Rami d’Olivo
Quanti rami d’olivo! Avanti! Avanti!
Son bell’e benedetti: o chi ne vuole?
Li ho colti stamattina, e tutti quanti
coi primi raggi li ha baciati il sole.
Sull’uscio, alla finestra, a capo al letto
metteteci l’Olivo benedetto;
come la luce e le stelle serene
un po’ di luce, al cor, fa tanto bene…
M. Giarrè Billi
L’olivo benedetto
Lo sai, che su tutti gli altari,
oggi benedicon l’olivo?…
Domenica dell’olivo:
domenica di pace!
Andiamo, vecchio: entriamo.
La chiesa è pe’ tuoi pari;
che lì, se non altro, si tace…
Chiedine un piccolo ramo,
di quell’olivo di pace:
portalo a casa con te.
È ancora umido e vivo
come una fronda novella;
pieghevole come un giunco;
fresco così che le foglie
odorano a troncarle;
odorano più che alle nari,
d’amarognolo, al palato,
come l’olio appena torchiato.
Chi sa da quale adunco
pennato fu còlto stamani!
Chi sa da quali mani,
leggère alle cose leggère
e alle pesanti dure,
fu posto in quel paniere
medesimo, dove si bruca
la nera bacca!… Era di primo giorno
forse; e perciò, vedi?, conserva ancora
su di sé quel pallore
d’alba – allorché la luna mattutina
vanisce nel cielo di perla
come una festuca
incenerita, e ogni stella
si spegne in un pianto di brina…
Portalo teco, sul cuore;
portalo con sereno ciglio.
Danne una ciocca a tua moglie
e una ciocca a tuo figlio.
Fa come un tempo la madre
tua, benedetta!, faceva con te.
Pietro Mastri
La domenica delle Palme
Chinar la testa che vale?
E che val nova fermezza?
Io sento in me la stanchezza
del giorno domenicale,
mentre la madre mia buona
entra con passo furtivo
nella mia stanza e mi dona
un ramoscello d’ulivo…
E se ne va. Tutto quello
ch’ella vuol dirmi lo dice
a questo suo ramoscello
che adornerà una cornice:
adornerà la cornice
dorata a capo del letto
l’ulivo ch’è benedetto,
l’ulivo che benedice;
porterà pace e abbondanza
nelle casette più sole,
rallegrerà un po’ la stanza
dell’infermo, senza sole,
ricorderà poi con tanta
fede l’ingresso solenne
di Cristo a Gerusalemme
nella domenica santa!…
Ulivo, e a me che dirai?
Le stesse cose anche tu?
se una parola: giammai,
se due parole: mai più?
Nulla tu doni al mio cuore
che lo consoli un istante,
ed il mio sguardo tremante
non vede in te che un colore:
il color triste di tutto
il mondo che non ha sole
e piange tacito e vuole
vestirsi di mezzo lutto;
il colore della noia
e dei fiori di bugia,
il colore della mia
giovinezza senza gioia;
il colore del passato
che ritorna ben vestito,
il color dell’infinito
e di ciò che non è stato;
il color triste dell’ore
così lente a venir giù
dai lor numeri, il colore
che non è colore più.
di Marino Moretti
La Domenica dell’olivo
Hanno compiuto in questo dì, gli uccelli
il nido (oggi e la festa dell olivo)
di foglie secche, radiche, fuscelli;
quel sul cipresso, questo su l’alloro,
al bosco, lungo il chioccolo d’un rivo,
nell’ombra mossa d’un tremolio d’oro.
E covano sul musco e sul lichene
fissando muti il cielo cristallino,
con improvvisi palpiti, se viene
un ronzio d’ape, un vol di maggiolino.
Giovanni Pascoli
La Domenica delle Palme, come ricorda l’evangelista Matteo, è la Domenica del giorno del trionfo di Gesù:
“Ed essi menarono il puledro a Gesù, e gettarono sopra quello le lor vesti; ed egli montò sopra esso. E molti distendevano le lor vesti nella via, ed altri tagliavan de’ rami dagli alberi, e li distendevano nella via. E coloro che andavan davanti, e coloro che venivan dietro, gridavano, dicendo: Osanna! Benedetto sia colui che viene nel nome del Signore! Benedetto sia il regno di Davide, nostro padre, il quale viene nel nome del Signore. Osanna ne’ luoghi altissimi!”
A tale ricorrenza religiosa, decisamente un tempo assai sentita dal popolo cristiano, tanti poeti hanno dedicato versi che vanno aldila della narrazione escatologica.Tra le tante opere del patrimonio culturale espressivo ve ne sono alcune a me care, come quelle sopra, in quanto mi riportano la mente a sensazioni di letizia oltrechè a descrizioni vissute con grande partecipazione collettiva.
Buona domenica delle palme o dell’olivo amici e passanti!
bydif