese sono 12:
zi,topo;chou,bue obufalo yin,tigre; mao,coniglio o lepre o gattochen,drago o dragone; si,serpente;
wu,cavallo;wei,pecora o capra;shen, scimmia; you, gallo; xu, cane; hai, maiale o cinghiale.
-Il loro assetto celeste si fa risalire a leggende, quella più nota è legata al BUDDA che seguì il criterio dell’ordine d’arrivo di 12 animali arrivati per primi a omaggiarlo .
-ll cane, occupa l’11° posizione. 
Torna sul trono zodiacale dopo 12 anni dall’ultima apparizione– 2004- e 60 da quella di uguale elemento terra,-1958- 
-Per il principio “nulla può esistere senza la sua controparte” Sei “segni” o animali metaforici sono yinsei segni sono yang.
-Glanimali-segni yin corrispondono a: bue o bufalo, lepre o coniglio o gatto,serpente,pecora o capra, gallo, maiale o cinghiale e sono: negativi, passivi, umidi e di colore scuro. Esprimono i valori della luna quindi il mistero e la forza femminile, ricettiva, emotiva volubile sentimentale, docile e poetica.
-Gli animali-segni yang si identificano in topo, tigre, drago o dragone,cavallo,scimmia,cane,e sono:positivi attivi, secchi e di colore bianco. Esprimono i valori del sole quindi il progresso, il movimento, il calore, la forza maschile, l’azione concreta, pragmatica, la conquista, il potere, la ribellione.
-Ciascun animale simbolico è connesso ai 5 elementi:acqua, fuoco, terra, legnometallo, alternandosi fanno 5 cicli di 12 anni.
-Gli anni che terminano con le cifre 2 e 3 sono acquacon 6 e7 sono fuoco; con 4 e 5 legnocon 0 e 1 metallo, con 8 e 9 terra.
-Ogni elemento è interdipendente e in egual misura indispensabile all’equilibrio cosmologico e al gioco della vita.
-Il ciclo completo di rotazione dura 60 anni.

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Capodanno cinese: è arrivato il cane!

Intelligenza, lealtà e onestà sono la cifra distintiva del bel cagnone, basta applicarla per attirarsi potere benefico e fortuna!

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Come noto, il Capodanno cinese non coincide con quello occidentale, ha data variabile in quanto scandito dalle fasi lunari; di solito entra con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno. Tecnicamente in Cina e gran parte dei paesi orientali il 2018, o festa della primavera, inizia oggi, 16 febbraio e si conclude il 4 febbraio del 2019. Da tradizione di miti e accreditate filosofie legate all’alternanza ciclica di elementi e nature opposte, insieme all’anno nuovo, nei paesi orientali e nelle comunità sparse nel globo,  si festeggia e si esalta con riti scaramantici anche l’ingresso dell’animale guida annuale. Quest’anno, in base a una leggenda legata al Budda o a quella dell’imperatore di Giava, sovrano di cielo e terra, lo scettro di regnante se l’accaparra l’11 animale, cioè il CANE..

E sì, è proprio l’animale più domestico che spodesta il gallo e si insedia sul trono dello zodiaco cinese per regnare un anno. Sarà un cagnolino docile, a sostituire il galletto canterino, o un cagnolone ringhioso? Osservando la sua natura ciclica di elemento terra e principio attivo yang, le doti che evidenzia sono: riflessione, coerenza, equità, ordine e realismo, destrezza organizzativa, collaborazione, buonsenso, ergo un cagnolino idealista, profondamente rispettoso delle regole, conscio delle responsabilità, fedele a principi e convinzioni, pratico, cooperativo e sentimentale quanto basta. Quindi da questo punto di vista, in sintonia con il simbolo che incarna nell’immaginario collettivo, il Cane come regnante propone un anno rassicurante, positivo, generoso di influenze empatiche relazionali in cui recuperare coscienza etica sociale pacificante. Se lo si osserva e valuta sotto altri aspetti, uhmm rivela tutt’altro, cioè d’esser un sovrano sicuro di se, inflessibile e puntiglioso, capace di alterare gli equilibri, perciò un cane non proprio addomesticato e neppure malleabile. Allora è un Cane re ringhioso e segnala un anno destabilizzante e di fortuna deludente? Non proprio. Direi che annuncia un anno molto buono e proficuo sotto certi aspetti e alquanto da guardare in cagnesco per altri dovuti a sue caratteristiche controverse.

Vediamo gli aspetti positivi. In particolare, il più simpatico tra i dodici animaletti cosmici, il settore che più beneficia delle sue influenze è quello della famiglia, compresi rapporti interpersonali, sentimentali e ambientali. Infatti, laddove ci sono conflitti e discordie, crea condizioni adatte a ristabilire il dialogo, l’armonia, la collaborazione, la pace. Facilita l’unione, l’equilibrio di coppia, rafforza i sentimenti e contribuisce a ristabilire un clima sereno nell’habitat ma anche a dare tagli netti qualora le situazioni a suo giudizio sono torbide e pregiudizievoli alla stabilità. È molto attivo nell’ incremento di status, sia del gruppo coabitante sia di quello dell’insieme mondiale, assai propositivo nel riassetto socio-economico nonché del patrimonio immobiliare e per correlazione vantaggioso a compravendite e a chi si occupa o lavora in settori affini. Incentiva l’onestà in tutti i rapporti, la reciprocità comunicativa chiara, la pianificazione gestionale operativo-amministrativa singola e globale. Sollecita l’inclusione sociale e per dilatazione appoggia l’iniziativa volta: al rispetto dei diritti civili, al ristabilire gli equilibri socio-politici, la crescita economica, la prosperità commercial-comunitaria. Essendo un animaletto cordiale, è efficace all’intrecciare nuovi rapporti di amicizia, associarsi, allearsi, interagire con soci, colleghi, superiori nonché assettare la professione su livelli produttivi maggiormente redditizi mirando a coinvolgere la partecipazione attiva di eventuali compartecipanti e collaboratori specifici alla branca, magari dirimendo ruoli e competenze con criterio qualificato ai progetti. É molto favorevole per avviare attività lavorative di tipo familiare o incrementare le aziende esistenti i cui membri siano legati da vincoli amical-parentale, per estensione anche a tutti gli impieghi in settori domestici, ai delegati all’assistenza solidale, i lavoratori aggregati e le organizzazioni addette a sicurezza e cura di casa e ambiente, compresi arredatori, negoziatori, giardinieri, assicuratori. Recettivo ad accogliere e relazionare con empatia è un cagnolino che facilita i contatti socio-interpersonali, i club, i convegni di categoria, i business aziendali di tipo ricettivo-ricreativo compresi ostelli, agroturismi, villaggi ristor-distensivi. Intensifica le pubbliche relazioni e l’interscambio cultural-commerciale, soprattutto il dialogo e la riapertura di negoziati interrotti per contrasti di tipo ideologico-governativo-territoriale. Data la sua capacità di saper fiutare nelle persone la vera intima natura, tantè che un tempo, la saggezza orientale ma anche occidentale suggeriva di tenere in casa un cane per distinguere l’ospite buono da quello cattivo, sarà un ottimo braccio destro nel saper discernere le persone sincere, per così dire perbene da quelle false da tenere alla larga, onde evitare di cascare in trappole, inganni, frodi di soggetti scorretti o le cui mire siano diverse da ciò che palesano. Sotto il suo dominio solitamente non si registrano avvenimenti aggressivi e violenti, vicende sconcertanti, anzi il clima generale assume un che di tranquillizzante in tutti gli ambiti che permette di pianificare progetti a lunga scadenza o di dedicarsi con serenità alle proprie occupazioni. Tant’è che è un anno più adatto alla riflessione accurata su quanto c’è di predisposto che a decisioni e azioni di cambiamenti. Ciononostante presenta peculiarità che se provocato ci mette un niente a mostrar tutto il suo lato grintoso e implacabile da generare turbamenti collettivi di una certa entità con mutazioni.  Come si dice, non scocciar il can che dorme… giacché se si molesta caldeggia venti nuovi di idealismo destrutturante con conflitti e rivolte, idee anticonvenzionali e avvento di un periodo di riforme sociali piuttosto gravoso. In particolar modo nell’anno del cane bisogna fare molta attenzione, sia a livello pubblico che privato, a non trasgredire le regole deontologiche, a non accettare patti sottobanco o a imbarcarsi in situazioni arbitrarie, in quanto, l’insita volontà di correttezza e giustizia, piuttosto rigida non perdona nessuno. Per quanto con lo spicato senso di rettitudine il cagnolino 2018 apporta notevoli favori a tutte le categorie professionali collegate all’autorità e al diritto. Contribuisce a risolvere a pro questioni ingiuste o grattacapi con il potere giudiziario. Da ottimo segugio è perfetto coadiutore delle forze dell’ordine e degli addetti alla giustizia, in specie investigatori. Influenza beneficamente ricerca e scienza, però sostiene in primis l’intelligenza altruista, impegnata a produrre effetti utili all’umanità. Inoltre si confà a mantenere nervi saldi nelle situazioni di emergenza e a chi si occupa di pubbliche problematiche comprese le assistenziali o di soccorso.

Dal punto di vista economico il cagnolino non è avido, bensì è molto protettivo, per cui anche se non si prodiga in progetti per arricchire ne si avventura in guadagni temporanei o fittizi, è un leale e fidato amministratore degli introiti. Per lo più consolida i profitti del lavoro in essere, e tramite l’impegno costante, la sobrietà nelle spese, gli investimenti solidi garantisce un andamento esistenziale placido. Quindi a livello generico, purché si escludono i cambi di rotta lavorativi e gli azzardi bramosi di profitti che lo infastidiscono e sollecitano reazioni tutt’altro che fruttuose, si può contare su un andamento finanziario senza grossi traballi. In effetti in questo campo il premuroso cagnolino la fortuna la riserva a chi rimane fedele al proprio lavoro e a coloro senza occupazione che la cercano con ostinazione collegandoli a concrete possibilità di riassunzione o di ingaggio a primo impiego. È neutrale nelle conclusioni legate a onorari e salari ma refrattario a fini ingannatori e a chi è noncurante al benessere altrui, pertanto tende a punire, con episodi che richiedono spese impreviste onerose, chi ricava con metodi truffaldini o specula solo a proprio vantaggio.

Nella sfera affettiva non è un romanticone che si lascia travolgere da uno sguardo o si tuffa nel vortice della passione per una parolina dolce, troppo realista e pratico per indulgere all’emotività seduttiva, tuttavia essendo amante della compagnia non lascia nessuno in solitudine. Molto espansivo e disponibile agevola incontri, amicizia, unioni e relazioni. Privilegia particolarmente i rapporti responsabili mirati a resistere piuttosto che i flirt. È impietoso in tradimenti e infedeltà e in un baleno manda partner o chichessia a dibattersi tra le ortiche. Concede invece copiosa fortuna a tutte le coppie con sentimenti sinceri o che iniziano una frequentazione, amicale o idilliaca, con propositi di reciproca dedizione.

L’anno del cane è distensivo e fortunato a chi si attiene ai suoi canoni e agisce con serietà, lealtà, giustizia, molto pericoloso e affatto benevolo a chi lo contraddice o agisce seguendo percorsi affatto equi e corretti. Se è prezioso per sfruttare le sue ottime influenze per scegliere collaboratori e amici, è da prendere con le molle in caso di pentimento in decisioni proprie o collettive in quanto non ama tornare sui propri passi, oltre a ciò ha il difetto di deprimersi con facilità con toni reattivi di cinismo per niente fausti al clima globale.

Per caratteristica è maggiormente prodigo di favori da ottobre in avanti, capriccioso in maggio e agosto, talvolta è un vero e proprio can bastardo nel mandare all’aria i progetti. Ama i colori caldi, rosso e porpora, la natura, scorrazzare all’aria aperta nei prati quindi il verde lo rasserena, invece il bianco lo irrigidisce e il blu innervosisce. Per inclinazione in ogni situazione argomenta con distacco e si confronta in assoluto meglio e con toni pacifici posizionandosi a est, sud, nordest. In consonanza con l’indole va d’accordissimo con cavallo, tigre e maiale, simpatizza con topo, bufalo, coniglio, serpente e gli altri cagnolini, è incompatibile con drago, scimmia, capra, e gallo. In pratica, con gli animaletti è più o meno magnanimo  secondo l’analogia o la complementarietà.

In conclusione, da re annuale il bel cagnolino in armonia alle convinzioni accorda sicurezza ma pretende coerenza e rispetto. Eroga fortuna anche senza chiederla ma sempre pronto a proteggere i più deboli da iniquità è ben determinato a negarla o riprendersela a poltronisti, imbroglioni,  parassiti, sfruttatori.

A tutti un augurio di un superlativo anno in compagnia del cagnolino, a chi l’ha suggerisco di trattarlo meglio del solito, a chi non l’ha di adottarne uno e se proprio non può di comprarne uno piccolissimo di pezza da tenere con se a mo’ di scaramanzia. In Cina è talmente costume che è un vero business, ma anche in altri paesi ha preso piede e per chi può un marchio come Gucci ha di tutto.

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BAU BAU

Al momento mi fermo, a prestissimo con qualche precisazione e brevi auspici per ogni animaletto

bydif

segue…..

L’amore è

L’amore è una bella cartolina che il cuore ammira.e.r.

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L’amore è poesia:

Sabbie Mobili
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.
Jacques Prevert

san valentino

L’amore è vibrazione sonora:

Canto d’amore 

Come potrei trattenerla in me,

la mia anima, che la tua non sfiori;

come levarla oltre te, all’infinito?

Potessi nasconderla in un angolo

sperduto nelle tenebre;

un estraneo rifugio silenzioso

che non seguiti a vibrare

se vibra il tuo profondo.

Ma tutto quello che ci tocca, te

e me insieme

ci tende come un arco

che da due corde un suono solo rende

Su quale strumento siamo tesi,

e quale grande musicista ci tiene nella mano?

O dolce canto.

Rainer Maria Rilke

san valentino

L’amore è espressione  libera  di un pensiero:

Il vero amore è come l’apparizione degli spiriti: tutti ne parlano, quasi nessuno li ha visti. F. de la Rochefoucauld

Un mondo senz’amore, che sarebbe per il nostro cuore?

La stessa cosa che una lanterna magica senza luce. Goethe

Un matrimonio felice è una lunga conversazione che sembra sempre troppo breve. A.Maurois

L’amore è la poesia dei sensi. Honorè de Balzac

Il cuore sente la testa confronta. Chateaubriand

Il flirt è l’acquerello dell’amore. Bouerget

Prova a ragionar sull’amore e perderai la ragione. Proverbio francese

l’amore è il grande agguato che la natura ha teso agli uomini per propagarne la specie

nessuno si è mai sentito felice al presente a meno che non fosse ubriaco.

Arthur schopenhauer

san valentino

love is the ‘welcome guest in every heart.e.r.

eh si,l’amore è l’ ospite gradito a ogni cuore!

Spesso  il  suo soggiorno  è  troppo breve.

cuor

L’amore è un volo dell’anima nelle galassie  delle emozioni, a volte folle , a volte  fantastico, altro complicato ma sempre unico nel viverlo.

Felicissimo San Valentino

bydif

La palla San Remo ha tirato ma…

una vita in

La palla San Remo ha tirato ma.. purtroppo rotolando, rotolando nella marea votante, come ogni anno, non ha centrato il bersaglio da me desiderato. Vabbè, una delle tre canzoni che avrei voluto sul gradino più alto quasi ce l’ha piazzata e le due altre uno poco piuggiù. Un premietto comunque a ognuna l’ha riservato a una “Una vita in vacanza” dei 5 ragazzi dello stato sociale quello della sala stampa radio e tv web dedicato a Lucio Dalla, il che non è male considerato che son snob capiscioni e la giuria di qualità, sic sic qualità de che poi chissà, una bella affossata gli aveva dato. A “almeno pensami” un testo poetico del mai dimenticato L.Dalla, sussurrato dall’amico Ron gli ha fatto giungere il premio della critica dedicato a Mia Martini, invece a “la leggenda di Cristobalda e Pizzomunno” ugulata da max Gazzè quello assegnato dall’orchestra, in memoria di Giancarlo Bigazzi come migliore composizione musicale. Beh, coi tempi che corrono bisogna me contento, in fondo son premietti de peso assai perché chi li assegna non son popolani, che si sa, negli ambienti sofisti son considerati troppo piacioni de motivetti canterini e poco di quelli pregni de valore cultural-intellettuale, ma competenti e anche attenti a cogliere pregi e particolarità. D’altronde San Remo gira la su palla a luci accese e qualcuna è normale che talvolta l’abbaglia e sul podio ce scaglia na urla de lagna, non voglio dì che quella che ha vinto lo è perché non m’aggrada, è che me suona uno poco troppo sonata se il tema che tratta è na realtà inquadrata davvero spietata, dacché con la retorica urlata l’evincere nobile finisce banalizzato e in testa alla gente il senso dell’orrore si fa un niente. Comunque anche a riflettori spenti San Remo è sempre San Remo e i sui “fiori” più belli ogni anno li regala al giardino del tempo.
Sulle note della melodia da ognun preferita l’ augurio di una giornata felice.
bydif

la vecc

I testi delle mie tre preferite:

 UNA VITA IN VACANZA,   una riflessione irrompente, piena di ironia e per niente banale sul mondo del lavoro del non lavoro interpretata da i cinque ragazzi della  band bolognese LO STATO SOCIALE con tanto di “vecchia” acrobata eccezionale al secolo Paddy Jones. Il testo mi visualizza un dipinto del manifesto futurista ma al contrario, li l’irrompere sanciva il movimento dinamico quasi parossista qui mi figura uno stato irritante del valore del lavoro e del tempo distorto e solidificato dal parossismo del senso dinamico.

E fai il cameriere, l’assicuratore

Il campione del mondo, la baby pensione

Fai il ricco di famiglia, l’eroe nazionale

Il poliziotto di quartiere, il rottamatore

Perché lo fai?

E fai il candidato poi l’esodato

Qualche volta fai il ladro o fai il derubato

E fai opposizione e fai il duro e puro

E fai il figlio d’arte, la blogger di moda

Perché lo fai?

Perché non te ne vai?

Una vita in vacanza

Una vecchia che balla

Niente nuovo che avanza

Ma tutta la banda che suona e che canta

Per un mondo diverso

Libertà e tempo perso

E nessuno che rompe i coglioni

Nessuno che dice se sbagli sei fuori

E fai l’estetista e fai il laureato

E fai il caso umano, il pubblico in studio

Fai il cuoco stellato e fai l’influencer

E fai il cantautore ma fai soldi col poker

Perché lo fai?

E fai l’analista di calciomercato

Il bioagricoltore, il toyboy, il santone

Il motivatore, il demotivato

La risorsa umana, il disoccupato

Perché lo fai?

Perché non te vai?

Vivere per lavorare

O lavorare per vivere

Fare soldi per non pensare

Parlare sempre e non ascoltare

Ridere per fare male

Fare pace per bombardare

Partire per poi ritornare

*********

ALMENO PENSAMI, interprete RON, che dire se non che il testo del grande Lucio Dalla è una lirica che trasporta con semplicità nell’immaginario mondo della creatività originale e magica del  desiderio  candido dell’amore,  non scivola mai nel banale ma focalizza una tenerezza di sentimento  quasi mistica per l’essere agognato lontano, forse irrangiungibile nella realtà ma tangibile sul piano sognante che a me memorizza l’arte poetica della pittura surreale. 

Ah fossi un piccione

Che dai tetti vola giù fino al suo cuore

Almeno fossi in quel bicchiere

Che quando beve le andrei giù fino a un suo piede

Fossi morto tornerei

Per rivederla ogni mattina quando esce

Avessi il mare in una mano

Ce ne andremo via fino al punto più lontano

Almeno pensami

Senza pensarci pensami

Se vai lontano scrivimi

Anche senza mani scrivimi

Se è troppo buio chiamami

Prendi il telefono parlami

Io e la notte siamo qua

Ma come si fa

A tenere un cuore

Se ho le mani sempre sporche di carbone

Son già passati mille anni

Tanto è il tempo che ti guardo e non mi parli

Senza lei io morirei

Ma chiudo gli occhi e so sempre dove sei

Sempre più lontano

O dentro questa goccia che mi è caduta sulla mano

Almeno pensami

Senza pensarci pensami

Se vai lontano scrivimi

Anche senza mani scrivimi…

Se è troppo buio chiamami

Prendi il telefono, parlami

Io e la notte siamo qua

Ma come si fa

Almeno pensami

Senza pensarci pensami

Se vai lontano scrivimi

Anche senza mani scrivimi…

Se è troppo buio chiamami

Prendi il telefono, parlami

Io e la notte siamo qua…

Se è troppo buio svegliati

Se stai dormendo sognami

Se mi sogni io sono lì

Dentro di te

Sempre più lontano

O dentro questa goccia che mi è caduta sulla mano

*******

LA LEGGENDA DI CRISTALDA E PIZZOMUNNO, un testo originale e coraggioso interpretato da MAX GAZZE’ che  narra la leggenda pugliese del marinaio tanto  innamorato della sua  Cristalda da resistere alle lusinghe delle sirene e da queste per vendetta  trasformato in pietra a Pizzomunno, sulla spiaggia di Vieste. Nella fragilità di oggi una favola di amore eterno non può che suscitare un emozione viva e anche un po’ di voglia di viverla.

tu che ora

Non temi,

Ignorane

Il canto…

Quel coro ammaliante

Che irrompe alla mente

E per quanto

Mulini

Le braccia oramai

Non potrai

Far più niente.

Ma se ti rilassi

E abbandoni

Il tuo viso

A un lunghissimo

Sonno,

O mio Pizzomunno,

Tu guarda

Quell’onda

Beffarda

Che affonda

Il tuo amore indifeso.

Io ti resterò

Per la vita fedele

E se fossero

Pochi, anche altri cent’anni!

Così addolcirai gli inganni

Delle tue sirene…

Cristalda era bella

E lui da lontano

Poteva vederla

Ancora così

Con la mano

Protesa

E forse una lacrima scesa

Nel vento.

Fu solo un momento,

Poi lui sparì

Al largo

E lei in casa cantando…

Neppure il sospetto

Che intanto

Da sotto

La loro vendetta

Ed il loro lamento!

Perché poveretta

Già avevano in cuore

I muscoli tesi

Del bel pescatore,

E all’ennesimo

Suo rifiuto

Un giorno fu punito!

Ma io ti aspetterò…

Io ti aspetterò,

Fosse anche per cent’anni aspetterò…

Fosse anche per cent’anni!

E allora dal mare

Salirono insieme

Alle spiagge

Di Vieste

Malvage

Sirene…

Qualcuno le ha viste

Portare

Nel fondo

Cristalda in catene.

E quando

Le urla

Raggiunsero il cielo,

Lui impazzì davvero

Provando

A salvarla,

Perché più non c’era…

E quell’ira

Accecante

Lo fermò per sempre.

E così la gente

Lo ammira

Da allora,

Gigante

Di bianco calcare

Che aspetta tuttora

Il suo amore

Rapito

E mai più tornato!

Ma io ti aspetterò…

Fosse anche per cent’anni aspetterò…

Fosse anche per cent’anni aspetterò…

Fosse anche per cent’anni!

Io ti aspetterò

Fosse anche per cent’anni!

Si dice che adesso,

E non sia leggenda,

In un’alba

D’agosto

La bella Cristalda

Risalga

Dall’onda

A vivere ancora

Una storia

Stupenda.

*******

 

 

 

San Remo gira la palla e…

san remo

San Remo gira la palla e.. non so se dal vincitore rimarrò soddisfatta ! Intanto che la gira e rigira beh…
Con la vittoria di ” Il ballo delle incertezze” cantata da Ultimo, un ventiduenne romano degli otto di le nuove proposte, quest’anno San Remo non mi ha deluso. Vero che avrei preferito vedere sul podio Mirkoeilcane, alias Mirko Mancini, un cantautore trentenne che con “stiamo tutti bene “ a mio parere la migliore del gruppo invece è arrivato secondo, in quanto il testo oltre che intenso, delicato eppur molto crudo nella sua narrazione di un fatto su un tema molto attuale e altrettanto discusso, con il suo stile di “parlato incalzante” che almeno a me riporta al cuore quel “minchia, signor tenente di Giorgio Faletti che mai posso dimenticare, non cade mai nell’ovvio accusativo e nell’ oratoria frignona ma è assoluto fine cronista di occhi e coraggio di un dramma di bambino migrante. Comunque non a caso si è aggiudicato il premio della critica dedicato all’indimenticabile Mia Martini. Nondimeno è anche vero che il testo del vincitore Ultimo, alias niccolò Moriconi, oltre ad essere altrettanto profondo, con quel suo domandarsi e trovare “un senso” per vivere in equilibrio con se stesso e il mondo, richiama temi quali la precarietà, il disagio giovanile, la solitudine, la precarietà, il maturare nella marginalità, purtroppo molto effettivi e constatabili ogni giorno anche tra chi giovane non lo è più, con uno stile leggero che rende l’usufruizione uditiva piacevole e al contempo direziona il pensiero a non semplificare la tematica e tantomeno la fatica dei giovani a collocarsi nella società contemporanea in armonia dell’essere e del volere. Detto ciò non so se nella categoria big il responso mi sarà altrettanto gradito. una manciata di ore e scoprirò su quale testa di big la corona d’alloro del vincitore brillerà all’Ariston. Intanto che arrivi il fatidico momento, per farmi esultare di gioia o storcere il naso a seconda di chi sarà sul podio, per capire se sperare o mettermi il cuore in pace ho fatto un giro sul web. Tra le classifiche di probabili vincitori e vinti e opinioni che caldeggiano canzoni e nomi in base a strane equazioni di ascolto e gettonatura social, mi è parso cogliere qualche buon segnale che la mia preferenza raccolga più di un battimano, anche se per come ogni anno San Remo gira la palla…beh se tanto mi da tanto è meglio che non mi faccio la bocca a un dolce sapore ma mi preparo a inghiottire un bocconcino amaro.
Eh eh, per scaramanzia non lo dico ora chi vorrei sul podio del 68 festival della canzone, al momento con gli ascolti da record è ben occupato dal trio Baglioni, Hunziker e Favino! Però sotto metto i testi delle due canzoni dei giovani “stiamo tutti bene “ e Il ballo delle incertezze” Buon finale di San remo a tutti e un auspicio che vinca se non il mio preferito uno migliore.
By dif

a-festivalbaglioni-

Stiamo tutti bene

Stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene

Ciao, mi chiamo Mario e ho 7 anni
7 e mezzo per la precisione
mi piace il sole, l’amicizia, le persone buone
il calcio, le canzoni allegre ed il profumo buono della pelle di mia madre
papà mio è da qualche mese che non torna
ma guai a parlarne con qualcuno
specialmente con la mamma
perché si sente male
grida, piange e non la smette più
e per tre giorni si nasconde e non si fa vedere

Ma oggi è un giorno felice
che qui è arrivato un pallone
e finalmente potrò diventare forte
e fare il calciatore
so già palleggiare
con i sassi è diverso
ma sono avvantaggiato
perché corro forte
come il vento

E allora volo alla radura
insieme agli altri bambini
chi arriva ultimo in porta
sai che rottura di co…
arrivo primo, come sempre
e allora sono attaccante
scarto, driblo, tiro in porta
ed il portiere non può farci niente
poi da più lontano sento

‘Mario vieni qua
prendiamo tutto quel che abbiamo
e raggiungiamo papà’
mamma, proprio adesso, sto tirando un rigore
ma non c’è verso
ce ne andiamo, meglio non polemizzare

Stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
tutto molto bene
come si conviene

Stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
non c’è nulla per cui ci dobbiamo preoccupare
e scomodare

Ma guarda te a jella proprio a me doveva capitare
quattro giorni su sta barca, intorno ancora solo mare
ma ti pare giusto
uno va in vacanza per la prima volta
e quelli lì davanti son capaci di sbagliare rotta
che poi a chiamarla barca
ci vuole un bel coraggio
stare in tre
seduti in mezzo metro di spazio
è come me e gli altri 200
tutti intenti a pregare
ed io vorrei soltanto alzarmi e palleggiare

Ma se soltanto sporgo anche di un centimetro il piede
questo davanti si sveglia
e inizia a dire che ha sete
io ho pure sete, fame, sonno
e mi fa male la schiena
ma non c’è mica bisogno
di fare tutta sta scena

E poi c’è questo di fianco
che ha chiuso gli occhi
non li apre più
è da due giorni che dorme
che pare non respiri
non ho mai visto nessuno dormire così tanto
ho chiesto a mamma
e ha detto che era proprio stanco

Boh, tre giorni fa
ne hanno buttato una ventina in mare
mamma dice che volevano nuotare
io li sentivo gridare
e non sembravano allegri
ma almeno adesso ho un po’ di spazio
per i piedi

È il sesto giorno
adesso dormo, pure mamma e un tipo magro
qualcosina più in là grida che vede la Madonna
e questa barca adesso puzza di benzina e di morte
e mamma ha detto di non farci caso
e di essere forte
e di fare il bravo bambino
e star seduto qua
che mamma adesso s’addormenta
e raggiunge papà
però piangeva e si sforzava di sorridere
forse era proprio tanto stanca pure lei

E c’è un silenzio tutto intorno
che mi mette paura
s’è fatta notte, ho freddo
e in cielo non c’è neanche la luna
gente grida, chiede aiuto
ma nessuno risponde
mi guardo intorno e neanche a dirlo
vedo sempre e solo onde
dopo onde, ancora onde
allora onde evitare di addormentarmi come gli altri
ed esser buttato in mare
mi unisco al coro della barca
e inizio a piangere e gridare
non ho forza, chiudo gli occhi
e non so neanche nuotare

Stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
Stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
Stiamo tutti bene

Il ballo delle incertezze

Ho perso tempo per guardarmi dentro e
ho sistemato qualche mia abitudine
ma poi la sera arrivava ed io
mi chiedevo dov’è il senso
se c’è un senso a tutto questo

Ho perso tempo per guardarti dentro e
ti ho dedicato il cuore tra le pagine
ma poi la sera arrivava ed io
mi chiedevo dov’è il senso
se c’è un senso a tutto questo

Senti
non c’è bisogno di parlare
dalla serranda scende il sole
e noi ci siamo accontentati

Ma ci sarà
il ballo delle incertezze
ci sarà
un posto in cui perdo tutto
che per stare in pace con te stesso e col mondo
devi avere sognato
almeno per un secondo

E ci sarà
tra la gente che aspetta
chiunque ha
rischiato tutto ed ha perso
che per stare in pace con te stesso e col resto
puoi provare a volare
lasciando a terra te stesso

Ho camminato in equilibrio su di me
mischiando il tuo sorriso alle tue lacrime
ma la coscienza non si spegne ed io
mi chiedevo dov’è il senso
se c’è un senso a tutto questo e

Ho respirato sui tuoi battiti lenti e
adesso vivi, sì ma dentro un’immagine
ricordo c’era il vento ed io
mi chiedevo dov’è il senso
se c’è un senso a tutto questo

E ci sarà
il ballo delle incertezze
ci sarà
un posto in cui perdo tutto
che per stare in pace con te stesso e col mondo
devi avere sognato
almeno per un secondo

E ci sarà
tra la gente che aspetta
chiunque ha
rischiato tutto ed ha perso
che per stare in pace con te stesso e col resto
puoi provare a volare
lasciando a terra te stesso

So di momenti
quelli persi a dare un senso forse
mi chiedi perché fragile
sono diverso forse
ero un bambino
e stavo in cortile
respiravo piano
ho sempre rinchiuso
vita e sogni
nel palmo della mano

Sono presente
ancora oggi
nel ballo delle incertezze
dove ti siedi
e più sei poco e più ti senti grande
incontro me stesso
e poi gli chiedo se vuole ballare
ferma la musica
che il silenzio adesso sa parlare

E ci sarà
il ballo delle incertezze
ci sarà
un posto in cui perdo tutto
che per stare in pace con te stesso e col mondo
devi avere sognato
almeno per un secondo

E ci sarà
tra la gente che aspetta
chiunque ha
rischiato tutto ed ha perso
che per stare in pace con te stesso e col resto
puoi provare a volare
lasciando a terra te stesso

Isola famosi, in isola fumosi?

Eh si!!!
In men di tre puntate l’isola dei famosi mi par proprio abbia ceduto l’ a alla u.  Non c’è voluto uno sloggio forzato. È bastata una piccola disattenzione sfogarella, non so quanto se per le solite nomination indigerite o se per rispetto a un principio di norma infranta, a trasformare l’isola dei famosi (famosi??? boh! affamati? yeye!!!) in isola dei fumosi. Il cambio vocalizio non è tanto avvenuto alle dichiarazioni sfuggite, di proposito o di covarello cruccio a Eva Henger, su una cicchetta drogarella quanto per il modo fumacchioso in cui la cicchetta piombata a tegolata sul reality show è stata scaricata. Lo stile fulmine, per cassare l’imprevista tegolaccia arrivata dalla palapa allo studio e di certo non garbata e neppure agognata da produzione e conduttrice, forse ha combusto le linguarelle social-medie-gossipine ma ha sprigionato un fumo così pungente da imbrogliar la vista anche ai mosquitos honduregni de cayo paloma e playa dos. Posso comprendere che la Marcuzzi, consolidata conduttrice del format, con un non so abbia provato un veloce rabbercio e con uno sbrigativo incredulo, accentuato da un isola ancor dietro al paletto, svignacolato dall’imbarazzante pulviscolo del tegolone scagliato in studio dalla spiaggiata ex diva dell’osè. Al suo posto, più certo che probabile, sarei saettata alla palapa a legargli la lingua dal tanto che mi inquinava il bucolico show. Quello di cui non afferro il senso limpido ma l’assai fumantino è il modo di buttar la tegola nel dopo. Primo, il dubbioso rimpallato sullo esporre della Henger con: sei certa, perché l’hai detto ora, perché non prima, è una vendetta nomination, non dovevi, è grave, è una tua opinione, è una parola contro un’altra, ecc. che bomba molto da rimbrotto all’isolana e per nulla a un minimo di considerar sia verità. Chissà…. la rivelazione meno a puntare il dito e più accortamente pulce nell’orecchio avrebbe avuto altro accolto. Secondo, il ritiro dell’isolano, ex tronista ex fidanzio di una Rodrighes, a dir spontaneo e ispirato da decisione di tutelar immagine e cari, il che è legittimo seppur mi piacerebbe tanto conoscere come ha fatto a saper del pericolo alla nomea, considerato che a ferreo regolamento nell’isole honduregne telefonini, pc, tv, gazzettini, riviste sono tabù.., ma che nel guardar il video persuade parecchio che il deciso sia indotto e l’annuncio dell’ abbandono di genuino contiene solo una buona lettura di un testo ben scritto e calibrato. Addirittura stride assai con i giorni precedenti del naufrago in cui non pareva aver alcun pensiero di ritirarsi ma parecchio quello di restar a limonar con l’ex madre natura del bonolis nonchè col silenzio tombarolo de naufraghi amici sul ritiro. Almeno un beo di rimpianto ci stava, ma anche una esplicita al dire della ormai non più naufraga era apprezzato per non suscitar la prudarella del chi tace acconsente. Terzo, a parol sfogata di naufraga ci vuol la prova provata. Lecito. Tuttavia insolito poichè ombreggia subito sulla naufraga bugiardaggine. La prova non c’è. Che si fa senza prova al formulato? Si liquida la cicchetta con un censorio a arenata spiona! Beh, si poteva far di meglio nel mettere il punto di chiusura alla vicenda. Vero che monte-henger-cicchetta drokarella è una brutta roba che scotta da sbarazzarsene al più presto. Bensì, se chi la roba l’ha mette in vista non è una pazza, un uscita di senno repentina, una totale sprovveduta di raziocinio assennato, non è smentita all’istante dagli altri 15 seduti in palapa deve pur avere un suo perchè il rischiare di attirarsi una contropartita che da esperta sa che ci sarà e sarà micciarola. Deve avere un suo perché parlare al plurale e marcare che tutti gli spiaggettati possono confermare e, tranne il naufrago gaspare che nel dire in casa non si stava a controllare il contenuto della cicchetta a chi fumava che non ha certo sconfessato ma semmai messo a  galleggio la verità, nessuno è saltato in aria o ha aperto la boccuzza che in settimana invece, fosse dove fosse, eccome se l’aveva aperta per dir su questo e quello.  Come deve avere un suo perché l’udito che in un reality targato mediaset è stato cosi fino da percepire una parolina non ammessa che c’è voluto l’amplificatore alla tromba d’eustachio per arrivre a decifrarla e in un altro reality è tanto sordo da non percepire un ammesso urlato alla soffiata in diretta. Forse la furia della spionata ha fatto inconsapevolmente deglutire l’ammissione o forse la violenta tegolata allo stomaco di riflesso gli ha chiuso i canali deflutori. Boh vacci a capire quel che è successo e i perché in aria restano. Fatto sta che la prova non provata nel social etere storma più a versione unilaterale il che coagula un implicito je t’accuse a Eva Henger. La bella Eva non mi è particolarmente simpatica, anzi da quando sua figlia Mercedes partecipò all’isola mi è proprio incompatibile, ma come la metti la metti la questione che ha portato alla luce nella 1 puntata dell’isola dei fa..fumosi le reazioni, da immediate a successive, nei suoi confronti, almeno a me, risultano assai stonate. Aldilà di una bricconata, grave o lieve, che semmai viola le regole contrattuali, di un partecipante al reality show su rete mediaset condotto dalla bella e disinvolta Marcuzzi, e a me non scalfisce un tubo, il senso di buttarla per ritardata esposizione sulla vendetta personale nomination, ribadita anche dagli spalla-opinionisti Venier e Bossari invece che su una eventuale possibilità di commessa birbonata non m’è proprio garbata. Non m’è garbata in quanto la scorrettezza, se c’è stata è ricaduta tutta sulla Henger e se non c’è stata lascia un ambiguo che fuma più di una caldera drokata. Non ho idea di dove il fumo si imbucherà. Frattanto il fumaiolo ha proprio spiaggiato nel peor piuttosto che nel mejor il reality isolano! Oddio non è che uno se ne fa un affanno da non dormirci la notte, è che i mosquitos del peor son tanto irritanti da diriger le antenne percettive verso la jungla stufaiola. E giacchè prima la seguivo solo un po’, ora…

alessia marcuzzi

bye bye isola!

By dif

La Candelora: festa di luce e purezza e…

candele

La candelora: festa di luce, purezza e…previsioni del tempo!

La Candelora o caldelaia o candelaia… o festa delle candele per la chiesa cattolica è la festività della luce e purezza ma per il popolo è il giorno della predizione del tempo che precede l’arrivo della primavera.

Già da quando ero piccola la festa aveva un doppio significato tuttavia sul profano premineva il sentimento sacro Non è più così. La Candelora ormai è la previsione del tempo, il giorno dell auspicio, di fine o meno dell’inverno analogo a quello della marmotta in voga in usa. Tanti i detti proverbiali per sancire il tempo prossimo. Tra i tanti quello del mio paese recita: alla candelora se appar lu vento altri 40 giuorni de maltiempo; se appar lu solarone 40 giuorni de bieltempo; se appar pioggia vento  e solariello de l’inverno siemo dentro”. Beh, da quel che vedo: l’inverno è duro a morire e la primavera tarda a venire, spero non ci prenda perché il sole mi manca assai.

Ma la candelora dal punto di vista religioso  ha ben altra significazione del divinare la fine o meno dell’inverno. Ha una essenza molto profonda e importante, ovviamente perchì ha fede, è il giorno della festa di luce e di purificazione. 

Festa di luce, di luce per illuminare le genti” luce Divina che Simeone ravvisò in Gesù Bambino quando fu portato da Giuseppe e Maria al tempio.luca,2,29, come da usanza ebraica ogni figlio primogenito maschio a 40 giorni dalla nascita doveva essere presentato al tempio per essere circonciso. A memoria si festeggia la presentazione di Gesù e si simboleggia la Luce Divina col rito dell accensione e benedizione delle candele. Candele che benedette, attualmente la tradizione generica richiama all’uso a protezione dal male spirituale e fisico, in particolare della gola, da adoperare nel giorno di san Biagio, bensì nella formula più alta l’espressione del vecchio Simeone sottintende Luce che allontana dalle tenebre purifica e segna la via che pilota alla Luce più grande, la Luce divina di Gesù. Quel Gesù Luce, Cristo di salvezza. 

Festa di purezza, simboleggiata nel rito di purificazione di Maria madre di Gesù, che sempre in base a leggi ebraiche come madre di figlio maschio partorito doveva presentarsi al tempio per la purificazione. Sottoporsi a una, per così dire, “ripulitura” per ridare la candidezza persa nel dare alla luce il figlio. Un rito purificativo che Maria, l’eletta dal Signore” secondo le scritture madre incontaminata non ne aveva certo bisogno ma ligia alle leggi di Mosè non poteva sottrarsi. Per il credente un  presentarsi al tempio Divino per essere riscattati  dal Divino Dio Figlio e Padre e Spirito.  Spirito materializzatosi nella  discesa al cenacolo su Maria e gli apostoli sottoforma di fiamma. Quindi luce e fuoco, la fiamma che arde e  illumina, il fuoco che brucia e purifica.  

Tante le tradizioni popolari legate alla Candelora o Caldelaia o di santa Maria la calderara a cui un tempo lungo il Po si faceva grandissima festa con tantissimi lumi e falò per esorcizzare gli spiriti del male e auspicare protezione a persone e raccolto che accendevano la notte di luce e le acque, altro simbolo di purificazione,  di riflessi dorati da creare suggestive visioni nonché speranze di buona sorte.

Come altre festività anche la Candelora sembra essere traslata da altre feste profane molto più antiche. Infatti il termine candelora pare derivi da una festa romana la “festum candelarum” in cui la dea Giunone portata in processione con le fiaccole purificava la città o dalla juno febriata in cui erano le donne romane tra il 14 /15 febbraio a girare le stade con una torcia per disinfestarle da malefici. Sin dal tempo dei tempi il fuoco è emblema di scaccia paure e purificazione di forze nefaste. Però potrebbe anche riferirsi alla “Candelifera” una divinità a cui nel momento del travaglio si accendeva un lume a protezione di madre e bambino. In certi paesi il 1 febbraio si celebra il mezzo inverno, l’addio all’inverno l’ “imbolc” in irlandese “in grembo” la primavera è in arrivo. Agli albori era una festa celtica dedicata alla luminosa e materna dea brigid che cadeva nel periodo della venuta alla luce degli agnellini. Successivamente cristianizzata in Santa Brigida d’Irlanda poiché non è un caso se la festa ricorre il 1 febbraio e nell’iconografia agiografica in effetti è ritenuta la nutrice di Cristo.

In conclusione, da qualunque derivazione di festa profana provenga la Canderola o la santa Maria Canderola sacrale è assai eloquente che: fuoco, luce, maternità, tempo, accomuna le feste. Tutti simboli molto rilevanti nella credenza e nella storia dell’uomo.

Fuoco, notoriamente distrugge e decontamina, purifica terra e ambiente, rinnova la forza per ricrescita e ripresa;

Luce, per antonomasia illumina e schiarisce il cammino; è la fiamma che espelle paure ed ombre dell’umano e si fa ardente fiaccola di luce del Divino Eterno.

Maternità, Purificazione della madre = divinità materna; =redenzione e liberazione per accedere al Divino;  risveglio come venuta alla luce; ma anche fine=principio.

Tempo, mezzo inverno= beltempo, maltempo=luce, oscurità=ma anche cattivo raccolto=buon raccolto, in quanto le condizioni metereologiche più o meno favorevoli in questo periodo influiscono molto sul raccolto futuro, specie di grano e uva. Come ricorda il detto “brutto tempo a calderola per 40 giorni se rinnova e il raccolto sfora”

16-duccio-dalla-predella-della-maesta

Un saluto di luce e sole e calore a tutti

bydif