Mercoledì Santo

Sui passi di Gesù dalle Palme alla Resurrezione:

Mercoledì Santo: giorno dell’ avidità, smarrimento, buio.

janos pentelei molnar i trenta pezzi d'argento

“In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento.

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Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.

19 duccio giuda e i 30 denari

Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.

cena mosaico san marco XII

Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: Sono forse io, Signore?. Ed egli rispose: Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!

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Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: Tu l’hai detto.” Mt 26, 14-25

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Giuda, l’avido discepolo dalla doppia vita. Come ha ricordato papa Francesco è : “La pecora smarrita più perfetta nel Vangelo.  Un uomo che sempre, sempre aveva qualcosa di amarezza nel cuore, qualcosa da criticare degli altri, sempre in distacco: un uomo che non conosceva «la dolcezza della gratuità di vivere con tutti gli altri». E giacché questa “pecora” «non era soddisfatta», allora «scappava». Giuda, scappava perché era ladro», altri «sono lussuriosi» e ugualmente «scappano perché c’è quel buio nel cuore che li distacca dal gregge». Siamo di fronte a «quella doppia vita» che è «di tanti cristiani» e anche — ha aggiunto «con dolore» — di «preti» e «vescovi». Del resto, anche «Giuda era vescovo, era uno dei primi vescovi…».«Poveretto! Poveretto questo fratello Giuda come lo chiamava don Mazzolari, in quel sermone tanto bello: “Fratello Giuda, cosa succede nel tuo cuore?”». «quando è andato al tempio a fare la doppia vita», quando ha dato «il bacio al Signore all’orto», e poi «le monete che ha ricevuto dai sacerdoti…» ha commentato: «non è uno sbaglio. Lo ha fatto… Era nel buio! Aveva il cuore diviso, dissociato. “Giuda, Giuda…». Perciò si può dire che egli «è l’icona della pecora smarrita». Gesù, «il pastore, va a cercarlo: “Fa’ quello che devi fare, amico”, e lo bacia».  Giuda «non capisce».  Ma, quando si rende conto di «quello che la propria doppia vita ha fatto nella comunità, il male che ha seminato, col suo buio interiore, che lo portava a scappare sempre, cercando luci che non erano la luce del Signore» bensì «luci artificiali» si è impiccato, impiccato e “pentito”»  Tuttavia, sottolinea papa Francesco « fino alla fine l’amore di Dio lavorava in quell’anima, fino al momento della disperazione»  il buon pastore, mai abbandona . Ha poi affermato: « Chi non si lascia carezzare dal Signore è perduto».

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Con l’augurio di mai smarrir la strada luminosa auguro a tutti una lieta  giornata! 

bydif

…le immagini sono opere di:J.P. Molnar, Duccio, El Greco