PREGHIERA di MAGGIO 2020 A MARIA di PAPA FRANCESCO

Maggio è il mese di Maria, del rosario e della devozione al cuore SS della Vergine e in quest’anno tanto difficile e drammatico per tutti noi, Papa Francesco non poteva mancare di ricorrere alla Madre del figlio Salvifico Gesù  per chiedere rifugio e protezione :

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O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus, e conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti a volte in un modo che ferisce l’anima. Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini. Infondi fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro.

Madre di Dio e Madre nostra, implora per noi da Dio, Padre di misericordia, che questa dura prova finisca e che ritorni un orizzonte di speranza e di pace. Come a Cana, intervieni presso il tuo Figlio Divino, chiedendogli di confortare le famiglie dei malati e delle vittime e di aprire il loro cuore alla fiducia.

Proteggi i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari che in questo periodo di emergenza sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio per salvare altre vite. Accompagna la loro eroica fatica e dona loro forza, bontà e salute.

Sii accanto a coloro che notte e giorno assistono i malati e ai sacerdoti che, con sollecitudine pastorale e impegno evangelico, cercano di aiutare e sostenere tutti.

Vergine Santa, illumina le menti degli uomini e delle donne di scienza, perché trovino giuste soluzioni per vincere questo virus.

Assisti i Responsabili delle Nazioni, perché operino con saggezza, sollecitudine e generosità, soccorrendo quanti mancano del necessario per vivere, programmando soluzioni sociali ed economiche con lungimiranza e con spirito di solidarietà.

Maria Santissima, tocca le coscienze perché le ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro.

Madre amatissima, fa’ crescere nel mondo il senso di appartenenza ad un’unica grande famiglia, nella consapevolezza del legame che tutti unisce, perché con spirito fraterno e solidale veniamo in aiuto alle tante povertà e situazioni di miseria. Incoraggia la fermezza nella fede, la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare.

O Maria, Consolatrice degli afflitti, abbraccia tutti i tuoi figli tribolati e ottieni che Dio intervenga con la sua mano onnipotente a liberarci da questa terribile epidemia, cosicché la vita possa riprendere in serenità il suo corso normale.

Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro cammino come segno di salvezza e di speranza, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Amen.

Madonnatenerezza PITTORE CRETESE

Confido nel cuore dolce e tenero di Maria che recitando questa bellissima preghiera ascolterà,  ci soccorrerà e aiuterà a superare questo terribile momento carico di paura, sconcerto, stravolgimento di vita. Soprattutto spero che da Mamma celeste aiuterà tutti a trovare conforto ai drammi personali e alle famiglie  sostegno e forza  per non crollare sotto il peso delle difficoltà materiali.

bydif

“lodato sii” dei due Franceschi

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La terra è la nostra bella casa…e

A proposito di casa e terra…ne scrisse lodando Dio nel 1226 San Francesco D’assisi che nella sua semplicità di fraticello teso verso l’infinito mistero del cielo,  concentrato a lodare Dio  con tutta la sua gratitudine di creatura vivente compose  “il cantico delle creature”.  Una poesia di tale grazia espressiva verso il Creatore e il creato nel suo insieme, di tanta intensità interiore  verso la bellezza che lo circondava nelle valli umbre, nelle notti solitarie di preghiera fra gli olivi, nelle albe di risveglio al canto degli uccellini,  che oltre un inno di lode  a Dio è un inno di magnificenza della natura, la vita, la bellezza in tutta la sua complessità. Soprattutto un vero canto d’amore e di meraviglia per tutto ciò che  il creato  ci dona che se gli uomini, nel corso dei secoli,  lo avessero un po’ assimilato forse si sarebbero comportati meno egoisticamente e avrebbero  avuto più cura di questo pianeta, di questa terra su cui nascono, crescono, si sfamano, amano, gioiscono,  sfruttano ogni bellezza  finchè evaporano.

A distanza di secoli, proprio ispirandosi a Francesco D’Assisi, Suo Santo guida scelto per il pontificato, per richiamare l’attenzione del mondo umano su questa bella “casa” che ci ospita tutti, il 24 maggio 2015 ne ha  scritto il Santo Padre Francesco I nell’ enciclica LAUDATO SI’  : “Laudato si’, mi’ Signore “, cantava san Francesco d’Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: “Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba “. ” Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra, che ” geme e soffre le doglie del parto” -Rm 8,2-). Dimentichiamo che noi stessi siamo terra – Gen 2,7-. Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora. “ 

Due Franceschi: Uno Santo, noto a tutto il mondo per la sua umiltà, umanità e semplicità di messaggio di a lode a Dio e a tutte le sue meraviglie; l’altro Papa, noto a tutti per la sua umiltà di vita, di loquace semplicità nell’esprimere concetti,  con grande richiamo alla fratellanza universale.  Distanti di secoli per tempo ma… per fede e spirito di amore per il creato e tutte le Sue creature contemporanei. 

francesco ber
Per la cronaca:

Earth day nacque ufficialmente il 22 aprile 1970 da una mobilitazione di studenti di duemila università e circa diecimila scuole primarie e secondarie degli Stati Uniti. Su input dell’attivista John McConnell, il senatore del Wisconsin Gaylord Nelson e lo studente universitario Denis Hayes, in massa gli studenti americani scesero in piazza per manifestare il loro dissenso contro i disastri ambientali provocati dall’uomo per scopi egoistici e chiedere una riforma delle norme ambientali. In particolare, lacontestazione nasceva a rammento del disastro prodotto dalle trivellazioni dell’UNION OIL PLATFORM A che un anno prima con una mostruosa fuoriuscita di petrolio aveva causato la morte di più di diecimila animali. Da allora l’appuntamento in difesa dei diritti della terra si è ripetuto ed ha preso sempre più consistenza tanto che a distanza di 50 anni la giornata della terra non solo non ha perso il suo richiamo collettivo ma è entrata nelle coscienze globale dei giovani e meno giovani, soprattutto ha posto l’accento sull’indispensabilità di tutelare con leggi sempre più ad hoc questo meraviglioso pianeta in cui viviamo insieme ad innumerevoli altre specie.

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E noi? “La cura per la natura è parte di uno stile di vita che implica capacità di vivere insieme e di comunione” quindi, Se tutti amiamo e rispettiamo la terra come ha concluso papa Francesco poi tutti vi ” Camminiamo cantando!

Un saluto di buona serata a tutti

bydif

 

Un po’ d’ironia

Qui, oggi è una magnifica giornata di sole. Per godermelo ho fatto una lunga passeggiata in campagna. Come farne a meno. Non capita spesso, in questa grigia pianura, avere in autunno giornate così invitanti, da andarsene a zonzo in maniche corte. Mentre girovagavo come una bimbetta sotto i raggi del sole ho potuto pure godermi l’arrivo di tante  specie  di uccelli. Esemplari rari che approdano in questa terra per  svernare  o nidificare nell’Oasi Celestina. Credetemi è stata una vera goduria camminare e poter respirare un’aria profumata di aratura. Era così deliziosa che mi sembrava  sentir quella di cioccolato!  Mi ha messo addosso tanta allegria che m’ha fatto voglia di un po’ d’ironia e…per  far sorridere un po’ chi passa nel blog ecco qua 4 vignette se non d’ironica attualità almeno di allegra opinione dovuta a un…colpo di sole…

papafrancesco modified

salvini-berlusconi

alfano meloni

RENZI- grillo

 

Un salutone e buon week hend

by dif

 

 

 

 

Medjugorie: soprannaturale o …

medjugorie

In vista del pronunciamento di Papa Francesco I°, ultimamente si fa un gran parlare di Medjugorie. I veri o presunti contatti, a scadenze ricorrenti, che da 34 anni dicono di avere con la Vergine Maria i veggenti, hanno rispolverato quella marea di pareri contrastanti, che vanno dalla inaccettabile mistificazione alla speculazione più bassa della fede e della credulità popolare. A Medjugorie ci sono stata. Non avevo programmato di andarci ne per un desiderio di fede ne per curiosità. Ci sono approdata nel 2008 per fare un piacere a una amica che mi voleva con se a tutti i costi e poi all’ultimo istante defilata lasciandomi sola in mezzo a un gruppo di sconosciuti. Non presi bene la scortesia ma non rinunciai a partire, mi dissi che buttare i soldi versati era uno spreco e tutto sommato ci potevo visitare un luogo che non conoscevo. Quando posi i piedi in quella cittadina erzegovina nessun pensiero mistico mi sfiorava e men che meno coltivavo recondite speranze di assistere a eventi prodigiosi o soprannaturali. Direi che ero più sgombra di idee e con l’occhio neutrale del turista che animata da fervori mariani. Seguivo il gruppo, in modo solitario e astratto. A volte guardavo questo o quello in modo scettico e un tantino schizzinosa alle loro, a mio parere, esagerate esternazioni giaculatorie basate sull’esaltazione emotiva.Tuttavia, giorno dopo giorno, quel luogo mi trasmetteva qualcosa di insolito. Mi caricava di elettricità e calamitava l’ andare verso luoghi diversi da quelli organizzati per il gruppo in cui riscontravo una realtà inesistente alla logica che mi sconcertava e lasciava attonita e incredula. Però non condividevo con nessuno del gruppo ciò che vedevo e percepivo. Incassavo l’attrazione, andavo e rimanevo in silenzio. Non saprei dire se per pudore, vigliaccheria o scarsa socialità. D’altronde parlare del soprannaturale è difficile. È un argomento che subito crea una reazione di opinioni discordanti che accende gli animi e porta a uno scontro a volte verbalmente piuttosto violento.  Aldilà di quelli che ci marciano e ci magnano a più non posso. -sui media se ne vedono tanti… anche se poi sono quei lupi dalle ganasce smisurate, che senza scrupoli addentano qualunque cosa li ingrassi e alla fin fine non riescono mai a spolpare l’essenziale – camminare per  Medjugorie è stata una esperienza fortissima   Di innegabile posso asserire che quel luogo sprigiona una energia unica. Sale dai piedi alla testa e da una potenza che procedi sui sentieri di pietre acuminate come se scivolassi sul ghiaccioL’aria che respiri empie di forze che scali a piedi nudi il monte krizevak come se fossi piuma. – Chi c’è stato sa il perché.-  Ovunque vai qualcosa attira e canalizza lo sguardo su quel che li per li sembra una inezia senza senso e invece in un battibaleno cancella dagli occhi e dalla mente tutte le sgradevolezze viste e vissute nel passato. Soprattutto avverti una luce potente che avvolge, decongela, trasforma. Per me, è palese: a Medjugorie il soprannaturale alita e  senza essere sfegatati partigiani del credere alle apparizioni mariane li la Regina della Pace ci abita e lancia i suoi messaggi accorati al mondo. Per comprenderlo basta girare nelle sue strade, salire sui monti senza alcuna opinione pro e contro. Dappertutto, in quella valle, capti una corrente che pilota riflessioni che vanno oltre se stessi, dissigillano e aprono a problematiche umane universaliCome dire che a Medjugorie incontri il soprannaturale che non ti aspetti: quello che fa conoscere la realtà della guerra, l’odio e la ferocia umana, – la Bosnia ne porta segni inconfutabili -; quello che soffia l’amore, la gioia la pacificazione; quello che brucia continuamente il “male” che circola perché come gramigna spunta,cresce e vegeta ovunque. Andare a Medjugorie per vedere apparire la “Gospa” lo considero riduttivo, inscatola mediaticamente la presenza di Maria al mondano togliendoLe ogni tipo di Spiritualità oltreché di presenza Soprannaturalintermediaria del bene sulla terra del disegno Divino condizionato e pericolato dalla malvagiumana e non. E’ mia maturata opinione personale che chi capita a Medjugorie anche se non arriva a conversione o cambia parere sull’argomento non è immune al suo mistero. anche l’osservatore più negazionista percepisce una corrente che lo  porta a scrutare, analizzare capire più che in altri luoghi se la spiritualità vi transita o è una colossale bufala. Forse l’una e l’altra si intersecano. Poco importa se in  tanti vi trovano una risposta positiva o ricevono la “grazia” della serenità.  Di certo in quel luogo qualcosa è “magicamente” penetrato in me, mi ha sfossilizzato e guidato su strade che ritenevo impraticabili per tabù che mi bloccavano e inconoscenze che mi ostruivano l’accesso. Prova ne è questo blog. Il giorno prima del mio andare a Medjugorie non sapevo accendere un PC. E un blog? Un alienoE un mese dopo? …beh ero qua. Niente di straordinario direte, basta impratichirsi. Più che vero, bensì per me solo in parte, sino ad allora rifiutavo ogni contatto.Ehi ehi, non affermo che c’è del “miracoloso”. Dico che ancor oggi non trovo ragione a una esigenza improvvisa di un fare se non l’avevo nell’anticamera del cervello. Qualcosa a mia insaputa sarà accaduto.O no? Detto ciò, trovo più strano che il trascorso pellegrinante ha cambiato drasticamente il mio quotidiano senza mutare il vivere la fede ne trasformare la scettica a fanatica assertrice di verità incostatabili di veggenti e pellegrini. Infatti non sono qui a esprimere giudizi sui veggenti. Che siano sinceri o scaltri affabulatori di folle, se i messaggi divulgati in 34 anni provengono dalla voce divina o sono frutto di congetture per mantenere un business, se le apparizioni periodiche sono una fola per conservare l’attenzione dei fedeli e farli accorrere da tutto il mondo, se c’è un tipo di idolatria occulta mirata a vantaggi, a me poco importa. Se vedono, non vedono, parlano tutti i giorni con la Vergine Maria o se lo inventano giudicherà prima chi è preposto, poi la storia e il tempo. Neppure perchè affascinata  dai tanti che tutti i giorni o quasi dicono di aver ricevuto schiaffi, svegliarine e strattoni da Maria con metamorfosi da atei lupi a agnellini oranti. Bah…Vedo Maria come mamma amorosa che rimprovera col sorriso e non con la frusta ma siccome nulla è impossibile in questo mondo, figurarsi nell’altro! O coloro che per darsi un tono, la titolano solo in bosniaco “ La Gospa” e ne parlano come se mangiassero tutti i giorni con Lei. Sono qui, a distanza di anni,  per esprimere l’ opinione che  il soprannaturale li c’è e lo scopri innegabilmente senza cercarlo  e spero che il Santo Padre, arrivi a concludere che la Madonna a Medjugorie vi sosta, ascolta i “suoi figli” e talvolta interviene. Il perché li e non in altro posto non lo so. E il perché accade ad alcuni e altri no, nemmeno. Scienza e ragione, collaborando, troveranno in futuro la strada per spiegarlo? Io credo di si. Nei secoli tanti sono i fenomeni o i fatti inspiegabili che hanno suscitano perplessità e che in seguito, attraverso menti illuminate di studiosi ricercatori hanno trovato chiarimento. Ma quand’anche la scienza non trovasse la chiave per definire il trascendente in modo inequivocabile, lo farà un evento mondiale straordinario – fa parte dei 10 segreti rivelati dalla Vergine e custoditi dai veggenti e per il quale la Regina della Pace chiede costantemente di pregare almeno per annullarne gli effetti negativi sull’umanità – Quando accadrà nessuno scamperà al credere. Tutti saranno costretti a riconoscere che il soprannaturale esiste a Medjugorie come altrove e che in questo smisurato cosmo non tutto può essere controllato dall’uomo e deve ridursi a semplice prova provata per essere accettato dalla ragione e considerato possibile.

Per concludere, nel tempo ho compreso che a Medjugorie non ci ero finita per caso. Era stata una chiamata per interposta persona perchè si è ripetua per altro luogo. un giorno ne parlerò. Riferire con parole quel che ho visto, percepito e vissuto a Medjugorie mi è impossibile. Ma anche se lo fosse non l’ho feci  allora,  non lo farò oggi. Perché? Perché se pure una foto viene presa per artefatta e bugiarda figurarsi il dire, finirebbe per essere banalizzato e demolito dall’incomprovabilità!!

                                                        by dif

Grazie Papa Francesco!

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A un anno da quel primo buonasera che ci ha sorpresi e subito conquistati non possiamo che dirti grazie Papa  Francesco. Grazie di cuore di essere venuto dalla fine del mondo a Roma per farci riscoprire: la semplicità dei gesti, la bellezza di un sorriso donato senza un tornaconto, la leggerezza di una carezza, la gentilezza della misericordia, il coraggio di essere sempre se stessi in un mondo omologante, la fiducia che si può ancora credere e sperare che non siamo esseri viventi fatti solo per sbracciare, sgomitare, scardinare per sopravvivere. Ma anche per sognare, guardare le stelle. immergersi senza timore negli occhi di un proprio simile, serfare sulle acque calme dello spirito per vivere. Lo so che nella tua venuta c’è lo “zampino” dello Spirito Santo, e in quel Francesco 1° tanto impegnativo un pizzico di volontà di un umile fraticello umbro che tanto si batté per fede, ma ciò non sminuisce il mio sentire, il mio apprezzamento, anzi, è proprio per ciò che oggi Ti dico grazie. Grazie infinitissime Papa Francesco di aver accettato la “sedia” scomoda di Pietro per farmi, a poco a poco risalire dalle tenebre alla luce. Sei veramente un PAPA ok!  

Buonasera da 

Dif 

Credente tenace ma un po’ bizzarra   

 

Giorno della memoria

Oggi è il giorno della memoria e davanti a questa 

crocifissione bianca di marc chagall

crocifissione bianca” dipinta, nel 1938 nella brutale kristallnacht “notte dei cristalli”,da Marc Chagall in cui,non è raffigurata una scena reale, bensì un’evocazione della sofferenza attraverso l’uso di simboli ed immagini, inevitabilmente mi aggredisce un brivido di orrore che mi penetra nel profondo dell’animo porta la mia mente a riflessioni amarissime sulle ignominiose atrocità commesse, nei mesi e negli anni successivi dal Sonderkommandos nazista tedesco contro il popolo ebraico. Le scene di uomini increduli straziati da un invisibile boia, in fuga da distruzione, saccheggi, omicidi, espulsioni, incendi, disperazione e caoche ruotano attorno a un niveo Cristo, inchiodato a una gigantesca croce a forma di T, sono più eloquenti di qualsiasi parola. Con chiarezza esprimono e denunciano tutta la crudezza e la drammatica sofferenza persecutoria che scaturisce dall’odio. Tutto l‘accanimento di uomini verso altri uomini quando vengono considerati diversi, inferiori, inquinanti pericolosi di una razza, una religione, un territorio.Tutta la violenza e il dolore inflitto e fatto ingiustamente subire a uomini, donne, bambini per assurde discriminazioni e presunte superiorità. Attraverso i pennelli di Chagall, ebreo di origine russa, ogni figura, simbolo, oggetto si anima e sembra intonare una sorta di dolente gaddish, la preghiera ebraica per i defunti, che esce prepotente dalla tela in modo da imprimere indelebilmente nella memoria volti, nomi, futuri bruciati dalla vanagloriosa follia umana e per far scattare in chiunque un urlo di rifiuto a intollerabili eccedi: un mai più simili olocausti. Un mai più a genocidi, un mai più a sterminio di esseri umani indifesi, innocenti e senza scampo, un mai più a steccati, fili spinati, forni crematori, un mai piùa indescrivibili orrori. Purtroppo, le urla di condanna di siffatti crimini umani non mi sembra che hanno avuto quell’effetto di mai più sulle coscienze o hanno raggiunto la memoria di tutti se, per una infinità di motivi che definirli pazzeschi è un eufemismo, in ogni parte del mondo, seppure non in quel modo o in quella maniera massiccia di 8 milioni di vite rubate a un solo  popolo il cui unico torto era quello di essere ebreo, si continua a epurare, bruciare, sgozzare, torturare, respingere, discriminare esseri umani. Ricordare per non far ripetere atrocità del genere è un dovere collettivo al quale non ci si può esimere. Ma credere che basti è una speranza per esorcizzare il terrore

Recentemente papa Francesco ha dichiarato che la  ”crocifissione bianca”  è il suo quadro preferito. mi fa immenso piacere. testimonia quanto sia sensibile verso la discriminazione e attento  al valore culturale, umano e religioso. Credo che anche lui vi veda l’ispirata anticipazione della tragedia del popolo ebreo. Ma credo anche che quel Cristo dagli occhi socchiusi che sembra addormentato, al centro di un mondo in subbuglio e straziato da tanto orrore, gli susciti interrogativi e domande a cui non ci sono precise risposte.

 Dif

Gravestone_of_Marc_Chagall_and_his_wife_in_Saint-Paul_-_Alpes-Maritimes_-_france

La tela di M. Chagall è conservata al : THE ART ISTITUTE DI CHIGAGO