Così mi son messa a fantasticare, a parlare con il sole chiedendogli di curare certi miei mali reconditi Mi bastava un attimo vicino a lui per “guarire”. Con il suo calore avrei sciolto la mia essenza da quelle soggezioni che m’impediscono di varcare i miei recinti e di agire in sintonia con ciò che sono e sento. Le ho detto:
SE PER UN ISTANTE
MI PRENDI A FIANCO
FINALMENTE
INGHIOTTITE DA LUCE VIBRANTE
VEDREI SPARIR LE RITROSIE
SENTIREI
SGORGAR L’ENERGIA STELLARE
CONTENUTA
NEL PROFONDO DEL CUORE
COMPRESSA
DA FORMALISMI BANALI
SAREI IO
IN TUTTA LA MIA COMPLESSITÀ’
CONCATENATA A CIELO E TERRA
PERPENDICOLARE E TRASVERSALE
SU TERRENO MODULARE
VIADANTE
UNITA IN SPIRITO E MATERIA
A FREQUENZE SEQUENZIALI
RISPONDENTI A TEMPI
INTERCAMBIABILI E SCOMPONIBILI
D’INCROCI ESTEMPORANEI
SAREI IO
VIAGGEREI NEL FLUIRE SPAZIALE DI MAREE
SUBLIMALI
SENZA L’ANGOSCIA DI COZZARE
CONTRO L’ORDINE STABILITO
CONCETTO IMPALATO
DI CRONO REGOLATO
DA TEORIE ABBARBICATE
A BRANDELLI D’INFINITO
SOLE
SE…
PER UN ISTANTE
POTESSI
ARDIRE DI STARTI A FIANCO
RIUSCIREI A LIBERARE
L’ENERGIA CHE C’E’ IN ME
SENZA DOMANDARMI IL PERCHÉ’
TRASVOLEREI IL SEGMENTO
BIDIMENSIONALE
INFILANDOMI IN ALTRO MOVIMENTO
FAREI RISPLENDERE L’AURA
PER ACCERCHIAR LA VITA
DI COLORE ECCITANTE
DANZEREI VELOCE
INGLOBANDO IL TEMPO
DI PARALLELE EQUIVALENTI
SENZA SMARRIRE L’ESSENZIALE
DEL BRANO DI VITA REALE