Diamoci la mano compagni.
….
Avanzando nella notte velata
Da luma d’orror offuscata
arriviamo alla sagoma nera
Intravisa tra schiuma franta
aspetta a vista consunta
di stivar l’agognate libertà
Diamoci la mano compagni
…
Reticolando muti e felini
Stringendo i nostri fagotti
di vita radunata in fretta
zompiamo sulla carretta
straboccante di storia maledetta
Filieremo da realtà bislacca
Madri sventrate da guerriglia
Sudori martellati da ferraglia
Lamenti torcigliati d’una terra
Diamoci la mano compagni
…
uniti eviteremo di cadere
nella fossa nera nera
scavata dal business neguziero
Sparire in groppa al destriero
Che acquattato aspetta goloso
D’azzannar la nostra carcassa
Ingozzarsi di carne fresca
Diamoci la mano compagni
…
Formiamo una catena
Una catena c’arrivi alla cresta
D’un lembo di terra foresta
che aspetta e non rigetta
Vomitando nel regno di Nettuno
Uno spiedo di carne secca
Diamoci la mano compagni
…
Sfidando la furia della natura
Intrecciamo un nastro spinato
Lungo quanto il creato
Un nastro di gente avvezza
A ramazza e cavezza
Decisa a porre fine a tedio vessato
infraterno caduco radicato
Diamoci la mano compagni
…
Armati di coraggio e sudore
Con i nostri cartocci millenari
Urtichiamo la verità negletta
duellando con l’ira maledetta
che prima spella e poi rifocilla
in un lembo di terra foresta
Incasseremo l’aspra dignità
bydif