Lunedì Santo

Sui passi di Gesù,dalle Palme alla Resurrezione:

Lunedì Santo: giorno dell’amicizia, sincera fragranza di gioia e amore.

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Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».

Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù. Gv 12,1-11

Come disse Joseph Ratzinger poi Benedetto XVI, in questo passo evangelico c’è un gesto singolare di Maria che  “E’ uno di quei dettagli della vita di Gesù che san Giovanni ha raccolto nella memoria del suo cuore e che contengono una inesauribile carica espressiva. Esso parla dell’amore per Cristo, un amore sovrabbondante, prodigo, come quell’unguento “assai prezioso” versato sui suoi piedi. Un fatto che sintomaticamente scandalizzò Giuda Iscariota: la logica dell’amore si scontra con quella del tornaconto.”

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la Settimana santa, è la più ricca delle memorie dei misteri della redenzione: passione, morte, sepoltura e resurrezione di Cristo. Seguire gli episodi caratterizzanti l’ ultima settimana terrena di Gesù è un riscoprire opere d’arte di sommo valore artistico e un inoltrarsi figurativo per percepire pensieri, respiri, dubbi e certezze, comprendere meglio gli sviluppi, le situazioni, afferrare il significato messianico della vita e della morte, la sacralità di gesti e parole; e vista la crudezza di accadimenti accettati e vissuti per amore e verità meditarci e perché no interrogarmi. Soprattutto per domandarmi: da che parte sto io, sto con Cristo o contro? Che personaggio interpreto nelle scene e che parte mi sobbarco nella Passione di Cristo? Oggi,  nell’ episodio ben espresso figurativamente sia da Rubens, come si può ammirare sopra, che da J. A. Beshey in quella sotto, sono Maria dall’ incondizionato amore al Maestro o sono il meschino e avido  Giuda che pensa solo al vile materiale? … ???…

lunedì santo

…un po’ l’una e un po’ l’altro…???…comunque sia, auguro a tutti una

Felice giornata!

bydif