Pentecoste: la discesa dello Spirito Santo

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“Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi“. Atti degli Apostoli, 2.

La Pentecoste è una festa solenne che nel 50° g. dopo Pasqua celebra la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli riuniti insieme nel Cenacolo.

Ma cos’è lo Spirito Santo? E’ la luce di verità, la guida del cammino nell’amore in Cristo.

Come disse Gesù : “Quando verrà lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà” . Gv

E’ la Terza Persona della Santissima Trinità che procede dal Padre e dal Figlio, come  un solo principio reciproco di  Amore. E’ ill maestro inviato per via di missione nel mondo.

E’ ’Amore Divino, lo Spirito Santo che scaturisce dal Cuore di Cristo.

E’ la “roccia spirituale” che come nell’ Esodo accompagna il popolo di Dio nel deserto, perché attingendone l’acqua viva possa dissetarsi lungo il cammino.

E’ l’nesauribile elargitore di doni. Secondo il profeta Isaia i più preziosi sono sette: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio. Sono  i sette doni dati con la grazia del Battesimo e  riconfermati dal sacramento della Cresima o Confermazione.

E ‘ lo Spirito consolatore, il paraclito, ospite perfetto dell’anima, : “Io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Paraclito, un altro Consolatore, che rimarrà eternamente con voi -Gv 14-
E’ il dolcissimo sollievo “Nella fatica, riposo, nella calura, riparo,nel pianto conforto. Lava ciò che è sordido,bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido,scalda ciò che è gelido”

E’ il Soffio, la forza incarnatrice di vita.

E’ la lingua di fuoco simbolo di forza e rigenerazione, Paradossalmente di morte.

E’ lo Spirito che nella creazione dell’uomo cooperò col Padre e il Figlio a infondere la vita, nella passione e morte del Figlio cooperò col Padre alla preparazione salvifica attraverso la santa Vergine Maria, e così pure nella redenzione cooperò a vivificare, sostenere e santificare le anime messianiche radunate nel Cenacolo con la madre di Cristo, Maria.

E’ lo Spirito Santo concesso a tutti i battezzati che fonda l’uguale dignità di tutti i credenti, nello stesso tempo, in quanto conferisce carismi e ministeri diversi: l’unico Spirito costruisce la Chiesa con l’apporto di una molteplicità di doni -1Corinzi, 12,13-

Duccio da boninsegnaLa Pentecoste non è un giorno di festa cristiana qualunque. E’ il giorno in cui lo Lo Spirito Santo con la sua discesa sugli Apostoli e Maria completa l’opera dell’Incarnazione di Dio. – Nella sua prima discesa, aveva compiuto nella santa Vergine l’Incarnazione del Verbo, così che il Verbo divenisse, nel suo corpo, il Dio-Uomo, per esserlo nell’eternità. A Pentecoste, seconda discesa, invece lo Spirito Santo discende per dimorare nel Suo corpo cioè la Chiesa. Chiesa, come universatilità del Risorto in cui gli Apostoli sono rivestiti di Spirito Santo e annunciano al mondo quel Verbo eterno, crocifisso e risorto che Maria ha generato nella carne. Essi proclamano, lei convalida. Loro annunciano, a lei è stato annunciato. Essi diffondono la Parola di Vita, lei ha dato vita alla Parola. lo Spirito Santo è infatti perennemente presente in essa, in quanto forza vivificante e immortale, che vive nell’uomo che lo accoglie, raduna tutti i popoli e ricompone nell’armonia la dispersione causata dal peccato e pone nella storia il segno della creazione nuova che riprende il suo dominio , in cui per puro dono divino, l’uomo ritrova l’unità in se stesso e con gli altri. –
E’ un giorno di luce divina che illumina i cuori donata a ogni uomo del mondo per renderlo migliore!

download (7)Buona festa in spirito di “fuoco” a tutti!

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per la cronaca: Inizialmente lo scopo primitivo della festa di Pentecoste era agricolo. Una lieta festa chiamata “festa della mietitura”o “dei primi frutti”. Si celebrava il cinquantesimo giorno dopo la Pasqua in ringraziamento a Dio per i frutti della terra.In altri passi era nota come “festa dello Shavuot, cioè delle Settimane poiché cadeva sette settimane dopo la Pasqua. Presso gli ebrei indicava anche l’inizio della mietitura del grano. Ma, a poco a poco , gli Ebrei le diedero un significato nuovo tant’è che la Pentecoste divenne “il giorno del dono della Legge” e alla vigilia della festa a ogni israelita era fatto obbligo di passarlo a leggere la Legge. tuttavia, la Pentecoste era una delle tre festività, dette Shalosh regalim, feste del pellegrinaggio. a Gerusalemme di tutti gli uomini. comportava l’astensione totale da qualsiasi lavoro,. un pellegrinaggio a Gerusalemme di tutti gli uomini, un’adunanza sacra ‘asereth o ‘asartha e particolari sacrifici.
La Pentecoste cristiana viene celebrata già nel periodo apostolico .Tertulliano è il primo a parlarne, come di una festa già ben definita, in onore dello Spirito Santo. Nell’iconografia descrittiva difficilmente Lo Spirito Santo è stato raffigurato sotto forma umana. Nell’Annunciazione e nel Battesimo di Gesù è presente sotto forma di colomba e nella Trasfigurazione come nube luminosa. Sebbene più volte preannunciato nei Vangeli da Gesù, è nel Nuovo Testamento che viene rivelata la personalità della divinità dello Spirito Santo.
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Pentecoste: la discesa dello Spirito Santoultima modifica: 2019-06-09T12:15:25+02:00da difda4
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