I “Troni” di Maria

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Ieri con le scelte dei due tronisti belloccioni (???) Andrea e Oscar si è conclusa la stagione di Uomini e Donne, programma ormai pluriennale condotto da Maria de Filippi su canale 5. A parte il solito giochino “costruito” ad arte di incontri, occhiatine, ammiccamenti, rivalità e litigate vere e presunte ecc.. tra tronisti/e e corteggiatrici/ri che fa da motore per ascolti e seguito, questi ultimi due troni mi son sembrati due autentici “ pacconi” rifilati senza tanta delicatezza ai fan del programma. Vabbè che Oscar ha stupito preferendo Eleonora creando un effetto soap dell’ultimo istante… ma l’altra…tra Andrea e Giulia? Scelta arcinota tra il prima e il durante..una vera rappresentazione tra il paraculo e il farsesco. Si capiva benissimo che era l’agguerrita fanciullina dalla parlantina furba e tagliente e non la dolce Laura che avrebbe scelto il belluccino veronese ! Perché? Perché era scelta graditissima al pubblico e poi perché ha copiato pari pari il modus comportando del trono precedente, quello tra Ludovica e Fabio, ossia, un triangolo con  giù botte e risposte al vetriolo con l aspirante corteggiatricda impalmare e paroline al latte e miele con quellda buttare alle ortiche. Una scelta preparata e poi di interesse non certo d’amore, ne sbocciato ne in embrione, solo di interesse, m’è parsa la scelta di Andrea.. Quale? Evidente no…A mio, solo a mio parere i richiami di seratine ben pagatine fan più brodo di un sentimento sincero ! Comunque la cosa non stupisce. Gli aspiranti narcisi all’amore “eterno”, a parte rare eccezioni, aspirano a mettere il culo sul trono per trovare tutto meno che l’amore. Quello che infastidisce anche i fan sporadici del programma è il modo “menzognero” che adottano per arrivare ai propri scopi. D’altronde in certi “ mondi” così va e così gira, e i ragazzotti e le ragazzette non si possono nemmeno biasimare più di tanto, anzi a dire il vero sono più da condannare quelli/e che vanno a farsi massacrare per giungere allo stesso scopo, ovvero le corteggiatrici e i corteggiatori che si riducono a zerbinotti per un posticino fansocial. Da donna dico che è umiliante e mai e poi mai si dovrebbe accettare di lasciarsi usare, nemmeno se si fosse follemente innamorate, figurarsi se non lo si è. Ieri Laura per come erano andate le cose ha subito un vero affronto. Effettivo che se lo sarebbe risparmiato se non avesse ceduto alle lusinghe del tronista rientrando in trasmissione. Tanto in cuor suo lo sapeva il finale. Era l’unica sincera in quel bailamme di punzecchiature “costruite” ! Credo tuttavia che l’ abile Giulietta e lo scaltro Andrea come “coppia” siano perfetti, l’uno e l’altro più che all’amore miran ad altro…Gli auguro di trovarlo ma non ci scommetterei una nocciolina marcia.

Cara Maria, so che la prossima stagione insieme al solito ci sarà anche il trono gay. Da spettatrice seppur occasionale di Uomini e Donne, mi raccomando, sui tuoi seguiti “troni” mettici le chiappe di chiunque ma mettici quelle di cerca veramente un partner e non altro come… certi di quest’anno!

bydif

L’isola dei f …

A volte capita che anche a guardare un reality ci ricavi un “insegnamento” utile alla convivenza nel mondo reale! È proprio il caso, per quanto successo nella puntata di lunedì, a #l’isola dei famosi. Famosi? Mi pare troppo!!! A parte Simona Ventura di autentico famoso sull’isola non c’è proprio nessun altro. Semmai c’è qualche notarello di provenienza variegata, tipo programmi soapinciucianti, schooltalentuosi, cuor intronettanti, quizzisti giocherelli, o per nomea genitoriale ma nessuno ha una notorietà paragonabile a quella della Ventura. È SuperSimo la punta di diamante illustre nel reality isolano ecuadoregno! Tutti gli altri sono una composito di anonimi sbracciatori di tettinchie, lati b, pencoli inguinali, muscolitartarugati, lingueviperaie e ovvietà paracule in cerca di visibilità. Ma, proprio per questa sua indiscussa celebrità, conquistata sul campo in 30 anni di carriera che la rende regina dei partecipanti, la Simo è finita nel mirino della misconosciuta frotta spiaggiata sull’ isola di fetenzia . Così la definisco. Mi pare più appropiato a una fetenzia palese e occulta che già dalla prima puntata ha mirato ad assestargli un colpo mortale. Che tutti, a parte qualche eccezione, mirassero a far fuori la Simo era prevedibile, che  pure la conduttrice, col suo modo furbastro dell’infiorettare e dell’incensare al contrario, talpeggiasse per togliersela dai piedi… non lo era affatto.  Malgrado i sorrisini, gli incitamenti, gli aggettivi superlativi, le paroline caramellose di convenienza, si percepisce chiaramente un non so che di artificioso, un costruito ad hoc da far apparire Simona dittatrice, dominatrice e manipolatora in modo da aizzare e scatenare contro di lei un putiferio di reazioni, alcune veramente abominevoli. Tanto accanimento forse è una strategia della produzione per alzare lo share? Si sa che in questi tempi complicati le liti furibonde e le strappalacrime attizzano l’ascolto più dei conviviali paciosi.  Tuttavia, dai mari isolani spunta un ciarlare che puzza più d’un pesce morto. C’è un qualcosa di gonfiato denigratorio che boccaccia la resistenza della Ventura agli assalti, pericolandole un imparziale percorso di partecipante nel reality. Ovvio che in tale programma ci sta che i concorrenti ricorrano anche a mezzucci poco edificanti per eliminare i rivali forti, che spropositi e sproloqui balzino fuori dai carnet per la gioia di fans intrighini, che ognuno usi e abusi di lacrimucce, ipocrisie e telecamere per accattivarsi simpatie pro pietosi televoti, per arrivare all’impallinamento dei competitors. Quello che non è per nulla ovvio e non ci sta è l’occulto menzognero. Anzi è inammissibile. In questo e in ogni altro programma televisivo, che si arrivi ad attaccare una partecipante per offendere in modo grave la persona, si giunga a dire velenosità mascherate da un pour parler interrogativo per sobillare al dubbio, per indirizzare il pubblico a dubitare della sincerità, dell’onestà di una persona..beh…è …. Soprattutto è indegno che qualcuno si erga a giudice soggettivo di una personaproclamando verdetti insinuanti comportamenti scorretti nella sua vita, specialmente senza avere una minimissima oggettività provante e  sia rivale per la vittoria. E, guarda il caso… è proprio la Ventura a subire una sentenza pesante senza che a chi la pronuncia sia sollecitata almeno un formale: scusa Simona.  Difatti, a nessuno è sfuggita l’affermazione gravissima di una concorrente, giovane di età, ma vecchia per malignità di lingua: “Non sono certa che la Ventura sia una brava persona nella vita reale”. Asserzione gratuita e quanto mai spregevole su qualunque bocca ma fuoruscita da quella di una giovane ragazzotta, riconoscibile solo per interposta notorietà, è veramente sconcertante. Come le è spuntata dal cervello una simile frase? C’è proprio da domandarsi se è scaturita da un modo di pensare insito, un metro valutativo per vissuto personale, da mire atte a scalfire l’onorabilità della Ventura per boicottarla e farla cacciare dall’isola, per incoscienza o per malaccorta strategia di farsi notare, perché, se è frutto di sue deduzioni allora….  è veramente grave! E lei, è una brava persona nella vita reale? Può dimostrare concretamente di poter dire una roba simile perché è migliore, più onesta e perbene della Simona ? Mi guardo bene dal dare una risposta ai miei interrogativi. Non conosco la ragazza. Bensì, da quello che è venuto fuori dai vari spezzoni messi in onda… una idea.. ce l’ho. Mi pare proprio che l’incoscienza giovanile centri poco, invece c’entra molto una scelta. Sebbene non so quanto strategica e spontanea, quanto dovuta a un astio viperino covato con molti stratagemmi, una antipatia generazionale, un malanimo verso Simona, esagerato e fuori luogo anche in un reality,  è una scelta intenzionale  finalizzata  a  metterla in cattiva luce per sbarazzarsene a tutti i costi.  Da ciò che ho appreso nei daytime  l’accusanda di falsità e complotti della Ventura mi pare che è la vera falsa e complottista dell’isola fetenzia. Che è una celata manipolista antiSimona, che con succubi aspiranti alla fama al seguito, ha fatto e fa di tutto per apparire sua vittima. L’ascoltare mi è stato esplicativo di come senza un minimo ritegno sa intrappolare i vari concorrenti dell’isola di fetenzia nella sua campagna antiSimona! Tant’è che pure una bonacciona, quanto imbarazzata, fanciulla dell’isola ha dovuto precisare che le era amica fedele, ma non voleva più parlare con lei di Simona. Insomma gira che tirigira i detti e i fatti isolani, fra sorrisini, strattagemmi e verità manipolate, lunedì scorso, alla SuperSimo è stata data una stoccata mortale che con “gracia” l’ha mandata nel tritatoio della nomination. Il fatto di per se sarebbe normale se non fosse per il suggerimento che ho colto, dato al leader settimanale, di mandarla all’altro mondo e l’appaiamento, a un televoto, con un ragazzotto insignificante d’aspetto quanto ignoto ma che pare, in virtù d’un “segreto” goda di chissà quali poteri da far defungere la vera famosa ingaggiata dal biscione, lasciando nell’isola campo libero a una frottiglia di smortaccini infamosi. Una fetenzia. Una grande fetenzia! Però ci ho ricavato un insegnamento utile: “mai pensare che ciò che ti sei conquistata con fatica e onore ti renda invulnerabile all’invidia, alla cattiveria, alla insulsaggine mentale, a una mortifera macchinazione velata da sorrisi trasbordanti e parolone di elogio al coraggio. Ci ho ricavato che il mettersi in gioco con la propria faccia e il proprio glorioso curriculum è da evitare perchè è un trabocchetto per farti cadere nel pozzo nero. Mentre il mettersi in gioco con una maschera e un curriculum straccivendolo è una pedana per farti orbitare senza un merito comprensibile. Seppoi perdi l’orbita e finisci spiaccicato chissenefrega, l’audience è salvo e fino alla prossima puntata a playa Uva dell’#isola fetenzia il caos falsino procede. Naturalmente quasi tutto volto a svalutare La SuperSimo! Perché è ingombrante e oscura l’altrui visibilità, perché è se stessa e non si nasconde dietro il paravento dell’accattivante autocommiserazione, o perché è star di classe e si ha paura ? Credo perché è super! Infatti anche se è rimasta assai colpita dai veleni sputatogli addosso ha dimostrato di saperli incastonare nella sua corona con una aplomb invidiabile! Altri avrebbero cercato di farne un boomerang da rispedire ai mittenti e magari intenerire il pubblico più ingenuo.

Riusciranno gli “abitanti” di  fetenzia a buttare giù dalla vetta scogliera  la vera gagliarda the Quinn dell’isola ecuadoregna? Spero di no sennò sarà noia soporifera!

In ogni caso, molti dei spiaggiati di fetenzie sono e resteranno meteore. Mentre La Simona è, resta, e resterà l’intrepida lady popular. La sua è una notorietà da albo d’oro delle stelle televisive. Altro che passeggero reality…infestato da viperette, pinelle e strane compiacenze. 

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Forza Simo,

meriti di restare fino all’ultimo solo per il coraggio di andare sull’isola, che per anni hai magnificamente condotto e portato alla ribalta,  da concorrente!

by dif

Ultimo saluto a un grande regista

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Anche Ettore Scola se ne è andato negli spazi siderali. Con l’ultimo saluto vorrei elogiare un grande regista narratore di noi stessi e della storia di una Italia ora povera e bella, ora apatica e capricciosa, ora disincantata e incongruente. Ebbene si, da acuto e fine novelliere di un Italia che dopo il sogno romantico cercava il riscatto e sensibile ritrattista della realtà post guerra Ettore Scola ha lasciato un patrimonio di “affreschi di vita e costume” che spaziano dal pubblico al privato, della nostra evoluzione e anche del nostro immobilismo. Invero, da abile maestro cesellatore di storie, mescolando grottesco, satira comicità, ha descritto con maestria e in tutte le sfaccettature drammi, vicende, slealtà, amori, crisi, scontri, melanconie, differenze generazionali sia degli italiani del dopoguerra sia di una Italia che dal sogno romantico proletario della resistenza, passando attraverso il boom economico, non ha saputo districarsi nei mutamenti sociali  scrollandosi conformismo e difetti che ancor oggi la schiacciano. Inoltre, da vero maestro della regia Scola ha dato voce e visibilità a intellettuali radical chic e militanti di sinistra in crisi identitaria, a donne soggiogate dal maschilismo fascista, alla solitudine,alla slealtà commerciale, all’amore impossibile, alla segregazione per diversità, ai toni esasperati della gelosia, alla disillusione proletaria, alla confusione di una città, all’amarezza singola e collettiva, agli immigrati, alla lotta sessuale, all’introspezione amara, cinica, beffarda e paradossale, alla famiglia assurdamente storica e borghese, arroccata e antitetica. Pluripremiato e con 4 nomination all’oscar,  amato da attori e pubblico nei film diretti Scola ha messo a fuoco tutte le manie, i vizi, gli idealismi, le mediocrità, l’indolenza cronica, l’amplificazione e le contraddizioni tipicamente italiche. In più da perspicace e poliedrico regista ha saputo individuare con esattezza gli attori che al meglio potevano prestare volto, anima, recitazione alle sue storie e ai suoi personaggi come: Mastroianni, Gasmann, Manfredi, Loren, Giannini,Sandrelli,Tognazzi, Castellito,Vitti,Troisi. Forse come nessun altro, ha saputo sapientemente cogliere in questi e nei tanti altri attori cinematograficamente interpreti delle sue idee e dei suoi modi rappresentativi quelle singolarità di recitazione e d’espressione valorizzando ulteriormente la loro carriera e notorietà. Tanti i suoi film noti, apprezzati e ritenuti veri capolavori per sceneggiatura, interpretazione, bravura direttiva. Ricordando quelli impressi nella mia memoria:
 “La più bella serata della mia vita, Dramma della gelosia, La terrazza, Gente di Roma, Il nuovo mondo, il commissario Pepe,Ballando ballando, Se permettete parliamo di donne, Che ora è, Brutti, sporchi,cattivi. “
Citando i più conosciuti: “
C’eravamo tanto amati, Una giornata particolare, La famiglia, Concorrenza sleale. “

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Irpino di nascita e romano per scelta, il grande maestro, regista, sceneggiatore, vignettista e battutista con capolavori indimenticabili ha veramente firmato un epoca della nostra storia. 

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Purtroppo, con lui se ne va un geniale e raffinato tratteggiatore delle nostre incoerenze, un artista che ha annotato magistralmente un cinquantennio di grandezze e piccolezze dell’Italia e degli italiani, ora facendo ridere ora commuovendo, sempre emozionando con ironia.

by dif

FLAVIA E ROBERTA

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” 2 RAGAZZE, 2 AMICHE, 2 PUGLIESI, 2 ITALIANE, UNA STORICA IMPRESA. Flavia e Roberta ci hanno fatto vivere un sogno, regalato una emozione agonistica unica e forse irripetibile. Chi mai avrebbe pensato che fossero le due amiche pugliesi a disputarsi il grande slam? Credo nessunissimo. Al massimo qualche tifoso dell’una o dell’altra ci sperava di veder la sua prediletta in finale! Invece A Flushing Medows, una di fronte all’altra, come un tempo lontanissimo c’erano loro, proprio loro, Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Allora, a nove anni, si guardarono negli occhi con la determinazione dell’atleta agli esordi che non vuol perdere e la consapevolezza che vittoria e sconfitta erano le lunghe strade da percorrere. Oggi, trentenni, si guardavano negli occhi con la stessa se non ancor più determinazione dello sportivo che non ci sta a perdere e la consapevolezza che le lunghe vie percorse le aveva portate sul tetto del mondo, ma anche l’emozione delle amiche vere con la percezione che la vittoria coronava la propria carriera a danno dell’altra. Come nelle favole più belle, poco importa chi delle 2 nella finale degli US OPEN a New York si è presa la corona da regina e chi è rimasta principessa. ENTRAMBE NEL DIARIO DELLA VITA POSSONO SCRIVERE BRAVE, BRAVISSIME. Per arrivare lì hanno faticato, sudato, lottato all’incredibile per superare mostri sacri del tennis, come Serena Williams, la numero uno del mondo, battuta da Roberta.Grazie ragazze dell’assolato sud. Grazie infinite . Una volta tanto l’Italia è finita in prima pagina, su tutti i notiziari e i media del mondo, per un fatto bellissimo, e non di fattacci. Grazie ancora, il vostro macth, imprevedibile e indiagnosticabile dai bookmacher, ha regalato a noi e al mondo l’ immagine di un Italia che sa stupire, essere protagonista, battersi con dignità, coraggio e capacità. La vostra impresa come ha detto il Presidente del Coni,G. Malagò, È una di quelle cose che fino a quando non le tocchi con mano sono un sogno”. Siamo fieri e orgogliosi di voi ragazze, non solo per il sogno trasformato in realtà, perché sappiamo che di Roberta e Flavia l’Italia ne ha tante, anche se non fanno notizia. Il derby BrindisiTaranto o Flavia-Roberta, all’Arthur Ashe Stadium di Flashing Medows nel Queens, sabato 12 settembre rimarrà nellamemoria di tanti, non solo Italiani, perché BRAVE LO ERAVATE MA ORA SIETE MITICHE!

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Grazie Massimo!

massimo r.

Grazie Massimo di avermi regalato 3 ore indimenticabili. Di avermi fatto sognare come da tanto non mi succedeva. Sei insuperabile nel modo di cantare e interpretare le canzoni napoletane e non solo. La tua voce penetra nei cuori, li alleggerisce, li fa volare negli spazi sconfinati dove sentimento, passione, parole, note, gesti, ritmo, teatralità, si compenetrano e creano un armonia perfetta. Vorresti non finisse mai, vorresti che diventasse il live motivo delle tue giornate, il sottofondo che allontana dalla mente le sgradevolezze da sopportare, le brutture che affossano il morale, la fatica che spegne ogni entusiasmo. Ascoltarti è una vera gioia. Mette in corpo un dinamismo eccezionale che fa dire: sogno o son desta ? Per una volta se sogno è bellissimo e se son desta vedo e ascolto qualcosa di stupendo che se” bruciasse la città” non me ne accorgerei di certo! Di solito se mi siedo davanti al TV mi addormento tanto mi fa noia ciò che trasmettono. Con te impossibile, sei un artista a 360° ! Ascoltandoti ho riscoperto una parte di me che credevo perduta per sempre, ho ritrovato pezzi di vita e memoria che cercavo, cercavo e non riuscivo a trovare. Tu si “na cosa grand” per me. “L’istrione” puro, “na sera e maggio” fresca e profumata che mi fa pulsar il sangue nelle vene. Ti ringrazio per questa emozionante perfomance. Mi  ha talmente fatto bene che quasi “i te vurria vasà. Siccome è impossibile pagherò il canone senza borbottare. Me sa che “je so pazza”! Ah se “mamma RAI “ regalasse più spesso spettacoli di questo livello… sarebbe una goduria star davanti al TV. Invece…meglio non pensarci  va.  

 Grazie  Massimo per questa serata in tua compagnia e complimentissimi…certo che 50 anni di carriera ti stanno benissimo…li porti da re !Te ne auguro altrettanti di vero cuore!   Grazie ancora. Per avermi fatto sognare tante “rose rosse” per te

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dif

 

CIAO, MICHAEL JACKSON

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Il RE del POP MICHAEL JACKSON è trasvolato prematuramente in altri lidi lasciando esterrefatti i fan di tutto il mondo. Non posso dire di essere una di loro dato che amo un altro genere musicale, tuttavia voglio rendergli omaggio poiché nelle sue vocal – perfomance c’è sempre stato un sottile richiamo trascendente che ha carpito la mia attenzione. Ogni volta che mi è capitato di ascoltarlo o vederlo esibirsi in qualche spettacolo ho captato delle vibrazioni emotive, una sorta di grido interiore animico, un messaggio sottinteso di disagio intrinseco che andava oltre il contenuto espresso con modi anticonvenzionali ed a volte esageratamente scenografici dall’artista.  Voglio dire che mi sembrava di cogliere in lui aspetti completamente diversi dal suo modo eccentrico di esibirsi pubblicamente. Avvertivo un contrasto violento tra essenza e tangibilità, una discromia tra comunicazione occulta e palese che gli causava una sofferenza atroce. Dietro tante stravaganze, non ho mai ravvisato la bizzarria d’un artista “ genio sregolato” stranamente vi ho colto il dramma acuto di un’anima ultrasensibile intrappolata e prigioniera di angosce primordiali. Una natura medianica solitaria e triste, perennemente in lotta con spettri fantasmagorici inibitori della libertà, del suo concetto di “spazialità universale. Direi una necessità di trasmutazione ascetica d’un “genio sublimale” di ricomporre le scissioni traumatiche all’identità prodotte dall’incrociarsi spasmodico di percezioni extra sensoriali e vitali. Inoltre una ferrea volontà di elevarsi, di arrivare a un modus vivendi purificato e perfetto compatibile con le aspirazioni viscerali d’una felicità assoluta e oblativa, pronta a tutto, anche a farsi “spellare ” Vanificata però da una miriade di sollecitazioni complesse e tormentate provenienti da scollamenti tra comportamento reale e aspirazioni immaginifiche. Dietro il trucco, abiti stravaganti, movenze parossistiche, mascherine o atteggiamenti eclatanti e frivoli, ho avvertito il tentativo di mimetizzare l’ascetismo, coprire  la vulnerabilità  di  vivere una quotidianità impropria, diversa da quella che gli apparteneva  nella   memoria connessa alla quintessenza.

La sua vita artistica e umana non poteva che essere  un crogiolo espressivo enigmatico, un concentrato di carisma eclettico coinvolgente, assolutista e ostile ad ogni forma di banalità, per cui  anche il suo smaterializzarsi assume inevitabilmente  un alone ermetico.  MICHAEL J. si amava o si contestava, era impossibile ignorarlo o rimanere indifferenti, racchiudeva una energia sfuggente, esclusiva  e indefinibile  che si propagava attraverso la fusione di silenzio e sonoro: – movimento flessuoso e sinuoso del corpo  amalgamato alla spazialità senza confini della voce – Esibendosi  trovava l’equilibrio tra spirito e materia, librava nello sconfinato “rientrava” nel suo elemento naturale, forse non a caso è stato definito un Peter Pan.

Come lui “ardeva” di trovare una risposta nell’indissolubile per sopprimere la sofferenza che gli procurava l’essere imperfetto e la paura di sparire nel nulla, i brani musicali della raccolta THE ESSENTIAL, o come NUMBER ONES, THRILLER, LEAVE ME ALONE, BLACK OR WHITE, attraverso il fluire nell’etere temporale, faranno trovare ai fan la risposta alla sofferenza che oggi provano per aver perso la gioia di vederlo e ammirarlo in perfomance spettacolari,  uniche per estrosità e talento come solo un’anima complessa sa trasferire e affascinare diventando un mito. Da parte  mia c’è un “sentire” che mi tiene collegata a quella parte dell’artista che ho intraviso, per questo ho voluto aggiungere un ciao ai cori di fan sparsi in tutto il mondo. Spero che durante il “tragitto” abbia incontrato l’angels Farrah Fawcett, alla quale, come donna, non posso fare a meno di rivolgere un pensiero.

 

      

 

 

 

 

LE BELLISSIME !!

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Quest’anno il bagaglino, in barba alla recessione, ha messo in “tavola” un sacco di frutti saporiti così ognuno gusta quello che gli garba! Chi  ama la polpa succosa si prende  la bella melona ” Valeria”, chi gradisce la frutta secca schiaccia la bella noce ” Angela”, chi ama i frutti con la panna si mangia la fragolina “Justine”, chi ama i frutti solari si fa una bella spremuta con l’arancia sanguinella “Manila”,chi preferisce il frutto dal sapore di miele “acciuffa l’inossidabile “Pamela”, a chi piace il frutto col cacio sceglie la bianca pera ” Antonella”, chi invece si vuol godere il frutto sdraiato al sole grinfia l’uva gialla “Nina”, chi invece ama tutti i frutti si scodella una succulenta macedonia alla “Silvia”
Non c’è che dire una varietà eccellente!!!