Nazareth:
La città dell’annuncio. La città di Maria.
La città del disegno Divino ignoto al misero pellegrino
nella luce d’un cielo intenso turchino
nel pietroso arroccarsi di muri biancastri
schiude orizzonti a ogni cammino.
Non unitario. Non arruffone.
Preciso e chiaro per ogni diverso pellegrino
giunto fin qui da chissà dove, spinto da chissà quale motivazione.
Facce colorate incrocio, sorrisi, curiosità, sfioro
vedo, ascolto, osservo, nella mente immagazzino.
Contorni colorati avvolgono, flash fruscii, sussurri arrancano
lingue imparlate dolcemente scivolano,
aromi forti confondono, pensieri s’accavallano
sembra percepire ogni pensiero del viadante vicino
l’intento intimo di ciascuno peregrino,
conoscere il perché di ogni singolo cammino.
Osservo , riosservo, penso…
penso al motivato del cammino, del mio e di quello del mio vicino
Anelito? Convinzione? Speranza? Cercare? Trovare? Capire?
Forse tutti e nessuno, solo stranezza di un momento critico,
o forse intima necessità di certezza.
Ed è allor che ti avverto Maria
silenziosa cogliere in ogni sguardo l’implorativo
comprendere ogni sospiro..
sollevare il peso incognito d’un perplesso …
sfiorar la gota di un triste animo vecchio,
soccorrere l’arsura di sapere, far catturare il mistero
a ciascun ramingo spirito modesto.
Perché ti avverto Maria, su questa striscia di terra sassosa,
gremita di volti in attesa di riprendere il cammino
nella terra messaggera del tuo Figlio Divino
andare su e giù sotto un cielo limpido turchino
come una qualsiasi fanciulla felice,
felice d’esser utile, non lo so.
Capto solo che ci Sei carica di spirito trascente
da riempire cuori e menti di tutte le genti.
Ci sei Maria a far luce al cammino errante di noi gente d’ogni etnia
giunta fin qui da chissà dove spinta da chissà quale motivazione
unita dal ripercorrere su questa Santa Terra
i passi del mistero dell’Eterno, di Tuo Figlio,
chi per scoprirlo, chi per comprenderlo,
chi per accertarsi o palesemente negarlo.
Sotto questo sole che par rendere alla vista
tutto uniforme mi par capire poco conta l’intento
positivo o negativo
l’essenziale per ciascun itinerante è percorrere questa antica Terra
andare…andare con spirito leggero e memoria aperta
per fecondare nell’animo la gioia di essere…
essere fardello di amore, verità e storia.
bydif
Dal diario:
L’arrivo a Nazareth : sensazione stupenda… incredibile essere qui . incredula..mi do un pizzicotto..non sogno…confusione… risate..passi…rumori..ascensori…silenzio. Notte. Dal balcone. Respiro gli aromi che m’arrivano dal giardino sottostante. guardo all’orizzonte… il cielo ha un chiarore che sprofonda a valle, scruto il panorama, è difficile distinguere le case arroccate, le luci brillano e il pensiero corre…corre fin su …vaga sulle stradine… è come veder scorrere la storia al contrario..è come trovarsi a contatto con una realtà che ti è sempre stata presente nello spirito ma non la percepivi con gli occhi…… un lampo illumina il cipresso snello che mi sta di fronte…sento degli spari… vengono dal buio delle colline…ho un attimo di interrogativo…Un venticello mi sfiora. È una carezza… grazie mio Dio …grazie avermi permesso di venire a transitare sulle tue vie, ripercorrere i passi del mistero..oh.. una stella vicina alla luna brilla…abbandonarsi al profumo della tua terra è inebriante…gioia immensa sarà…su queste strade incontrarti…