Non aspettare domani
Per dire una parola gentile
Domani potresti non trovarla
Saresti costretto a cercarla
Nel mezzo d’una notte nera
Annichilito da una scena
Al canto triste d’una sirena
Non rimandare a domani
Uno slancio del cuore
Lascia che il gesto vada
Dove il cuore vola
Non piangere domani
Le persone che ami
Domani
Potresti non vedere
Nascere il sole
Di chi
Ragionando aspettava
Un gesto che scaldava
Non essere egoista
Ripiegato in un cantuccio
Esci vai in mezzo ai lupi
Lasciati sbranare piuttosto che
L ’indomani dover dire
Perché
Non sono andato immediato
A scostare
Dalla mente e dalla mano
il gesto insano?
Uno squillo di telefono bastava
A romper la monotonia
Farlo restar ancor in questa via
Almeno lasciarlo andare
Senza forzare la mano al pianto
Per un silenzio affranto
Non rimandare a domani
Un segno di conforto
Potresti dire perché l’hai fatto
C’ero io lungo la tua via
Domani
O.. forse dopo
Ti avrei soccorso
Scaldato la noia maledetta
Di bimbo vecchio abbandonato
In cerca di parola di carezza
Singhiozzi …
Frughi nella voce la risposta
Oltre la finestra al gelo resta.
E. R.
A volte si rimanda, si rimanda, un gesto, una parola, un semplice squillo di calore umano, pensando di aver tanto tempo, o oggi o domani non fa differenza. A volte la differenza la fa, eccome se la fa. L’ addolorarsi dopo è arido .
Bydif