Giorno della memoria

Oggi è il giorno della memoria e davanti a questa 

crocifissione bianca di marc chagall

crocifissione bianca” dipinta, nel 1938 nella brutale kristallnacht “notte dei cristalli”,da Marc Chagall in cui,non è raffigurata una scena reale, bensì un’evocazione della sofferenza attraverso l’uso di simboli ed immagini, inevitabilmente mi aggredisce un brivido di orrore che mi penetra nel profondo dell’animo porta la mia mente a riflessioni amarissime sulle ignominiose atrocità commesse, nei mesi e negli anni successivi dal Sonderkommandos nazista tedesco contro il popolo ebraico. Le scene di uomini increduli straziati da un invisibile boia, in fuga da distruzione, saccheggi, omicidi, espulsioni, incendi, disperazione e caoche ruotano attorno a un niveo Cristo, inchiodato a una gigantesca croce a forma di T, sono più eloquenti di qualsiasi parola. Con chiarezza esprimono e denunciano tutta la crudezza e la drammatica sofferenza persecutoria che scaturisce dall’odio. Tutto l‘accanimento di uomini verso altri uomini quando vengono considerati diversi, inferiori, inquinanti pericolosi di una razza, una religione, un territorio.Tutta la violenza e il dolore inflitto e fatto ingiustamente subire a uomini, donne, bambini per assurde discriminazioni e presunte superiorità. Attraverso i pennelli di Chagall, ebreo di origine russa, ogni figura, simbolo, oggetto si anima e sembra intonare una sorta di dolente gaddish, la preghiera ebraica per i defunti, che esce prepotente dalla tela in modo da imprimere indelebilmente nella memoria volti, nomi, futuri bruciati dalla vanagloriosa follia umana e per far scattare in chiunque un urlo di rifiuto a intollerabili eccedi: un mai più simili olocausti. Un mai più a genocidi, un mai più a sterminio di esseri umani indifesi, innocenti e senza scampo, un mai più a steccati, fili spinati, forni crematori, un mai piùa indescrivibili orrori. Purtroppo, le urla di condanna di siffatti crimini umani non mi sembra che hanno avuto quell’effetto di mai più sulle coscienze o hanno raggiunto la memoria di tutti se, per una infinità di motivi che definirli pazzeschi è un eufemismo, in ogni parte del mondo, seppure non in quel modo o in quella maniera massiccia di 8 milioni di vite rubate a un solo  popolo il cui unico torto era quello di essere ebreo, si continua a epurare, bruciare, sgozzare, torturare, respingere, discriminare esseri umani. Ricordare per non far ripetere atrocità del genere è un dovere collettivo al quale non ci si può esimere. Ma credere che basti è una speranza per esorcizzare il terrore

Recentemente papa Francesco ha dichiarato che la  ”crocifissione bianca”  è il suo quadro preferito. mi fa immenso piacere. testimonia quanto sia sensibile verso la discriminazione e attento  al valore culturale, umano e religioso. Credo che anche lui vi veda l’ispirata anticipazione della tragedia del popolo ebreo. Ma credo anche che quel Cristo dagli occhi socchiusi che sembra addormentato, al centro di un mondo in subbuglio e straziato da tanto orrore, gli susciti interrogativi e domande a cui non ci sono precise risposte.

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Gravestone_of_Marc_Chagall_and_his_wife_in_Saint-Paul_-_Alpes-Maritimes_-_france

La tela di M. Chagall è conservata al : THE ART ISTITUTE DI CHIGAGO

 

Buon anno con… messer 7!

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Tra un botto, una sbrindisata, un sacco di mangerini ben auguranti e qualche rito attira fortuna il 2014 è arrivato in casa ma come sarà? Um… a guardarlo in faccia mi par che dica: se pensi che con l’anno morituro sian morti pure i guai… speri troppo…io non so scacciapensieri… anzi l’aumento !

Sommando le sue cifre infatti salta fuori il selettivo ipercritico messer 7 . Un mistico “signore ” dal carattere riservato e complesso, assai introverso e con una filosofia pura, incline al perfezionismo e allo studio analitico per cui, a livello generico, non annuncia cambiamenti esaltanti, espansione socievolezza, ottimismo, piuttosto minuziosa riflessione autocritica. Di fatto si palesa come un anno sabbatico dai ritmi lenti però alla resa dei suoi giorni risolutore in vari settori. Per questo analisi ponderata sugli errori passati saranno il suo motore cerebrale e a tutti i costi vorrà porvi fine per cui, spietatamente, passerà al vaglio tutto ma non userà modi eclatanti per ripararli o eliminarli, agirà nel chiuso solitario mondo dell’introspezione. In effetti, con l’eccezionale self control manterrà la sua aggressività, scientifica e realista, ai minimi in modo da concentrare tutte le eccelse risorse psichiche autocritiche sui problemi in corso, causati da faciloneria, scarsa valutazione dei rischi, mancanza di sintesi e ….Specificamente, la prerogativa di questo messer 7” di scarne parole, determinato, ipercritico, dalla disciplina ferrea, dai modi sobri e pazienti, sarà quella di non lasciare in mano al caso il destino del singolo e del collettivo. Chiaramente da ognuno pretenderà poche smancerie e giri di parole, molto lavoro silente e ben fatto. Essendo poi portatore di eventi al futuro piuttosto che al presente, indirizzerà l’operato verso le soluzioni con i dati acquisiti, vale a dire farà cogliere, in tutte le maniere che la mente prima può e deve arrivare oltre in ciò che già sa e ha, poi può avventurarsi in nuove esplorazioni siano esse di modus vivendi personali o comunitari, economici, politici, ideologici. Ovviamente in questo 2014 la scienza, la ricerca, la psicoanalisi, l’arte, la filosofia, lo studio approfondito di tutti i settori che regolano le questioni fondamentali in terra e cosmo, ossia nascita, crescita e declino di uomini, stati, piante, animali, astri, saranno le favorite e usufruiranno dei massimi livelli di energie razionali per teorizzare, comprendere, progredire, specializzarsi, arrivare a conclusioni. Nulla sfuggirà alla mente medianica e sensibilissima di messer 7 ! Quindi nessuno potrà eludere se stessi e le proprie responsabilità passate e presenti. Come detto, a parte qualche eccezione, dovuta a un inasprimento di fatti insoluti, gravosi da sostenere sul piano psicologico e materiale, che può degenerare pericolosamente, non sarà un anno dinamico ricco di eventi a sorpresa, ne sul piano personale ne in quello globale, piuttosto di rielaborazione dei precedenti per trovare soluzioni pratiche a cause e effetti sbilanciati. Conseguentemente un anno di magra, per soddisfazioni, ricompense e riconoscimenti plateali che richiede cautela, accurata verifica della situazione, nessuna scelta azzardata o azione istintiva. Facilmente ci si potrà sentire soli, abbandonati, sacrificati depressi, impotenti a reagire con i soliti mezzi ma anche tenaci e freddi calcolatori, determinati a raggiungere i propri obiettivi e il successo pianificando accuratamente mosse e contromosse. Meditazione e mistero saranno i suoi motti occulti. Essi, assorbiranno gran parte delle risorse spirituali dei singoli e del collettivo. Purtroppo favoriranno anche un proliferare di sette con intenti poco ortodossi che in certe aree del mondo manovreranno per impadronirsi del potere locale e in altri contesti aggraverà l’estremismo religioso con aumento di persecuzioni e atti discriminatori. Essenzialmente ciò che riserva il 2014 dipende dal nostro stato d’animo: sarà positivo per chi nel suo profondo saprà mantenere una forma mentis oggettiva ; negativo per chi in se darà alito a una logica ombrosa e ostile, tanto più se si considera che è un messer alquanto permaloso.

In conclusione, non sarà un anno comodo, entusiasmante, prodigo di sorrisi e chiacchiere! In certi momenti sarà pure avvilente istigando qualcuno a rifugiarsi nel bere, nella droga, nell’autoisolamento, tuttavia il suo potere analitico selettivo sarà molto, molto benefico. Saggiamente sfronderà l’esistenza quotidiana dal superfluo. Persone o cose che non ci servono o ci danneggiano le farà sparire. In cambio temprerà lo spirito, aumenterà le risorse intellettive per sbrogliare situazioni intricate di lavoro, sentimentali, finanziarie, condurrà al nocciolo di ogni questione evitando di male interpretare amici e nemici, elargirà intuizione e potere contrattuale in tutte le transazioni specie se di giustizia, societarie, finanziarie purché non speculative e rischiose.

Amante della natura dei luoghi tranquilli favorirà vacanze dai ritmi riposanti e rigenerativi, relazioni segrete e in sintonia intellettiva, tutto ciò che è attinente all’ecologia, all’agricoltura, alla terra intesa come riserva di risorse da sfruttare. Sarà contrario al gioco d’azzardo e alle scommesse, come ai giochini sottobanco della politica e al mercanteggio. Le maggiori soddisfazioni le riserva alla conoscenza dei propri limiti, alla creatività, alle imprese romantiche, alla valutazione ragionata delle circostanze, al riserbo. Talvolta l’invidia lo farà sbottare provocando inedite lacerazioni sociali e la sua proverbiale incomunicabilità rendere le motivazioni degli uni e degli altri separatiste ma rimirandolo, questo messer 7 , appena arrivato mi par un filosofo che mira alla realtà e non all’utopia…e seppure non faciliterà a nessuno la quotidianità tuttavia può regalare insperate possibilità e colpi di fortuna inattesi con recupero di credibilità morale, eredità, rivalutazioni di beni, però se già posseduti. Per concludere, un anno dai significati simbolici forti, di perfetta fusione tra i diversi mondi che compongono il tutto, detentore delle chiavi occulte dei ritmi vitali completa un ciclo periodico, in pratica non apre nuove strade, sigilla lo ieri con l’oggi.

Vada come vada io brindo alla sua venuta!

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Buon annissimo a tutti !

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 a presto con le previsioni per ogni segno zodiacale

Mandela: l’uomo arcobaleno

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Tutto il Sudafrica piange, insieme al resto del mondo, la scomparsa del grande Nelson Mandela. L’ uomo che della sua vita fece una missione contro ogni tipo di dominazione. L’uomo che, come affermò nel suo discorso più noto – 20 aprile 1964- : ho combattuto contro la dominazione bianca e contro quella nera; ho accarezzato l’ideale di una società democratica e libera in cui tutte le persone vivono insieme in armonia e pari opportunità. E’ un ideale che spero di vivere e di riuscire a realizzare. Ma se sarà necessario è un ideale per cui sono disposto a morire” L’ uomo che ha fatto la storia e ha insegnato a saper credere in un futuro migliore e a lottare per ottenerlo. Il padre di tutte le rivolte. L’uomo che con determinazione e enorme coraggio è riuscito a cambiare il volto di una nazione, a sconfiggere l’apartheid diventando l’icona dei diritti civili, del rispetto, della dignità umana, della libertà e della convivenza egualitaria. L’eroe della Rainbow Nation, la nazione arcobaleno, la società multirazziale nella quale la maggioranza nera convive pacificamente con la sua secolare persecutrice segregazionista. L’uomo che è andato a fare la sua lunga passeggiata cosmica proprio nel giorno della premier “Mandela:The Long Walk to Freedom” Un segno? Forse un atto di generosità al mondo per non far dimenticare a nessuno il suo motto ” la lotta per la conquista della libertà non finisce mai, ogni giorno bisogna rinnovarla” Davvero un uomo eccezionale il Madiba eroe sudafricano! Sarà per sempre l’arcobaleno  dei valori della libertà e della dignità dell’uomo, spunterà ovunque un uomo li riconosca.

ARCOBALENO

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Ne faranno un martire!

Oggi un quarto d’ Italia, forse meno, aspetta di applaudire alla decadenza di Berlusconi, coronando un sogno cullato da tempo, poco gli interessa sul come avviene, gli interessa di scrollarsi un incubo che da 20 anni lo tormenta, tanto il modo lecito o illecito in cui avviene è stato scientemente manovrato. Un quarto si sfrega le mani e ridacchia pensando già di poterla rivendere nel prossimo futuro come una vittoria per rubacchiare un po’ di voti al primo quarto in quanto questi ha fatto esattamente quello che lui voleva, anzi ha fatto di più accelerando i tempi, e mai avrebbe agito con tanta foga se non avesse avuto paura di lui. Il terzo quarto, forse più, consapevole che già tutto era deciso e niente e nessuno che non fosse nella triade, 2+1, poteva cambiare la sorte di Silvio si limiterà a registrare mnemonicamente il fattaccio. L’ultimo quarto che non ha una definita connotazione se non quella di schifio verso la politica, ma ha tutte le carte in regola per giudicare il come, il chi e il perché si è arrivati alla velocità della luce al voto di decadenza di Berlusconi, oggi trarrà le sue deduzioni, di sicuro nel prossimo futuro non si accoderà ai primi due quarti, anzi li punirà. Alla fine tutto il p out puri di questi mesi degli speranzosi si tramuterà in una sonora beffa. È risaputo: “la gatta frettolosa fa i gatti ciechi” e “ride bene chi ride ultimo” Nessuno sfugge ai detti popolari, nascono dall’esperienza diretta mai provengono dalla fantasia, così tutta la fretta del PD nel volere far fuori Berlusconi cecherà gatti, gattoni e gattini del suo futuro, e tutti gli sfregamenti di mani e le ridacchiate dei vari movimenti partitelli e partitucoli finirà nel bollitoio infernale degli scornificati. E’ nella logica deduttiva dei fatti. Gli italiani perbene, quelli che non si lasciano infinocchiare dai giri di parole non sono cecati dall’invidia, dall’odio partitico, dalla cattiveria fine a se stessa, dagli interessi individuali, quelli che amano verità, diritto e libertà hanno compreso e registrato in memoria chi, come, perché ha voluto stravolgere modi e sistemi per arrivare al voto di decadenza di Silvio. Diversamente sarebbe stato arrivarci in modo pulito. Silvio, domani o dopodomani, sarebbe decaduto ma tanti italiani e non solo oggi non avrebbero dubbi di alcun genere. I dubbi son sempre forieri di altri dubbi, non portano mai certezza. Se a questo aggiungiamo che numericamente l’anno è dominato da messer 6 e dal serpente di certo finiranno beffati. Perché? Perché l’uno e l’altro aborriscono l’imparzialità, amano la verità, l’equo rigore e adorano i valori essenziali del diritto e del rispetto di ogni essere vivente. Già, come ognuno ha potuto constatare, hanno sollecitato assai a seguire queste regole, a adottare ogni misura per eliminare le discrepanze di trattamento in materia di diritto, non quello in punta di forchetta, quello vero, e visto che fin ora poco o nulla si è fatto per riformarlo molto invece per ingarbugliarlo, come sempre non se ne andranno senza lasciare sul campo chi ha agito in mala fede o ha usato il potere per manipolarlo. Oggi cadrà la testa di Silvio, domani e a qui a febbraio altre ruzzoleranno, dopodomani e a qui ai primi caldi altre saranno incenerite. Tanto chi si toglie un guaio con un misfatto alla fine dallo stesso è messo in sacco. Mi spiace assai che tanti nel PD siano tanto cecati dalla paura dei 5 stellinauti e tanti altri rincretiniti dall’ossessione antiberlusconiana. Di un sassolino scomodo ne faranno un martire e in questo paese i martiri acquistano un potere carismatico che attira le folle più di qualsiasi venditore di buone ragioni.

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con un po’  d’ironia lascio un salutissimo a tutti

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“LE PALME”

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Oggi, per il calendario liturgico, è la Domenica delle Palme o Domenica de Passione Domine, con essa inizia la Settimana Santa quindi una festività importante per i cattolici ma anche per ortodossi e protestanti. Nei riti pre pasquali ricorda l’ arrivo di Gesù a Gerusalemme, in sella a un asinello, accolto da una folla osannante che lo acclamava e salutava festosamente agitando rami di palme e olivo. Certo, la stessa folla che pochi giorni dopo lo avrebbe tradito, rinnegato e fatto crocifiggere! Si sa che così doveva essere, era stato mandato dal Padre per la salvezza umana. Però fa sempre specie quando ci si riflette. E’ triste rendersi conto come in un attimo tutti sian pronti a onorarti e portarti in trionfo e un attimo dopo gli stessi per dabbenaggine son pronti a spellarti. L’‘immolazione di Cristo insegna che non c’è tanto da meravigliarsi se l’amore, il sacrificio totale, la dedizione verso il prossimo spesso per non dire quasi sempre viene ricambiato con la falsità, l’odio, l’ingordigia egoista, il martirio. Vero che l’umano è imperfetto, vero anche però che gli torna comodo rimanerlo per autoscusarsi. Comunque sia nel cuore della gente c’è sempre una ricerca di pace e salvezza anche quando fa la guerra parte dal presupposto che la fa per conquistarle e non per altro. Per questo nella contraddizione umana la Domenica delle Palme è una festività molto sentita e oggi è raro che chi è credente non si rechi in chiesa non fossaltro per portarsi a casa un piccolo rametto di olivo benedetto da tenere in casa in segno di augurio di pace e serenità per se, gli amici, tutta la famiglia. Nei miei ricordi occupa un posto importante sia come devozione di fede, per una settimana all’insegna di partecipazione attiva ai riti sacri legati alla morte e resurrezione di Gesù, sia come tradizioni per tutta una serie di preparativi attinenti allo spirito della Santa Pasqua, dal sapore un po’ più laico ma che nella mia famiglia avevano e hanno un significato di profonda osservanza di gestualità partecipativa a usanze che nel loro gusto feticcio profano simbolicamente tendono a esaltare il significato sacrale: accogliere con tutti gli onori, la gioia e la convinzione il Cristo Risorto. Il rametto di olivo benedetto oggi  lo porterò a casa come  un tesoro inestimabile, con profondo rispetto per l’insegnamento cristiano che contiene ma nel giorno di Pasqua, come solito, lo userò per spargere un po’ d’acqua Santa sui cibi in tavola, in casa e sui miei cari e poi lo conserverò vicino alla porta di casa  per ricordarmi che un giorno può essere di gloria e quello dopo di martirio, l’uno e l’altro fanno il vivere, mai perdere la fede, mai smettere di amare il prossimo, mai abbandonare la gioia.

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Buona domenica delle palme amici e passanti

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Giornata felicità!…?

 

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L’ONU, su suggerimento del Bhutan che a  quanto pare misura  il suo prodotto interno lordo con il FIL cioè il prodotto della felicità dei suoi abitanti, ha stabilito che a partire  da oggi  il 20 marzo sarà  la giornata mondiale della felicità. Come dire: in tutto il mondo il 20 marzo di ogni anno è vietato essere infelici per far crescere il PIL! Tutto è possibile a questo mondo  ma… a naso non ci credo. Comunque  tra le tante giornate istituite questa mi sembra ottima come idea seppur mi resta difficile credere a una felicità collettiva a comando, tanto più in  questo momento particolare, almeno io, di gente felice in giro  ne vedo poca, ovunque ho la sensazione che nelle tasche la gente ha più lacrime che sorrisi, più incertezza che ottimismo, più rabbia di spaccare tutto che motivi di autofelicitarsi. E che dire poi dei paesi in cui c’è la guerra, la dittatura, la fame? Non credo proprio abbiano almeno un motivo per mostrare una faccia felice.  Malgrado ciò  appurato che il pessimismo oltre che non produrre niente di buono mi  rovina la salute ho deciso che  è meglio  una iniezione placebo di felicità. Si, oggi mi sono imposta di essere felice a ogni costo! Mi son detta,  non aumenterò il pil dell’Italia ma  il mio si. Di sicuro risolleverò il morale, e non è poco. Poi,  forse con la sinergia euforica prodotta riuscirò a scacciare gli spauracchi di una crisi istituzionale-economica che da un po’  mi da un fastidioso prurito giornaliero che mi rende assai, assai  agitarella e mi fa sprecare un sacco di euretti in inutili camomille che  mi rallentano solo i riflessi e mettono a rischio la mia efficienza  produttiva domestica, in più  mi istiga a tirare qualche piatto che immancabilmente invece che in faccia a chi dico io finisce a terra. Beh a sera riconosco che ne valeva la pena, non ho pensato neppure per un istante a ciò che succedeva in giro e a tutta l’incertezza che vi regna sovrana, mi sono concentrata  a pensare positivo e ho scoperto che almeno un motivo lo avevo per essere felice, quello di avere tanti a cui voglio bene e non posso affliggerli con la malinconia o accoglierli con una faccia mesta. Li renderei infelici e non migliorerei il mio fil.

un grandissimo sorriso

dif 

BABELFIERA

attualità,vita,politica

Domenica prossima si aprono le porte della grande fiera nazionale pro futuro. Ogni fierista partecipante sta pubblicizzando il suo stand con metodi etici assai discutibili e per niente eleganti dal punto di vista del frasario usato per sbarazzarsi della concorrenza e convincere la massa-visitatrice a preferire il suo prodotto tanto che viene una pazza voglia con una pernacchiona alla totò esondarlo nei dedali galattici eterni. Veramente questo rush finale promozionale dei liderini standisti fa accapponare la pelle. Solo urla, parolacce, sfottò, sassoballe e cialtronerie fuoriescono a gragnola assordante dalla loro bocca. Del tutto scomparse parole concrete e trasparenti sul come e sul quando il prodotto mercanteggiato con tanta foga sarà decisivo per risolvere, almeno in parte, la situazione di stallo che attanaglia giorno e notte ogni settore del quotidiano vivere del 90% dei potenziali visitatori-clienti- Ciò nonostante per evitare uno shopping emozionale che poi rimpiangerei o un rifiuto a qualunque acquisto per protesta indiscriminata verso i fieraioli, suggerita da qualche spregiudicato piazzaiolo, ho provato a sfogliare i loro cataloghi ma aldila di qualche raro sprazzo di distinzione nei nastri delle confezioni non ho trovato nulla che facesse venire l’acquolina in bocca al mio stomaco e la voglia ai miei piedi di andare alla fiera. Principalmente la mercanzia proposta mi è sembrata falsa, aleatoria, indecifrabile sui modi e tempi di utilizzo, inefficace a produrre vantaggi essenziali, per meglio dire non mi è parsa un affare ma un “ miles gloriosus” plautino.

Non so se tappandomi il naso per non aspirare i veleni della monnezza che si sono scagliata addosso i boss degli stand andrò a comprare uno scatolone dal contenuto incerto o se “orso bruno” che a quanto pare verrà in quei giorni dalla lontana russia a visitare l’emilia romagna con i suoi soffiotti mi gelerà ogni tentazione di acquisto evitandomi il rischio di scegliere un pacco esteticamente allettante ma di vuota sostanza. Comunque sia non recriminerò, tanto ogni standista a fiera chiusa strombazzerà di aver venduto e ricavato più di ogni altro concorrente, piazzerà i suoi servili aiutanti nei palazzi  dove si trastulleranno fino alla prossima fiera, uno qualunque si istallerà per un po’ nel palazzo dirigente, proverà con qualche apparentato a rimpacchettare la merce invenduta dal precedente inquilino, farfuglia farfuglia, contratta contratta, non riuscirà a rifilare nemmeno la sua merce, tra una baruffa e l’altra quella buona marcirà e il tutto si trasformerà in una miseranda babelfiera.

 Un saluto a tutti

dif

Solo favole…

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Ma davvero carini siete convinti che io possa credere alle vostre favolette? Neanche i miei nipotini ci credono più, hanno già compreso che c’è un abisso incolmabile con la realtà. Ma davvero mi fate così cogliona da bere il veleno contenuto nelle vostre promesse ? Ne prendo uno a caso: Monti. Fino a ieri tra tagli, imu e varie mi ha rivoluzionato all’estremo ribasso il mio menage familiare e oggi racconta la favoletta che toglie, abbassa, modifica. Dice che lui è il nuovo e si allea con due che da quasi 30 anni sono in parlamento. Dice che la scelta civica è per il futuro degli italiani. Quali? Ha candidato e si fa sostenere da gente solo del suo “ambiente” il pinocchietto. Favole! Preferisco quelle del Berly almeno è simpaticone e non si smentisce! Illusi. Parlate, parlate. Promettete, promettete. Ormai non vi ascolto più. Siete talmente vanagloriosi e così presi dal vostro egoismo che non vi siete accorti di quanto la gente come me è incacchiata, stufa delle vostre facce e dei vostri rinculi frettolosi quando vi scappa qualche parolina schiaccia voto. Non sapete far altro che accapigliarvi e partorire qualche spot elettorale per carpire un voto e assicurarvi un posto che faccia salire la vostra autostima e ingrossare il vostro portafoglio. Per accaparrarvi il primo posto vi date addosso l’un l’altro in modo indecente, incuranti di un minimo di coerenza e di rispetto verso chi deve mettere una crocetta sul vostro simbolo. Non solo siete parassitari improduttivi per la nazione che ci costate in modo esagerato, siete pure un cattivo esempio per i giovani che debbono affrontare per la prima volta il calderone elettorale. Le vostre scorrettezze verbali hanno raggiunto il limite, offendono l’intelligenza di chiunque abbia voglia di ascoltare per comprendere e fare una scelta consapevole.

Certo a voi non importa un cacchio se io non vi voto, mi eliminate con un spocchioso “ qualunquismo populista” Invece vi dovrebbe importare e molto perché faccio parte della massa che parla, esprime opinioni, elabora convinzioni e alla fine sceglie a chi accordare un minimo di fiducia. Se fate un giretto su fc sai quanti qualunquisti trovate ? Un sacco! Voi potete pure garantire di far volare gli asini per ingraziarvi preferenze ma non dimenticate che è la massa che decide se rischiare il suo futuro su una improbabile eventualità. Uno + fa sempre la differenza.

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Un saluto e buona settimana a tutti

Dif

CHE PALLE SAN REMO MIO!!!

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Da due giorni e anche più t’ emperversi sulla TV. Sanremo qui Sanremo la ma perché io t’aggio da’ guardà? Che c’è de’ novo che me poi di per famme innamorà e statte a senti? Birbone.. te s’è accaparrato nu guru da ventiquattromila karati pardon ventiquattromila baci per famme scote l’antipatia e famme prende da la tu mania! Cosssì me so’ accovacciata come una matrona su la poltrona de ‘casa mia per statte a vede e sentì. Aho per poco non me piglia un colpo, bim bum bam spataclan me paria l’apocalisse, fusse vegnuta l’ora che lu monno finisse! me niuta na paura che per poco me la fo sotto!!! Poi l’è apparso lui, il Super Super e me so un poco calmata. M’ha fatto venì na pena lo poverino! Con la su sete arretrata paria una foca incavogliata tanto che per fassela passà tra nu sorso e l’altro sé dovuto mette a sparà. Ha dato una smitragliata che pure la mi micia che se vive la su vita e nun glie frega nulla ne de Sanremo ne de chi ce va s’è sparuta e l’è fuggita! Beata lei che po’ scappa e non gli tocca sentì quel che sta a di il solito intervistaschifato. Ma dico che c’è da schifignarsi in un sproloscenico?. Che t’ho da di, sarò refrattaria, a me nun ha fatto ne caldo ne freddo a sentillo raccontà li fatti truci, me parea de senti la manfrina che me fa sorbi ogni matina la mi vicina, tra no sbatacchio e l’altro de tappeto me snocciola una litania su li preti e lu paradiso che nun te dico san remo mio, da impallidì. Mica le basta, per tenè l’auditel vivo e nun famme ritirà a fa li fatti mia me fa na montagna de sermoni su la consulta e la sovranità de stato come se fussero novità e io nun le sappia già che son cose fritte come le chiacchiericcie che fa mi nonna, ma quelle son bone da magna e me fanno pure rilassa! De diverso m’è parso de senti cantà ma chi se ricorda le canzoni e gli stornelli, si son messi tutti a ribellasse, tutti a scandalizzasse. Che c’è de strano da sgrintarsi non lo capisco, manco na parolaccia ho sentito che me facesse sobbalzà e le cicciatelle nun me fanno de certo divertì ma neanche me fan gridà: mamma mia scampa l’anima mia! Anzi, se me pagano pure io ce vado su quel palco a sparlà, ne avrei de sassi da scaglià per fa scandalizzà!! Già ma io chi so per attirà l’attenzione, ce vo prima de montà l’informazione. Uh che palle m’han fatto veni, tanto grosse che han fatto cadè pure le mutande a la Belen che poverina l’è scesa dalla scala con la veste reversata tanto per mostrà lo strategico tatuaggio e copri la cosina. Coi pro e i contro e sto sta a di arretrato da gufo impagliato sto san remo poveretto pure da san Pietro s’è preso no rimbrotto per nun aver fatto no miracolo a una bella stangonazza che s’é dovuta sbroglià lu torcicollo come una matassa per fasse vedè e non sparì scalcinata da le gonne de la canalis e la rodrighes. E come se nun bastasse per paura de fasse interdì da quello che comanda tutta la baracca universarai ha mandato un sorvegliacasino de modo da fa sparì la voglia de bombe parlantine, baci omo e tutte le scollacciascelleratie che fanno indignà chi sta a guardà per contestà la tu libertà de dire e de fa. Ma chi se ne frega tanto se sapeva. Basta aizzà un branco de lupi per fasse sbrana! A me le palle nun me l’ha riempite lu santone moll’ uggiato col liberatorio dirello che nun fa neanche tempo bello ma gli strilla moralisti bontemponi che se credono dei perfetti gonfiapalloni. Come se nun me bastava il reting, il default e il resto che me sta sopra la testa come un capestro e nun me fan dormi, ce volevan sti festivaltieri carnevalini per toglieme anche la voglia de magnà, bhe qualcosa de buono ce ricavo, se nun magno nun spendo e se nun spendo risparmio e di sti tempi nun è poco avere un eurino.

C’avevi ragione san remo mio, te dovevo proprio guardà pe’ famme un sacco de risate, quello che nun capisco come mai se stanno tutti a ribellà, pensa me piace rocco, si papaleo me sembra proprio che se sta a divertì, senza vole stupi, strimpella la sua frecciatella che t’arriva alla garbatella e rimbalza sul cupolone e va a rotolà a monte mario e risale fin su da te all’ariston sollevandote lu morale cume nun sa fa nessun virtuoso calciapallone. Che t’o da di me piace così tanto da famme impensierì, sarà perchè nessun ne parla e non me riempe le pivette rischiando de famme strabordà le du grosse s’palle che man fatto venì gli sciafignaindignati

Però te devo fa na domanda: ma li cantanti do so andati a fini ? mi sa che son volati via con la bianca colomba mia! Dice che eran tempi belli… teldico, in tv mica c’andavano i messacantatapresentati solo quelli per le feste agghindati che nun se facevano censurà!

Sbrigati a finì, a statte ogni sera aspettà per sentì l’indomani chi c’ha da di de te m’ha stufacchiato, però prima de sparì famme risentì il super superissimo lo voglio ringrazià per avemme fatto sparì da lo tv lu gelo che solo a stallo a guardà me faceva strangozzà, figurati a spalà che palle san remo mio!!!

per ora te saluto

dif