Ne faranno un martire!

Oggi un quarto d’ Italia, forse meno, aspetta di applaudire alla decadenza di Berlusconi, coronando un sogno cullato da tempo, poco gli interessa sul come avviene, gli interessa di scrollarsi un incubo che da 20 anni lo tormenta, tanto il modo lecito o illecito in cui avviene è stato scientemente manovrato. Un quarto si sfrega le mani e ridacchia pensando già di poterla rivendere nel prossimo futuro come una vittoria per rubacchiare un po’ di voti al primo quarto in quanto questi ha fatto esattamente quello che lui voleva, anzi ha fatto di più accelerando i tempi, e mai avrebbe agito con tanta foga se non avesse avuto paura di lui. Il terzo quarto, forse più, consapevole che già tutto era deciso e niente e nessuno che non fosse nella triade, 2+1, poteva cambiare la sorte di Silvio si limiterà a registrare mnemonicamente il fattaccio. L’ultimo quarto che non ha una definita connotazione se non quella di schifio verso la politica, ma ha tutte le carte in regola per giudicare il come, il chi e il perché si è arrivati alla velocità della luce al voto di decadenza di Berlusconi, oggi trarrà le sue deduzioni, di sicuro nel prossimo futuro non si accoderà ai primi due quarti, anzi li punirà. Alla fine tutto il p out puri di questi mesi degli speranzosi si tramuterà in una sonora beffa. È risaputo: “la gatta frettolosa fa i gatti ciechi” e “ride bene chi ride ultimo” Nessuno sfugge ai detti popolari, nascono dall’esperienza diretta mai provengono dalla fantasia, così tutta la fretta del PD nel volere far fuori Berlusconi cecherà gatti, gattoni e gattini del suo futuro, e tutti gli sfregamenti di mani e le ridacchiate dei vari movimenti partitelli e partitucoli finirà nel bollitoio infernale degli scornificati. E’ nella logica deduttiva dei fatti. Gli italiani perbene, quelli che non si lasciano infinocchiare dai giri di parole non sono cecati dall’invidia, dall’odio partitico, dalla cattiveria fine a se stessa, dagli interessi individuali, quelli che amano verità, diritto e libertà hanno compreso e registrato in memoria chi, come, perché ha voluto stravolgere modi e sistemi per arrivare al voto di decadenza di Silvio. Diversamente sarebbe stato arrivarci in modo pulito. Silvio, domani o dopodomani, sarebbe decaduto ma tanti italiani e non solo oggi non avrebbero dubbi di alcun genere. I dubbi son sempre forieri di altri dubbi, non portano mai certezza. Se a questo aggiungiamo che numericamente l’anno è dominato da messer 6 e dal serpente di certo finiranno beffati. Perché? Perché l’uno e l’altro aborriscono l’imparzialità, amano la verità, l’equo rigore e adorano i valori essenziali del diritto e del rispetto di ogni essere vivente. Già, come ognuno ha potuto constatare, hanno sollecitato assai a seguire queste regole, a adottare ogni misura per eliminare le discrepanze di trattamento in materia di diritto, non quello in punta di forchetta, quello vero, e visto che fin ora poco o nulla si è fatto per riformarlo molto invece per ingarbugliarlo, come sempre non se ne andranno senza lasciare sul campo chi ha agito in mala fede o ha usato il potere per manipolarlo. Oggi cadrà la testa di Silvio, domani e a qui a febbraio altre ruzzoleranno, dopodomani e a qui ai primi caldi altre saranno incenerite. Tanto chi si toglie un guaio con un misfatto alla fine dallo stesso è messo in sacco. Mi spiace assai che tanti nel PD siano tanto cecati dalla paura dei 5 stellinauti e tanti altri rincretiniti dall’ossessione antiberlusconiana. Di un sassolino scomodo ne faranno un martire e in questo paese i martiri acquistano un potere carismatico che attira le folle più di qualsiasi venditore di buone ragioni.

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con un po’  d’ironia lascio un salutissimo a tutti

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LA SALVIA MIRACOLOSA

L’altra sera  il caldo aveva stimolato le mie voglie di socializzazione, così ho telefonato ad una mia amica e le ho chiesto se aveva voglia di frescura,  di trovarci  in piazza Scansione0003.JPGper fare quattro passi e aggiornarci sui progetti vacanzieri. La mia proposta cadeva a fagiolo, anche lei stava pensando di chiamarmi, aveva delle novità importanti e gli serviva un consiglio. Incuriosita le ho chiesto qualche indizio ma con la scusa che si faceva tardi non mi ha anticipato niente. Dopo mezz’ora di strada e un quarto d’ora di giri per trovare un parcheggio ad una distanza decente, arrivo trafelata al punto concordato,  cioè il bar gelateria all’angolo della piazza. Naturalmente sembrava che tutti avevano qualcosa da dirsi o necessità di rinfrescarsi perchè era strapieno di bambini che si rincorrevano, mamme che ciarlavano, papà che sbuffavano come vaporetti,  nonni allegri di tanta compagnia,  adolescenti che si scrutavano per capire come sgaiattolare. In mezzo al frastuono ci ho messo un po’ prima di trovare  la mia amica, s’era piazzata in un tavolino un po’ lontano con marito e figli e stava già gustandosi un bel gelato alla frutta. Dopo il solito rituale di complimenti e aver ordinato un caffè freddo con panna,  per me è il massimo quando ho caldo, ho chiesto di non tenermi sulla corda, di dirmi le novità. Avevo fatto un sacco di congetture ma non mi aspettavo che il tutto riguardasse una candidatura alle prossime elezioni amministrative. Sapevo che era impegnata in politica dal tempo delle primarie con Veltroni, ma dopo la delusione delle sue dimissioni e  il caos che aveva creato non avevo mai approfondito l’argomento anche perchè, in questo settore, le nostre posizioni viaggiano su frequenze diverse e di solito ci scontriamo. Svanita la sorpresa le ho fatto i complimenti e le ho chiesto come si era organizzata per promuovere le sue idee, come il partito la sosteneva, insomma come procedeva. Qui è venuto il bello!! In effetti lei è una persona valida,  seria e preparata, si prende gli impegni solo dopo aver valutato se è in grado di assolverli con competenza,  entusiasmo, e sacrificio e il fatto che aveva bisogno di un consiglio da una pasticciona come me non mi quadrava. Dopo un po’ ho compreso che il partito l’aveva mandata allo sbaraglio, non c’era alcun supporto organizzativo per programmare interventi e neanche un euro per fare un volantino di propaganda, inoltre l’ha candidata in un collegio ostico, dove storicamente la sinistra fatica assai ad accumulare voti. Non ripeto quello che ho pensato fra me e me mentre  chiedeva le mie impressioni di streghetta premonitrice, dirò  la cosa più carina su quello che il “partito” deve aver ipotizzato: ” la sua faccia pulita, nuova, e credibile ci può portare voti. Se perde è sua  colpa,  se vince è merito nostro che ci mettiamo il simbolo.” Le sue confidenze mi avevano talmente raggelato che il caffè sembrava un pezzo di ghiaccio e la panna un cristallo.  Comunque l’ho rincuorata e ho avvertito che a dispetto di tutto riuscirà a intascare un bel risultato personale. Per aiutarla mi è venuto in mente un vecchio detto di mia nonna: -Se vuoi  abbondanza la salvia ti finanzia. – Specificava che secondo una antica usanza quando una persona voleva aumentare il prestigio o attirare l’abbondanza dalla gente bisognava piantare la salvia, collocarla in un posto al sole, nasconderci  un bigliettino fra le foglie con su scritto quello che si voleva. Se la salvia non appassiva entro le 24 ore il desiderio o la richiesta si sarebbe avverata, inoltre  più foglie crescevano e migliore  era il risultato. Vincendo la mia avversione partitica,  per affetto ho piantato la salvia, ho composto un volantino, l’ho appeso  tra le foglie,  ho controllato la reazione. Debbo dire che non solo non è appassita ma ha già messo una nuova fogliolina. Altro che supporto d’un partito traballante che sa solo  chiedere alla gente  l’elemosina di un consenso  per non far stravincere Berlusconi!! Ho messo in gioco le energie cosmiche!! Di solito la natura premia chi ha intenti sinceri…si rivolta a chi la manipola. La mia amica lo è e la salvia farà il miracolo strabiliando i quattro ipocriti politicanti!!