Woman’s Day. Un canestro di mimose senza memoria!

8 marzo 2018

Woman’s Day: Un canestro di mimose senza memoria storica.

Eh si! Un Woman’s Day al profumo di mimosa, frasi stucchevoli, banali auguri, frivoli spettacoli, raduni più o meno nostalgici, melense parolaie. Un busness rituale che a nessuna donna giovane, vecchia, bianca o colorata, impegnata nel sociale o nella sopravvivenza giornaliera interessa se poi.. Se poi la giornata dedica alle donne, celebra o autocelebra il nulla. Un nulla che non fa onore ne rende giustizia alle innumerevoli donne, discriminate, abusate, soppresse nel tentativo di acquisire un minimissimo diritto umano se non di parità, almeno di dignitosa condizione dell’esistere.

Ma si sa, la memoria ha durata breve, e oggi, poco importa che la Giornata internazionale della donna, scaturita dal rogo, in cui 126 donne operaie tessili, tra le quali 39 italiane, persero la vita sfracellate al suolo nel tentativo di scampare alle fiamme in un posto di lavoro in cui non esistevano diritti e sicurezza ma solo massacrante sfruttamento ai limiti dell’umana sopportazione, sia addivenuta un subbiss di manifestazioni leziose e scontate. E meno importa dei sacrifici eroici passati o del presente delle donne morte o vive in lotta per conquistare un diritto inalienabile di qualunque essere. 

In questo girevole globo, oggi importa invadere l’atmosfera di mimose e parole, di mero consumismo con sciorinamento di vanesio prolisso, ipocrisia festaiola, stereotipati fiorellini, caramellosi link, catene augurali, scarpette rosse e ombrellini. Importa un palesare interesse sui social con una quantità abnorme di canestri con mimose e cuoricini stucchevoli in bella mostra, auguri per non si sa quale desiderio la fortuna ti recapiti che nessuna donna affascinano nel momento in cui subisce una inammissibile disparità di trattamento sul lavoro, nella società, in famiglia.

D’altronde, un rametto, per quanto bellissimo o profumato, di mimosa, non basta a nessuna donna per colmare giorni e giorni di una manipolata differenza-indifferenza, nella quale deve essere diversa da quello che è per sopravvivere a una società fasulla, che oggi, a livello mondiale, parla e straparla di diritti paritari e valore femmineo nella vita comunitaria e domani…domani e anche meno la calpesta, l’ingiuria e le nega di farne parte a piena condizione.

Un Woman’s Day, o giornata mondiale della donna, al profumo di rose e fiori, può essere incantevole, anche piacevole, nel ricevere una frasetta leziosa con link da cliccare e rispedire a amiche e conoscenti per sciorinare che è il giorno mimosa-dedica-cuoricino, ma senz’altro inadeguato per debellare le storture per le quali le donne a tutt’oggi ancora debbono lottare e purtroppo anche perire.

Quanto sarebbe invece magnifico  un Woman’s Day che festeggia una società globale equa, in cui ogni donna ha la dignità di vivere e essere artefice del suo futuro, dove mai più, ripeto mai più, deve subire umiliazioni fisiche e morali da parte di chicchessia;  mai, mai più essere considerata,  inferiore, oggetto da trastullo, merce di scambio, contenitore riproduttivo? Assai tanto! Avrebbe un profumo inestinguibile da capogiro. Un colore vivo di certezza acquisita capace di soppiantare quel simbolo rosso e quel giallo sbiadito che oggi  circola nelle piazze stracolme d’ illusione.

Lungi da me apparire controcorrente o negare che qualcosa in meglio è cambiato nella condizione della donna, il fatto sta che come a qualsiasi donna che vive sulla sua pelle condizioni inique, interessa un ben altro Woman’s Day di mazzolini fioriti e sdolcinate frasette di convenienza. Prima di tutto interessa che la memoria storica dell’8 marzo non sia polvere brillantinata, cosparsa qua e la, per coprire fatti e misfatti di una ingiustificabile sperequazione di trattamento umano e poi che cortei, parole e tutto l’aldebaran giornaliero non siano brand di copertura per logiche donna=discrimine.

A quando un Woman’s Day, di canestri vuoti di mimose e stracolmi di parità umana? Chissà!!!

canestroA resistere donne, prima o poi possiamo farcela a cambiare del tutto la logica!

bydif