fridays for future

green

Sciopero climatico globale di giovani green di 196 paesi. Un evento “verde” massifico di studenti che su iniziativa dell’ormai celeberrima ragazzina svedese Greta Thunberggrande, da 1693 piazze cercheranno di sensibilizzare, coinvolgere e richiamare pacificamente l’attenzione degli “adulti” a promuovere politiche in difesa del futuro ambientale della terra. Lodevole che i giovani si interessano della realtà e delle condizioni ambientali future del globo, vuol dire che sanno guardare al presente e vedere al futuro e hanno un enorme capacità critica nel valutare il mondo “adulto”, essere reattivi a non accettare tutto passivamente, saper reagire e lottare per un mondo più attento a difendere e meno a sfruttare sconsideratamente questo nostro pianeta. Fa sperare a chi giovane non è più che ci sono ragazzi in “cammino” attenti alla realtà, che pensano al futuro senza omologarsi all’andazzo godereccio di una società che previlegia l’illusione temporanea, il momento egoistico del vivere quotidiano. Che ancora ci sono giovani appassionati, ricchi di idee e progetti, consapevoli di se stessi non si adeguano passivamente a un sistema fittizio. Giovani con interessi, educati e rispettosi che credono di potersi realizzare in ciò che li circonda senza mettere a rischio le generazioni future. Soprattutto rincuora sapere che non tutti i giovani sono bulletti perdigiorno, maleducati, abulici menefreghisti disinteressati alla vita quotidiana, spesso disfattisti e violenti.

Certo, è  logica studentesca che non tutti i ragazzi del mondo aderenti  al  #climatestrike lo faranno animati dal pensiero di fare qualcosa di importante per il futuro  loro e di quanti  altri verranno al mondo, tuttavia partecipare talvolta fa riflettere e son sicura che in seguito ne trarranno un benefico ricordo da sfruttare a servizio di una cultura globale climatica o no, comunque migliore.

bydif