Festa lavoro: si o no?

ieri

Oggi 1 Maggio è la festa del lavoro. Ma ha ancora senso festeggiare? Forse si forse no. Forse si per sperare che chi un lavoro ce l’ha esso non si squagli come neve al sole e chi l’ha perso lo ritrovi prima che la disperazione lo spinga giù giù da un qualsiasi palazzone. Forse si per sperare che chi il lavoro ce l’ha a corrente alternata ne trovi uno a flusso continuo e perchì non ce l’ha mai avuto l’ectoplasma si materializzi. Forse si per non cedere il passo al pessimismo e alla rassegnazione val la pena festeggiare. Forse no se è un raduno d’ipocrisie piazzaiole, una bombarda parliereccia di vane illusioni. Forse no se non ti da un minimo di autosufficienza, dignità, libertà e l’ articolo 4 della Costituzione è disatteso. Forse no se le politiche economiche creano più disoccupati che occupati. Forse no se il lavoro è una casualità, un allucinatorio miraggio, una lotteria. Forse.. no… se ogni giorno per mangiare il lavoro te lo devi inventare è anacronistico festeggiare.

oggi

A parte le considerazioni auguro a tutti un  festeggiamento in letizia e un mese di Maggio splendido. Soprattutto auguro di avere sempre un lavoro. Se poi è adeguato alle competenze, capacità, aspettative e idealità è ancor meglio ma più di tutto che  permetta di vivere, soli o in compagnia, con dignità.

dif

BENVENUTA ALBA

IN QUESTA NOTTE DÌ TRANSITO

VORREI AVERE LA BACCHETTA MAGICA

PER DONARE A TUTTI UN’ALBA DI SPERANZA 

UN TETTO SOPRA LA TESTA A CHI MANCA

L’ABBONDANZA A CHI SI E NO MANGIA

UN AMICA SINCERA A CHI E’ ABBATTUTA

UNA TENERA MAMMA A CHI MAI L’HA AVUTA

LA SALUTE A CHI E’ SFUGGITA

LA GIOIA DÌ VIVERE A CHI L’HA PERSA

UN SORRISO A CHI LACRIMA

IL LAVORO A CHI E’ SENZA

LA LIBERTA’ A CHI HA ONORE

L’AMORE A CHI HA UN CUORE

UNA PATRIA A CHI L’AGOGNA

UN FIGLIO A CHI LO SOGNA

LA DIGNITA’ A OGNI DONNA

LA GIUSTIZIA A CHI LA PRATICA

LA FORTUNA A CHI LA DONA

TRASFORMAREI LA GUERRA IN PACE

L’ODIO IN AMORE

SRADICHEREI DALLA MENTE LE IDEE BALZANE

PER TRAPIANTARVI FORESTE DÌ VIRTU’ UMANE

FAREI UN GIROTONDO CON PAROLE VERE

ESTIRPANDO DALLA TERRA QUELLE MENZOGNERE

UNIREI LE MANI BIANCHE ROSSE E NERE

ABBATTENDO LE INIQUE FRONTIERE DEL POTERE

SBRANEREI TUTTE LE LURIDE CAROGNE

TOGLIEREI YARA DALLE FOGNE

LA PORTEREI DALLA SUA AMATA MAMMA

RINGRAZIANDO QUELLA SANTA

RIPORREI LA BACCHETTA MAGICA

PER BRINDARE INSIEME A VOI

GRIDANDO A SQUARCIAGOLA

BENVENUTA ALBA D’UN MONDO MIGLIORE

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HAPPY NEW YEAR 2011 A TUTTI

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MURA

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Il 9 novembre dell’89 cadeva sotto i colpi della forza disperata di uomini e donne il muro di Berlino e con esso crollava il sistema ideologico che l’aveva innalzato. A distanza di 20 anni il mondo intero ha celebrato e inneggiato compiaciuto allo storico fatto. Nei vari discorsi ognuno  ribadiva che niente di simile deve esser ripetuto,  mai più muri  innalzati a difesa di un apparato politico, una dottrina ideologica o qualsiasi filosofia nazionalistica. Per la verità non è così. Per motivazioni diverse muri, fili spinati, recinti micidiali con alta tensione, campi con barriere più o meno visibili che impediscono la libera espressione e la circolazione in questi anni sono stati innalzati. Ovviamente non  tranciano in due una città separando amici, parenti cittadini di una stessa stirpe,  tranciano indipendenza, emancipazione, aspettative, desideri, diritti, sono limitativi  e oppressivi, in nome di interessi variegati costringono popoli,  uomini e donne  a rimanere  ingabbiati nel “ proprio recinto”.

Oltre vedere gioia e plauso per un fatto di conquistata indipendenza, sarebbe stato sostanzioso udire parole di impegno concreto per eliminare altri muri coercitivi. Bastava che la simbologia storica espressa dai festeggiamenti non rimanesse una vicenda formale ma apriva spiragli a miraggi di poter picconare un po’ alla volta tutti i muri esistenti, specie quelli che  non sono di pietra.

Forse è stata l’ingenuità, forse l’utopia di credere ai fenomeni ottici a disilludere le mie aspettative o perchè ……

Dividiamo lo stesso cielo

La terra su cui ormeggiamo

Vaghiamo col pensiero

Ci immaginiamo

Ma ..non ci vediamo

 

Percepiamo il respiro

L’energia esaltante

La passione ardente

Ma…non ci vediamo

 

Sentiamo il vento

I bisbigli dei fiori

I granelli di sabbia

L’arsura del deserto

Il bollore del cuore

Ma..non ci vediamo

 

Avvertiamo i passi

Il fruscio dei sogni

Lo sciacquio del mare

L’eco dei sospiri

I gemiti del pianto

Il cigolio dell’altalena

Ma…non ci vediamo

……………………….

Cinto da mura è  lo sguardo

Solo  l’anima trasvola