Transumanza: la notte senza confini e del tutto possibile!

9 salmelber

è una notte di “transumanza” di essenze. È La notte dell’anno in cui per antichissima convinzione popolare nell’universo non esiste barriera e tutte le entità di nature variegate che risiedono in regni separati possono spostarsi da una dimensione a un’altra, senza contravvenire alle norme che regolano l’equilibrio cosmico. Una magica notte in cui non esiste frontiera, in quanto tutti gli ostacoli che separano, i vari mondi, vengono temporaneamente revocati e le essenze, corporee e incorporee, hanno libera facoltà di “transumare” dagli uni agli altri. Come dire che una volta all’anno nell’universo il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti viene sospeso, e all’un e all’altro è reso fattibile anche mescolarsi, incontrarsi, comunicare. Quindi secondo leggenda una notte di libero accesso nel reame del mistero universale che rende a tutti tutto possibile, in particolare anche rincontrare i propri avi, in specie quelli ancora in purificazione dimodochè si possa cogliere ed esaudire le loro necessità per finalmente uscire dalle tenebre e inoltrarsi nella luce. Nell’immaginario tribale è anche la notte degli elfi bianchi e neri che riassumono il bene e il male, quindi degli esseri di luce, positivi e benefici, e degli esseri tenebrosi, malvagi e legati ai sabba, raduni sacrificali, incantesimi e scherzi di cattivo gusto. Chiaramente tali convinzioni nel corso del tempo hanno determinato il nascer di molteplici narrazioni con sfondi più o meno accentuati di fantasmi, scheletri, simboli diabolici, creature orripilanti e maligne ecc. fino ad arrivare a generare paure terrificanti come l’essere posseduti da spiriti e demoni, o rimanere vittime di nefandi sortilegi.

9 er vampirello

Ovviamente per scongiurare paure e pericoli la fantasia popolare in tutti i tempi, si è scatenata a trovare trucchi per ingannare e sfuggire alle grinfie delle “creature malvage”  come mascheramenti, suoni, fuochi, oggetti, riti strani, oggi come oggi così tanto  da raggiungere proporzioni squilibrate, parossistiche e in certi casi violente e  macabre.

Simbolicamente la vigilia di Ognissanti è carica di positività per entrare in contatto profondo con il se; adatta a estirpare le distorsioni psicologiche provenienti da paure infondate e, attraverso letture di testi, preghiera e riti di purificazione aiuta a perfezionare l’evoluzione animica per riiniziare un nuovo cammino esistenziale sia di fede che profano, per cui è meglio circondarsi di colori che rischiarano e non alimentano idee lugubri

9 modified

Comunque per me è e resta la notte di tutti i Santi e non ho voglia di vedere facce spettrali e burlonesche, vampiri e streghe, tanto più che li vedo e li sento tutti i giorni. Ho voglia di riempirmi di luce come facevano in tempi antichi, quando il rapporto dell’uomo con la natura e le sue forze interstellari era leale. Quando bastava accendere un bel fuoco per allontanare nella notte del tempo senza tempo, in quanto non appartiene a nessuno, zombie, vampiri, folletti, streghe e spettri. Ho voglia di atmosfera cosmica carica di energia propositiva, di colore che rincuora e illumina il sorriso. In casa ho eliminato aspetti lugubri e torvi, l’ho abbellita con dei fantastici nastri arancio, fiori e farfalle, frutta come melograni e aranci, lumini e candele oro e arancio. Certo la casa sembra un sole smargiasso che ti guarda e sorride sotto i baffi ma c’è un chiarore che mette allegria e fa scappare pure i diavoli incalliti. Infatti l’arancio è un colore che migliora l’umore e stimola l’ottimismo. Ecco è proprio di ottimismo che ho voglia di essere circondata, di facce smorte, torve, con l’occhio finto ingiallito dall’ipocrisia, di sangue e truculenze ne ho piene le scatolette e poi luce e  arancio son meglio dell’aglio, cipolla e altre diavolerie del genere per scacciare vampireschi mostri, folletti molesti, energie negative, malumori e paure ataviche. 

Per rispettare le tradizioni di rischiarare il cammino alle “anime erranti” ho messo un sacco di zucche. Una faticaccia a svuotarle e prepararle ma l’effetto scenografico è grandioso!! Di sicuro, illuminate renderanno l’atmosfera della notte di Ognissanti o come ormai nel profano è costume la notte di halloween magica, in più daranno un tocco di particolare positività al menù della cenetta che ho in mente e nello stesso tempo la loro vivida luce terrà lontane dalla casa e dalla mia famiglia ogni sorta di mostriciattoli e stregonerie. Garantito, nemmeno una pagliuzza spettrale riuscirà a infilarsi dalle fessurine di porte e finestre!!!!

Naturalmente non rinuncio al “ trick or treat”, dei  bambini, gli farei uno “scherzetto” cattivo. Difatti ho preparato una serie di sacchettini di un bel colore arancio stracolmi di dolciumi, anzi ho pensato che era meglio abbondare e essere generosi, con tante “sfrizionature aggressive” di fantasmi profittatori, non vorrei che insieme ai bimbi, spunti fuori un mostriciattolo burlone e dispettoso che per vendicarsi dell’avarizia mi combina un casotto.

9 streghette

Come usanza natia invece lascerò il tavolo apparecchiato con un ricco buffet di assaggini e una bottiglia di buon vino rosso per tutti gli avi che in questa notte vorranno onorarmi della loro visita e per chi a mezzanotte “transumerà” così lascerà una scia di polvere di stelle profumata di incenso.

PB010961

Auguro a tutti di passare una notte di “transumanza” esaltante nella dimensione della luce radiosa e positiva. A tutti che fate e spiritelli diano il dolcetto e tengano lontano lo scherzetto. Soprattutto che il proprio santo protettore nel suo passaggio angelico  lasci quel tocco magico che riempe il cuore di ogni benignità e la mente di ogni genialità per “transumare” nella fatica quotidiana  con spirito lucente.

10a9bdf6bf8e128f93235224c9703ab0

Buon fine settimana ALL HALLOWS’ EVEN

bydif

LA NOTTE DELLA “TRANSUMANZA”

 

zucca.jpg
Quest’anno per hallowenn o per meglio dire vigilia di ognissanti non ho voglia di mostri spettrali e di storie horror. Sono già abbastanza inorridita da quelle trucide vere e dai mostri che circolano nei tg, talk show e reality più o meno guardoni. Quest’anno voglio riempirmi di luce come facevano in tempi antichi, quando il rapporto dell’uomo con la natura e le sue forze interstellari era leale. Quando bastava accendere un bel fuoco per allontanare nella notte del tempo senza tempo, in quanto non appartiene a nessuno, zombie, vampiri, folletti, streghe e spettri. Anche in casa ho eliminato aspetti lugubri e torvi, l’ho abbellita con dei fantastici nastri arancio. Li ho appesi qua e là e al posto di ragni e pipistrelli ho messo fiori e farfalle, certo la casa sembra un sole smargiasso che ti guarda e sorride sotto i baffi ma c’è un chiarore che mette allegria e fa scappare pure i diavoli incalliti. Infatti l’arancio è un colore che migliora l’umore e stimola l’ottimismo. Ecco è proprio di ottimismo che mi sono circondata, di faccie smorte torve con l’occhio finto ingiallito dall’ipocrisia, di sangue e truculenze ne ho piene le scatolette e poi l’arancio, serve meglio dell’aglio, la cipolla e altre diavolerie del genere per scacciare vampireschi mostri, folletti molesti, energie negative, malumori e paure ataviche.Per rispettare le tradizioni di rischiarare il cammino alle “anime erranti” ho messo un sacco di zucche. Una faticaccia a svuotarle e prepararle ma l’effetto scenografico è grandioso!! Di sicuro, illuminate renderanno l’atmosfera della notte di hallowen magica, daranno un tocco di particolare positività al menù della cenetta che ho in mente e nello stesso tempo la loro vivida luce terrà lontane dalla casa e dalla mia famiglia ogni sorta di mostriciattoli e stregonerie. Nemmeno una pagliuzza spettrale riuscirà a infilarsi dalle fessurine di porte e finestre!!!! Naturalmente lascerò sul tavolo un ricco buffet di assaggini e del buon vino rosso per tutti gli avi che nella notte vorranno onorarmi della loro visita. Secondo antichissime tradizioni nella vigilia di ognissanti cadono tutte le barriere che separano le varie realtà dell’universo, ossia si apre un varco nei veli del mistero che crea un corridoio di transito nel quale gli esseri di nature variegate che risiedono in regni separati, in alto o in basso, possono circolare liberamente, spostarsi da una dimensione a un’altra senza contravvenire alle norme che regolano l’equilibrio cosmico. Per meglio dire è una notte di “transumanza” nella quale tutti gli esseri corporei e incorporei possono andare nel tempo spazio dell’altro, rendersi visibili e comunicare tra loro. Simbolicamente la vigilia di ognissanti è carica di positività per entrare in contatto profondo con il se; adatta a estirpare le distorsioni psicologiche provenienti da paure infondate e, attraverso letture di testi, preghiera e riti di purificazione a perfezionare l’evoluzione animica per riiniziare un nuovo cammino esistenziale sia di fede che profano, per cui è meglio circondarsi di colori che rischiarano e non alimentano idee lugubri. Nell’immaginario tribale è anche la notte degli elfi bianchi e neri che riassumono il bene e il male, quindi degli esseri di luce e degli esseri malvagi e tenebrosi legati ai sabba, raduni sacrificali, incantesimi e scherzi di cattivo gusto.Per me resta comunque la vigilia di tutti i santi. L’aspetto profano che negli ultimi anni prevale come moda su quello religioso mi sembra troppo consumistico e orrido. Quest’anno poi, come ho detto all’inizio, non ho voglia di vedere facce spettrali e burlonesche, vampiri e streghe, li vedo e li sento tutti i giorni, ho voglia di atmosfera cosmica carica di energia prepositiva, di colore che rincuora e illumina il sorriso. Ovviamente non rinuncio al “ trick or treat” ai dolcetti per i bambini, gli farei uno “scherzetto” cattivo. Difatti ho già preparato una serie di sacchettini di un bel colore arancio stracolmi di dolciumi, anzi ho pensato che era meglio abbondare e essere generosi, con tante “sfrizionature aggressive” di fantasmi ne circolano assai e non vorrei che approfittando della situazione, insieme ai bimbi, spunti fuori un mostriciattolo burlone e dispettoso che per vendicarsi dell’avarizia mi combina un casotto. Per concludere ecco il menù con base predominate color arancio antispettri, anti panico, propiziatorio all’ottimismo, attira “elfi bianchi”e scaccia fuochi fatui e un tantino eccitante per la vista e il palato:           
torta di zucca alla pancetta, cannella e pinoli

bocconcini al salmone in pasta sfoglia

tortelli di zucca al burro fuso noci e paprika

tagliolini al cioccolato e melograno

gamberoni al cognac su letto di purè di carote

striscioline di peperone giallo e rosso

frittelle di riso e zafferano

crostata di arance e noce moscata

pan polenta

mousse di cachi con mirtilli rossi

il tutto annaffiato da vini della mia terra: grechetto, cabernet souvignon del trasimeno e sagrantino passito

Non potranno mancare le fave delle mie radici, quest’anno però le avvolgerò in una carta di caramelle aranciata, rimarranno fresche e non sembreranno smortaccine.Guarnirò la tavola con piccolissime zucchette di forme varie, una alzata di frutta mista e profumata, arance, mandarini, mango, papaya ecc.Lascerò il tavolo apparecchiato in pompa magna con un assaggio di tutto per chi a mezzanotte “transumerà” così lascerà una scia di polvere di stelle profumata di incenso. Sono convinta che colori sapori e chiacchiere accenderanno l’entusiasmo, tutti insieme concluderemo la serata cantando una vecchia canzoncina “golosello e golosina” e nessuno sentirà agghiacciarsi il sangue se vedrà una creatura  “transumata” da altra dimensione.

E se alcune  “creature” di qua transumassero in altra…… dimensione…???

><

zucca 22 (2).jpg

Auguro a tutti di passare una notte di “transumanza”

nella dimensione della luce radiosa e positiva.

A tutti che fate e spiritelli diano il dolcetto

e tengano lontano lo scherzetto.

><

Buon fine settimana ed esaltante  ALL HALLOWS’ EVEN

dif

 ><

Per evitare lungaggini le ricette non le ho messe.

Se qualcuno vuole provarle sarò ben lieta di fornirle

Ognissanti

Scansione0012.jpg

Stanotte per alcuni è la vigilia di Ognissanti, per altri la notte di halloween, la prima da vivere secondo il messaggio cristiano la seconda in modo stravagante e pittoresco. Per me è un momento magico, un mescolio di emozioni e riti amplificati dal tempo, custoditi dalla memoria come tesori da non disperdere, per mantenere un contatto con gli avi e come rilettura di gesti, usanze e sapori tra il mistico e il piacevole vissuto in famiglia accanto a persone care.

Ieri ho iniziato a entrare nello spirito della ricorrenza. Per prima cosa ho comprato delle melagrane una da tenere in casa e altre da regalare. Secondo l’usanza non si devono mangiare, si mettono nella fruttiera e si aspetta di vedere se seccano o marciscono. Nel primo caso, fino al prossimo Ognissanti, si avrà prosperità per intercessione di forze spirituali buone, nel secondo caso forze oscure o spiriti ribelli contrasteranno le nostre azioni e le cose ci andranno maluccio. Poi ho passato il pomeriggio a preparare le famose fave dei morti dei dolcetti fragranti e profumati cotti in forno a forma di fave bianche e nere, fatti con un impasto di farina, zucchero, uova, mandorle triturate dolci e amare, scorza di limone, cannella, acqua d’arancio, per avere le fave nere all’impasto ho aggiunto cioccolato in polvere…  Secondo il folclore animistico delle mie radici, le fave sono alimento di espiazione, vanno messe in tavola la sera del 31 ottobre e mangiate entro i tre giorni consecutivi in onore dei morti per riparare ai torti fatti loro, in particolare per essersi dimenticati di ossequiarli con preghiere di suffragio o averli rimossi dai ricordi.  Con una parte dell’impasto ho fatto anche gli stringhetti, dando ai dolcetti la forma di tibie. Questi li ho fatti per esorcizzare la paura del tempo poiché la ruota gira inesorabilmente…Stasera invece accenderò un sacco di lumini, dalle nostre parti è importante in quanto simbolicamente si illumina la strada a coloro che vorranno farci visita in sogno per darci dei messaggi o semplicemente per ridestare il nostro interesse verso i valori dello spirito, in più rischiarano le tenebre che ci avvolgono facendoci passare dal caos intimo alla luce.  Quand’ero ragazzina si andava anche a fare un gran falò in un crocicchio per imbrogliare gli spiriti ribelli, la gente diceva che perdevano l’orientamento e non ci avrebbero tartassato con i loro scherzetti poco simpatici.

Istintivamente non ho saputo trattenermi dalla tentazione di arricchire le usanze originarie con qualche tocco di “modernità” ho comprato anche delle zucchette da mettere qua e la, cioccolatini e caramelle da regalare ai bambini che come ogni anno girano di casa in casa con costumi bizzarri ripetendo: dolcetto o scherzetto?  Domani invece mi dedicherò alla parte meno festaiola ….

Auguro a tutti una notte piena di “sorprese”  o se volete: “  la notte di Ognissanti, venite con me, faremo tremà tutti quanti, con lazzi, canti e spaventi”