Mettetevi a posto la testa e poi…

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Mettetevi a posto la testa e poi…e poi potrete dire quello che posso e non posso fare, dove e con chi andare, se ospitare o sbarrare la porta, a che ora andare a messa, a pranzo e a dormire, portare il cagnetto a far pipì e cosa rischio se mi tolgo la mascherina e canto una canzoncina o non mi distanzio a sufficienza dalla vicina.

Mettetevi a posto la capoccia, così non funziona. La vostra diktat sapiens è squilibrata, alienante, non districa la questione dell’utilità del rigore, punto cardinale della drammatica contingenza  ma l’arruffa in modo assurdo e crea un caos irritante.  Mettetevi a posto la capocchia perchè Il continuo dire a sparpaglio discorde, ambiguo e talvolta del tutto opposto nello specifico proietta un disorientamento che incoraggia la riottosità alle norme, a misconoscere il pericolo, a comportarsi come aggrada e non come è idoneo, cioè a fregarsene dei pareri più o meno acculturati e di tutto l’ambaradan informativo luminare sul virus.

Mettetevi tutti quanti a posto la zucca perché i vostri farnetichi un giorno da spargi terrore e murare in casa e l’altro da “Tout va très bien, Madame la Marquise” con tanto di cashback per lo shopping, complicano assai la già difficile esistenza in tempi normali, figurarsi in quelli con un “covidmostro” che tampina.

Eh si, urge che cambiate testa. Il perchè? Giravolte e “spettacolini” poco confortanti non rassicurano sia a posto! Per esempio? Beh fra i tanti..? Vi sembra una congettura normale allettare a tuffarsi nello shopping mentre il virus imperversa e fa continua strage di anime?. È o non è  un impulso al circolare piuttosto che a starsene buoni buoni tappati in casa? In quale modo si concilia con la strombazzata  logica dei contagi, distanziamenti, gli innumerevoli ammennicoli ammonitori scampa insidia? Comunque lo analizzo io non lo concilio! D’altronde come posso pacificare due criteri antitetici per lo più se già sperimentato controproducenti al contenimento del contagio pandemico? Boooh….! Ad essere moderata mi sovviene che manco uno squilibrato seriale prima induce le persone a spaparazzarsi per vie e spiagge poi se ci sono andate, inveisce, incolpa e minaccia che le confina e addirittura mette in campo droni e migliaia di “sbirri” per sorvegliare a Natale chi mette piede fuori dal portone e perfino concerta bestialità da guardoni idioti come spiare casa per casa chi c’è e sanziona se a tavola qualcuno è di troppo.
Mettetevi a posto la capa perchè al momento l’unica cosa certa e chiara  che ho per superare l’ angoscia che provocate con i vostri balletti di si, no, forse, può darsi ecc. è  basarmi sul mio buonsenso. Ossia, ogni volta che metto il naso fuori di casa per necessità affidarmi alle mie norme igieniche e sfruttare al massimo la consapevolezza del pericolo invisibile per essere più che prudente, più che attenta a non sottovalutare  ogni sorta di possibile rischio.  Di risvolto non vado a girare per strade o piazze, non mi ammucchio al bar o al ristorante e  neppure a fare la scriteriata cashbackshopping per poi fungere da scarica barile a decisioni folli. E’ condizionante assai rinunciare alla solita vita e mantenere un livello di guardia costante, ma checchè voi  dite la cognizione che mettere un piede fuori casa è come metterlo su un terreno minato e ogni passo che fai  può essere fatale è assai più convincente.

Quindi..quindi .mettetevi a posto la capa e poi… e poi  si che potete pianificare ogni attimo di vita mea e altrui fuori e dentro casa senza cagionare un caos venefico. Erudire con coerenza su regole e comportamenti; esporre finalmente con chiarezza punto per punto il perché e il percome di sacrifici, divieti; zonare l’italica terra a colori, imporre clausure, coartare la vita. Così com’è è difettosa, quello che riesce a “partorire” è preservare la propria  zona comfort ben poggiata su belle sediole imbottite di cospicuo foraggio mensile, oltre non produce genera equivoci, provoca incertezza, solleva insofferenza, è nociva a qualsiasi stabilità mentale. Eppoi se contiene un minimo di decenza lo dove ai tantissimi morti che non sono numeri da propinare tanto per aggiornare la cifra, sono drammi umani, sono storie familiari, sono persone a cui per rispetto civico va garantita la dignità.test 2

Ovviamente cambiare testa serve sempre a tutti. Nello specifico uh quanto a mettere fine agli svariati teatrini indecenti, di attori scadenti, convinti che gli spettatori son cretini e  applaudono entusiasti qualsiasi balordaggine.

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SARA’ O NON SARA’ ???

 

Da quando ho sentito parlare di influenza pandemica ho un dubbio atroce che mi assilla e tormenta notte e giorno creandomi un disagio e un’irritazione profonda.  Sarà questa oppure no? Ma se è questa significa che anche l’altra parte del messaggio …. Possibile? Sarebbe veramente triste e sconvolgente.

 

Il dubbio deriva dalle “reminiscenze scomode”poiché ce ne è una che tamburella nei meandri del mio cervello e strimpella senza sosta pressappoco cosi:

“Ai primi del nuovo millennio  prima  di …….  una nuova peste invaderà il mondo, sarà ben peggiore di quelle verificatesi precedentemente. La sua diffusione sarà favorita da  assuefazione, maggiore facilità a spostarsi ed a trapiantarsi. Le sue cagioni scaturiranno da manipolazione mutante di un focolaio infettivo virulento con trasmigrazione degenerativa, simile   a quello  che causò vittime ai primi del   novecento ma assai  diverso nel  percorso endemico. A mano a mano che dilagherà  aumenterà la sua potenza aggressiva e  maligna provocando  una pestilenza mondiale. Sarà difficile individuare la vera origine trasmutativa e ripercorrere i cambiamenti sia per la velocità di propagazione sia per le reazioni diverse delle difese immunologiche dell’uomo, proprio quest’ultime saranno responsabili della sua imprevedibile variabilità. Prima che l’uomo trova il rimedio per debellarla migliaia e migliaia di vite umane andranno perse”

 

Pensabile  che una delle rivelazioni che mi arrivarono per vie traverse si riferisca all’influenza che sta girando? Spero proprio di no. Anzi mi auguro che il termine peste sia stato metaforico, voglia  indicare solo una grande facilità al contagio e non una diffusione infettiva di natura ostica.

 

Stando a quanto riferiscono le organizzazioni sanitarie questa influenza è blanda, inoltre sembra che le case farmaceutiche hanno già pronto il vaccino per cui i rischi di una “pestilenza” non sussistono.  Allora perché non riesco ad essere ottimista e sotto sotto ho un po’ di fifa?

Cosa temo di più l’influenza pandemica (  ha già fatto vittime quindi c’è già del vero  e non vorrei che fosse sottovalutata per tenerci tranquilli) o quello che viene  dopo nel caso sia quella profetizzata?

Temo ambedue. Perché se è vero quanto qualcuno mi ha trasmesso  si apre un periodo amaro per l’umanità,   entrambe  portano vittime, coinvolgono un gran numero di individui e ribaltano gli equilibri mondiali.

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Purtroppo anche se mi sforzo di non dargli importanza la pandemia non passerà velocemente. Troppe volte i dubbi che mi hanno assillato perché razionalmente rifiutavo l’idea di un condizionamento paranormale, si sono trasformati in realtà per scartare l’ipotesi  che stavolta sia diverso, tanto più considerando  che mai  erano in ballo tante vite umane come in questo caso.

 Non voglio essere allarmista ma non posso fare a meno di nutrire  il sospetto che l’influenza attraverso i vari contagi  inevitabilmente diventa pericolosa. Anzi da quello che mi risulta “subisce una metamorfosi, si frastaglia, diventa come un albero con tanti rami ibridi germogliati  per un insieme di concause dovute a luogo, clima,  abitudini e caratteristiche etniche dei soggetti coinvolti. Ovviamente  la varietà dei rami eterogenei impedirà di isolare il germe patogeno che l’ha prolificati, sarà difficile distinguere tutti i virus espansi e produrre un  antidoto immunizzante  unico. “

 

Oggettivamente mi preoccupano due cose: i tempi della disponibilità  del vaccino perchè se superano una certa soglia il contagio assumerà proporzioni gigantesche; l’efficacia del vaccino messo a punto in base agli studi del ceppo iniziale  e attualmente in produzione. In base alle “conoscenze scomode” appare parziale, idoneo per  estirpare quella parte di  pandemia che mantiene le caratteristiche di partenza  ma sicuramente insufficiente  ad immunizzare le variabili. Serviranno antidoti diversi per coprire la dilatazione veicolata dagli innesti evolutivi del virus per  evitare  una  massiccia e pericolosa  diffusione dell’influenza definita A/H1N1 ( Veramente analizzando  la sigla dal punto di vista teosofico, o per meglio dire in modo insolito, si individua un elemento di disturbo capace di sorprese impensabili. Se non fosse stata  precisata dai virologi si potrebbe pensare che non è un caso!!  ) 

 

Mi auspico per il bene del  mondo intero che ricercatori e scienziati  del settore non tralasciano di considerare che il virus può comportarsi in modo bislacco, attecchire nell’uomo  in modo diversificato,  in tal modo potranno  anticipare  vaccini  correttivi. Inoltre che il governo adotti misure cautelative, si adoperi per anticipare i tempi e disponga  la vaccinazione di  tutta la popolazione.

 

Le notizie che circolano mi atterriscono. Per l’influenza forse la scienza è in grado di scongiurare la calamità comunque la si definisca mettendo a punto, il prima possibile, vari antidoti, dato il progresso scientifico e la capacità di alcuni studiosi di andare “oltre” Ma per il resto? Non esiste vaccino.

Allora?   Allora con tutte le mie forze faccio i debiti scongiuri per allontanare  il pericolo di una pandemia perché contemporaneamente scongiuro anche  l’altra parte cruenta del messaggio,  benché in certe  notizie ravviso  presupposti che non lasciano alternative

 Ad ugni buon conto, nel dubbio  sarà o non sarà pestilenza,  il miglior rito scaramantico è farsi vaccinare!!!