Nell’anno della tigre d’oro chi la spunterà tra il topo di fuoco e il gatto di metallo?
Considerando che il topolino gabbò tutti gli “animali” in corsa arrivando con uno strattagemma per primo tra le braccia di “budda” lasciando tutti i contendenti senza fiato compreso il gatto direi che il “topo” dovrebbe farcela.
Ma se tengo presente che al gatto sfiatato dalla corsa, la furbizia del topo scatenò sentimenti di vendetta giurando che si sarebbe ingoiato vivo ogni topo, allora il “topo” è spacciato.
Anche se osservo l’animale signore dell’anno, la tigre di metallo,il topo soccomberà. Il gatto, anche se meno ruggente, ha migliori probabilità di successo, per caratteristiche ed elemento d’appartenenza, gli artigli felini inflessibili, aggressivi e taglienti si conficcheranno nelle carni del povero topolino maciullandolo.
Però, se penso al fuoco, il gatto metallico non ha scampo. Il topo pur di non soccombere farà fuoco e fiamme sviluppando un calore tale che in un baleno metterà ko ogni ardimento felino e il povero gatto si ritroverà un rivoletto liquefatto.
Se tengo presente la funzione binaria dell’antitesi yang e yig la lotta diventa titanica. Il topo yang principio maschile attivo di luce, forza, moto, contrapposto al gatto yin principio femminile passivo di buio, quiete, immobilismo nello scontro frontale possono autodistruggersi. Tuttavia logica vuole che sia la luce a sconfiggere il buio assegnando la vittoria al topo.
L”impresa è ardua per entrambi. Eterni rivali l’uno si affanna a cacciare e l’altro si danna a sfuggire alla cattura. Ma siccome la tradizione leggendaria deve mantenersi intatta per non sconvolgere l’ordine ciclico temporale, il gatto nella corsa – scontro è destinato a essere quarto e il topo primo. A buon intenditor …io lascio la parola su quel che succederà il fatidico 14 dicembre prossimo.
Non c’è da stupirsi se il topo e il gatto nell’anno tigresco si sono reciprocamente aggrediti. Comunque andrà il 14 continueranno. Fno a che l’anno sarà di dominio della tigre, uno cercherà di “mangiarsi” il nemico giurato con ogni mezzo, l’altro cercherà di evitarlo con ogni strattagemma. Difatti al gatto è concesso di sbranare il topo entro il tempo ciclico annuale, per cui se il topo gli sfugge dopo non potrà più nuocergli e il topolino potrà tirare un sospiro di sollievo. E’ innegabile l’ influenza della tigre sul comportamento umano e globale. Il 2010 è stato un anno incerto in tutti i settori vitali con conflitti, tragedie umane, rivolte e ribellioni. Ognuno ha cercato in tutti i modi e con tutti i mezzi disponibili di aggredire e sbranare l’avversario, di volgere le cose secondo i propri scopi più o meno nobili e corretti. Basta scorrere le cronache giornaliere del nostro paese o quelle di altri. Naturalmente ora che la tigre sa che il suo tempo è agli sgoccioli la sua violenza è più e manifesta e virulenta. Fino al 2 febbraio colpirà senza pietà per spazzare ristagni e portare a termine il compito di innovamento che le è stato affidato. C’è da aspettarsi di tutto, anche ciò che è impensabile. Non uscirà di scena senza vittime, senza lasciare l’impronta del suo coraggio felino. Chi saranno le vittime? Tutte quelle che hanno combattuto per scopi illeciti e con modi temerari subdoli, tutte quelle che si saranno dimostrate rigide e inflessibili, avranno ferito la sua ipersuscettibilità, bloccato gli istinti all’azione. La tigre, è si un animale bellicoso ma si azzuffa all’ultimo sangue solo per annientare chi è indegno di usurparle il successo, perarltro transitorio, infatti i movimenti, i consaciovitismi, i raggruppamenti nati da scissioni in virtù della sua influenza di attrazione carismatica alla lotta hanno vita breve.
Concludendo, ancora una volta il simbolismo contenuto nell’animale che regge la sorte dell’anno 2010 ha espresso, senza tanti complimenti, le sue qualità con atti, parole e avvenimenti ha scatenato un putiferio di scaramuccie e contese in vari settori della vita pubblica. Tra l’atro recettiva all’influenza del numero 3 quest’anno non poteva che essere parolaia, instabile e doppiogiochista.
IN ATTESA DI QUELLO CHE OGNUNO DI NOI ATTENDE A PRO TOPO O CONTRO
OGGI E DOMANI NEI NOSTRI GIRI PRE NATALIZI NON DIMENTICHIAMOCI DI DONARE UNA STELLA DI SPERANZA
A TUTTI UNA FELICE DOMENICA
DIF
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Preciso: per l’astrologia cinese, ogni anno è retto da un animale diverso. Ognuno al momento della nascita si appropria di pregi e difetti simboleggiati dall’animale. Secondo tale zodiaco, Berlusconi è nato nell’anno del topo e Fini in quello del gatto o coniglio.
Il quarto animale simbolo che si presentò a budda per la tradizione cinese vietnamita fu il gatto, mentre in quella di altri paesi asiatici fu lepre e in altri coniglio. Personalmente adotto il gatto, lo sento più vicino al mio sentire e ai miei studi comparativi in merito, comunque le mie considerazioni varierebbero solo di qualche sfumatura ma in favore del topo.