BABELFIERA

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Domenica prossima si aprono le porte della grande fiera nazionale pro futuro. Ogni fierista partecipante sta pubblicizzando il suo stand con metodi etici assai discutibili e per niente eleganti dal punto di vista del frasario usato per sbarazzarsi della concorrenza e convincere la massa-visitatrice a preferire il suo prodotto tanto che viene una pazza voglia con una pernacchiona alla totò esondarlo nei dedali galattici eterni. Veramente questo rush finale promozionale dei liderini standisti fa accapponare la pelle. Solo urla, parolacce, sfottò, sassoballe e cialtronerie fuoriescono a gragnola assordante dalla loro bocca. Del tutto scomparse parole concrete e trasparenti sul come e sul quando il prodotto mercanteggiato con tanta foga sarà decisivo per risolvere, almeno in parte, la situazione di stallo che attanaglia giorno e notte ogni settore del quotidiano vivere del 90% dei potenziali visitatori-clienti- Ciò nonostante per evitare uno shopping emozionale che poi rimpiangerei o un rifiuto a qualunque acquisto per protesta indiscriminata verso i fieraioli, suggerita da qualche spregiudicato piazzaiolo, ho provato a sfogliare i loro cataloghi ma aldila di qualche raro sprazzo di distinzione nei nastri delle confezioni non ho trovato nulla che facesse venire l’acquolina in bocca al mio stomaco e la voglia ai miei piedi di andare alla fiera. Principalmente la mercanzia proposta mi è sembrata falsa, aleatoria, indecifrabile sui modi e tempi di utilizzo, inefficace a produrre vantaggi essenziali, per meglio dire non mi è parsa un affare ma un “ miles gloriosus” plautino.

Non so se tappandomi il naso per non aspirare i veleni della monnezza che si sono scagliata addosso i boss degli stand andrò a comprare uno scatolone dal contenuto incerto o se “orso bruno” che a quanto pare verrà in quei giorni dalla lontana russia a visitare l’emilia romagna con i suoi soffiotti mi gelerà ogni tentazione di acquisto evitandomi il rischio di scegliere un pacco esteticamente allettante ma di vuota sostanza. Comunque sia non recriminerò, tanto ogni standista a fiera chiusa strombazzerà di aver venduto e ricavato più di ogni altro concorrente, piazzerà i suoi servili aiutanti nei palazzi  dove si trastulleranno fino alla prossima fiera, uno qualunque si istallerà per un po’ nel palazzo dirigente, proverà con qualche apparentato a rimpacchettare la merce invenduta dal precedente inquilino, farfuglia farfuglia, contratta contratta, non riuscirà a rifilare nemmeno la sua merce, tra una baruffa e l’altra quella buona marcirà e il tutto si trasformerà in una miseranda babelfiera.

 Un saluto a tutti

dif

Solo favole…

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Ma davvero carini siete convinti che io possa credere alle vostre favolette? Neanche i miei nipotini ci credono più, hanno già compreso che c’è un abisso incolmabile con la realtà. Ma davvero mi fate così cogliona da bere il veleno contenuto nelle vostre promesse ? Ne prendo uno a caso: Monti. Fino a ieri tra tagli, imu e varie mi ha rivoluzionato all’estremo ribasso il mio menage familiare e oggi racconta la favoletta che toglie, abbassa, modifica. Dice che lui è il nuovo e si allea con due che da quasi 30 anni sono in parlamento. Dice che la scelta civica è per il futuro degli italiani. Quali? Ha candidato e si fa sostenere da gente solo del suo “ambiente” il pinocchietto. Favole! Preferisco quelle del Berly almeno è simpaticone e non si smentisce! Illusi. Parlate, parlate. Promettete, promettete. Ormai non vi ascolto più. Siete talmente vanagloriosi e così presi dal vostro egoismo che non vi siete accorti di quanto la gente come me è incacchiata, stufa delle vostre facce e dei vostri rinculi frettolosi quando vi scappa qualche parolina schiaccia voto. Non sapete far altro che accapigliarvi e partorire qualche spot elettorale per carpire un voto e assicurarvi un posto che faccia salire la vostra autostima e ingrossare il vostro portafoglio. Per accaparrarvi il primo posto vi date addosso l’un l’altro in modo indecente, incuranti di un minimo di coerenza e di rispetto verso chi deve mettere una crocetta sul vostro simbolo. Non solo siete parassitari improduttivi per la nazione che ci costate in modo esagerato, siete pure un cattivo esempio per i giovani che debbono affrontare per la prima volta il calderone elettorale. Le vostre scorrettezze verbali hanno raggiunto il limite, offendono l’intelligenza di chiunque abbia voglia di ascoltare per comprendere e fare una scelta consapevole.

Certo a voi non importa un cacchio se io non vi voto, mi eliminate con un spocchioso “ qualunquismo populista” Invece vi dovrebbe importare e molto perché faccio parte della massa che parla, esprime opinioni, elabora convinzioni e alla fine sceglie a chi accordare un minimo di fiducia. Se fate un giretto su fc sai quanti qualunquisti trovate ? Un sacco! Voi potete pure garantire di far volare gli asini per ingraziarvi preferenze ma non dimenticate che è la massa che decide se rischiare il suo futuro su una improbabile eventualità. Uno + fa sempre la differenza.

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Un saluto e buona settimana a tutti

Dif

Ce l’ha fatta!!!

Sono felice.  la mia amica è stata eletta al primo turno. Un vero “miracolo” per il suo partito che ha perso tante guarnigioni e fortini. Sono felice pensando alla sua soddisfazione  e ai  gugni  degli  ” amici “ipocriti e  scettici.    L’aiutino della salvia ha funzionato alla grande. La piantina, giorno dopo giorno, divenuta un vero spettacolo di rigoglio ha portato abbondanza di preferenze scatenando un putiferio di ipotesi sul come una annunciata disfatta si è tramutata in vittoria!!!

Per me il risultato era scontato. Nel profondo ero convinta che il frutto dell’esperienza popolare non avrebbe tradito l’ottimismo e la fiducia che riponevo nei   poteri della natura per aiutare un’amica in difficoltà, bersagliata da avversari e, cosa stupefacente, da manovre subdole e scorrette di persone della sua stessa “fede”. Ero certa che i mezzi poco ortodossi applicati mi avrebbero  dato un riscontro oggettivo migliore di quelli consueti. Gli insegnamenti di mia nonna  non potevano essere fasulli o frutto di fantasia perchè era una donna alquanto concreta, oserei dire materialista, per niente credulona  e dedita a pratiche astruse, quindi ciò che mi aveva trasmesso doveva contenere un fondo di verità.  Eppoi,  la nonna,  sempre pronta a rispondere a domande impertinenti o hai mille perchè di noi nipoti in modo semplice e diretto,  mai ci aveva mentito ho raccontato frottole per ingraziarsi affetto o carpire l’attenzione, quindi il detto sulla salvia doveva  funzionare.  Per intenderci, nonna Gemma, non era usa ricorrere a  favole e raccontini di carattere astratto e strabiliante, piuttosto ci ripeteva che dovevamo coltivare l’arte  del fare, così un giorno eravamo pronti a comandare, (?) delegare, contestare….tantè che il gioco lo considerava un passatempo pericoloso perchè ci poteva abituare all’ozio, quindi ad essere fannulloni. Parole sacrosante, oggi… nessuno di noi appartiene alla categoria nel mirino di Brunetta….ma …allora assai pesanti, mentre i nostri coetanei correvano spensierati noi ragazzi, in base all’età, eravamo impegnati in qualcosa di serio utile all’avvenire…

Essermi ricordata della nonna e della salvia forse non è stato un caso, forse la mia voglia di aiutare sinceramente un’amica, a sua insaputa, ha tirato fuori un lontano vissuto per ricordarmi di non disperdere la saggezza della gente semplice e, di non sottovalutare le vibrazioni dell’energia che si nasconde nella natura che ci ingloba. Soprattutto mi ha fatto riflettere sul perchè tanti giovanissimi vanno a zonzo a commettere stupidaggini, tipo  buttar giù sassi da un cavalcavia, ipotecando il loro futuro e  mettendo a rischio la vita delle persone.  Indirettamente mi ha confermato  che quando agisco con tutta l’anima, credo fermamente in quello che faccio  ottengo sempre un risultato proficuo, se  poi i fini  sono altruistici e implicano di mettere a tacere i sentimenti personali, campanilistici e faziosi, vi ricavo linfa rivitalizzante allo spirito e non è poco.  Sono doppiamente felice, orgogliosa della mia piantina di salvia e per aver contribuito ad un successo che la mia amica riteneva difficile da raggiungere, ovviamente per la crisi di consensi che sta subendo il PD, invece  è realtà. Da oggi farò  il possibile per tramandare quella ricchezza di  tradizioni popolari  che  conservo nella memoria, almeno eviterò che vengono ingoiate dal  marasma imperante che rigetta forme di credenze ritenute assurde immagini di proiezioni fiabesche, ossia forme irrazionali  prive di comprovato fondamento logico originate dalla superstizione e coltivate dall’ignoranza.

LA SALVIA MIRACOLOSA

L’altra sera  il caldo aveva stimolato le mie voglie di socializzazione, così ho telefonato ad una mia amica e le ho chiesto se aveva voglia di frescura,  di trovarci  in piazza Scansione0003.JPGper fare quattro passi e aggiornarci sui progetti vacanzieri. La mia proposta cadeva a fagiolo, anche lei stava pensando di chiamarmi, aveva delle novità importanti e gli serviva un consiglio. Incuriosita le ho chiesto qualche indizio ma con la scusa che si faceva tardi non mi ha anticipato niente. Dopo mezz’ora di strada e un quarto d’ora di giri per trovare un parcheggio ad una distanza decente, arrivo trafelata al punto concordato,  cioè il bar gelateria all’angolo della piazza. Naturalmente sembrava che tutti avevano qualcosa da dirsi o necessità di rinfrescarsi perchè era strapieno di bambini che si rincorrevano, mamme che ciarlavano, papà che sbuffavano come vaporetti,  nonni allegri di tanta compagnia,  adolescenti che si scrutavano per capire come sgaiattolare. In mezzo al frastuono ci ho messo un po’ prima di trovare  la mia amica, s’era piazzata in un tavolino un po’ lontano con marito e figli e stava già gustandosi un bel gelato alla frutta. Dopo il solito rituale di complimenti e aver ordinato un caffè freddo con panna,  per me è il massimo quando ho caldo, ho chiesto di non tenermi sulla corda, di dirmi le novità. Avevo fatto un sacco di congetture ma non mi aspettavo che il tutto riguardasse una candidatura alle prossime elezioni amministrative. Sapevo che era impegnata in politica dal tempo delle primarie con Veltroni, ma dopo la delusione delle sue dimissioni e  il caos che aveva creato non avevo mai approfondito l’argomento anche perchè, in questo settore, le nostre posizioni viaggiano su frequenze diverse e di solito ci scontriamo. Svanita la sorpresa le ho fatto i complimenti e le ho chiesto come si era organizzata per promuovere le sue idee, come il partito la sosteneva, insomma come procedeva. Qui è venuto il bello!! In effetti lei è una persona valida,  seria e preparata, si prende gli impegni solo dopo aver valutato se è in grado di assolverli con competenza,  entusiasmo, e sacrificio e il fatto che aveva bisogno di un consiglio da una pasticciona come me non mi quadrava. Dopo un po’ ho compreso che il partito l’aveva mandata allo sbaraglio, non c’era alcun supporto organizzativo per programmare interventi e neanche un euro per fare un volantino di propaganda, inoltre l’ha candidata in un collegio ostico, dove storicamente la sinistra fatica assai ad accumulare voti. Non ripeto quello che ho pensato fra me e me mentre  chiedeva le mie impressioni di streghetta premonitrice, dirò  la cosa più carina su quello che il “partito” deve aver ipotizzato: ” la sua faccia pulita, nuova, e credibile ci può portare voti. Se perde è sua  colpa,  se vince è merito nostro che ci mettiamo il simbolo.” Le sue confidenze mi avevano talmente raggelato che il caffè sembrava un pezzo di ghiaccio e la panna un cristallo.  Comunque l’ho rincuorata e ho avvertito che a dispetto di tutto riuscirà a intascare un bel risultato personale. Per aiutarla mi è venuto in mente un vecchio detto di mia nonna: -Se vuoi  abbondanza la salvia ti finanzia. – Specificava che secondo una antica usanza quando una persona voleva aumentare il prestigio o attirare l’abbondanza dalla gente bisognava piantare la salvia, collocarla in un posto al sole, nasconderci  un bigliettino fra le foglie con su scritto quello che si voleva. Se la salvia non appassiva entro le 24 ore il desiderio o la richiesta si sarebbe avverata, inoltre  più foglie crescevano e migliore  era il risultato. Vincendo la mia avversione partitica,  per affetto ho piantato la salvia, ho composto un volantino, l’ho appeso  tra le foglie,  ho controllato la reazione. Debbo dire che non solo non è appassita ma ha già messo una nuova fogliolina. Altro che supporto d’un partito traballante che sa solo  chiedere alla gente  l’elemosina di un consenso  per non far stravincere Berlusconi!! Ho messo in gioco le energie cosmiche!! Di solito la natura premia chi ha intenti sinceri…si rivolta a chi la manipola. La mia amica lo è e la salvia farà il miracolo strabiliando i quattro ipocriti politicanti!!