NOI DUE

OGGI,  NON SO IL PERCHE’, A  MIA SORELLA A CUI VOGLIO UNA MONTAGNA DI BENE

VOGLIO DIRLE ATTRAVERSO LE SEGUENTI PAROLE CHE MAI NULLA CI DIVIDERA’ O SARA’ TANTO

IMPORTANTE DA FARCI LITIGARE:

IO E TE SORELLA MIA

ABBIAM PERCORSO LA NOSTRA VIA

PIANA LA TUA TRAVERSA LA MIA

INTERVALLATA DA BRUSCHE STERZATE

E PROSPETTIVE BIFORCATE

TU FORMICA IO CICALA

TANTO DIVERSE

NELL’ASPETTO E NEL PENSIERO

QUANTO UNITE IN SPIRITO

DA FILOSOFIE

CHE TROVAN RAGIONE NEL CUOR

E SAGGEZZA IN FATICA

COSI’ LE SCARAMUCCE

SON VOLATE VIA

SVANITE COME BOLLE DI SAPONE

A SBUFFO DI SORRISO

NOI DUE

PUNTO FOCALE

SULL’ORIZZONTE SCONFINATO

LE NOSTRE RETTE ABBIAM TRACCIATO

ABBOZZANDO SULLA TELA DEGLI IDEALI

LE VARIABILI ESISTENZIALI.

ZIG ZAGANDO FRA I SEGMENTI

INTERSECANTI

MAI DEVIAMMO DAI PRINCIPI ISPIRATORI

DEI NOSTRI GENITORI

DI LOTTARE E MAI MOLLARE.

SPESSO

IO

HO CARAMBOLATO

E PER VOLERE DI DESTINO INGRATO

IN VORTICI FRENETICI GIRATO

MA IL NOSTRO AQUILONE

IN ALTO HA LIBRATO

COL FILO D’AMORE TRASVOLATO

LA REALTA’ INTERMINATA

OGGI

TENENDOCI AGGANCIATE

SENZA PRIVARCI DELLA LIBERTA’

BRAMATA

VAGHIAMO IN TERRE IGNOTE

PER OSSERVARE IL VARIARE

DEGLI ELEMENTI

DELLE GENTI E DEI SAPORI

NOI DUE

SEMPRE INSIEME

BAMBINE VOGLIOSE

MAI SAZIE DI SAPERE

LE VERITA’ RETROSTANTI

SOVERCHIATE DAGLI ANGOLI

*

io e lidia.JPG

dif

ti ricordi? quei due puntolini sullo sfondo siamo noi!

RIFLESSO SPECULARE

Ci sono attimi di stanca mentale e fisica nei quali guardandoti allo specchio ti sembra di percorrere un tracciato interno che ti sdoppia. Incredibilmente ti sembra di vedere un viso e un corpo che non ti appartengono, una specie di ammasso zavorrato a forza dalla volontà per farlo restare  ben saldo sul palcoscenico della vita.  Nello stesso tempo ti sembra di vedere un viso e un corpo somigliante alla tua immagine di tutti i giorni ma con un qualcosa  che ti lascia perplessa perchè saetta a destra e sinistra come un folletto come se volesse  uscire dallo specchio per sfuggire alla cattura dell’occhio. In quegli attimi ti assale un interrogativo  e ti dai una risposta ovvia, come: oggi vedo doppio!  Poi, come per magia comprendi che non vedi doppio,  vedi la tua realtà, quella che hai accettato con tutti gli obblighi della ragione per amore verso gli altri e ti rende polverosa e quella che non hai accettato per rispetto di te stessa e dei tuoi ideali alla quale basta una folata di vento per colorarti. Attimi che  così ho riassunto:

L’immagine riflessa

Non è vecchia e rugosa

Solo opaca e polverosa

Zeppa d’ansie implice

Nascoste sotto cute

Affossate nel profondo

Ch’ Impedisce di studiare

Una faccia da mostrare

Per dover di convenzione

Sempre allegra e ospitale

Un bambolotto da giocare

Un’immagine di donna

Un po’ bella un po’ biacca

Invulnerabile alla mazza

Una montagna silenziosa

Stagliata all’orizzonte che

Ritrovi sempre li

Agghindata per la festa

Col variare delle stagioni

Improvvisa la tempesta

Sbatte la porta

Spalanca la finestra

L’immagine riflessa

Traballa e scompare

Riappare speculare

Due riflessi similari

Non uguali

Sconcerto e timore

Chiudo gli occhi e li riapro

il riflesso s’è sdoppiato

in due immaginari

Simili non uguali

Rispecchian gl’inconfessi

Le vaghezze d’un pensiero

Ora fermo ora alato

M’imbelletto e mi pennello

Getto il colore

Senza un preciso

Tinte colo alla rinfusa

L’immagine riflessa

accendo di pittura

Non è vecchia e opaca

Solo speculare

*

vita,pensieri,riflessioni

Con la calura di questi giorni è facile vedere doppio!!!

Buon fine Agosto 

dif

NELLA VALLE D’ERZEGOVINA

In questi giorni si è festeggiato il trentennale delle apparizioni di Medjugorie, tanti i pellegrini accorsi da ogni parte del mondo, tante le emozioni, tante le sensazioni,  tante le cose recepite girando nei luoghi dele apparizioni….

verg1.jpg

MADRE SANTA

Sfrondata E Silenziosa Ti Fisso In Questa Statua

Ispirata Da Notti Insonni Ad Artista Immanifesto

Per Cogliere Quell’alone Di Mistero E Grazia

Che Perviene Alle Genti D’ogni Razza

L’ Induce A Venire In Queste Valli d’Erzegovina.

Senza Sapere Se Il Cammino Ch’ Intraprende

E’ Per Fede Provata O Incredulità Sospesa

Stordita Da Frastuoni Apparentati Con Gli Assiomi.

MADRE SANTA

Intraviso Negli Occhi Diamantati Lo Spasmo

Per Figli Dissoluti Senza Ritorno

Sotto Lo Smalto Incolore Leggo La Trepidazione

Per Figli Malati Di Pudore Privi Di Coraggio

Farfalle Dall’ L’ali Mozzate

Pirottando Granellati Fra Arse Dune

Mulinati Da Venti Inospitali Del Loro Deserto

MADRE SANTA

Negli Occhi Sterminati Passano File Di Bambini.

Abusati, Schiacciati, Umiliati Da Spiriti Torti E Lordi.

Ondati Da Luce Stellata Balzellano Fra Anime Sterili

Destinate A Carezzar Figli Abbandonati

Ripudi Di Madri Insane E Fratricide.

MADRE SANTA

Nell’iridio Luminoso S’agitano Ammassi Informi.

Maciulli Traviati Da Guerre Scellerate

C’aspettan D’esser Rigenerati.

In Pagine Di Storia Sull’errar Umano E Sulla Gloria.

In Secoli Trascenti La Pietà.

MADRE SANTA

Negli Occhi Martirizzati C’è Il Figlio Adorato

Finì Crocifisso Ma Ci Ha Salvato,

Ti Scruta Con Immenso Amore Asciuga Lacrime

Rota Spicchi Di Sole Accecante

Rovescia Splendore A Marea Inneggiante

S’appella All’ Amor Di Genitrice Quisente Perdono E Favore Da

CRISTO SALVATORE.

Che Mani Carezzarono Soavemente Squarciato

Da Uomini Senza Onore E Senza Nome.

MADRE SANTA

Sotto Quel Manto Cilestrino Che L’artista Posò

Con Mano Esitante Per Non Sciupar L’incanto

Il Petto Si Solleva Effonde Uno Spiro Sfianto

Per Sorte Di Figli Abiuri Allettati Da Vacuo Brusio

Spettro Informe Rapente Anime In Eterno

MADRE SANTA

Cascate D’acqua Tersa Sgorgano Da Piedi Gnudi

Spruzza Arcobaleni Su Fiumi Imploranti

Li Bevera Ristora Guazza E Depura D’ Affanni

MADRE SANTA

Nel Battito Del Ciglio S’intravede L’’infinito

Solleva Veli Buianti Cieli Azzurrini

Stracolmi d’Angeli E Cherubini

Arpeggiano Con L’ali Note Foreste Al Sentire

Allietano Cortei D’anime Bianche

Eletti Foderati Di Luce Radiale Passan Fra Aiuole

Carichi Di Gemme Perlate

Empiono Canestri Di Speranze A Virgulti Acerbi

Frutti Abbondanti Maturati Da Preghiere.

Cascano Su Pellegrini Stanchi Fluenti Da Vari Sentieri.

MADRE SANTA

Le Tue Mani Affusolate Bianche Cerate

Si Muovono Leggiadre Fra Misteri Ignoti

Districano Trapassati Nell’indifferenza

Sfiorano Fronti Di Figli Dolenti

Salmodianti Nenie Concitate E Cantilene Di Rosari

Quietanti Timore Fallace D’incongruenti Ideali

MADRE SANTA

Con Occhi Divoranti E Pensierosi Cerco Di Carpire

In Statua Modellata

Trasfusa Al Terreno Da Luminaria Rara

L’armonia Di Perfezione DIVINA

Per Ritrovar Quel Filo Emozional D’orante

Magnificar A Lode L’ Interminabile Bontà

C’ Accoglie Chiunque S’appressa A Invocar

Intercessione A DIO Redentore

Odo Inni Gioiosi E Canti Melodiosi

M’allaga La Commozione Lo Spiro Vibra E Freme

In Un Baleno Ria Fervore E Consonanza

Sferzata Da Burrasca Accessoria

MADRE SANTA

Negli Occhi Gocciolanti Di Stelle Si Dirama Perdono

Abbraccia Consola Placa L’umano

Innova L’affratellamento Coercio

Pacifica Senza Vincolo Antropico.

*

PASSERO’ A RINGRAZIARVI INTANTO  A TUTTI UNA LIETA SETTIMANA

dif

BUONGIORNO PAPA’

 

cielo.jpg

buongiorno papà

se

 oggi

 ti va

fermati un momento

qua

giusto il tempo di poterti

abbracciare

sentire il tuo amore pulsare

riempire il mio cuore

di te

un attimo solo

papà

lasciami sfiorare il viso

carpire dagli occhi la luce

respirare la quiete

stringere la pace

se

 oggi

ti va

papà

mano nella mano

corriamo

vorrei sussurrarti piano

grazie

un istante per te

è sempre

*

dif

al mio papà e a tutti i papà

“FRATELLI D’ITALIA”

Fra pochi giorni, precisamente il 17 prossimo, ricorre il 150° anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia. Non starò qui a fare una ricostruzione storica né a dire il mio sconcerto per certe affermazioni sulle celebrazioni, o ancor peggio su alcuni oltraggiosi atti, verso chi  spese anima e corpo o perse la vita per riunire un popolo sotto una stessa bandiera. Tanto non farei cambiare parere a nessuno, men che meno a  chi assurdamente pensa che l’unificazione dell’Italia sia stata la disgrazia di una parte di questo nostro bel paese e vorrebbe dividerla, o per meglio dire cancellarla. A me fa un gran male constatare  come dopo 150 anni alcuni  si ostinano a fare distinguo,  tra “fratelli” che calpestano lo stesso suolo, contestano la bandiera, l’inno e mortificano con cinismo chi è nato in certe regioni considerandoli malfattori, scrocconi, parassiti e succhiasangue  di quelli nati in altre.  Piuttosto mi sembra utile mettere il testo integrale dell’inno di Mameli in quanto pochi lo conoscono. A mio modesto parere è molto significativo. Nel leggerlo si comprende meglio lo spirito di quei “fratelli  d’Italia, l’Italia  s’è d’esta” che ispirarono e animarono allora poeta e musicista e  quanto l’inno sia appropriato alla nostra storia di ieri e di oggi.  

Fratelli d’Italia,

l’Italia s’è d’esta

dell’elmo di Scipio

s’è cinta la testa

D’ovè la Vittoria ?

Le porga la chioma

che schiava di Roma

Iddio la creò

Stringiamoci a coorte

siam pronti alla morte

Siam pronti alla morte

l’Italia chiamò

Stringiamoci a coorte

siam pronti alla morte

Siam pronti alla morte

l’Italia chiamò, sì!

Noi fummo da secoli,

calpesti, derisi

perchè non siam popoli,

perchè siam divisi

raccolgaci un’unica

bandiera una speme:

di fonderci insieme

già l’ora suonò

Stringiamoci a coorte

siam pronti alla morte

Siam pronti alla morte

l’Italia chiamò, sì!

Uniamoci, uniamoci

l’unione e l’amore

rivelano ai popoli

le vie del Signore

Giuriamo far libero

il suolo natio:

uniti, per Dio,

chi vincere ci può?

Stringiamoci a coorte

siam pronti alla morte

Siam pronti alla morte

l’Italia chiamò, sì!

Dall’Alpe a Sicilia,

dovunque è Legnano;

ogn’uom di Ferruccio

ha il core e la man;

i bimbi d’Italia,

si chiaman Balilla;

il suon d’ogni squilla

i Vespri suonò

Stringiamoci a coorte

siam pronti alla morte

Siam pronti alla morte

l’Italia chiamò, sì!

Son giunchi che piegano

le spade vendute

Già l’aquila d’Austria

le penne ha perdute

Il sangue d’Italia

e il sangue Polacco

bevè col Cosacco

ma il cor le bruciò

Stringiamoci a coorte

siam pronti alla morte

Siam pronti alla morte

l’Italia chiamò, sì!

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 VIVA L’ITALIA “FRATELLI”

e…sia che siate

FELICI ORGOGLIOSI O SCONTENTI DI VIVERE E APPARTENERE DAL NORD AL SUD  

A QUESTO  PAESE CHE E’ IL PIU’ BELLO DEL MONDO

UN SALUTO A TUTTI

BUON WEEK END

dif

DOLCISSIMO SAN VALENTINO!!!

Sei tu

1 - Copia.jpg 

Mi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
in te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti
ma, ho visto tutto quello che di me
mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
i miei sensi di colpa e i miei complessi
le mie paure e la mia insofferenza
ho visto le mie tenebre e i miei demoni
allora, ho guardato ancora oltre
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente
adesso so che amo le cose belle
so che amo tutto quello che la vita mi offre
e una di quelle sei tu.

 paulo coelho

***

 

con questi versi di un grande poeta auguro a tutti

un dolcissimo san valentino

dif

NEL GIORNO DELLA MEMORIA POTREI

nel giorno della memoria potrei….

con le lacrime

dei vagoni della morte

 far scorrere un fiume all’infinito

con i sorrisi

ingoiati e i denti rosicchiati per fame

eruttare

 secoli e secoli di cenere e lapilli

con le parole

appese nei fili spinati dei lager 

scrivere una enciclopedia interminabile

con i pensieri

 viaggianti delle camere a gas

formare un arcobaleno fosforescente di sogni

con il sole

degli occhi vuoti dei bimbi

illuminare la terra accecando l’odio razziale

con i cuori

raccolti fra le rotaie dei treni

inondare il mondo di amore

con la rabbia

impotente di 10 milioni di innocenti

abbattere ogni pregiudizio infame e folle

con l’orrore

aspirato nei campi del massacro

alzare un grattacielo altissimo di angeli umani

potrei

piantare alberi in ogni angolo

di giustizia, diritto, libertà e onore

senza esitare 

potrei

imputridire

 te

caverna piena di vermi

che non hai memoria e neghi la shoah

pagina olocausto.jpg

Oggi è il giorno della shoah, memoria dello sterminio di milioni di persone, dovuto alla follia umana racchiusa in una ideologia distorta, turpe, criminale, antirazziale, antireligiosa, antietnica, di una  ferocia indegna al genere umano.Nessun uomo saggio, giusto, onesto, può dimenticare, nessuno deve dimenticare

IO NON DIMENTICO E VOI?

 SONO CERTA DI NO

dif

NON ASPETTARE DOMANI

Ci sono attimi in cui all’improvviso avverti una prepotente impressione che non ci sia del tempo da perdere.Ti invade una sorta di suggerimento animistico che dovresti correre o almeno far subito una telefonata a una determinata persona. Non importa cosa dirai, importa fargli arrivare la voce, ascoltarlo perchè non ci sarà una prossima volta. Respingi le  sensazioni credendo che ciò che ti frulla in testa è la proiezione del tuo immaginario. Ti convinci che è da irrazionali  dar  credito alle sensazioni di pericolo, devi scartare l’ipotesi che realmente sia urgente andare o telefonare. Così,   ricacci con forza il suggerimento in un angolino e pensi: c’è sempre tempo per farlo, magari in un momento libero mi tolgo lo sfizio.  Poi scopri che era urgentissimo. Forse non era determinante a modificare la scelta del fato, sicuramente sarebbe stato un piccolissimo gesto che poteva mettergli il dubbio, perlomeno esaudire un ultimo desiderio. Con dura amarezza ho compreso che devo ascoltare le percezioni sensoriali anche se mi sembrano frutto di fantasie o stupide divagazioni dell’inconscio non devo aspettare. Seguire l’impulso dell’attimo, mi eviterà  di scoprire che attendere la certezza, per  rispondere a una  chiamata spirituale,  è solo egoismo dovuto a timore di apparire illogica, a me e agli altri, che lascia spazio a decisioni irreversibili.

mort.jpg

Non aspettare domani

Per dire una parola gentile

Domani potresti non trovarla

Saresti costretta a cercarla

Nel mezzo d’una notte nera

Annichilito da una scena

Al canto triste d’una sirena

Non rimandare a domani

Uno slancio del cuore

Lascia che il gesto vada

Dove il cuore vola

Non piangere domani

Le persone che ami

Domani

 Potresti non vedere

Nascere il  sole

Di chi

Ragionando aspettava

Un gesto che scaldava

Non essere egoista

Ripiegato in un cantuccio

Esci vai in mezzo ai lupi

Lasciati sbranare piuttosto che

L ’indomani dover dire

 Perché

Non sono andato immediato

A scostare

Dalla mente e dalla mano

il gesto insano

Uno squillo di telefono bastava

A romper la monotonia

Farlo restar ancor in questa via

Almeno lasciarlo andare

Senza forzare la mano al pianto

Per un silenzio affranto

Non rimandare a domani

Un segno di conforto

Potresti dire perché l’hai fatto

C’ero io lungo la tua via

Domani

 O.. forse dopo

Ti avrei soccorso

Scaldato la noia maledetta

Di bimbo vecchio abbandonato

In cerca di parola di carezza

Piangi

 frughi nella voce la risposta

Canta solitaria la merla alla finestra

Il tuo rimpianto

Al gelo di gennaio resta

dif

BENVENUTA ALBA

IN QUESTA NOTTE DÌ TRANSITO

VORREI AVERE LA BACCHETTA MAGICA

PER DONARE A TUTTI UN’ALBA DI SPERANZA 

UN TETTO SOPRA LA TESTA A CHI MANCA

L’ABBONDANZA A CHI SI E NO MANGIA

UN AMICA SINCERA A CHI E’ ABBATTUTA

UNA TENERA MAMMA A CHI MAI L’HA AVUTA

LA SALUTE A CHI E’ SFUGGITA

LA GIOIA DÌ VIVERE A CHI L’HA PERSA

UN SORRISO A CHI LACRIMA

IL LAVORO A CHI E’ SENZA

LA LIBERTA’ A CHI HA ONORE

L’AMORE A CHI HA UN CUORE

UNA PATRIA A CHI L’AGOGNA

UN FIGLIO A CHI LO SOGNA

LA DIGNITA’ A OGNI DONNA

LA GIUSTIZIA A CHI LA PRATICA

LA FORTUNA A CHI LA DONA

TRASFORMAREI LA GUERRA IN PACE

L’ODIO IN AMORE

SRADICHEREI DALLA MENTE LE IDEE BALZANE

PER TRAPIANTARVI FORESTE DÌ VIRTU’ UMANE

FAREI UN GIROTONDO CON PAROLE VERE

ESTIRPANDO DALLA TERRA QUELLE MENZOGNERE

UNIREI LE MANI BIANCHE ROSSE E NERE

ABBATTENDO LE INIQUE FRONTIERE DEL POTERE

SBRANEREI TUTTE LE LURIDE CAROGNE

TOGLIEREI YARA DALLE FOGNE

LA PORTEREI DALLA SUA AMATA MAMMA

RINGRAZIANDO QUELLA SANTA

RIPORREI LA BACCHETTA MAGICA

PER BRINDARE INSIEME A VOI

GRIDANDO A SQUARCIAGOLA

BENVENUTA ALBA D’UN MONDO MIGLIORE

cin cin.jpg 

HAPPY NEW YEAR 2011 A TUTTI

dif