Grazie Massimo!

massimo r.

Grazie Massimo di avermi regalato 3 ore indimenticabili. Di avermi fatto sognare come da tanto non mi succedeva. Sei insuperabile nel modo di cantare e interpretare le canzoni napoletane e non solo. La tua voce penetra nei cuori, li alleggerisce, li fa volare negli spazi sconfinati dove sentimento, passione, parole, note, gesti, ritmo, teatralità, si compenetrano e creano un armonia perfetta. Vorresti non finisse mai, vorresti che diventasse il live motivo delle tue giornate, il sottofondo che allontana dalla mente le sgradevolezze da sopportare, le brutture che affossano il morale, la fatica che spegne ogni entusiasmo. Ascoltarti è una vera gioia. Mette in corpo un dinamismo eccezionale che fa dire: sogno o son desta ? Per una volta se sogno è bellissimo e se son desta vedo e ascolto qualcosa di stupendo che se” bruciasse la città” non me ne accorgerei di certo! Di solito se mi siedo davanti al TV mi addormento tanto mi fa noia ciò che trasmettono. Con te impossibile, sei un artista a 360° ! Ascoltandoti ho riscoperto una parte di me che credevo perduta per sempre, ho ritrovato pezzi di vita e memoria che cercavo, cercavo e non riuscivo a trovare. Tu si “na cosa grand” per me. “L’istrione” puro, “na sera e maggio” fresca e profumata che mi fa pulsar il sangue nelle vene. Ti ringrazio per questa emozionante perfomance. Mi  ha talmente fatto bene che quasi “i te vurria vasà. Siccome è impossibile pagherò il canone senza borbottare. Me sa che “je so pazza”! Ah se “mamma RAI “ regalasse più spesso spettacoli di questo livello… sarebbe una goduria star davanti al TV. Invece…meglio non pensarci  va.  

 Grazie  Massimo per questa serata in tua compagnia e complimentissimi…certo che 50 anni di carriera ti stanno benissimo…li porti da re !Te ne auguro altrettanti di vero cuore!   Grazie ancora. Per avermi fatto sognare tante “rose rosse” per te

rose 

dif

 

AMICI DI MARIA

Ieri sera tra urla, schiamazzi d’una platea straripante di fan arrivati da tutta Italia a sostenere i loro beniamini, compresa una mia vicina che s’è presa tre giorni di ferie per andare a fare un tifo sfegatato per Luca, si è conclusa l’8 edizione del programma Amici della De Filippi. Personalmente non sono un’accanita ma  seguo il programma dai tempi di Ambeta, la ballerina che il televoto non premiò a causa di certi ” sapientoni” insipidi che confusero la danza per un calorifero. A dir il vero anche ieri sera ho sentito affermare delle cose idiote, con assoluta mancanza di sensibilità umana, oltreché di rispetto e decenza se si dice ad un concorrente, in un momento per lui delicato, precisamente a Valerio: Hai una faccia antipatica, canti solo l’amore, non sei radiofonico e così via. Vero che in democrazia ognuno può esprimere l’opinione che vuole ma il buon gusto pone dei limiti. Certe bocche al mattino dovrebbero specchiarsi ben bene, forse riuscirebbero a vedere la loro pochezza e, forse imparerebbero a sparare critiche intelligenti, meglio ancora a cucirsele. Non ho televotato, non avevo preferenze, ognuno dei quattro ragazzi era lì per concludere un sogno, portare avanti una speranza, oggi molto importante considerando quanto tutti i giorni si legge e si sente su altri giovani che bruciano le loro vite ingurgitando ogni sorta di porcheria, si imbottiscono di sballo perchè non hanno un ideale preciso, vivono consumando la vita sull’onda dell’effimero, sugli errori di una società che non sa offrire  alternative. Questo programma per certi versi discutibile e può darsi taroccato nel televoto di sicuro ha il pregio di dare a qualche giovane un’opportunità per farsi conoscere, forgiandolo almeno in parte per districarsi in una realtà difficile, spietata e cinica. Ha vinto l’edizione stravincendo Alessandra, una ragazza brava e gioiosa, alla quale auguro, come agli altri, di realizzare tutti i sogni. La sua vittoria era nell’aria, si recepiva dal suo modo di starsene seduta a gambe incrociate con quel viso pienotto e sorridente, come  un piccolo ” buddha” in attesa di consacrazione. Si, un piccolo buddha ottimista, distensivo, rassicurante che attirava voti e simpatie. Mi ha richiamato alla mente certe espressioni di Berlusconi, i suoi continui appelli ad essere ottimisti, a pensare in grande, a non gufare il futuro con facce meste, ad attirarsi la buona sorte spendendo e spandendo senza tante fisime di recessione. La vittoria di Alessandra mi ha messo un tarlo nel cervello: magari Berlusconi L’azzecca! Un bel viso gaio, paciocco, nutrito e sereno infonde buon umore, suscita pensieri frivoli allontana quelli cupi. Da oggi voglio attenermi a questa filosofia, ho appiccicato sul frigo una enorme faccia tonda e sorridente, sicuramente nell’aprirlo non mi verrà più l’ansia se il contenuto è scarso!