Giornata contro la violenza sulle donne

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Non mi piacciono le giornate a dedica. Non risolvono i problemi che stanno alla radice, scaricano solo la coscienza di quanti dovrebbero e potrebbero se non impedire almeno correggere scempi, discriminazioni, ingiustizie, aberrazioni sociali, economiche, culturali in più rimandano al mittente la grana, qualsiasi sia la questione che tratta.Sebbene i numeri di donne morte ammazzate siano impressionanti, da vera emergenza comportamentale deviata di partner, conviventi e apparentati, tutte le manifestazioni contro questi, quasi giornalieri, massacri mi suonano un po’ insulse, prive di genuinità verso i drammi delle vittime. In certi casi come veri e propri business, in altri da revival folcloristici di bandiera ideologica,in altre ancora ravviso un fondo di devastante ipocrisia della società in relazione ai rapporti che nell’ambito di essa stabilisce con la figura femminile tant’è che raramente le concede di competere liberamente in ruoli paritari, la relega in diritti di genere, tipo quote rosa … grrr….Ancor più assurda mi suona questa giornata di ribellione verso la violenza scaricata in maggioranza dall’uomo sulla donna se penso che è dovuta a una sommatoria dei suoi contorti malesseri, per lo più alimentati da una antiquata travisata potestà con diritto di vita e morte, come se la donna fosse un suo esclusivo oggetto di uso, consumo e abuso e non un essere umano di sua pari dignità. Non nego che il silenzio, l’indifferenza, l’assuefazione rassegnata di questi aberranti crimini sarebbero peggio, dico solo che un così complesso e grave trucidio non si evita e non si risolve con simboli, slogan, flash mob, seminari, concerti, libri, moltiplicando una ribalta di celebrazioni maggiormente coinvolgenti donne, quindi le probabili vittime, avrebbe bisogno di ben altro. Quindi…starò alla larga  e anche se adoro le scarpe rosse  oggi non l’indosserò, non mi va di confondere un mio sfizio di donna con un simbolo diventato il feticcio di una giornata inutile.  Se così non fosse, da anni gravi dilemmi come la fame, l’abuso e lo sfruttamento dei minori nel mondo, tra giornate, discussioni, forum, comitati, onlus, pubblicazioni, sensibilizzazioni, richieste di aiuti e chi ne ha più ne metta, invece che essere in crescita sarebbero scomparsi o quantomeno rappresenterebbero dati sporadici di mala governance territoriale. Di certo c’è che nessuna giornata celebrativa, per quanto concettualmente giusta nella sua istituzione, elimina sopraffazioni morali, psicologiche e fisiche, modifica atteggiamenti e pensieri malati, soprattutto educa al diritto umano all’incolumità, alla solidarietà, alla legalità, alla non violenza, sradica secolari diseguaglianze. O no?

 giornata proficua a tutti

bydif

Festa dell’albero

albero

Era bello partire tutti in fila da ogni scuola per ritrovarci in piazza. Non che da parte nostra non ci fosse l’incoscienza e un pizzico di malizia di vivere la giornata dedicata all’albero, lontana dalle aule e dalle facce, spesso seriose dei prof allegramente, con schiamazzi e occhi scrutatori verso i gruppi studenteschi per adocchiare l’amica del cuore o il filarino per farsi segni e fissare appuntamenti. Ma c’era rispetto sentito e dovuto verso tutte le varie pianticelle rappresentative del nostro territorio addobbate con nastrini colorati e che una volta benedette dal vescovo sarebbero andate ad arricchire il nostro patrimonio boschivo. C’era la consapevolezza che quei piccoli pini, abeti, ginepri, olivi…erano indispensabili alla nostra sopravvivenza, erano i tutori dei nostri pendii, delle piagge, delle scoscese montane che in estate ci accoglievano e ci ristoravano nelle lunghe passeggiate o nelle scorribande facete. C’era rispetto per l’oratore che ci spiegava il perché era importante la giornata dell’albero, lo stavamo a sentire in silenzio immagazzinando i pregi civici di quel rito ossequioso, soprattutto involontariamente recepivamo quanto era importante piantarli, amarli e rispettarli. Ancora oggi se guardo un albero o passeggio in una qualsiasi pineta mi risuonano quelle parole e non posso fare a meno di provare un sentimento di gratitudine verso la natura che ci fornisce tanta bellezza e tanti strumenti per aiutarci a vivere al meglio. Certo, l’uomo a un certo punto per cretineria, egoismo, faciloneria e ignoranza civica e ambientale un bel giorno ha smesso di considerare gli alberi guardiani del futuro delle nostre terre per cui ha abolito di trasmettere ai giovani la cultura boschiva ma basta vedere quanto avviene un po’ ovunque per rendersi conto di quanto male ha fatto a se stesso. Di quanto è responsabile di disastri che portano via vite e risorse, distruggono famiglie e economia. L’anno scorso un po’ in sordina l’ha ripristinata. Doveva invece urlarla per farla entrare nelle teste e nei cuori. Un buon insegnamento non si dimentica mai, neppure si sacrifica per denaro facile. C’è un proverbio polinesiano che dice: c’è un tempo per fare l’albero e un tempo per fare la piroga. Oggi è tempo di fare l’albero e smettere d’essere piroga. Le sue radici ci sono indispensabili.

Felice giornata

by dif

Spray paint in a can

bombolspray

Scusate se non ci riesco. Non ho filing. Più ci provo e meno lo trovo. E da come vanno le cose è più forte di me star lontana dal renzismo. Non mi convince. Riconosco che ha doti eccezionali da banditore piazzista di idee, con una capacità innata di venditore leader di prodotti tuttofare che sa farsi largo tra la folla, per rifilarli senza tanti complimenti. Ma la sua bravura da super propagandista non basta, a far si che i prodotti che promuove ai mercatini giornalieri, con tanta aggressiva roboanza, impallinano il mio cervello al punto da spingere le mani  ad agguantare le sue spray paint in a can estasiata e gridareccia: a me, a me! Sarà perché difficilmente cedo al fascino di racconti fiabeschi, men che meno mi squacchero per un guru salva anime e pance se non riesco ad accodarmi al codazzo del prestigiatore pirinampolloso. Forse no. Più probabile perché le sue bombolette spray mi suonano tarocche. Come se il propano che deve far uscire il prodotto che toglie dal groppone la fatica di dar di gomito, se vuoi campare e non morire di illusioni o peggio di bozze di riforme e linee guida che ben che vada conducono al punto di partenza, è esagerato. Per cui, al posto del prodotto miracoloso, salva paese e gente, esce solo aria compressa e il prodotto resta nel fondo. E poi, ha uno stile esibizionistico talmente presuntuoso che rasenta i limiti del diktatur autocratico che mal si accorda col mio senso attrattivo. Ha un sex appeal catarifrangente! Infatti, chiunque nutre un piccolissimo dubbio, sulla merce che a raffica sforna e si azzarda a fare una domanda chiarificatrice sul come e sul perché le sue bombol spray sono le uniche potenti a garantire risultati strabilianti di perfetto pulito, a un paese tanto imbrattato da egoismi, lobby, corruzione e mala politica, già sbattuto dall’ue, dagli investitori, dalle tre sorelle rating nel cassonetto, con stizza lo regredisce allo stato animaloide gufastro. Un gufo menagramo e bastian contrario che difende solo il suo status quo, o, peggio le social diseguaglianze per precipui fini lucro speculativi pro my casta. Forse non sa, l’imberbe pioniere ” spazza via tutti gli ieri compresi i diritti” che di solito in democrazia ci si confronta e non si acquista a scatola chiusa. Anche qualora i prodotti- proposta fossero il top per risolvere i guai sarebbe legittimo domandare e approfondire per eliminare equivoci fallaci. Sarà banale e antiquato ma il flusso continuo di probabili risultati miracolistici di prodotti griffati IO-SOLO-IO che sgola, twitta, slaida, sfecebucca mi paiono un evidente intento cerca like di consenso, qualunquistico. Per  intenderci quello che alza il livello di popolarità, soddisfa le smisurate ambizioni egocentriche e non porta nulla di nulla a chi clicca. Per quello che constato, gli incontenibili social-web quasi sempre cadono nella fossa dei senza traccia, la loro nave porta link attira consenso popolar-distratto si perde nella corrente infinita e, semmai l’abbia a rimorchio, trascina a fondo quella porta fatti concreti. Di sicuro, i mi piace frettolosi alle sue spray bombol non fanno e non faranno mai risplendere i volti spenti e disperati ne rilustreranno le casse vuote, troppo irrealistici e acritici. Ancor meno i link spray antimuffatarli sono e saranno utili per far schizzare in testa al gradimento european il colossal relitto littleitalian. Rassettare tutto e tutti per riportare in auge il caracollante rudere, a mio sentire non è un metodo proficuo e veloce per far crescere i posti di lavoro, l’economia, i consumi, l’export…sconfiggere la miseria, la diseguaglianza i poteri dominanti europei e extra.. semmai un metodo infallibile per imploderlo.Capisco che il suo rapporto tempo-proposta marcia a velocità supersonica e fa girare la ruota del suo ambizio-esibiziomulino a sballo convinto che quella, girando, girando,  regge, persuade, salva l‘italica baracca e si intasca un guadagno extra di fam-farina. Ciò non mi basta. Non mi induce a diventare una consumatrice di spray paint in a can. Concludendo, sarà per l’innata avversione al pensiero unico, per la cautela a credere alle favole che per incanto ti rendono da pezzente a regina che non riesco a essere renziana? O perché so una gufa che non si lascia trasportare dalla voglia di avere un pulito a prova di batteri politico-virali, non compra bombolette effimere e non clicca subotton likeMah … Essere un bel gufo iellino..mi alletta.. più che… un individuo sparainfrettaaria. E poi..tanto per dire i gufi non sono di cattivo augurio, anzi...secondo sta strofetta …”Gufo, gufo della notte scura, che porti via fame e paura.. veglia su tutte le nostre genti, vecchi, bimbi e sugli armenti. Col tuo canto, che può far paura, proteggi gli amici con madre natura…Fate, gnomi fastidiosi folletti, non potranno più farci dispetti…” è il contrario. Il fatto è che i gufi sono pignoli e hanno doti di preveggenza! L‘udito finissimo e la capacità di girare la testa, quasi a tuttotondo poi gli permette di captare i rumorini e adocchiare su ogni fronte chi e che cosa c’è da sbaragliare. QuindiNon c’è da aver paura solo di stare all’erta, tanto nel predare che nel lasciare.dunque la gufite acuta è ingiustificata a meno che…a meno che non si  voglia ignorare i saggi preveggenti per osannare i…perself-proclaimed peacock….!!!

un salutissimo di felicissimo week end a chi passa

dif

Pinzaburla

Stamani c’era un così  bel sole che sono andata a fare una bella passeggiata. Mentre stavo camminando e rimuginando,  ho incontrato un  ometto giocorellone che mi s’è messo alle costole per  raccontarmi come passa le sue giornate in paese per non… annoiarsi. Con le sue facezie incredibili, mi ha messo tanta allegria che mi ha fatto sparì tutta la malinconia. accumulata in questa estate un po’ ballerina…bhe ve lo racconto…

roapazza

So pinzaburla dictofatt’tu’ iii

sgiocolazzo e m’arribatto

e co’ la mi tattica

arrampallina pavonazza

la crapa crosso a popolin

da sera a matin

che solo i’ ho la medicin

pe guarì tutti i su mailin

trullala trullirli!

Con slaide e cinguettii

i’ spudesto e ramazzo

m’insedio ne’ i’ bel palazzo

rambolando te sciamazzo

le riforme le so fa’ sol’ iii

trullala trullirli!

Lavorin jobs actin?

Na bozzetta da impallidì

te sciorino e te butto li

sull’italicus tavolin!

Legge elettorin e senatin?

Ci mietto lu mi bel faccin

te li infilo nel pancin

con rinculo del grillin

Trullala trullirli!

Giustizin e scolarin?

smaneggie scollietto

pressinge pallieggio

dribblingoe stwitto

#maigistrostasicurofotuttiii

tra vent’anni semo ancor agli i

Trullala trullirli!

Riversa UE e sfora bilancin?

Merkelntillo arrogottizzio

slaido annuncio e straustwitto

te lancio le riforme nel piattin

e col dikto fo’ tutt’ iii un si raccatticcio 

e manno   mog’scherin a ‘u estero

Trullala trullirli!

Da libero pinzaburlo 41%

te riformo e te sbruxsellos

cambio scambio sblocco

triangolo roto rivolto

placco spacco e centrocampo

#italiapartichequicesto’iii

Trullala trullirli!

So pinzaburla dictofackiut’ tutt’iii

impazzo e spazzo in attacco

gonfio e sgonfio e te ricarco

lancio giro e spiffero

impallo smunetizz e ‘ciatto

in#millegiornifrullolafrulloli

spiazzo vendo rimpiazzo strafaccio  

a terra   a’ popolin s’ palazzo infin

i’ sbullo giu com’u’coiastro

Trullala trullirli! 

*

buon week hend  bydif

ogni riferimento a chiunque è…. puramente cassiale

Ice Bucket Challenge

renzi

Ice bucket challenge, una mania estiva da vip, o uno spot benefico? Secondo l’ispiratore Pete Frates, ex capitano della squadra di baseball del Boston College, colpito dalla Sla quando a metà luglio, ispirandosi a alcuni rituali da spogliatoio sportivo, ha lanciato la sfida via Twitter, diventata virale grazie alla rete, è uno spot benefico. Tant’è che funziona come una variante aggiornata della famosa catena di sant’Antonio, cioè: si fa un autogavettone gelato, si filma, si posta, si fa una donazione, si lancia una sfida, almeno a tre persone, queste hanno 24 ore di tempo per ripetere e filmare l’auto secchiata gelata da postare su internet, donare un contributo pro SLA, invitare altri a ripetere e così via. La “sfida della secchiata di ghiaccio”, è infatti il fulcro per fare una donazione alla Als Association, una organizzazione no profit americana che promuove campagne di sensibilizzazione per raccogliere fondi e finanziare la ricerca. Fin qui direi una iniziativa, diventata mania mondiale, divertente e nobile se non fosse cheSe è vero che ad oggi con l’autodoccia gelata le donazioni hanno superato i 40 milioni di dollari ma in Italia sono ferme a quota 33 mila euro e quasi tutte provenienti da anonimi cittadini direi che per certi “nostri vip” (Vip? Uhm, forse ma smemorati, distratti e tirchi) invece è solo un vanitoso giochino scaccia noia, una mania estiva per mettersi in mostra guadagnare visibilità.

Anche il nostro premier Matteo Renzi nominato da vari vip come Fiorello e Jovanotti, ieri sera, scalzo e in tenuta blu, si è fatto il gavettone e rispettando le regole, prima a ricordato S. Borgonovo che ha insegnato che la battaglia contro la SLA prima di tutto è una battaglia di dignità, poi ha sfidato R. Baggio, Livoli,un medico suo amico, e, con una mossa da vero furbetto per tenere alto il volume e concentrata su se la popolazione, tutti i direttori di media e giornali. Voglio credere che almeno  il Renzuccio so tutto, prometto tutto, tanto non ci rimetto non si sottrarrà al rito della beneficenza, tuttavia se non lo facesse …spero ardentemente che la secchiata gelata che si è tirato in testa gli sbolla un po’ di boria egocentrica!

Non so se la mania dell‘Ice bucket challenge, in italiano secchiata gelata in testa, che ha contagiato i cosiddetti vip in tutto il mondo, su Wikipedia c’è una lista, si esaurirà con la calura estiva. Calura che poi qui non c’è mai stata! Quello che so che Wired si è preso la briga di calcolare che nel giro di 35 giorni tutti gli abitanti della Terra, compresa me, si saranno rovesciati un autogavettone gelato sia a pro Sclerosi Laterale Amiotrofica sia come fenomeno virale contagioso. Vero che le statistiche matematiche non tengono conto delle difficoltà singole, specie sui territori, ma… se fosse vero…Cavoli a quante teste surriscaldate in giro per il mondo servirebbe una bella secchiata d’acqua gelata!

matteo r

Bye bye

dif

 

Un inammissibile sberleffo

madonna delle grazie

 

Da ingenua, credevo che l’uomo più abietto, corrotto e spregevole aveva in se un briciolo di senso del limite. Credevo che nella sua umana fragilità pur feroce, vendicativo e trasgressivo che fosse, mai e poi mai poteva partorire l’idea di coinvolgere nei suoi deplorevoli atti malaffarosi l’incorporeo. Credevo che qualunque mente tortuosa sapeva che si “scherza coi fanti ma si lascia stare i santi“. Mi sono sbagliata di grosso. Anzi ho coltivato una utopica speranza. Quella che in fondo a chiunque brilla una microstella che gli impedisce di oltrepassare i recinti terranei dell’uman peregrinare, di varcare lo sbarramento tra sacro e profano, di invadere, manipolare e piegare al volere caduco il trascente . Se è indubbio che a Tresilico di Oppido Mamertinaieri, durante la processione gli addetti portatori della Sacra Immagine, hanno fatto sostare, per trenta secondi, davanti all’abitazione del boss della ‘ndrangheta Peppe Mazzagatti, la Madonna delle Grazie, imponendo alla Vergine una sorta di inchino al vecchio potente terrestre, costretto ai domiciliari, è indubbio che ho coltivato una illusoria speranza. Di sicuro ora so che la microstella non c’è e niente impedisce di traghettare la criminosa stupidità umana, di portarla oltre quella naturale frontiera di rispetto che suggerisce di non mescolare e confondere il divino con il mortale. Bene hanno fatto quei carabinieri presenti a lasciare il corteo processuale, dimostrando di non piegarsi a un inammissibile sberleffo alle regole, ancor meglio sarebbe stato se anche tutti gli altri presenti se ne fossero andati, specialmente le autorità cittadine e ecclesiali. Perché se è inaccettabile un gesto simile durante una sacra celebrazione popolare, altrettanto lo è far finta di niente. Proseguire come se nulla fosse successo è stato grave, è come se avessero accettato e detto al mondo che pure la Madonna nel nostro paese è subordinata alla ‘ndrangheta. Io non ci sto a cotanta codardia. E’ ributtante sotto ogni aspetto. E’ un atto che ferisce profondamente se si crede, ma è peggio se non si crede perché offensivo alle istituzioni, inutile al progresso culturale e allo sradicamento malaffaroso, E’ ora di svegliarsi e ribellarsi. Mafia, ‘ndrangheta camorra, o come diavolo la si voglia definire, come ha detto Papa Francesco 1° qualche settimana fa, è : “adorazione del male e disprezzo del bene comune”. Parole chiare e coraggiose di chi ha consapevolezza che il potere secolare è opposto a quello religioso per cui è impossibile detenerli entrambi, come è impossibile servire contemporaneamente due padroni. Ovvio che i “mamma santissima” che adorano tutto del di qua, non possono adorare la MAMMA SANTISSIMA del di la. Vanno cacciati dalla Sua casa. 

Povera Vergine! Vero che è paziente, clemente, madre dolce, affettuosa e misericordiosa ma mica è scema, prima di avocare una grazia agli ‘ndragatisti & company ci penserà due volte, forse pure tre.   

Ciao a tutti

by dif

Festa lavoro: si o no?

ieri

Oggi 1 Maggio è la festa del lavoro. Ma ha ancora senso festeggiare? Forse si forse no. Forse si per sperare che chi un lavoro ce l’ha esso non si squagli come neve al sole e chi l’ha perso lo ritrovi prima che la disperazione lo spinga giù giù da un qualsiasi palazzone. Forse si per sperare che chi il lavoro ce l’ha a corrente alternata ne trovi uno a flusso continuo e perchì non ce l’ha mai avuto l’ectoplasma si materializzi. Forse si per non cedere il passo al pessimismo e alla rassegnazione val la pena festeggiare. Forse no se è un raduno d’ipocrisie piazzaiole, una bombarda parliereccia di vane illusioni. Forse no se non ti da un minimo di autosufficienza, dignità, libertà e l’ articolo 4 della Costituzione è disatteso. Forse no se le politiche economiche creano più disoccupati che occupati. Forse no se il lavoro è una casualità, un allucinatorio miraggio, una lotteria. Forse.. no… se ogni giorno per mangiare il lavoro te lo devi inventare è anacronistico festeggiare.

oggi

A parte le considerazioni auguro a tutti un  festeggiamento in letizia e un mese di Maggio splendido. Soprattutto auguro di avere sempre un lavoro. Se poi è adeguato alle competenze, capacità, aspettative e idealità è ancor meglio ma più di tutto che  permetta di vivere, soli o in compagnia, con dignità.

dif

PD CONTRA PD?

renzi e letta

In “casa” democratica oggi finalissima, pare senza sorpresa, del duello mortale per la leadership della poltrona di palazzo Chigi tra l’aggressivo Renzi  e il recalcitrante Letta. Anche se non è la prima volta  che in casa PD si silurano a vicenda – è successo a Prodi e a Veltroni –  questo PD CONTRO PD di oggi resterà nella memoria come un brutto spettacolo di manovre di palazzo a scopi meramente d’ingordigia protagonista. Certo agli italiani questo cambio di “culo” a palazzo Chigi è venduta come una necessità per il loro bene. Molti lo sperano, ma pochi ci credono.  Perché? Perché è facile riempirsi la bocca di parole che toccano le problematiche vere che molte famiglie, aziende, giovani e meno giovani  drammaticamente vivono giorno dopo giorno sulla propria pelle, ma è assai difficile  realizzarle specialmente quando si mette al primo posto se stessi. Cosa potrà fare di meglio e di più Renzi rispetto a Letta  con una maggioranza così composita?  Ha forse la bacchetta magica o poteri soprannaturali? Macché  ha solo la voglia di grinfiare ancor più il suo  successo, venuto dalle primarie, per paura che gli sfugga. Altrimenti, perché  sfiduciare il premier di un governo a maggioranza relativa del suo stesso partito? Per il bene dell’italia e dei suoi abitanti? Magari fosse vero! L’ambizione è ottima per competere e arrivare da vincitori al traguardo, ma se si accoppia con la fretta…facile che diventa strabica.  E allora che cambierà da domani o post domani questo fratricida duello? Cambierà facce e “culi” sulle poltroncine ma purtroppo non cambierà “verso” ne all’Italia ne agli italiani!!! 

 Un saluto a chi passa 

dif

 

Capodanno lunare, Chunjie

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Con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno, in Cina e vari paesi orientali si festeggia il Capodanno, 2014, che, in base a una leggenda legata al Budda il principio dell’alternanza ciclica, sarà dominato dal cavallo, di natura yang e elemento legno e che in virtù delle lunazioni regnerà dal 31 gennaio fino al 18 febbraio 2015. Ma come sarà? Brioso, agile e galoppante per quasi tuttiMa anche imprevedibile e ricco di squillanti nitriti ops avvenimenti espressi in base a logiche e qualità allegoriche. In generale sarà un anno…Per affinità alla sua natura attiva, impetuosa e vitalefrenetico, movimentato e con veloci accelerazioni e coraggiosi cambiamenti di passo, a volte fin troppo rapidi e turbinosi, lunghe falcate mirate al rinnovamento del proprio e altrui status, qualche imbizzarrimento dirompente forzosi imbrigliamenti e stalli dinamico-evolutivi. In analogia alle qualità focose, competitive e flessibili:scalpitante, passionale, con scatti fulminei e lunghi salti impazienti per baipassare ostacoli e fossi che si frappongono ai progetti di leadership e al contempo elastice pronto nell’attivare vincenti cavalcate strategiche per anticipare mosse di strutture elitarie e di lobbying. In sintonia con la simbologia di rapidità, mobilità, potenza e libertà: innovativo nelle idee e nei costumi, rapido nello spostare orientamenti politico-culturali, ispirato nella guida di lotte di classe, battaglie di principio, duelli indipendentisti, guerre ideali di affermazione unipotenziali, interazione scavallamenti. In armonia col carattere yang, lato soleggiato della collina: ottimista e antidepressivo, impaziente di inerpicarsi su nuove regole di potere individuale e sociale, risoluto nel uscire dal buio di interessi ambigui e striscianti per entrare nella luce bonificatrice di istituzioni legislative, politiche, economiche e amministrative. In concordanza all’elemento legno: disponibile e ragionevole a collaborare, autocontrollato negli impulsi emotivi, intelligente nel frenare istinti di partenze convulse e avventurose e nel cavalcare opinioni e cambiamenti a briglia sciolta. Contrario a bellicosità se ha un buon cavaliere in groppa però si butta nella mischia a spron battuto e disarciona qualunque avversario. Favorisce: da nobile ispiratore di valori le classi sociali elevate, i leader, condottieri, i coraggiosi, gli uomini di azione. Da abile affarista l’ispirazione, la persuasione, l’abilità finanziaria in giochi scacchistici valutari, il vigore decisionale nel rischio in qualunque negoziato economico, i luoghi di divertimento compreso il gioco in borsa chi è senza scrupoli. Da guida carismatica le interazioni in strutture di gruppo, la ripresa economica, il progresso, l’elasticità mentale e fisica, i cambiamenti innovativi, le creazioni, i viaggi, lo sport. Da promotore l’amicizia, la lealtà, la giustizia sociale, Da egocentrico libertario l’intolleranza a frustinie redini,glisbroccamenti, i cambi di rotta. Contrasta: da impaziente la pianificazione; da solare l’inattività. In generale: in febbraio e marzo l’andatura sarà lenta, aprile e maggio un po’ si trotta e un po’ si pascola liberi, a giugno si cambia passo, a luglio, agosto e settembre si galoppcosì veloci che sembrerà di stare sulla giostra, in ottobre e novembre l’andatura sarà faticosa, un po’ si sbrocca e un po’ si salta, a dicembre e gennaio si scalpita, si mollano calci, si saltano ostacoli, si abbattono steccati. In conclusione: ai nastri di partenza un anno positivo e migliorativo ma attento alle sue impennate, perché al traguardo finale il cavallo di razza potrebbe farci la sorpresa di essersi trasformato …vi ricordate il un cavallo di troia o quello luciferino? Tranquilli, sarà uno splendido stallone rampante che ci regalerà grandi soddisfazioni. 

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Augurissimi per un anno del cavallo 2014 lucente e rigenerativo e …non scordate, per tenerlo a bada serve di avere in casa radici, zenzero e un po’ d’avena…per ottenere i suoi benefici effetti un piccolo cavallino. Non l’avete? ritagliatelo a vostro piacere, va bene anche una immagine, però evitate i cavalli neri!

un salutissimo a tutti

dif

a ritrovarci nel week end con  le previsioni di segno per segno

taiji

l’immagine del cavallo a chiusura post è un disegno di Leonardo da Vinci